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Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: InuYasha
Titolo Fanfic: OVEST & NORD
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: yuki689 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 03/09/2006 11:44:31 (ultimo inserimento: 21/10/06)

veramente è anche molto d`azione dato che c`è una guerra, e chiaramente c`è sesshomaru!!!^^
 
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YUMI
- Capitolo 1° -

Hola!!!!!!!!!!!!
Come va????? Io sono appena tornata dalle vacanze, giusto per prendere energie sufficienti per affrontare un'altro anno di scuola!!!!!!
Ma lasciando perdere la scuola, passiamo ad argomenti più interessanti!!!! Questa è la mia nuova fic!!!!! L'ho scritta quest'estate pensando appunto di pubblicarla a settembre. Il titolo non l'ho scelto io, ma la mia migliore amica che ha la pazienza di sopportarmi e di leggere le mie storie!!!!!! Mi sono fidata del suo giudizio positivo relativo a questa fic, e così la pubblico.
Chiaramente voglio sapere che cosa ne pensate voi!!!!!!!^^
Ora basta parlare e
buona lettura
Ciao ciao
Yuki^^









Sesshomaru aveva lasciato da circa due giorni il palazzo, ed era partito da solo alla volta dei monti del Nord. Infatti da circa una settimana da lì proveniva un’aura demoniaca potentissima, che aveva fatto insospettire il principe dell’Ovest.
Aveva lasciato le sue terre tre giorni prima correndo il più velocemente possibile, e aveva smesso di correre, diminuendo la sua aurea maligna per non attirare troppa attenzione su di se. Ma, nonostante la volontà di rimanere nascosto, verso il tramonto, sentì la presenza di molti demoni che, anche se rimanevano nascosti, lo avevano circondato. Arrestò la sua avanzata, e decise che prima si sarebbe tolto di torno quegli scocciatori.
“Venite fuori” ordinò con la sua voce fredda
I demoni non se lo fecero ripetere due volte, e lo attaccarono. Dovevano essere circa una cinquantina, gli saltarono addosso lanciandogli contro lame, coltelli, e armi di ogni genere. Sesshomaru schivò facilmente la maggior parte di esse, soltanto un coltello, che gli fu lanciato alle spalle mentre era impegnato a schivarne molti altri, lo colpì di striscio al braccio. Il principe dell’Ovest estrasse la sua Tokijin, e sferrò un micidiale fendente contro la maggior parte dei demoni, che vennero spazzati via insieme a una parte degli alberi circostanti. Rimanevano solo sei demoni che si erano scansati in tempo per non venire uccisi da Sesshomaru. Lo circondarono e all’unisono lanciarono l’attacco, che se anche si dimostrò più un suicidio, riuscirono a provocare una ferita al petto di Sesshomaru, che con la sua spada uccise i rimasti.
Ripose la spada, e decise che sarebbe andato avanti un po’, tanto per allontanarsi dal luogo dell’assalto, si sarebbe riposato più avanti, perché la ferita non era troppo grave.
Però, dopo soli pochi metri si dovette sedere a riprendere fiato. Infatti la ferita aveva cominciato a pulsargli a causa del veleno di cui non si era accorto.
“Maledizione” sussurrò, e socchiudendo gli occhi cadde in un sonno senza sogni.

