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Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Ranma 1/2
Titolo Fanfic: AKANE SI SPOSA
Genere: Sentimentale, Romantico, Commedia
Rating: Per Tutte le età
Avviso: CrossOver, OOC, AU
Autore: himeno-chan galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 28/08/2006 21:56:26 (ultimo inserimento: 12/11/06)

1 storia d`amore tra intrighi,misteri e tradimenti! i xsonaggi d ranma e... cm nn li avete mai visti! ff mlt ooc e au! se volete saxne d+...leggete!!!
 
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UNA SERATA MOVIMENTATA
- Capitolo 1° -

CIAOOOOOOOOOO!!! Eccomi qua cn 1 nuova ficcina!! chiedo scusa a tt quelli k aspettano k aggiorni qla d inuyasha...pazienza!! prometto k aggiornerò presto ank qla!!!! Ma...ho avuto qust'ispirazione...e nn ho saputo resistere!!! ^///^!!!
beh...ora vi lascio!! BUONA LETTURA!!
baciximiximiximi!!!
commentate in tanti! ^___^


Capitolo 1


Londra 1827

Ecco!! Era successo di nuovo!! Non poteva muoversi...ogni suo movimento corrispondeva ad un danno!
Questi erano i pensieri della giovane e bella Akane Tendo, mentre osservava le fiamme divorare le preziose tende di seta che abbellivano il grande salone della villa di Lady Rose.
“ oddio!! Che posso fare!?! Devo spegnerlo...” lo sguardo della fanciulla cadde su un cuscino riposto su uno dei divanetti. Era perfetto per l’occasione...o almeno credeva. Lo prese e cominciò a batterlo con foga contro le lingue di fuoco, ma il suo metodo non sortì l’effetto desiderato, anzi il suo movimento sembrò ravvivare il piccolo incendio. “Speriamo nessuno se ne accorga...” ma mentre pensava queste parole, dietro le sue spalle cominciarono a sentirsi le grida spaventate di alcuni ospiti che avevano assistito allo sfortunato evento. “Come non detto...La mia solita fortuna colpisce ancora...” pensò con rammarico. Due lacché la spinsero lontano dalle fiamme. Continuando a usare quel cuscino avrebbe sicuramente peggiorato la situazione, che sembrava già abbastanza drammatica. Utilizzando dei secchi con acqua i due uomini riuscirono ben presto a domare l’incendio; poi presero quel che restava delle tende e le portarono via. Akane rimase immobile a fissare il muro annerito davanti a lei. Fu una voce allegra e squillante a riportarla alla realtà. –Akane!! Non avevo dubbi!! Ero sicura che tu c’entravi in qualche modo!!- Akane si voltò, e si ritrovò di fronte una ragazza dai corti capelli e dagli occhi castani, che la fissava divertita. –Nabiki...scusa!!- -Non devi scusarti con me, ma con...- -Si può sapere cos’è successo qui!!?!!- Le due ragazze e tutti i presenti si voltarono verso la padrona di casa, che ancora non si era accorta dell’assenza delle tende. Istintivamente Akane si fece avanti, decisa a scusarsi. –Lady Rose io...- non ebbe il tempo di concludere, perché la duchessa si voltò verso di lei e vide la causa di tutto quel trambusto. Poi posò il suo sguardo sulla fanciulla dai capelli blu, che aveva un’espressione mortificata. –Vede duchessa...stavo camminando con la candela in mano e...hanno preso fuoco...- -Oh...-commentò la nobildonna –che peccato...erano così belline...pazienza...ne comprerò delle altre!!- concluse con un sorriso ebete sulle labbra. Akane non credeva alle proprie orecchie . Tutto si aspettava...ma non quello. Era ogni oltre previsione. Però...si poteva dire che l’aveva presa bene. Beh...meglio per lei. –Bene...se volete accomodarvi nella sala...la festa sta per avere inizio.- disse la Lady.
Tutti gli ospiti seguirono la donna oltre un grande portone. Akane e Nabiki rimasero indietro. Quest’ultima, non resistette più, e scoppiò a ridere. Quando si fu calmata si voltò verso l’altra. –Certo Akane che ne hai combinate di tutti i colori...ma questa è di sicuro la più divertente!! E poi...hai visto la faccia della duchessa!?! Per poco non le ridevo in faccia!!- -Ehi...non prendere in giro!!! Lo sai che non lo faccio apposta.. è tutta colpa dei miei sfortunati incidenti!!- ribatté Akane facendo la finta offesa. –La sfortuna mi perseguita...non ricordo un giorno in cui non abbia combinato qualche pasticcio...uff...- Nabiki continuò a ridere, ma improvvisamente si bloccò, e la guardò seria. –Akane...- L’altra cominciò a preoccuparsi vedendola cambiare espressione così velocemente. –Nabiki...che succede!?! Ti senti male!?! Hai bisogno di acqua!?! Aria fresca!?! Qualcosa da mangiare!?! Vuoi tornare a casa!?!- -Smettila!! Mi sento benissimo!! Non essere così apprensiva...ma...la tua faccia e il vestito...- -Cosa c’è!?! Cos’hanno che non va!?!- pronunciando quelle parole abbassò lo sguardo sull’abito. Era di un bel azzurro, che s’intonava con i suoi occhi. Aveva dei pizzi bianchi ai bordi delle maniche lunghe e della scollatura. Era perfetto...infatti... “era”. Ora era sporco di fuliggine, come le sue mani, e immaginava anche il viso. –Oh no!! Non può essere vero!! Perché capitano tutte a me!!?!! Sono più sporca di uno spazzacamino!!- piagnucolò. La cugina la guardò comprensiva. –Vedrai...riusciremo a risolvere il problema...come sempre!- infilò una mano nella sua piccola borsetta, che aveva legata al polso, e ne estrasse un fazzoletto candido. –Vediamo cosa possiamo fare...- si avvicinò al viso della ragazza e cominciò a sfregarle il viso, cercando di togliere la fuliggine. Svolse la stessa operazione con il vestito e le mani. Alla fine, Akane era un po’ più pulita, anche se adesso aveva il viso rosso a furia di fregare. E il vestito...beh...non era più azzurro...sembrava più un...blu notte! Nabiki la osservò con attenzione. –Bene...adesso sei più presentabile...Penso vada bene. Andiamo!- e si voltò, ma l’altra fanciulla la fermò. –Ma...non posso entrare così...sono in uno stato pietoso!! Guarda l’abito...e le mie mani. - -niente lamentele...sei perfetta...più o meno...almeno potresti stamparti su quel bel visino un’espressione gradevole!?!- Akane sospirò e cercò di assumere quell’aria contegnosa che ci si aspettava avessero le ragazze debuttanti come lei. –Adesso sembri un mulo!- osservò Nabiki accigliandosi. –Va beh...lasciamo stare...la faccia non è tutto.- poi la prese per mano e la condusse verso la grande sala dove si svolgeva il ballo per le giovani debuttanti.

