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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Beyblade (Bakuten Shoot Beyblade)
Titolo Fanfic: CENERENTOLO
Genere: Comico
Rating: Per Tutte le età
Autore: hisui88 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 31/08/2006 19:04:45

ho messo genere comico perchè demenziale non c`era nella lista.. ^-^ povere favole.. le sto massacrando tutte!
 
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- Capitolo 1° -

Un ragazzo piuttosto belloccio ma poveramente vestito stava armeggiando nel giardino di una grande casa, spazzando l’immane quantitativo di foglie secche che coprivano il vialetto, benché i suoi sforzi fossero vani visto che soffiava un gran vento.
<< Spazza il vialetto! Spazza il vialetto.. almeno avrebbero potuto guardar fuori per vedere che c’è vento, no?! Ma va! Troppo complicato.. tanto poi sono io quello che si fa il.. insomma, che ci rimette del proprio.. per dirla in modo educato.>>
Un cane gli passò accanto e gli abbaiò.
<<è inutile che mi guardi così, non stavo mica parlando da solo.. stavo pensando ad alta voce!>>
Ma il cane si stava facendo gli affari suoi e non lo degnava neppure di uno sguardo.
<< visto che bella vita che faccio? Nemmeno un cane mi prende in considerazione!>>
Il ragazzo decise di rinunciare al vialetto e si diresse alle stalle, dove cominciò a spazzolare i cavalli. Aveva da poco cominciato il lavoro, quando sentì che le campane della chiesa vicina suonavano allegramente.
<< o cavolo!>> esclamò << è mezzogiorno!>>.
Abbandonò la stalla e corse in cucina entrando da una porticina sul retro, giusto in tempo per assistere all’ennesima lite famigliare.
<< TAKAO SEI UN IDIOTA!>> disse un ragazzo biondo e lentigginoso, con grandi occhi blu.
<< TU DI PIU’!>> rispose a tono l’altro, che aveva i capelli scuri e uno sguardo non troppo sveglio.
<< ALLORA AMMETTI DI ESSERLO!>>
<< MA… MMMH.. KAAAAIIIII! E’ PRONTO DA MANGIARE????>>
Kai sospirò e alzò gli occhi al cielo. Com’erano infantili i suoi fratellastri.. Kai finì di preparare velocemente le cibarie e poi corse verso la sala da pranzo. Fu subito aggredito da Takao.
<< Quando ti chiamo devi arrivare subito! Sei un uomo inutile!>>
<< che palle che sei Takao!>> gli rispose Max, sotto lo sguardo incredulo di Kai. << Il pranzo non si prepara da solo! E poi ha cose più importanti da fare.. HAI PREPARATO I VESTITI PER STASERA?>>
E ti pareva.. mi sembrava troppo inverosimile che qualcuno prendesse le mie difese in questa casa..
<< Certo, sono nell’armadio. A proposito del ballo! Il proclama del re parla di un ballo per tutti i giovani del regno, quindi anche io dovrei..>>
<< AH! AH! AH!>> fu la risposta di entrambi i fratellastri.
<< Dov’è che vorresti andare tu?!>> gli disse Takao.
<< HI! HI! AL BALLO! BUAH! TU?.. ehm.. sì, certamente Kai.. hai.. solo da cucirti un vestito, comprarti delle scarpe.. poi ti serve una carrozza.. se vuoi vieni anche tu! Che problema c’è?! AH! AH! AH!..>>.
Kai si scusò e tornò in cucina a prendere il necessario per apparecchiare la tavola, infilzando con l’attizzatoio del camino le bamboline voodoo dei fratelli.
La sera arrivò molto presto e quando Kai guardò l’orologio, e vide che erano già le otto e mezza, sentì un peso sullo stomaco, tipo vangata sulle costole.
<< EHI! KAI! Vieni a preparare la nostra carrozza! Il ballo comincia tra poco e non ho intenzione di arrivare in ritardo!>> urlò Max dal vialetto.
<< Già!>> disse Takao << e poi impara a usare il rastrello, perché qui non hai raccolto mezza foglia!>>
Sapessi dove te lo metterei il rastrello.. pensò Kai con rabbia.
<< AH, principessina Hilary, sto arrivando e appena mi vedrai cadrai tra le mie braccia..>>
<< non sognare Takao! Devi competere con tutti i giovani del regno..>>
Tranne me.. completò Kai tra sé.