Si svegliò molte ore dopo ed era già notte. Si era reso conto che qualcuno lo stava curando e aveva aperto gli occhi. In un primo momento l’immagine della persona era sbiadita, poi, riuscì a mettere a fuoco e vide una ragazza, che dall’odore doveva essere un demone. I lineamenti del suo viso erano dolci e i suoi occhi erano di un bel azzurro, e appena si accorse che aveva ripreso conoscenza si posarono sui suoi d’ambra.
“Come vi sentite?” chiese in un sussurro anche se gentilmente
“Chi sei?” disse lui ignorando la domanda della ragazza
“Mi chiamo Yumi”
“Non mi serviva il tuo aiuto”
“Il veleno di quei demoni ti avrebbe ucciso, è stato creato per lo scopo preciso di uccidere i demoni con un livello di energia molto potente” disse tranquillamente la ragazza che continuava a medicargli la ferita.
Gli aveva tolto la parte superiore del kimono e gli aveva spalmato una sostanza verde sulla ferita, che doveva aver ricavato da delle piante. Sesshomaru la face continuare senza aggiungere altro, si limitò a studiare la sua figura: il kimono che indossava era logoro e il viso sporco. Sesshomaru si domandò che cosa mai potesse esserle capitato.
La notte era rischiarata soltanto dalla luce argentea della luna e delle poche stelle che splendevano in alto nel cielo. Yumi aveva preferito non accendere il fuoco per non dare troppo nell’occhio, sapeva perfettamente quanto era pericolosa quella zona. Alzò di nuovo gli occhi sul demone che aveva trovato seguendo l’odore della sua ferita, la stava fissando ma distolse subito lo sguardo quando lei lo guardò. Yumi aveva notato che la sua espressione era assolutamente fredda, priva di qualsiasi sensazione.
“Ho finito, ma le consiglio di non muoversi per un po’, l’antidoto deve ancora fare effetto”
“Perché mi hai soccorso?”
“Non mi capitava da decenni di vedere un demone che non finisse irrimediabilmente sotto il controllo del demone che governa queste montagne. Mi ha incuriosito la vostra presenza”
“E’ sua l’aura?” Sesshomaru si fece più attento alle sue parole, forse lei conosceva il demone che possedeva quel energia così potente.
“Sì” si limitò a rispondere la ragazza il cui sguardo si era fatto più triste e aveva distolto i suoi occhi azzurri da lui
“Chi è?” insistette il demone
“Hiriky, sessant’anni fa sterminò il mio clan, per poter avere il predominio su queste terre. Però dieci anni dopo l’accaduto scomparve misteriosamente, ma i demoni al suo servizio restarono e la sua influenza su di loro rimase costante. E’ ricomparso qualche settimana fa” la voce di Yumi era diventata malinconica come il suo sguardo
“Sei rimasta qui, perché?”
“Sono le mie terre! E’ lui che se ne deve andare! Voglio vendetta, non posso permettere che la passi liscia dopo tutto quello che ha fatto! Non è soltanto il mio clan ha essere stato sterminato ma anche molti altri!” ora il tono usato dalla ragazza era duro e pieno di rancore
Si mise a sedere di fianco a Sesshomaru, con la schiena appoggiata al tronco dell’albero vicino al quale si era addormentato a causa del veleno. Il principe dell’Ovest si girò a fissarla, era rimasta lì per sessant’anni correndo il rischio di essere uccisa ogni giorno della sua vita perché quella era casa sua. Aveva molto coraggio, e la cosa piacque al demone, almeno era stato aiutato da qualcuno che non fosse una nullità.
“Perché hai detto che sono l’unico che non è sotto il suo controllo?” chiese Sesshomaru ricordandosi le parole della ragazza
“Perché Hiriky riesce ad assoggettare alla sua volontà molti demoni, anche se devono avere un livello piuttosto debole. Per gli altri usa il veleno, o per rendere nulla la loro volontà e poterli plagiare o per ucciderli”
Non dissero altro, restarono lì a fissare il vuoto, attenti a ogni minimo rumore. Solo quando fu quasi l’alba, Yumi chiuse gli occhi. Non ce la faceva più, era stanca, non dormiva da più di due settimane a furia di sfuggire a quegli idioti. Senza volerlo si addormentò, cercando di non pensare a nulla.