Intanto, nella sala, tre uomini chiacchieravano tra loro. All’entrata delle due giovani ragazze si voltarono per osservarle. –Niente male la castana...e poi...wow! che fisico!!- disse uno dei tre; un giovane ragazzo alto dai capelli castano scuro, come i suoi occhi. –non ti fai sfuggire niente, eh Kuno!?!- lo prese in giro il più basso dei tre, anch’esso con i capelli scuri. –Che ci vuoi fare...so scegliere bene le mie prede!- ribatté il primo. –E tu non dici niente!?!- disse Kuno rivolto al terzo uomo. –Infatti...nessuna delle presenti ti alletta!?!- incalzò l’altro. –E che mi dici di te Ryoga!?! Niente di tuo gradimento?- Ryoga, il più basso, si guardò intorno. Poi si rivolse nuovamente all’amico. –Beh...la ragazza con i capelli blu scuro che è appena entrata con la castana, è molto graziosa. Non credi Ranma!?!- Il ragazzo di nome Ranma posò lo sguardo sulla ragazza indicata, e rimase ammaliato dalla sua bellezza, ma non lo diede a vedere. –Si...è carina...- concesse. Kuno lo guardò a bocca aperta –Carina!! Carina!?! Ma l’hai vista!?! E’ uno schianto!!! Avvolte mi chiedo se tu ci veda bene...- ignorando l’ultimo commento dell’amico, si rivolse a Ryoga. –Presentami.- ordinò imperioso. Quello rimase stupito. –Ma...così...all’improvviso!?!- -Suppongo che non ci sia bisogno di ripeterlo, vero?- Ryoga colse la minaccia velata, e non osando contraddirlo si voltò, dirigendosi verso le due fanciulle. –Ranma...non dovresti comportarti così...non sei molto simpatico quando lo tratti in questo modo...- -Kuno...non ho chiesto il tuo parere...e poi...dovresti essere contento... ti ho dato la possibilità di conoscere la ragazza dei tuoi sogni.- -No, no!! Non ho alcuna intenzione di provarci...quella ha la faccia di una che ti prende e non ti lascia più andare...voglio restare libero per un altro paio di anni! E tu...come mai così interessato a quella bellezza!?! Non avrai per caso deciso di sistemarti!!?!!- -e se anche fosse?- -Non ti scaldare...se è questa la tua intenzione...fai come ti pare! Guarda...Ryoga è riuscito ad arrivare vicino alle ragazze...su, andiamo!- e insieme si diressero verso il piccolo gruppetto.

