UNA STRANA COMBATTENTE
- Capitolo 1° -
Hola amigos, sono nuova di qui, perciò...Siate buoni!
L'alba tingeva il cielo di un rosa chiaro , sfumandolo via via d'azzurro; una leggera brezza accarezzava i fili d'erba, smuovendoli appena, i capelli argentei del ragazzo ondeggiavano lentamente, il viso leggermente oscurato dall'ombra delle fronde dell'albero; i suoi occhi ambrati, che di solito trasmettevano allegria, erano cupi e tristi. Il sole dirigeva i primi raggi contro il cielo azzurrino, illuminando la pianura; InuYasha si posò una mano sul mento, accarezzandoselo dolcemente, ma nulla...Non riusciva a toglirsi dalla testa quei volti, quegli occhi inquietanti, quei corpi immobili ricoperti di sangue...Lasciò scivolare la mano lungo il fianco, seguendola con lo sguardo
:- InuYasha!
Quella voce allegra lo invase, riempendogli la mente di ricordi vaghi...le sue labbra, il suo sguardo amorevole, i suoi lunghi capelli neri...
:- Ehi, Kagome!
InuYasha scese dall'albero con un balzo, i capelli argentei brillarono sospesi in aria,quando toccò terra la vide...Non era cambiata affatto, era la solita ragazza vestita in modo alquanto strano. Le sorrise, cercando di avvicinarsi, ma una sagoma alta e scura le arrivò alle spalle, abbracciandola e baciandola teneramente; InuYasha abassò lo sguardo, mille ricordi gli offuscarono la mente...aveva perso Kagome molti anni fa...Nei tre anni in cui era stato assente lei aveva concepito un figlio e tutte le sue speranze di riconquistarla morirono quel giorno, quando la vide andarsene con in braccio un pargoletto e abbracciata da...
:- Koga!
Lo salutò InuYasha, gi occhi velati di lacrime
:- Scusate, ma ora...Devo andare!
E così dicendo scappò via tra la foresta, lasciandosi Kagome e tutto ciò che la riguardava alle spalle
:- Ma...
Kagome tese una mano per cercare di fermarlo, Koga gliela prese e la baciò dolcemente
:- Andiamo, non possiamo fare più nulla per lui!
E così dicendo sparirono insieme dietro un turbine. InuYasha giunse in prossimità di un ruscello, si sedette s'una pietra piatta, che affiancava il fiumiciattolo, immerse una mano e si bagnò, tirandosi un po' d'acqua contro il viso
:- InuYasha!
Una voce fredda e ferma si levò alle sue spalle, facendolo rabbrividire; si girò lentamente, vide un uomo alto, con i capelli argentei, occhi ambrati freddi e agghiaccianti, dei segni violecei gli squarciavano il viso
:- Sesshomaru!
InuYasha si alzò, trovandosi faccia a faccia con il fratello. Si guardarono per breve tempo, poi lui gli posò una mano sulla spalla...In quegl'anni erano cambiate molte cose, tra cui suo fratello...In qualche modo era riuscito a conquistare il suo rispetto e questo non lo faceva stare tranquillo. Si sorrisero e poi lui si sedette s'una pietra, incrociando braccia e gambe. Fissò il suo riflesso, poi, con calma, cominciò a parlare senza separare lo sguardo dall'acqua
:- Da quando Naraku è scomparso, molti demoni vanno in giro devastando i villaggi...Perchè non vai a dare un'occhiata?...Ti fanno ancora comodo i frammenti no?
E lo guardò con indifferenza
:- Grazie...
Sussurrò appena InuYasha. Stava per andarsene, ma Sesshomaru lo fermò
:- Non fare errori stavolta...
