da una serie originale:
"LA CROCE NERA"
una fanfiction di:

Generi:
Dark - Avventura - Fantasy - Soprannaturale
Rating:
Per Tutte le età

Anteprima:
Esistono molte storie sui vampiri...quello che dobbiamo fare è sopravvivere...

Conclusa: Sì

Fanfiction pubblicata il 12/09/2006 19:29:22 - Ultimo inserimento 20/03/2011
 
ABC ABC ABC ABC



 I GUAI ARRIVANO GIÀ DAL PRIMO GIORNO!


<center><font size=2><i>“Esistono molte storie sui vampiri … alcune sostengono che Dracula sia stato il primo vampiro della sua specie, altre invece sostengono che sia soltanto il più famoso … non so per certo come si sono creati … ma dopotutto non si sa neanche di preciso com’è nato l’uomo … discendiamo dalle scimmie oppure ci ha creati Dio? E se qualcuno non crede in Dio? È tutto un mistero … tutto quello che dobbiamo fare, è sopravvivere!”</i></font></center>



“Sveglia bella addormentata! È mattina!”
“N - no … ho sonno …”
Buon giorno a tutti! Si fa per dire …!
Prima di tutto mi dovrei presentare, no?
Alyssa, 16 anni. Appena sveglia i miei capelli sono sempre indescrivibili, ma dopo una bella pettinata tornano per lo meno guardabili, vale a dire leggermente mossi di un marrone scuro che mi arrivano poco sotto alle spalle. Gli occhi sono dello stesso colore dei capelli, ma molti mi dicono che sono neri. Se le altre persone hanno problemi di vista non era colpa mia, no?
Comunque ero una normale ragazza. Frequentavo una normale scuola superiore e come tutte le mie coetanee con la testa sulle spalle preferivo dormire fino a tardi e poi uscire con gli amici, piuttosto che andare a scuola e cercare di sembrare interessata alle lezioni dei professori.
Abitavo con mio fratello, Jack, nella casa di famiglia. I nostri genitori ci avevano lasciato solo da un anno e … lasciamo stare … era passato un anno da quel terribile giorno e mi ero ripresa solo da poco. Inoltre avevo promesso a Jack che non avrei più pianto e non volevo deluderlo.
“Su dormigliona! Ti ho preparato la colazione! Ora vestiti!” insistette Jack togliendomi le coperte di dosso.
Era un ragazzo di 25 anni, alto 1, 78 cm, sei centimetri in più di me! Gli occhi erano dello stesso colore dei miei, ma qualcuno una volta mi disse che i suoi emanavano molta più maturità.. beh … non aveva tutti i torti dopotutto. Il mio fratellone era un mito!
I suoi capelli erano un po’ ribelli, non riusciva a domarli neppure il parrucchiere, e gli arrivavano fino al collo e, forse non dovrei dirlo poiché ero la sorella, ma era proprio un bel ragazzo!
Oltre ad occuparsi della sottoscritta riusciva a frequentare l’Università e intanto a lavorare part - time in un cine - teatro.
Era l’unico parente che mi rimaneva e gli volevo un mondo di bene. Perdere anche lui mi avrebbe totalmente distrutta.
“Non vorrai fare tardi il tuo primo giorno di scuola, vero?” continuò sbuffando
Ancora non avevo capito come faceva a essere sempre così pimpante già di primo mattino.
Ma dove trovava la forza? Io adoravo dormire, stare sotto le coperte al caldo e oziare tutto il giorno! Ma, con un fratello come lui era impossibile!
“Uffa! Ma ho sonno …!” brontolai cercando con la mano le coperte e tenendo gli occhi chiusi.
Ok … non ero molto mattiniera. Per niente!
Alla fine mi arresi e mi trascinai in cucina per la colazione. Anche perché cercare di riaddormentarmi con qualcuno che continuava a togliermi le coperte e a urlarmi contro non mi aiutava molto.
Dopodiché tappa bagno e alla fine mi cambiai.
Appena aprì la porta d’entrata, che conduceva sul giardino di casa, l’aria mattutina mi provocò brividi di freddo e feci immediatamente dietro front ma mi scontrai con Jack, esattamente alle mie spalle.
“Non sono abituata a svegliarmi così presto …” mormorai sfregandomi le mani “Che freddo fa?!”
“Sorellina, sono le 7 e mezza del mattino … di solito dormi fino a mezzogiorno e temo che dovrai abituarti all’aria mattutina!” disse sarcastico consegnandomi la mia cartella.
L’avevo dimenticata? Eh! Eh! Uffa!!! Avevo sonno!
“Devo proprio?” domandai con occhi luccicanti e unendo le mani a mo’ di preghiera “Non posso accompagnarti al lavoro? Saluto il capo e Larry!”
“e perché mai? E smettila di guardarmi con quegli occhi … mi fai quasi paura!” disse voltandomi verso il cancello “Guarda chi c’è! Le tue amiche sono venute a chiamarti! Ci vediamo più tardi, ok?!”
“Uffa! E va bene … a dopo!”
Un altro anno scolastico era iniziato … che noia!
Si stava così bene prima … ok l’anno scorso era stato un inferno, ma tutti mi erano stati accanto, specialmente Jack.
“Ciao Alyssa!” salutò Eleonor.