-Oh no!!- disse Nabiki alzando gli occhi al cielo. –Che c’è!?!- chiese Akane. –Niente di preoccupante...solo Lord Ibiki...si sta avvicinando.- -E c’è qualche problema in questo!?!- -Beh...non mi sta molto simpatico...e poi ci farebbe solo perdere tempo! Io punto solo a ragazzi belli e ricchi!!- ribatté la cugina. Poi si stampò sul viso uno smagliante sorriso...fasullo! –Buona sera Lord Ibiki! Festa interessante, non trovate!?!- disse mielosa. “Ma come può essere così falsa?!” si domandava Akane. -Si...molto. Ditemi, chi è questa bella fanciulla di fianco a voi!?!- “Oh no!! Stai lontano da AKANE!!! Non è roba per te!!” pensò Nabiki, ma non cambiò espressione. –Lei è...mia cugina Akane tendo.- -E’ un piacere conoscervi Lord Ibiki.- disse Akane con un lieve inchino. –Il piacere è mio.- ribatté Ryoga facendole il baciamano. “Oddio!!” pensò Nabiki“Speriamo non voglia corteggiarla...mamma sarebbe entusiasta di accasarla con lui...nooo!! Non lo permetterò!!!”. Con un gesto rapido aprì il ventaglio che aveva in mano, e cominciò a sventolarsi. –non trovate ci sia caldo qui dentro, Lord Ibiki?- Ryoga la guardò, mentre quella continuava a sorridere. –Se non è troppo disturbo per voi, potreste gentilmente portarmi una tazza di punch?- chiese Nabiki sorridendo in modo affascinante, mostrando le fossette al giovane. Appena il ragazzo si fu allontanato, il sorriso scomparve dalle sue labbra. –Ah...finalmente!! Non avrei sopportato la sua presenza ancora per molto!- ribatté seccata la ragazza. Akane la guardò stupita. –Io invece trovo sia un ragazzo gentile...- la cugina le rivolse un’occhiataccia. –Stai scherzando spero...ma l’hai visto come ti guardava!?!- -No...non me ne sono resa conto...perchè come mi guardava?- chiese innocentemente la giovane. –Ti mangiava con gli occhi...possibile che tu non te ne sia resa conto!!!?!!! Perché devi essere così...così...- -Sincera...- propose Akane vedendola in difficoltà. –No.- disse secca la cugina -schietta...- -No.- Akane si mordicchiò il labbro...non sapeva che altro dire... –Senza pretese? Spontanea?- -No, no!! Ingenua!! Ecco cosa sei!! Sei totalmente ingenua!!!- In quel momento vide Ryoga avvicinarsi a loro; dietro di lui altri due uomini, ma lei non li degnò di uno sguardo. –Uff...sta tornando...non poteva perdersi?- Akane ridacchiò. –Nabiki...come puoi essere così vivace, testarda e calcolatrice...e poi trasformarti in una fanciulla timida e tutta sorrisi...- in risposta quella agitò una mano davanti a se con noncuranza –Oh...questione di pratica...- poi spalancò la bocca riconoscendo in uno dei uomini che si avvicinavano il Conte Ranma Saotome. –Akane...pizzicati le guance! Sei pallida!- disse mentre cercava di levare altra fuliggine dal corpetto dell’abito della cugina. Quella la guardò come se fosse pazza. –Cosa?- -Oh...lascia perdere...morditi le labbra!!- -Ti senti bene!?! Sei arrossita...è il caldo? Chiamo tua madre!?!- -Ma dico! Sei impazzita!! Mia mamma si agita per niente...e sicuramente non ci farebbe spiccicare parola!!- -Nabiki vuoi spiegarmi che ti prende!?!- sbottò irritata Akane. –Sta arrivando il Conte Nero!!- disse eccitata. –Il Conte cosa?- -Ma non sai proprio niente!!- sbuffò Nabiki –Si dice che Ranma Saotome, conosciuto come Conte Nero, sia un uomo freddo e senza cuore, ma in compenso...