- Capitolo 1° -
Cara Vega,
non so cosa me l'abbia riportato alla mente, ma all'improvviso ho ripensato a tre anni fa…
In questi giorni ero completamente distrutto perché mi avevi lasciato… era stato circa un mese prima… penso fosse il 6… no, forse era l'8…
Non riuscivo a darmi pace… con te, per la prima volta nella mia vita, avevo imparato cosa significasse amare e, soprattutto, essere amati…
Era questo a farmi impazzire, l'aver perso la fonte della mia gioia e serenità… di pace con me stesso… questo era per me il tuo amore… la mia unica sussistenza…
Col tempo, sai, credo di aver capito i motivi che ti portarono a prendere quella decisione…
Da un lato una parte di me mi diceva che era giusto così, che non eri più felice con me e che se perché tu tornassi ad esserlo doveva andare a finire a quel modo, beh, dovevo farmi da parte… perché per me la tua felicità veniva prima di ogni altra cosa…
D'altro canto però, l'altra parte di me, quella più profonda e forse più egoista, ancora oggi a distanza di tanto tempo, si sta ancora chiedendo se le cose non avessero potuto in qualche modo andare diversamente… se avessi potuto fare qualcosa per legarti ancora a me, più saldamente… per renderti felice anche solo una parte di quanto lo ero io al solo udire il tuo respiro…
Purtroppo il mio cuore è fatto così, me ne sono accorto da tempo: è come un foglio di carta bianca su cui, se vi viene scritto sopra un nome, vi rimarrà praticamente per sempre… nonostante tutto…
Così adesso, a tre anni di distanza… dopo aver vissuto nuove esperienze… mi scopro ancora a sperare in un tuo ritorno…
Ma ecco che l'altra parte di me, la prima quella più razionale, rientra in gioco facendomi notare come questa speranza sia pressoché irrealizzabile… perché quella (maledetta) distanza che ci separa è sempre lì… e non accenna a diminuire…
Così ora cerco di addormentarmi pensando a te… sperando così di rincontrarti e rivivere, almeno in sogno, un'illusione di felicità…
Sinceramente tuo,
Altair
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