Si svegliò che era giorno inoltrato, il demone che aveva aiutato la scorsa notte non c’era più, anche se il suo odore era forte. Si mise in piedi, e prendendo la spada che si era tolta quando aveva curato il ragazzo.
<Chissà chi era?> pensò un po’ triste, aveva quasi sperato di ritrovarlo
Aveva fame, e decise di cercare qualcosa da mangiare, annusò ancora l’aria, ma al suo finissimi olfatto non arrivò alcun odore che potesse essere di qualcosa di commestibile. Si mise in cammino in una direzione qualsiasi non avendo una casa a cui far ritorno.
Camminò per ore, fino al pomeriggio, poi si fermò in riva a un ruscello. Si rinfrescò il viso, pensando a quanto tempo non faceva un bagno come si doveva, e da quanto non aveva un vestito nuovo. Si sedette all’ombra di un grande albero guardando le nuvole che si muovevano nel cielo azzurro. Senza che se ne rendesse conto ritornò a pensare al ragazzo che aveva incontrato, ma il flusso dei suoi ricordi fu bruscamente interrotto.
Un demone, dalla notevole aurea maligna era comparso dalla riva opposta del ruscello e la fissava. Di certo era uno di quelli che erano stati plagiati dal veleno di Hiriky, e che era stato mandato ad ucciderla, perché ormai era diventata troppo pericolosa per ignorarla, e poi aveva sfidato troppo a lungo la sua autorità.
Senza dire nulla il demone dai lunghi capelli neri si scagliò contro di lei con gli artigli sfoderati. Yumi fu più veloce e lo schivò, tirando fuori anche lei gli artigli. La ragazza si lanciò al contrattacco, che fu parato dal demone.
<E’ davvero in gamba> pensò la ragazza schivando un altro attacco, ma sfortunatamente inciampò in una radice quando ricadde a terra, e perse l’equilibrio finendo a faccia in giù. Rotolò su un fianco, e rimettendosi in piedi cercò di portare un altro attacco, che ebbe un po’ più di fortuna perché riuscì a ferire il suo avversario. Ormai lo aveva messo con le spalle al muro e stava per dargli il colpo di grazia, quando un altro demone con un’aurea ancora più forte, fece la sua comparsa alle sue spalle. Yumi si dovette allontanare dal demone a cui stava per infliggere il colpo di grazia per schivare l’attacco dell’altro.
<Maledetto!> disse mentalmente
Si portò alle spalle del primo e sfoderando la spada gli tagliò la testa, ma non fece in tempo a schivare il secondo attacco dell’altro demone, che ora la guardava dall’alto con i suoi occhi rossi. Yumi aveva il braccio ferito a causa degli artigli del demone, e si trovava con la schiena contro un albero. Di certo non era una posizione favorevole per un possibile contrattacco, in più la spada le era sfuggita di mano. Il demone sogghignava soddisfatto, ma evidentemente non la conosceva bene. Si buttò su di lei con gli artigli, ma la ragazza scivolò di lato, e con agilità si rimise in piedi, sfoderò i suoi artigli e li conficcò nella schiena del demone che l’aveva attaccata.
Tirò un sospiro di sollievo vedendo che il demone non si muoveva più, alzò gli occhi e si ritrovò d’avanti il ragazzo che aveva medicato la notte.
“Salve”disse lei un po’ sorpresa nel vederlo lì, che le fissava il braccio sanguinante con i suoi occhi freddi
“Te la cavi abbastanza bene” disse poi
“Tutto allenamento, sa dopo sessant’anni uno ci fa l’abitudine” gli rispose con un sorriso
Il demone le si avvicinò e le afferrò il braccio ferito per esaminarlo. Yumi, nel momento in cui la afferrò sentì come una stretta al cuore, che non si seppe spiegare.
“Non è avvelenata” disse Sesshomaru
“No, i loro artigli non lo sono” rispose lei
“Di che clan facevi parte?” le domandò il demone mollando la presa del suo braccio
“I lupi bianchi”
“Erano i padroni di queste montagne”
“Già” replicò amaramente la ragazza fissandolo con i suoi occhi azzurri “Scusate ma voi come i chiamate?” Il demone la guardò, in effetti era stata solo lei a presentarsi
“Sesshomaru”
Yumi aveva assunto un’espressione pensierosa, come se stesse cercando di ricordare qualcosa, e infatti era così. Aveva già sentito quel nome ma non si ricordava ne dove ne quando ne chi lo avesse detto.
“Credi che attaccherà anche le terre circostanti?” domandò Sesshomaru a un tratto
“Sì, credo di sì. Prima finirà di organizzare un esercito, credo che sia anche quello che ha fatto in tutti questi anni”
“Ti va di combattere per me? Avrai l’opportunità di avere la tua vendetta” le disse sorprendendola.
Sesshomaru l’aveva osservata combattere, e aveva notato che aveva un’ottima tecnica. Aveva studiato con attenzione il suo avversario, guardato con attenzione le sue mosse e trovato il modo più adatto per sconfiggerlo.
La ragazza rimase sorpresa alla proposta di Sesshomaru che la continuava a fissare con i suoi occhi di ghiaccio. Cosa voleva dire combattere per lui? Il nome del demone che le stava davanti continuava a risuonarle nella testa, perché le era tanto familiare?
Poi a un tratto si ricordò. Sesshomaru era il nome del figlio di Inutaisho, il grande demone maggiore che un tempo governava le terre dell’Ovest, aveva sentito della sua morte. Quindi ora doveva essere Sesshomaru a governare l’immenso territorio dell’Ovest. Il principe dei demoni le stava offrendo di combattere per lui, per quale ragione?
“Perché vorreste che io combattessi per voi?” gli domandò Yumi
“Hai un abilità davvero elevata nel combattere”
Yumi lo osservò con attenzione, le pareva che fosse di pietra. Né dal suo volto né dai suoi occhi traspariva una qualsiasi emozione, era imperscrutabile, di ghiaccio. L’atteggiamento del demone in un certo senso, però, la affascinava.
Se avesse accettato avrebbe avuto un posto dove poter restare per un po’ senza dover continuare a scappare, e avrebbe avuto di sicuro maggiori possibilità di sconfiggere il demone che aveva sterminato la sua gente.
“Accetto” disse infine Yumi continuando a fissare Sesshomaru che annuì
Orami nelle terre del Nord per il momento non aveva più nulla da fare, aveva scoperto la fonte dell’aurea maligna senza nemmeno addentrarsi maggiormente nei territori e in più aveva trovato una persona dalle straordinarie capacità combattive ed in più conosceva il nemico. Non poteva andargli meglio.
Sesshomaru si mise in cammino verso Ovest, e la ragazza lo seguì con passo leggero e silenzioso.
“Voi siete il principe delle terre dell’Ovest, vero?” gli chiese dopo un po’ che camminavano
Sesshomaru la guardò con la coda dell’occhio, Yumi guardava nella sua direzione con i suoi occhi azzurri aspettando una risposta. Ma il demone si limitò ad annuire, senza aggiungere altro.
“Dove stiamo andando?”
“Al mio palazzo” tagliò corto Sesshomaru che non aveva voglia di parlare

 
Continua nel capitolo:


 
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VOTO: (0 voti, 1 commento)
 
COMMENTI:
Trovato 1 commento
Rif.Capitolo: 18
kramizi
20/03/12 16:43
bella ank se è passato tempo t preg cntinuala
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