è bello, ricco e appartenente ad una delle più importanti casate di Londra. molti pettegolezzi dicono che in passato era promesso sposo ad una giovane ragazza, ma questa è morta in circostanze misteriose...da allora ha avuto molte amanti...ma mai una storia seria.- -Nabiki!! Non dovresti dire certe cose!! E se ti sentisse qualcuno!?!- disse Akane sconcertata. –Oh...ma chi se ne frega!! Stanno arrivando! Sorridi, comportati bene e cerca di trattenere la tua Disgraziata Abitudine!- e si stampò un sorriso ammaliante sulle labbra, come faceva di solito. Akane e la cugina si voltarono giusto in tempo per vedere arrivare di fronte a loro i tre uomini. Ryoga porse un bicchiere a Nabiki, la quale lo prese, ringraziandolo con uno stupendo sorriso. –Lady Nabiki, Lady Akane, permettetemi di presentarvi il marchese Takewaki Aristocrat Kuno e il Conte Ranma Saotome.- disse Ryoga rivolto alle due fanciulle. “Però...niente male questo Kuno...potrebbe rivelarsi un buon partito...e poi...marchese...niente male...” pensò Nabiki. Akane invece, rimase a fissare affascinata il Conte. Era veramente bello. I capelli corvini legati in uno strano codino; e gli occhi di un intenso grigio-celeste, che attiravano inevitabilmente il suo sguardo. Da sotto l’abito nero, si poteva immaginare un fisico scolpito e asciutto. Era alto e aveva spalle ampie. Quando le prese una mano e vi posò un bacio un brivido le corse lungo la spina dorsale. Si ritrovò a ringraziare la sua sfortuna per aver rovinato i suoi guanti, così poté sentire le labbra del ragazzo sulla sua pelle. Era una sensazione sconosciuta, ma molto piacevole. Quando il conte si raddrizzò, alzò un sopracciglio. –Anche per me è stato piacevole. Sono felice quanto voi che i vostri guanti si siano rovinati.- Akane arrossì vistosamente. –oh, maledizione!- mormorò imbarazzata. Ranma sollevò l’altro sopracciglio. –Scusate Lord Saotome, ma è una mia Disgraziata Abitudine. Parlo senza rendermene conto.- disse rossa in viso come un pomodoro. Le labbra del conte tremolarono. A quella vista le gambe di Akane cominciarono a tremare, e per un attimo ebbe la sensazione che avrebbero ceduto, e lei sarebbe caduta a terra, facendo un’altra figuraccia. Cercò di distogliere lo sguardo da quella bocca sensuale, senza riuscirvi. Era totalmente affascinata, suo malgrado. Secondo il suo parere, labbra del genere avrebbero dovuto essere illegali! Inoltre, era ingiusto che creature tanto affascinanti fossero state sguinzagliate senza preavviso sotto il naso di donne ignare e profondamente impressionabili. Per un momento desiderò baciare quelle stupende labbra e...oh, cielo!!! Come potevano venirle in mente pensieri tanto peccaminosi!!?!! Solo in quel momento si accorse che la bocca del conte si stava muovendo...oh, Signore! Il conte le stava parlando e lei non aveva ascoltato una singola parola! –Come dite Signore?- chiese timidamente. Un angolo della bocca ricominciò a tremolare. Akane si chiese se fosse per l’irritazione o per il divertimento, e sperò si trattasse del secondo. –Vi chiedevo se volevate concedermi il prossimo valzer.- Akane sgranò gli occhi. Non poteva crederci...il Signore dalle Labbra Seducenti le aveva chiesto di ballare! La sua felicità però si frantumò in un attimo, ricordandosi di un piccolo particolare... –Ecco...vedete Signore...io...non so ballare...