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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Saiyuki
Titolo Fanfic: LUNA
Genere: Sentimentale, Romantico, Drammatico
Rating: Per Tutte le età
Avviso: One Shot, Shounen Ai
Autore: cream89 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 02/09/2006 18:39:34

non ho parole è solo una fic nata in un pome di mare!!!
 
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CAP.UNICO
- Capitolo 1° -

"Luna..." di cream89



DISCLAIMER: i personaggi non sono miei ma di Minekura-sensei e io non ci guadagno nulla! Inoltre sono tutti maggiorenni! Magari Sanzuccio fosse mio!!!



La Luna...che bella la Luna. Ogni minuto che passa cambia il suo aspetto, ma ai nostri occhi è sempre uguale. Due facce: una sempre visibile e l'altra perennemente nascosta. Forse è proprio questo mistero che cattura la fantasia di tutti. Chi non si è mai fermato ad osservare la Luna e ne è rimasto scottato per la tanta bellezza? Forse è ancora più bella del Sole, forse è ancora più forte. Se un giorno la luce della Luna sparisse, qualcuno se ne preoccuperebbe? No, nessuno. Perchè la Luna non è altro che un'effimero desiderio o un sogno impossibile e a nessuno importa ciò che sa di non poter raggiungere. La Luna, sempre sola nonostante le tante stelle intorno a lei, sempre silenziosa e misteriosa, cattura i sogni, ma poi preferisce sparire nel nulla di giorno, quando tutti sono svegli. Quella Luna così bella e sola, mi ricorda tanto qualcuno...



Gk:"Saaaaaaaaaaaaaaaaanzooooooooooooooo!!!! Ho fameeeeeeee!!!!!!!"

SBAM!

S: "SMETTILA STUPIDA SCIMMIA!!"

Gk:"Ma Sanzoooooo...io ho fame!!"

Gj:"Maestro, la scimmia se non mangia sviene!"

Gk:"Chi sarebbe la scimmia?! Stupido kappa pervertito!!!"

H:"Su, su...non litigate...tra poco dovremmo raggiungere una città. Ci fermeremo per la notte e potrai mangiare".

Gk:"Speriamo di arrivare in fretta...io non ce la faccio più!"



Un'ora dopo i quattro giunsero in una città molto strana. Era deserta, ma non sembrava affatto disabitata e nemmeno colpita dai demoni. Era una città elegante e ben curata con giardinetti, palazzi lussuosi, e locali aperti ovunque.

"Che posto insolito, vero?" disse Hakkai.

"Già, fin troppo insolito" aggiunse Gojyo.

"WUAO! Chissà quante cose buone da mangiare! Sanzo andiamo in un ristorante?"

"No".

"Perchèèèèè? T.T"

"Stupida scimmia! Non vedi che è una trappola?" disse Sanzo dando l'harisen in testa a Goku.

Hakkai si allontanò dal gruppo entrando in un locale. Ne uscì poco dopo.

"Non credo sia una trappola".

"Ehi! Guardate la luna!!" escalmò Goku.

Tutti si voltarono verso il cielo.

"Cos'ha?"

"S-si sta avvicinando!"

La luna davanti ai loro occhi diventava sempre più grande, poi al centro di essa apparve una piccola porta nera ricamata d'argento che si aprì lentamente. Una figura minuta uscì dalla porta. Era molto graziosa e assomigliava tanto a...

"Non può essere..." sussurrò Hakkai.

"UAHHH!!! Un Nikuman!!!!" escalmò Goku correndo incontro alla figura.

Sanzo e Gojyo erano rimasti immobili: il primo impassibile, il secondo ad occhi sbarrati.

"Io sono Namida..."

"AAAARRGGGHHHH!!!!! Sanzo! Quel Nikuman parla!!!"

"Voi in questo momento mi vedete come la cosa che più desiderate al mondo. Voi mi vedete in maniera differente..."

"Quindi non sei un Nikuman?"

"No, mi dispiace..."

"Chi sei tu?" chiese Sanzo impassibile accendendosi una sigaretta.