E lo lasciò andare. InuYasha corse per un breve tratto nella foresta, poi arrivò in una vasta pianura, circondata dagli alberi; decise di riposarsi all'ombra di una quercia lì vicino. Chiuse gli occhi, ma all'imrovviso sentì una forte scossa che lo fece trasalire; le scosse erano talmente violente che riusciva a stento a reggersi in piedi. Iniziò a saltare e improvvisamente vide un enorme gigate roteare una grandissima clava e poi sbatterla violentemente a terra, contro un avversario che lui non riuscì a distinguere. Ad un tratto sentì un urlò acuto levarsi dalle gambe del gigante, subito InuYasha si avvicinò e la vide: capelli neri corvini,raccolti in due lunghe trecce nelle quali erano intrecciate due nasti rossi, sul viso ricadevano due lunghe ciocche che le scivolavano accanto agli occhi neri; un toppino rosso s'incrociava sul petto, chiudendosi alla fine delle costole, lasciando scoperta la pancia; delle fasce biancastre si avvolgevano intorno alle braccia, fungendo come da guanto, sulla mano brillava un piccolo diadema rosso; una lunga gonna nera che lasciava scoperte le gambe, scendendo davanti e dietro, una cintura doppia la fissava al bacino, al centro di essa brillava un diadema simile a quello sulla mano, due anfibi neri, stretti le coprivano la maggior parte della gamba, chiusi da pesanti borchie arruginite; in mano aveva una lunga spada di cristallo nero, che brillava accecante. InuYasha s'incantò nel guardare i suoi movimenti precisi e soavi, poi improvvisamente un'altro urlo e la ragazza venne scaraventata a terra, contro una pietra, fu allora che InuYasha intervenì, sfoderando Tessaiga e dando un fendente deciso, squarciando il gigante a metà. Questo si frantumò lasciando solo tre schegge luminose, InuYasha le prese e le nascose sotto il kimono, poi il suo sguardo ricadde sulla ragazza svenuta. Le si avvicinò, i suoi occhi erano chiusi e la bocca leggermente aperta, posò un orecchio sul suo petto per accettarsi che fosse ancora viva. Sentì un dolore acuto sulla guancia, la mano della ragazza era ferma sulla sua guancia
:- Ma sei un maniaco?
Urlò infuriata
:- Ma che, volevo solo vedere se eri ancora viva!
Cercò di spiegarsi InuYasha
:- Si certo...Se non sparisci subito, ti faccio fare la stessa fine che farà quel...
La ragazza si bloccò vedendo che il gigante era sparito
:- Che fine ha fatto quello stramaledettissimo gigante? Parla mezzo cane!
La ragazza lo scosse violentemente, ma InuYasha era rimasto incantato dai suoi bellissimi occhi e dalla soavità delle sue labbra
:- Lascia stare!
Lo prese per il bavero del kimono e lo avvicinò bruscamente
:- Vedi di non starmi più tra i piedi... ti schiaccio!
E così dicendo si alzò, lasciandolo a terra. InuYasha la seguì con gli occhi, si muoveva con sinuosità, ma autorità allo stesso tempo. Arrivò al centro della pianura, si portò una mano alla bocca, dalla quale uscì un acutissimo fischio e in ochi attimi il cielo si oscurò, un forte rumore di battito d'ali invase il bosco. InuYasha alzò lo sguardo e vide un enorme drago rosso atterare a pochi passi dalla ragazza
:- Ciao mezzo cane!
Le urlò la ragazza salendo sul dorso del drago, InuYasha si alzò velocemente e le corse incontro
:- Aspetta...Dimmi il tuo nome!
Le urlò. Il drago si alzò appena da terra
:- Il mio nome...
Gli urlò beffarda
:- ...Costa un bacio!
E sparì nel cielo azzurro. InuYasha la seguì con lo sguardo, poi riprese a correre avviandosi al ruscello. Si sedette s'un ramo che dava s'un dirupo, in quel vuoto vide ancora gli occhi di quella ragazza meravigliosa...Non riuscia a togliersela dalla testa. il cielo si tinse di nero e un enorme disco argenteo illuminò la notte, affiancata dal bagliore delle stelle...
Chissà se la potrò rincontrare...uno di questi giorni
...Si disse, si lasciò sfuggire un sorriso e poi chiuse gli occhi, appoggiando al tronco.
Vide la ragazza inginocchiata davanti a lui, che piangeva insensatamente; cercò di avvicinarsi,ma delle radici solide o avvolsero intorno all'albero. Una sagoma oscura apparve alle spalle della ragazza...Quell'odore...quei capelli...quegli occhi...Naraku! InuYasha cercò di urlare, ma era come se stesse sott'acqua; lo vide avvicinarsi alla ragazza e accarezzarle il collo e poi improvvisamente la morse, lasciando scivolare un fiume di sangue. InuYasha si liberò e come un fulmine si avventò sulla ragazza, incominciando a divorarsela e...amava il sapore del suo sangue e lo desiderava...InuYasha si alzò improvvisamente, gocce di suore freddo gli scesero lungo il viso, il respiro mozzato e il cuore che batteva violento in petto...
Ma, cosa è successo?
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