Kai andò ad aiutare a preparare la carrozza e si trattenne dal rispondere acidamente a tutte le battutine cretine che gli facevano quelle due furbissime faine dei suoi fratellastri. Max e Takao partirono pochi minuti dopo e Kai tornò in casa molto rassegnato. Si sedette in cucina, davanti al camino, il cui fuoco si stava lentamente spegnendo.
All’improvviso le fiamme si ravvivarono e presero insolite sfumature verdi e viola. In un turbinio di scintille, si materializzò, tossendo e sputacchiando cenere, una creatura davvero particolare.
Il vestito era attillato, giallo canarino, con le maniche a sbuffo e gli stivaletti di cuoio. Il viso era dolce e molto grazioso, nonostante la cenere, e aveva lunghissimi capelli neri.
<< non è possibile.. al diavolo la tradizione… e la cenere.. la prossima volta mi materializzo su un bel letto matrimoniale..>> disse la creatura, mentre Kai la fissava, a metà tra l’incuriosito e il terrorizzato.
<<.. sai, ho già provato con la vasca da bagno, ma non si sa mai se la si trova vuota o piena.. e allora sono grane, anche perché se è piena, oltre a lavarsi, bisogna contare che è probabile finire addosso a qualcuno.. e nella maggior parte dei casi nudo.. >>
Kai lo sentiva, ma non lo ascoltava, perché era troppo preso dal cercare di capire come diavolo avesse fatto a uscire una persona da un caminetto acceso.. non che se fosse stato spento lo avrebbe trovato meno insolito.. ma nel delirio non si fa caso a questi dettagli!
<< Ah, scusa, non mi sono presentato, mi chiamo Rei e sono un fatino.>>
<<…>>
<<che c’è? Mai vista una fata maschio? Va beh, lasciamo perdere.. dunque, perché mi hai chiamato? Di cosa hai bisogno?>>
<<io veramente non ho chiamato proprio nessuno..>>
<< e no, eh! Se sono qui è perché c’è stata una richiesta di aiuto.. allora, dimmi, che cosa vuoi che faccia. Io sono una fatino madrino..>>
<<madrino?!>>
<< Padrino faceva troppo De Niro..>>
<<Ah, beh.. allora.. ma che sta dicendo?!.. eh, senti, tu potresti farmi andare al ballo??>>
<<A-AH! Allora c’era qualcosa di cui avevi bisogno! Sì, certo che posso.. di cosa hai bisogno?>>
<<di..>>
<<di un vestito, è ovvio! Ecco a te! >>. Con un rapido movimento dell’indice trasformò i miseri e sporchi abiti di Kai in un meraviglioso abito bianco principesco, da far invidia (e molto) ai suoi fratellastri. Poi Rei fece uno scatto felino verso un angolo cupo della cucina e ne uscì stringendo tra le dita un topino grigio che si dimenava come un tarantolato.
<<oh, caro topino.. resisterò all’impulso di mangiarti e ti destinerò a uno scopo ben più elevato!>>
Dopo una pioggia di scintille blu, al posto del topino comparve uno splendido cavallo nero, che devastò la stanza a suon di calci.
<< non è stata un’idea brillante farlo materializzare in cucina..>>
<< ehm.. non c’avevo pensato..>>.
Dopo all’incirca un quarto d’ora di battibecchi tra il fatino e Kai per il problemimo-cavallo-imbizzarrito-in-giro-per-casa, finalmente Kai era pronto e, salutando con la mano il suo madrino, partì alla volta della reggia della principessa.
<<OOOOOPS.. mi sono dimenticato di dirti che l’incantesimo durerà fino a mezzanotte.. si va beh, cosa parlo a fare.. o ma che bel topino che c’è qui..>> (*ç* ciiibooo).
Kai smontò da cavallo con agilità e lasciò il suo destriero agli stallieri che lo avevano accolto.
Salì le scale d’ingresso correndo, ma rallentò una volta arrivato in cima alla scalinata: non aveva per niente intenzione di fare una bella figuraccia subito in partenza. Con una spaventosa non-chalance aprì il portone della sala, spingendolo con entrambe le mani. Una volta entrato nel gigantesco atrio del palazzo, che era stato adibito a salone da ballo.
Subito gli occhi dei presenti si affollarono su quel misterioso ritardatario. Anche lo sguardo della principessa non fu da meno e lo squadrò da capo a piedi.
<< finalmente un uomo vero..>> commentò lanciando un’occhiataccia a quei raffinatamente eleganti principini che la circondavano.
Kai le andò incontro e i due si trovarono presto uno di fronte all’altra.