"Il mio nome è Namida, sono la custode di questo luogo. Qui ogni cosa si perde nella notte come i ricordi dolorosi. Voi quattro siete giunti fin qui grazie alle vostre paure...ognuno di voi vorrebbe dimenticare qualcosa che gli procura ancora dolore e io posso aiutarvi. Se rimarrete in questo luogo domattina vi sarete dimenticati di tutte le cose spiacevoli che avete vissuto".

"Possiamo mangiare?" chiese Goku.

"Sì, qui potete fare tutto ciò che desiderate. Tornerò tra dodici ore. Allora mi darete la vostra risposta".

"Quale risposta?" chiese Hakkai.

"Lo scoprirete presto..." disse e scomparve così come era apparsa.

Subito dopo i quattro si ritrovarono circondati da una folla che sembrava non essersi accorta di nulla.



Passò un'ora durante la quale i quattro si prodigarono nel cercare cibo per far cessare i lamenti della scimmia. Mangiarono tranquillamente in un ristorante senza far domande sull'accaduto e soprattutto senza che nessuno dicesse cos'aveva visto, apparte Goku che lo aveva subito urlato ai quattro venti.

Dopo cena si divisero. Sanzo e Goku girarono per la città alla ricerca di un albergo dove passare la notte, Gojyo disse di aver trovato un casinò molto allettante e che si sarebbe diretto lì e Hakkai sparì semplicemente dalla circolazione, affidando Hakuriou alle cure di Goku e Sanzo.

In realtà aveva solo bisogno di un po'di solitudine e così era andato a passeggiare in un parco un po'isolato che a quell'ora sembrava quasi deserto. Mentre passeggiava pensava a Kanan e alla visione di Namida. Le era apparsa in sembianze che mai si sarebbe immaginato, ma ora finalmente capiva. Solo che non riusciva a darsi pace. Kanan era morta per colpa sua e non poteva tradirla. Era colpa sua se l'avevano rapita ed era sempre colpa sua se poi lei si era uccisa davanti ai suoi occhi. In quel momento si era sentito così inutile. Era appena riuscito in un impresa impossibile e non era stato capace di fermarla. Aveva sterminato cento demoni per salvarla e alla fine non ci era riuscito. Era stato tutto inutile, lui era inutile. Era un debole e proprio per questo non poteva essere felice. Poteva solo vivere per se stesso e per lei. Non poteva permettersi di amare di nuovo e di essere di nuovo felice con qualcuno che non fosse Kanan, sarebbe stato come tradirla, come umiliare il suo ricordo.

"Ehi...anche tu qui?" disse una voce. Hakkai si girò di scatto e vide Gojyo seduto su una panchina. Lo raggiunse sorridente.

"Già, quando si dice che è piccolo il mondo..."

"Non è per niente divertente".

"Così mi potresti offendere Gojyo".

"Tu cosa hai visto?"

"Dove?" Hakkai aveva capito benissimo cosa intendeva il rosso, ma voleva fargli credere il contrario.

"Non prendermi per scemo. Chi hai visto al posto di Namida?"

"Kanan" sorrise Hakkai. Il volto di Gojyo per un attimo ebbe un'espressione ferita, ma subito mutò e con un sorriso e la solita spavalderia disse:

"C'era da immaginarselo!"

Hakkai gli sorrise con uno dei suoi soliti sorrisi falsi, ma dentro di lui c'era un mare in tempesta. Aveva mentito. Namida non aveva affatto preso le sembianze di Kanan, per questo Hakkai era tanto confuso e impaurito. Dal cielo cominciò a scendere una leggera pioggerellina.

"Ci conviene tornare o ci ritroveremo tutti fradici fra un po'".

"Ma che dici? E'solo un po'di pioggia".

"Sì, ma presto si trasformerà in un acquazzone". In realtà Hakkai aveva voglia di stare solo per questo aveva inventato quella bugia. Nonostante la sua fosse solo una scusa ben presto cominciò a piovere davvero forte.

"Visto?" disse sorridente guardando Gojyo. Il rosso dopo averlo guardato bene lo abbracciò forte.

"Perchè stai piangendo?" gli chiese dolcemente.

"Io...non sto piangendo" disse Hakkai stupito.

