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Categoria: Persone famose e TV
Dalla Serie: Miyavi
Titolo Fanfic: SOLO NOI
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: loki3 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 07/09/2006 23:39:58

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- Capitolo 1° -

ciao!
è la mia prima fiction, spero di non essere troppo male...
non arrabbiatevi...

eccomi qui, finalmente.
a casa.
è tutto buio e silenzioso, tanto che le orecchie e gli occhi mi fanno male.
chissà cosa direbbero le mie fan vedendo casa mia...
casa...
mi butto sul letto, subito raggiunto dal mio micino, l'unica compagnia della mia vita.
"Ciao dolcezza... mi sei mancato sai? ...mi sentivo così solo senza di te..."
in un attimo, mi addormento.

il giorno dopo, backstage.

"Hey, Mimi!"
"Piantala di chiamarmi così!" rispondo brusco al manager
"Perchè? è un nome carino, ti sta proprio bene!"
mi viene incontro senza fretta, forse non si rende bene conto che sto per salire sul palco.
"Allora? che mi devi dire?"
mi guarda sorridendo, con la sua solita faccia da pesce lesso, e come tutte le volte penso che è una fortuna che sia così diversa da quello che nasconde, quella sua brutta faccia.
"Solo un piccolo particolare, forse non ti interessa granchè..."
"Stringendo?"
"Stringendo cosa?"
"Uhhh... riassumendo! vuol dire riassumendo!"
"Oh, niente di che, davvero... in fondo, il problema sarebbe del tecnico delle luci, tu così non stai affatto male..."
mi guardo, abbassando lo sguardo.
il vestito è a posto.
lo smalto c'è.
cos'ho dimenticato?
"QUINDI?!?"
"Il trucco... non sei passato al trucco... così la tua pelle sarebbe troppo..."
non sto a sentirlo, corro verso il camerino.
come faccio ad essere così fuori?
spulcio quello che trovo, mi metto tutto in fretta e furia, prendendo anche un lucidalabbra, chissà perchè, ma tanto non ho tempo per pensare.
e quasi inciampo dietro le quinte, ma mi serve per entrare con slancio, il microfono già in mano, e iniziare a parlare ai fan.
"Hey!!!!!!!!!!!"
"MI - YA - VI!!!!!!"
dico quello che mi passa per la testa, non è così importante, in fondo, non mi sono mai preparato prima... e sembra andare bene.

dopo il concerto, mi infilo in macchina, passando dal retro.
non ho voglia di fare un bagno di fan e giornalisti, ci penserò domani...
NO CAZZO! NON POSSO PENSARCI DOMANI!!!
dico all'autista di portarmi davanti, e fingo sia stato solo un effetto sorpresa, buttandomi in mezzo alla folla.
in effetti, è bello, ora mi ricordo perchè mi piace tanto...
tutti solo per me...

ma non solo.
mi guardo in giro, da sopra le teste delle ragazzine deliranti, per osservare la situazione, e uno sguardo attira la mia attenzione.
i capelli sono lunghi, castani, gli occhi verdi.
un occidentale.
e mi guarda con malinconia, anche se sorride.

è bellissimo, non riesco a pensare ad altro, non riesco a guardare altro, c'è solo lui, ci sono solo io.
si avvicina, passando tra la folla, fino a giungere di fronte a me.
nessuno l'ha fermato, mi sembra di aver visto con la coda dell'occhio tutti farsi da parte per farlo passare.
è poco più basso di me, forse cinque centimetri, alza lo sguardo per continuare a vedere i miei occhi.
non parla, non mi tocca, non fa altro che guardarmi.

è bellissimo, e il suo profumo è quasi di bosco, un aroma lieve di fiori e alberi.
il suo viso è forse più femminile del mio, o forse sono solo gli occhi chiari a darmi questa impressione.
mi passa di fianco, avviandosi con tranquillità verso la mia macchina.
poi, a pochi passi, si gira, e mi guarda.

non so cosa mi prende, ma vado verso di lui, e apro la portiera.
entra, si siede, e così faccio anch'io, chiudendo lo sportello dietro di me.
dico all'autista di andare a casa, poi non ho occhi che per lui.
non parliamo, ma non mi sembra ce ne sia bisogno.
sto bene così.

apro la porta e lo faccio entrare per primo.
si toglie le scarpe - almeno, conosce gli usi del giappone, anche se forse non capisce la lingua - ed entra, guardandosi intorno.
ma è una perlustrazione che dura poco, nel giro di un paio di minuti, si dirige verso il divano e si siede.
il mio gatto, stranamente, gli salta in braccio.
brutto traditore... lo faceva solo con me...

"What's your name?" provo, portandogli una tazza di tè.
lui mi guarda, ridacchia piano, inizia a bere il tè.
mi sta scocciando!
si, è bello, è strano, ma questo silenzio, e la sua velata presa in giro, mi stanno facendo venire i nervi.
deve essersene accorto, perchè il suo sorriso si dilegua, dando quasi l'impressione di non esserci mai stato.
"Scusa, è solo il tuo accento in inglese che è buffo. comunque capisco la tua lingua, non c'è bisogno che ti sforzi" mi risponde in un giapponese perfetto.

ora sono davvero senza fiato.
quindi, il suo silenzio, non era perchè non poteva capire!
la sua voce è splendida.
non maschile, non femminile, ma da adulto comunque.
avrà forse due anni in meno di me.
"Quindi, chi sei?"
"Mi chiamo Andrew. ho un contratto con la tua stessa casa discografica, tra qualche giorno verrò lanciato. sai, abbiamo lo stesso manager." ridacchia ancora, amabilmente.
"E cosa vuoi?" mi rendo conto troppo tardi della domanda stupida che gli ho rivolto.
cosa vuoi che voglia da me?
niente! la lingua la sa parlare, il suo futuro è già assicurato, la sua bellezza è indubbia, come anche il suo talento, a giudicare da come si muove, e dal fatto che è riuscito a catalizzare addirittura la mia attenzione... non può volere altro, dalla vita!
"Solo un pò di compagnia..."
"Eh?"
"Sono arrivato tre mesi fa... non conosco nessuno, a parte allo studio..."
non rispondo, mi sembra così strano...
mi siedo di fianco a lui.
non so perchè, ma sto cercando il modo di farlo stare meglio.
e il pensiero mi da una strana sensazione, alla bocca dello stomaco.

si appoggia alla mia spalla, stringendomi la vita come se fosse normale, un gesto compiuto altre mille volte, e nell'imbarazzo, l'unico pensiero cosciente è che il suo corpo sembra fatto apposta per aderire al mio.
ma ora non ha importanza.
un gesto, un incontro.
un sorriso.
questo è importante.
e la consapevolezza, una certezza nata solo dal suo sguardo, che lui ci sarà, per me da questo momento.
non sono più solo.
non siamo più soli.
siamo solo noi.
 
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