GELOSIA
- Capitolo 1° -
Prima di iniziare, devo specificare alcune cose.. Quella che sto pubblicando è in realtà la fanfic "Posso baciarti?" di Nyan-chan, già pubblicata su questo sito ma mai conclusa. Sapendo che ci teneva, ma sapendo anche che per lei non è possibile finirla, ho deciso di pubblicare una ff mantenendo come storia di fondo "Posso baciarti?" appunto (i primi capitoli in particolare), ma modificandola (dato che logicamente non potrei mai continuare una ff che non è mia nello stesso stile di un'altra autrice..).. Insomma, le spiegazioni non sono il mio forte! In realtà è molto più semplice di così.. Ci tengo a dire che non sto "violando" nessun diritto d'autore perchè ho il permesso della diretta interessata a riportare i capitoli scritti da lei!
Insomma, tutto questo per dire a Nyan che so quanto ci teneva e che, anche se non proprio come avresti voluto, vedrai la ff finita.
Baciotti
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Era una bella giornata di sole come tante, ed i nostri amici, come sempre, si dedicavano alle rispettive ed abituali attività: Usop scrutava l'orizzonte scherzando con Chopper, Sanji era in cucina, Bibi giocava con Karl, Nami se ne stava appoggiata al parapetto della Going Merry fissando il mare, Zoro schiacciava un pisolino (Ma va'? n.d.N.) vicino a Nami ( °____° ) e Rufy attendeva nascosto dietro all'albero maestro che la navigatrice si distraesse per rubare qualche mandarino.
"Qualcuno sta attentando ai tuoi mandarini..." le parole di Zoro, come un sussurro, distolsero Nami dai suoi pensieri.
"Me ne sono accorta..." Nami sorrise "Ma se solo ci prova lo taglio a pezzettini e lo vendo come gomma per cancellare..."
Zoro si mise a ridere, poi disse ad alta voce:"Rufy non ti conviene, potresti fare una brutta fine!"
"Eh?? Ma come, se n'era accorta??!!" Rufy se ne andò deluso.
"Che scemo!" disse ridendo Zoro. Poi si accorse che Nami lo stava fissando:"Bhe? Che c'è?"
"Ma come siamo ciarlieri oggi!"
"Ti dà fastidio?"
"No, è solo una cosa insolita" disse rivolgendogli un bellissimo sorriso "Sai, ti preferisco così, di solito dormi sempre!"
Zoro arrossì.
"Qualcosa non va?" chiese Nami, notando che lo spadaccino aveva un modo di fare un po' insolito.
"No no... Tutto a posto" si alzò e se ne andò.
Nami lo seguì con lo sguardo: "Avrò detto qualcosa di sbagliato? Boh... chi lo capisce è bravo..."
Zoro si allontanò dalla navigatrice a passo veloce, spaventato da un sentimento a cui non si era abituato, nonostante ormai lo conoscesse da parecchio tempo, e a cui ancora non riusciva a dare un nome... ma i suoi pensieri si interruppero bruscamente quando, arrivato di fronte alla cucina, incontrò Sanji...
"Ehilà, spadaccino dei miei stivali!"
Zoro lo guardò senza nemmeno rispondergli.
"Hai visto Nami-san?"
"Eh? Ah, l'isterica... è laggiù" disse indicando i mandarini.
"Nami non è un'isterica!!!" urlò Sanji tirandogli un calcio che l'altro schivò prontamente "Grrr!! Bah, vai a chiamare gli altri, è pronto da mangiare" disse, dirigendosi verso Nami. Zoro non disse niente, si limitò a guardare la scena da lontano.
"Nami-san, cara!!! Vieni, è pronto in tavola!"
Che nervi vederli insieme... quel maledetto cuoco della malora! A volte avrebbe voluto strozzarlo! Zoro si stava irritando non poco a guardare quei due, ma proprio in quel momento si rese conto che non era la prima volta che era... geloso? Geloso di quel damerino con le ciglia arrotolate e di quell'isterica insensata?! No... che assurdità… Si voltò e andò a chiamare gli altri.
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