Come al solito lei era la più sveglia di tutte. Era più bassa di me, di pochi centimetri, capelli castano chiaro che le arrivavano alle spalle, con una graziosa frangetta e con due grandi occhi azzurri. Dietro di lei c’era Dafne. La ragazza era poco più alta di Eleonor, capelli di un bel castano raccolti in una coda bassa, ma diverse ciocche si erano liberate e ora le ricadevano graziosamente sul viso. I suoi bellissimi occhi verdi erano un po’ assonnati, poiché come me, Dafne odiava svegliarsi presto e mi salutò con un enorme sbadiglio.
Avevamo tutte la stessa età, ci conoscevamo da moltissimo tempo ed eravamo inseparabili!
“Ciao ragazze …” dissi ricambiando lo sbadiglio di Dafne “che ci fate qui?”
“Che accoglienza!” esclamò Eleonor
“Mi è passata a chiamare … ” spiegò semplicemente Dafne indicando con la testa la nostra amica.
“Beh … conoscendovi sareste rimaste a letto fino a mezzogiorno e così sono venuta a prendervi!” disse pimpante la ragazza
“La solita mattiniera!” brontolammo insieme Dafne ed io.
La scuola non era molto lontana da casa mia, solo 15 minuti a piedi, ma per me e Dafne era sembrata un’eternità ed Eleonor dovette subire tutte le nostre lamentele!
“Sentite, quanti giorni mancano alla fine della scuola?” chiesi quando giungemmo di fronte all’immenso edifico. Che per me assomigliava di più a un campo di concentramento. Non che fosse un brutto posto, a volte mi ero pure divertita lì dentro, ma la struttura faceva a dir poco desiderare. Dipingere e ristrutturare un po’, no?
“Non so …” disse Dafne pensandoci seriamente “Cosa ne dite se impicchiamo?”
“Si! Sono d’accordo con te!” dissi tutta eccita. Stavamo per tornare indietro quando fummo fermate da Eleonor che ci afferrò per la cartella
“Ragazze, ma cosa state dicendo! È il primo giorno! Non volete vedere i nostri nuovi compagni?” esclamò esasperata Eleonor, già intuendo le nostre risposte. E ci trascinò all’interno dell’edificio senza attendere la nostra risposta. Dafne ed io non potemmo fare niente per impedirlo perché avevamo ancora i residui del sonno addosso.
La prima ora ci fu lo smistamento ed io ed Eleonor finimmo nella stessa classe, mente Dafne in un’altra.
“Mi dispiace Dafne … non dovevano dividerci!” mi lamentai
“Non preoccuparti! Chissà quanti casini avremmo creato tutte e tre insieme! Su non fare quella faccia, ci possiamo rivedere durante l’intervallo!”
Eleonor ed io fummo le prime a entrare in classe, così occupammo i banchi in fondo, vicini alla finestra … i miei preferiti!
Successivamente davanti a noi si misero due ragazzi abbastanza alti da coprirmi.
Perfetto!
Mi appoggiai un attimo sul banco e chiusi gli occhi, rilassandomi.
A un tratto avvertì una strana sensazione e mi accorsi che intorno a me non c’era più nessuno.
La classe era vuota. Come era possibile?
All’improvviso comparvero due figure.
Erano un uomo e una donna.
Com’era possibile?
Era da tanto che non li sognavo.
“<i>Mamma? Papà?</i>” chiamai sentendo le lacrime invadermi gli occhi “<i>Ma … come …?</i>”
“<i>Sta tranquilla</i>!” disse mia madre dolce
“<i>Prendi questo</i>” aggiunse mio padre porgendomi tra le mani una piccola croce nera “<i>Custodiscila</i>!”
“<i>e sta attenta</i>!” disse infine mia madre mentre le loro figure svanivano
“<i><b>No</b></i>!” gridai alzandomi cercando di raggiungerli “<i>Aspettate! Tornate indietro</i>!”
Ma erano spariti.
Guardai la mia mano per vedere la croce che mi aveva lasciato mio padre e fui sorpresa di non trovarla. Al suo posto però notai che la mia mano era coperta di sangue scarlatto.
“Trova noiosa la mia lezione già dal primo giorno, signorina Alyssa?”
Aprendo gli occhi compresi che si trattava solo di un sogno.
Ora incominciava l’incubo.
Proprio davanti al mio banco c’era la mia nuova coordinatrice di classe che mi scrutava accigliata.
“allora?!” continuò arrabbiata
“Ecco … io … mi scusi” dissi abbassando il capo dispiaciuta. Più per il fatto di aver attirato fin da subito l’attenzione di tutta la classe su di me che di essere sgridata dalla professoressa.
Mi accorsi che le mie mani stavano tremando, ma non vi era traccia di sangue.
“Per oggi farò finta di niente” aggiunse dopo avermi scrutato bene. Forse la mia faccia era ancora sconvolta a causa dell’incubo “Ma non voglio che succeda un'altra volta, chiaro?”
Annui, poi quando tornò alla cattedra, guardai Eleonor, mia compagna di banco
“OPS!”
“Ho cercato di svegliarti …!” sussurrò
“Non preoccuparti”
“Voi due giù in fondo! Se non la piantate, vi metto qui ai primi banchi, chiaro?!” minacciò la professoressa.

