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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: InuYasha
Titolo Fanfic: IL SEGRETO IN PERICOLO
Genere: Azione
Rating: Per Tutte le età
Autore: kagome-inu galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 20/12/2002 12:04:23 (ultimo inserimento: 23/12/02)

un nuovo nemico per inuyasha, un nemico che vuole ucciderlo a tutti i costi!
 
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UN NUOVO NEMICO
- Capitolo 1° -


Salve a tutti! Questa è stata la mia prima ff…spero vi piaccia.
Commentiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii
Ciao a tutti, buona lettura!!!!!!!!!



Il tintinnio della pioggia risuonava nella grotta dove Inuyasha,Kagome, e Miroku si stavano riparando. Schippo era rimasto al villaggio per riposare.Era la prima volta che Kagome vedeva nell’epoca Sengoku il cielo ricoperto di nuvole e l’erba bagnata in continuazione dalle gocce che cadevano veloci dal cielo. Quel tintinnio era così simile a quello della sua era, ma allo stesso tempo,sapere che si trovava nell’epoca Sengoku, lo rendeva molto diverso. Oltre alla pioggia si stava alzando un vento freddo e la prima ad accorgersene fu proprio Kagome. All’improvviso un brivido di freddo gli attraversò tutto il corpo, infondo aveva una semplice divisa scolastica e di certo non era adatta per ripararsi da una fredda giornata di pioggia. Quel brivido la fece tremare. Miroku sene accorse e se ne preoccupò immediatamente.
Miroku: “Divina Kagome…avete freddo?”
Kagome: “Bè…un po’! Ho dimenticato lo zaino al villaggio e dentro avevo la giacca. Sai è la prima volta che vedo una giornata di pioggia qui…in quest’epoca!”
Inuyasha stava sdraiato in fondo alla grotta e aveva ascoltato la piccola conversazione tra i due. Si alzò e si avvicinò a Kagome, si tolse la casacca e gliela diede in un modo brusco.
Inuyasha: “Tsè…voi umani siete proprio degli esseri fragili. A volte mi domando come facciate a sopravvivere. Vi dovete sempre lamentare, in ogni posto avete qualche problema. Siete insopportabili!”
Nel sentire quelle parole la faccia di Kagome divenne nera dalla rabbia. Come aveva potuto in due secondi offenderla in tale modo. Guardò la casacca che pochi secondi fa Inuyasha le aveva dato, la strinse tra le mani e gliela gettò in piena faccia.
Kagome: “Se ti do così fastidio..allora…allora io..”
I suoi occhi cominciarono a riempirsi di lacrime, ma non voleva che quell’arrogante la vedesse, così si girò di scatto e si diresse fuori dalla grotta. Inuyasha fece per avvicinarsi..come per scusarsi ma lei se ne accorse e agì immediatamente.
Kagome: “A CUCCIA!”
SBONG
Inuyasha con un frastuono cadde a terra, Kagome lo guardò livida di rabbia, dopodiché si voltò e uscì dalla grotta.
Miroku si avvicinò ad Inuyasha che aveva la testa impiantata nel terreno.
Miroku: “AH Inuyasha…devi imparare ad essere più dolce. Non puoi andare a periodi,un giorno le dici che per te è importante e un altro la offendi.. Sei proprio un mezzo demone brusco, arrogante, egoista…”
Pian piano Inuyasha alzò la testa.
Intanto Miroku continuava…
Miroku: “Capriccioso, a volte…stupido…”
Inuyasha: “Ehi dannato…devi continuare ancora per molto!!?”
Miroku: “Bè…no! Ma cerca di andarti a scusare. Kagome è una ragazza…e deve essere consolata!”
Inuyasha: “E cosa dovrei fare?!…”
All’improvviso la conversazione dei due venne interrotta da un urlo che proveniva dall’esterno. Corsero immediatamente fuori dalla grotta, Inuyasha estrasse subito Tessaiga, aveva riconosciuto di chi era stato quell’urlo…era di Kagome. Appena Inuyasha vide che Kagome era in piedi e che stava bene fece un respiro di sollievo e rimise Tessaiga nel fodero. Il monaco e il mezzo-demone si avvicinarono alla ragazza. Kagome aveva le mani intorno alla bocca. Pian piano le abbassò e guardò i due con due occhi allucinati.
Kagome: “Oh no!”
Miroku: “Divina Kagome…cos’è successo?”
Kagome: “Domani ho un importantissimo compito di matematica e me ne sono dimenticata!”
I due la guardarono sbalorditi.
Inuyasha: “E per questo ti sei messa a urlare? Ci hai fatto morire di pau…”
La faccia di Kagome da prima che era livida di rabbia, cambiò improvvisamente e divenne dolce, Inuyasha si stava preoccupando per lei.
Kagome: “Ti sei preoccupato per me?”
Inuyasha cercò di fare la sua solita faccia di quello che non gliene importa nulla.
Inuyasha: “Tsè…io preoccuparmi per te…”
Il monaco vide che Inuyasha era in difficoltà e per evitare una sua tipica reazione, si intromise tra i due.
Miroku: “E…cosa intende fare?”
Kagome: “Ah già…dobbiamo ritornare al villaggio. Devo tornare subito a casa”
Inuyasha: “No, tu non ci torni. Dobbiamo continuare la ricerca della Shikon no tama!”
Kagome: “Ma non posso rimanere, ti prego Inuyasha, è molto importante per me!”
Miroku si avvicinò ad Inuyasha e gli sussurrò a bassa voce.
Miroku: “E su Inuyasha! Prova a mettere in pratica i miei consigli: dolcezza, dolcezza!
Inuyasha assunse un’espressione imbronciata, e fece cenno di consenso con la faccia.
Kagome fece un sorriso lungo tre metri. In quell’istante la pioggia cominciò a cessare di cadere e le nuvole si allontanarono per fare strada ai raggi del sole che illuminavano le foglie bagnate di rugiada.
Si incamminarono e dopo due ore arrivarono al villaggio. Miroku si fermò lì e Inuyasha accompagnò Kagome al pozzo, portandole lo zaino. Appena arrivarono, Inuyasha guardò Kagome, lei si fermò e lo guardò fisso negli occhi, aveva capito che voleva dirle qualcosa. Lui si avvicinò a lei e appoggiò lo zaino a terra.
Inuyasha: “Bè…volevo…io volevo…”
Kagome: “Volevi scusarti?!”
Inuyasha: “Bè…sì! Ora vai e torna domani, non ti do più tempo!”
Kagome: “Ok ok! Vado…ma se faccio tardi…”
Inuyasha: “Se ritardi anche di poco vengo a prenderti!”
Kagome lo guardò, dopodiché prese lo zaino da terra e si tuffò dentro al pozzo.