"La pioggia le nasconde, ma io riesco comunque a vederle le tue lacrime".

Hakkai spalancò gli occhi. Era vero...stava piangendo. Non se n'era nemmeno accorto. O forse quella che scendeva dal cielo non era pioggia, ma solo le sue lacrime.

"Non riesci a dimenticarla vero?"

"Non è questo...ti ho mentito".

"Quando?"

"Non è vero che ho visto Kanan..."

"E chi hai visto?" chiese Gojyo liberandolo dall'abbraccio. Hakkai abbassò il capo. I capelli bagnati gli ricadevano sul volto rendendolo ancora più bello.

"Chi hai visto!" urlò Gojyo.

"Io...io ho visto..."

"Chi?"

"...te..."

Silenzio. Hakkai aveva ancora il volto abbassato e Gojyo era rimasto zitto a fissare il ragazzo seduto accanto a lui.

"Solo che..." continuò Hakkai "...ho paura". Gojyo non credette di aver sentito bene. Hakkai aveva ammesso di avere paura? E lo aveva detto proprio a lui? Ma la cosa che più lo stupiva era stata la sua stessa reazione. Credeva che se Hakkai gli avesse mai confessato di amarlo, lui gli sarebbe saltato al collo e lo avrebbe abbracciato fortissimo e poi finalmente lo avrebbe baciato. E invece era rimasto immobile a fissarlo come un pesce lesso. Che idiota! Ma doveva rimediare subito!

"Cos'è che ti spaventa?" chiese alzandogli il volto.

"Non posso essere felice...Non posso farle questo...Io non voglio dimenticarla..."

"Tu non devi dimenticarla!" esclamò. Ma che stava dicendo?! Stava incoraggiando Hakkai a rimanere fedele ad una donna morta? Non era certo da lui, il playboy numero uno del Togenkyo!

Hakkai, ancora più stupito di Gojyo, guardò l'amico con aria interrogativa come a chiedere spiegazioni e il rosso senza farlo aspettare gli disse cosa pensava.

"Non devi assolutamente dimenticarla perchè lei è una parte importante della tua vita...però la tua teoria del non poter essere felice è falsa. Tu non VUOI essere felice, e penso se Kanan potesse sentirci in questo momento penserebbe che tu sei un vero idiota. La vita va avanti Hakkai, è normale che tu riesca ad essere felice con qualcun'altro!"

"E se quel qualcun'altro fossi tu? Lo so che non mi ami, forse mi vuoi bene come amico, ma..." non finì la frase che Gojyo per non smentirsi gli era già saltato addosso baciandolo, ma non con foga o passione: con dolcezza. Hakkai senza sapere bene cosa succedeva accettò il bacio e lo approfondì. Quando si accorsero che dovevano riprendere fiato, si separarono a malincuore. Hakkai guardò Gojyo negli occhi arrossendo.

"C-cosa...?"

"Ti amo" disse Gojyo richiudendogli la bocca con le sue labbra. Hakkai sentì il suo cuore scoppiare dalla felicità. Gojyo aveva appena detto di amarlo. Aveva proprio detto -ti amo-!! Oltre al cuore anche la sua mente era andata in tilt e la vista gli si stava annebbiando. Tutte quelle sensazioni erano dovute alla felicità? In un attimo perse i sensi e Gojyo fece appena in tempo e sorreggerlo.

"EHI! HAKKAI!" esclamò il kappa. Gli toccò la fronte e si accorse che...

"DANNAZIONE HAI LA FEBBRE ALTA!"

Subito prese in braccio il suo compagno di viaggio deciso a raggiungere Sanzo all'albergo. Poi però si accorse che non sapeva affatto in quale albergo fossero Sanzo e Goku! Mentre correva per la via centrale della città con Hakkai fra le braccia, vide qualcuno venirgli incontro, però non riuscì a riconoscerlo.

"Ehi! Gojyo!" esclamò la figura.

"GOKU! Presto accompagnami all'albergo!"

"Sì, certo! Ma che è successo ad Hakkai?!"

"Ha la febbre! Sbrigati!"