<center><i>DRIN! DRIN! DRIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIN!</i></center>

“La campanella! Si mangia!” esclamai uscendo dalla classe come un fulmine.
Era l’intervallo, il momento più bello della mattinata! ma dovevo raggiungere il bar alla svelta se volevo trovare ancora qualcosa da mangiare.
Corsi come una matta per i corridoi, ignorando i richiami delle bidelle. Però mentre girai l’angolo andai a sbattere contro qualcuno e finì col culo per terra.
Scusate la delicatezza.
“Ahia! Che male!” dissi massaggiandomi il fondoschiena dolorante “Ma stai più attento la prossima volta!”
“Non ho mai sentito delle scuse più sincere!”
Alzai lo sguardo per vedere contro chi avevo sbattuto.
Era un ragazzo moro, alto, occhi nerissimi …
<font size=2><i>CHE CARINOOOO</i></font>!!!!
Mi porse la sua mano per aiutarmi ad alzarmi.
“Non si corre nei corridoi!” disse sorridendo mentre lo guardavo imbambolata.
“Davvero? E da quando in qua c’è questa regola?” chiesi accettando il suo aiuto cercando di riprendermi dallo shock “comunque anche tu stavi correndo!”
“Sbagliato! Stavo camminando finché una ragazza non mi si è scaraventata addosso!” concluse
“Ah … davvero?” domandai dispiaciuta grattandomi la testa nervosa. Ennesima figura di merda “scusami …!”
“Non ti preoccupare, mica mi hai fatto male!” aggiunse, sembrava un ragazzo simpatico.
Beh … si, l’intervallo mi piaceva molto!
“Tu sei Alyssa, vero? La ragazza che si è addormentata in classe?” chiese
“C - come fai a saperlo?” domandai sorpresa “Da quando in qua le notizie girano così veloci?!”
“Semplice, sono della tua classe!” rilevò
“Ah … davvero?”
Mamma mia, un'altra figura di...
“Quando mi sono presentato, stavi dormendo.” continuò
“Ah! Ehm … vedi … non è che non ti ho trovato interessante … ma ecco, non sono molto sveglia la mattina, ero stanca!” borbottai
Ma che cavolo stavo blaterando? Non potevo inventare qualcos’altro?! Anzi … non potevo stare semplicemente zitta?!!
“Fa niente!” disse ridendo “Mi stavo addormentando anch’io! Comunque sono Zack!”
“Piacere …!” dissi stringendogli la mano “Alyssa! Anche se credo che mi conosci di già!”
Ridemmo insieme, fino a quando …
“Signorina Alyssa può venire un attimo nel mio ufficio?”
Ma che cavolo stava succedendo oggi?
Che ci faceva qua il preside?
E che voleva da me?
“Buon giorno preside!” salutammo all’unisco io e Zack
“io ora vado! Ci vediamo in classe!” mi disse Zack facendomi l’occhiolino e lasciandomi da sola.
“Che cosa ho fatto?” chiesi stupidamente.
No, non era stato un buon inizio. Per niente!
“Venga con me” disse severo l’uomo.
L’ufficio del preside si trovava esattamente all’ultimo piano. Quindi oltre alle innumerevoli scale, dovetti passare davanti a tutti i ragazzi della mia scuola.
Che vergogna!
Sembravo che stessi seguendo il boia per il patibolo.
Tra la folla notai Dafne con mi guardò preoccupata.
Mamma mia! Non mi era mai capitato, in tutta la mia carriera scolastica, di andare nell’ufficio del preside!
Dovevo stare a casa oggi …


<i>Perché il preside ha voluto convocare Alyssa nel suo ufficio? Che cosa ha fatto la ragazza? E cosa significa la croce nera? Era solamente un sogno oppure no? Si vedrà in seguito!</i>


<font size=2>È la prima fanfic con cui uso un personaggio in prima persona, cosa ne pensate? Commentate in tanti!
Non so se ho fatto bene ha mettere come genere Fantasy - horror…boh! Di sicuro reale non è!
Ricordo che questa è un’opera di fantasia. Ogni riferimento a cose, persone, organizzazioni o avvenimenti reali è puramente casuale.
(questa frase compare in ogni episodio di Full Metal Panic. Questo Anime non c’entra con la mia fanfic, ma volevo metterlo!)

Ciao ciao! kiss…Black - witch!</font>




...Continua nel prossimo capitolo


 
 Mi piace
 Preferiti
 Invia

182 commenti
Caricando...