Kagome da dentro il pozzo sentì la voce di Sota, e quello significava che era già arrivata nella sua epoca. Uscì velocemente dal pozzo e si diresse verso casa. Fuori in cortile, Kagome incontrò suo fratello che stava giocando a pallone.
Kagome: “Ehi Sota!”
Sota: “Ciao sorellina, come mai già a casa, non dirmi che hai litigato ancora con lo strano ragazzo dalle orecchie da cane?”
Kagome: “No, non ho litigato con Inuyasha. Devo correre a scuola…mancano ancora cinque alle otto, se mi sbrigo posso ancora arrivare in tempo. Devo scappare, dì tu al nonno che sono arrivata”
Sota: “ Ehi Kagome! Ricordati di passare nella classe della tua amica Nioko, ha telefonato tutti i giorni per sapere come stavi!”
Kagome: “Sì sì ciao!”
Kagome si diresse di corsa verso la scuola,e mentre correva si mise a pensare alle ultime parole che suo fratello le aveva detto.
Kagome: (Nioko??! Ma io non conosco nessuna Nioko? Mhà si sarà sbagliato!”

Dopo cinque minuti arrivò a scuola. Appena entrò in classe le sue amiche la assalirono di domande, del tipo: “come sta la tua gotta?” “e il tuo diabete?” “hai ancora l’emicrania?”. Al sentire quelle domande Kagome fece una faccia completamente abbattuta(Una di quelle sue facce simpatiche).
Kagome: (promemoria: fare un discorso al nonno sui diversi tipi di scuse!”)
Yuka: “Sai Kagome, in tutti i tre giorni che sei mancata, una certa Nioko veniva in classe a chiedere informazioni su di te. La conosci?”
Kagome: “No, non la conosco…ma ora che mi ci fai pensare questa mattina mio fratello mi ha detto che una ragazza con lo stesso nome telefonava ogni giorno per sapere come stavo!”
Ayumi: “mi sembra che una ragazza di nome Nioko sia nella classe C. se io fossi in te andrei a vedere.”
Kagome: “Mmmm……ci andrò.(Ma non penso di fare in tempo, se ritardo anche di poco Inuyasha ha detto che mi viene a prendere, e se mi viene prendere mi farà una sua solita scenata, meglio evitare).”

Finì la scuola e Kagome si diresse verso casa pensando a quanto piacevole fosse farsi un bagno caldo dopo un difficile compito di matematica (che per fortuna si era concluso bene)…ma all’improvviso gli tornò in mente quella Nioko e a testa bassa si mise a riflettere.
Kagome: (Chissà chi è questa Nioko? A me non pare di conoscerla…mhà!)
Alzò lo sguardo e vicino all’entrata del tempio vide una ragazza che l’aspettava. Aveva gli occhi scuri e capelli neri, molto lunghi, che teneva legati con una coda alta. Quando vide Kagome le si avvicinò e gli fece uno strano sorriso.
Kagome: “Posso aiutarti?”
“Bè…io sono Nioko. Piacere!!”
Kagome: “Ah…così sei tu Nioko. Scusa ma ci…”
Nioko: “conosciamo?!NO!”
Non l’aveva nemmeno fatto finire la frase, aveva uno strano modo di fare e anche il suo sguardo era inquietante, quasi cattivo. Kagome non sapeva il perché, ma non si fidava.
Kagome: “E allora perché mi chiamavi a casa e andavi nella mia classe per conoscere il mio stato di salute?”
Nioko: “Di sicuro avrai pensato che lo facessi perché ero preoccupata per te?Bè…non è così. Io voglio…scoprire il tuo segreto!”
Gli occhi di Kagome erano stupiti… lei era stupita. Cosa intendeva quella ragazza con il “voglio scoprire il tuo segreto”? E soprattutto quale segreto? Si rivolgeva ad un semplice segreto oppure proprio QUEL segreto?!
Kagome: “Segreto…io non ho segreti…di nessun tipo!”
Nioko: “Oh…su non fingere con me, non è il caso. Forse gli altri possono credere che i giorni in cui non vieni a scuola sei ammalata, ma io non penso che tu sia assente solamente per quel motivo
Il battito di Kagome aumentò e le mani iniziarono a sudarle. Ma non poteva fargli capire che era preoccupata, altrimenti era come se ammettesse che diceva il vero.
Kagome: “Perché…perché dovrei mentire?”
Nioko: “perché ti ho vista, so che entri nel pozzo!”








 
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