La mattina seguente Hakkai si risvegliò in una stanza molto accogliente. Era un po'confuso e non capiva bene come ci fosse finito. Poi sentì un peso su una gamba e alzò un pochino il capo per vedere cosa fosse. Gojyo si era addormentato lì accanto a lui.

"Uhm...mmm..." il kappa aprì lentamente gli occhi e poi se li strofinò come un bambino.

"Buongiorno" disse Hakkai sorridente.

"B-buongiorno" farfugliò Gojyo. Poi si rese conto della situazione e con un balzò si alzò e mise una mano sulla fronte di Hakkai.

"Menomale, la febbre ti è scesa. Ieri sera mi hai fatto venire proprio un colpo!"

"Perdonami, non volevo spaventarti" disse Hakkai con un sorriso più raggiante del solito.

"Come mai oggi i tuoi sorrisi sono così luminosi?"

"Forse perchè sono felice".

"E potrei essere io l'artefice di questa felicità?" chiese il rosso con tono malizioso.

"Potresti...^____^..."

"EHI! HAKKAI!" esclamò Goku entrando di corsa nella stanza "Ti senti meglio?"

"Sì, grazie Goku".

"Sanzo mi ha chies..."

SBAM!

"AAAHHH!!!! T.T Sanzo perchè mi hai picchiato?"

"SMETTILA DI FRIGANRE! STUPIDA SCIMMIA!"

"Il 'venerabile' Sanzo si è svegliato male questa mattina?" lo prese in giro Gojyo.

BANG BANG!

"Stai attento se non vuoi finire subito all'inferno. Piuttosto...dobbiamo trovare una via d'uscita".

"Perchè?"

"Le dodici ore sono quasi scadute e non ci sono vie per uscire da questa città".

"Perfetto!" escalmò Gojyo sarcastico.

"Forse possiamo aspettare che le dodici ore finiscano e poi chiedere alla signorina Namida di farci andare via".

"Sanzo, possiamo mangiare qualcosa prima di andare via? Io ho fame".

SBAM!

"Zitto baka!"

DONG! DONG! DONG!

Dodici rintocchi di una campana invisibile risuonarono nell'aria. Nella stanza in cui si trovavano i nostri quattro tutto si fermò, persino l'aria. Una ragazza con un elegante kimono ed il viso coperto da un velo aprì la porta. Era seguita da una bambina.

"E tu chi saresti?" chiese Goku.

"Io sono Namida, questo è il mio vero aspetto".

Aveva i capelli lunghissimi raccolti in una treccia, neri come il buio. La pelle era chiarissima e il suo volto aveva i tipici tratti orientali, ma la cosa che più affascinava chiunque la guardasse erano i suoi occhi: aveva le pupille bianchissime e il resto dell'occhio era nero. Era molto bassa e aveva l'aspetto di una bambina di sei anni al massimo.

"Avete una risposta da darmi?"

"A quale domanda?"

"Questo dovreste già saperlo. Vi ho svelato che io posso farvi dimenticare qualsiasi dolore passato e futuro, basta chiederlo".

"Grazie signorina, ma io non ho più nessun ricordo da dimenticare" disse Hakkai.

"Nemmeno io...grazie lo stesso bella signorina" proseguì Gojyo.

"Io..." si intromise Goku "...vorrei tanto lo yakisoba".

"Non posso esprimere questo desiderio Goku, però sento che tu vuoi dimenticare dei brutti ricordi. Ricordi che risalgono a cinquecento anni fa".

"Cinquecento anni fa? Oh, grazie ma li ho già dimenticati! In realtà preferirei riaverli!".

SBAM!

"STUPIDA SCIMMIA!" escalmò Sanzo tirando l'ennesima harisennata sulla testa di Goku.

"E tu monaco? Non hai nulla da dimenticare?"

"Anche se avessi qualche brutto ricordo, non vorrei mai dimenticarlo. Gli esseri umani dicono spesso che si impara dai propri errori e un brutto ricordo può essere legato ad un errore quindi non ha nessun senso dimenticare le cose spiacevoli".

"Giusto! Così la prossima volta non rifai lo stesso errore!"