Oddio non so ballare. Era l’unico pensiero logico che gli affollava la mente in quel momento.
<<senti belloccio, sono stufa di ballare. Andiamo fuori a chiacchierare.>>
Grazie, grazie , grazie, grazie.. qualcuno da lassù mio ama! ( io cercherei più in basso se fossi in te.. ndRei)
Hilary prese Kai a braccetto e lo trascinò fuori con una forza inaspettata. I due si sedettero su una panchina di pietra. Hilary cominciò a parlare a raffica di sé, e Kai non si sognava nemmeno di interromperla. Con la fatica che ho fatto per arrivare qui.. ti pare che mo’ mi matto a rovinare tutto.. << ma dimmi qualcosa di te. No, anzi, non me ne frega niente di quello che mi potresti dire. Sono stufa di stare qui. Entriamo a ballare. Anzi no. Corri in paese e portami dei fiori.. delle rose.. anzi no! Delle orchidee. Anzi no..>>
Po Kai scoppiò.<< Anzi no un paio di palle! Ho passato tutta la vita a strisciare dietro alle richieste dei miei fratelli, anzi no, fratellastri.. quindi vai un po’ a fare in .. ehm, a quel paese..>> Kai si alzò dalla panchina e se ne andò, facendo un gesto irripetibile alla principessa, la quale non fu da meno nel rispondergli.
Hilary tentò di seguirlo, ma inciampò nel vestito e si spiaccicò sul pavimento, davanti a tutti i principi, che si rotolarono per terra dal ridere.
Hilary riemerse dai pizzi e dai nastri e si lanciò all’inseguimento, inutilmente, visto che Kai correva veloce come il vento. La principessa prese due servitori per la collottola e li strascicò fino alle scale. Poi si mise a urlare come una mocciosa.
<< BUAAAA! MI PIACEVA TANTO! VOGLIO LUI COME ZERBINO! IL MIO BELLO ZERBINO FIGHISSIMO! BUAAAAAAAAA! ANDATE A PRENDERLO!>>.
I tirapiedi.. ehm.. servitori non poterono far altro che accontentarla, ma Kai se l’era filata alla velocità della luce e chi si è visto si è visto e questo fece alzare ulteriormente il volume delle urla della principessa.
Kai fece i due chilometri in dieci secondi, mandando in quel posto con la principessa anche tutte le leggi della fisica del moto. Arrivato a casa trovò una scenetta sconvolgente: il fatino madrino era spaparanzato sul divano, mentre buttava giù a goccia bicchieri di un non-si-bene-che-cosa molto alcolico. Quando vide che Kai era tornato gli saltò al collo e si baciarono con trasporto.. ok, Rei baciò Kai con molto trasporto, mentre Kai stava impalato come un lampione, modello Benton Fraser (per chi non lo conoscesse: avete presente uno stoccafisso? Ecco.. solo mooolto più carino! *ç*). Poi Rei guardò l’orologio e constatò che erano soltanto le dieci e mezza. Con sguardo indagatore scrutò ogni centimetro del volto di Kai, poi gli chiese.
<< Già qui???????.. tanta fatica sprecata con te.. senti, visto che tanto mi devi pagare l’uscita, vediamo di non buttare via la serata..>> allora Rei puntò l’indice contro la porta della sala, che si chiuse ermeticamente, mentre in sovrimpressione comparve il numero verde per il servizio clienti della Saratoga-il silicone sigillante. Poi, con un’infinità di scintille colorate, Rei fece comparire fiotti di fiori e nastri, che addobbarono la stanza come la sala da ballo del castello.
Rei prese le mani di Kai e lo avvicinò a sé.
<<Sarà il nostro ballo>>.

Post Scriptum
<<senti, io non so ballare..>>. Scintille verdi. Trapianto di piedi con Fred Astair.
<<adesso sì.>>
<<Ma sono allergico a questi fiori>> scintille verdi. Fiori di plastica al posto di quelli veri.
<<Perché ho come il presentimento di essere in trappola..>>
<<nooo.. perché?! Anzi, puoi scegliere.. o così, o mi paghi in natura!>>
<<stai scherzando, vero?>>
<<Io non scherzo mai.>>
<< e te pareva..>>

È finito anche questo delirio completo!!! Un bacio a tutti i miei aficionados. Ah, mi raccomando.. voglio commenti a profusione! E soprattutto ditemi che favole volete che devasti! Si accettano anche parodie di anime&co! Suggerite&commentate pleeeeeeease!

 
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