"STA ZITTO, STUPIDA SCIMMIA!"

"Uffa, ma cos'ho fatto stavolta?"

"In effetti questa volta la scimmia ha detto qualcosa di sensato" disse Gojyo stupito.

Hakkai si mise a ridere per quella scena. Poi, alzatosi dal letto, si avvicinò alla piccola Namida.

"So che lei sta agendo solo nel bene, ma non è giusto dimenticare..." disse con il suo aolito sorriso "...se una persona dimentica le cose spiacevoli non imparerà mai nulla e non migliorerà mai. In più non potrebbe farsi una risata con gli amici rammentando le brutte figure".

"Quindi avete deciso...sono contenta. Siete i primi che non vogliono dimenticare nulla...spero che viviate a lungo e che d'ora in poi siate felici".

"Ci proveremo".

PUFF! D'incanto Namida scomparve.

"Grazie forestieri...ora potete continuare il vostro viaggio. L'ovest vi attende".

E quella piccola avventura finì così. Due giorni dopo però...



Hakkai e Gojyo avevano appena fatto l'amore. La luna quella sera era più luminosa che mai ed era testimone dell'amore dei due giovani. Abbracciati uno all'altro stavano per cadere fra le braccia di Morfeo, quando Hakkai che era appoggiato al petto del kappa si sollevò di colpo e fisso i suoi occhi smeraldo in quelli rubino di Gojyo.

"Cosa c'è?" chiese il rosso.

"Non ti ho ancora detto una cosa..."

"Cosa?"

"Ti amo anch'io".

Gojyo arrossì imbarazzato e Hakkai sorrise divertito tornando ad abbracciare il suo compagno.

Ora Hakkai poteva dormire tranquillo e fare bei sogni perchè era di nuovo felice...e la luna lo sapeva perchè due notti prima aveva assisitito a tutto, nascosta dalle nuvole cariche di pioggia.



FINE



HOLA!!!!! Sono tornata!!!! Vi piace? A me un sacco...l'ho scritta in spiaggia! Dopo aver terminato i compiti di inglese, spedite le cartoline, avendo finito di ascoltare l'intero mp3 (che sono circa 200song fra il mio e quello della mia friend) beh mi sono messa a scrivere ff in spiaggia!! E pensate che c'era una nonnina tanto simpatica vicino al mio ombrellone che continuava a chiedermi se poteva leggere qualcosa e appena l'ho finita gli ho data da leggere. Mi ha fatto i complimenti anche se si è un po'scandalizzata perchè erano due maschi! Beh l'importante è che mi abbia fatto i complimenti!!! Ah volete sapere cos'ha visto Sanzo? Beh mi sembra palese. Sanzo tu cos'hai visto al posto di Namida?

SANZO: Non sono affari tuoi

cream: sanzuccio ti prego dimmelo!

SANZO: se hai scritto tu la ff vuol dire che lo sai già.

cream: sì ma io voglio sentirmelo dire da te...

SANZO: Il mio adorato maestro... *_*... *in venerazione*

cream: non è giusto!!! Io avevo immaginato me sessa al posto di Namida nei tuoi pensieri!!!! T.T

SANZO: TSK! Una racchia come te! Figuriamoci!

cream: chi disprezza compra...lo dice sempre mio nonno!

SANZO: tuo nonno non mi conosce...

cream: ^__^" questo è vero però...va beh...ora convinco il mio Sanzuccio a venire in camera mia con il completino che gli ho comprato in vacanza...

SANZO: cosa mi hai comprato? *curioso*

cream: questo! ^_______^

SANZO: O.O Ma è un baby-doll!!!

cream: lo so e deve anche starti da dio!!!! *ç* mettitelo!!!

SANZO: MAI!

Cream occhi di fuoco: METTITELO!!!

SANZO: AIUTO!!!!! STUPIDA SCIMMIA DOVE SEIO QUANDO SERVI?!

Sanzo viene trascinato via dalla cream che lo sveste e si accorge che non ha più voglia di mettergli il completino...LE VA BENE ANCHE COSì!!! Xb

Baci a tutti by cream

ps: tanti commy please!!!!
 
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