- mormorò imbarazzata. –Non è un problema. Vi insegnerò io.- rispose tranquillo Ranma. –Ma...non è necessario...- disse Akane, pensando alla figura che sicuramente avrebbe fatto. –Siete sicuro? Non vorrei farvi del male...- disse preoccupata. Ranma sorrise, e Akane non riuscì a non sorridere a sua volta. –Non vi preoccupate. Sono sopravvissuto a situazione ben peggiori; ve l’assicuro.- -Non con me.- mormorò Akane sconsolata. –Basta che seguiate me.- disse lui, mentre la conduceva verso la pista da ballo, dove altre coppie stavano già danzando.
Pochi minuti dopo stavano ballando. Akane aveva lo sguardo basso, e osservava i suoi piedi. –Guardate me e non i vostri piedi.- disse Saotome. La ragazza alzò il viso e sulle sue labbra apparve un sorriso malizioso. –Ve ne pentirete mio Signore, o meglio! Se ne pentiranno le dita dei vostri piedi.- Ranma non rispose, troppo occupato ad osservare la compagna. Si muoveva in modo impacciato, ed era molto rigida. –Si! Ce l’ho fatta! Avete visto Lord Saotome? Sto imparando!- esultò Akane dopo essere riuscita a fare un paio di passi giusti, dopo avergli pestato i piedi un infinità di volte. L’attenzione del conte si focalizzò sul sorriso della giovane. Era bellissimo. Anche i suoi grandi occhi blu scintillavano per la felicità. Anche se non esprimeva i suoi pensieri a voce alta, si potevano comunque intuire. Sul suo viso si alternavano tutte le emozioni che provava. Era così spontanea. Forse per quello l’attraeva tanto. Era molto difficile trovare una persona come lei nell’alta società, dove si cercava di nascondere lealtà e autenticità. Prima di quanto il conte si fosse aspettato, il ballo ebbe fine, e fu costretto a staccarsi dal morbido e caldo corpo di lei. L’accompagnò dalla cugina, che civettava con Kuno. –E’ stato un piacere danzare con voi, Lady akane.- disse Ranma. Poi si allontanò, seguito poco dopo da Kuno.
-Akane...quello è l’uomo che fa per me...- disse Nabiki sognante, poi si girò verso la cugina, con lo sguardo di una che ha preso un’importante decisione e non intende fare marcia indietro. –Farò di tutto per accalappiarlo!! Me lo sento...saremo una coppia perfetta!!- L’altra ragazza non sembrò prestarle attenzione. Era troppo impegnata a ripensare hai momenti trascorsi con il conte. Non aveva tempo di ascoltare la cugina pianificare la sua conquista! Chissà quando lo avrebbe rivisto? Si chiese sospirando.

Una carrozza partì, diretta alla residenza dei Saotome. Abbordo c’erano il marchese kuno e il conte Ranma.
-Come mai quella faccia da ebete!?!- chiese Kuno all’amico. –Io non ho una faccia da ebete, chiaro?- ribatté seccato. –Se lo dici tu...- Kuno fece spallucce, come se lui non c’entrasse nulla. Poi un sorriso malizioso comparve sulle sue labbra. –Vedo che stasera ti sei dato da fare...che mi dici della tua compagna?- Ranma evitò di guardare l’amico negli occhi, e cercò di sviare la domanda. –E tu? Cosa mi racconti?- -Beh...bella ragazza, molto timida...ma non credo che in realtà sia così. Diciamo che devo conoscerla meglio prima di giudicare!- poi lo guardò serio –Pensi sia stupido? Rispondi alla mia domanda...- Ranma sbuffò. Per un attimo aveva creduto di essere riuscito a distogliere l’attenzione da lui, ma si sbagliava. –Ecco...quella ragazza mi incuriosisce. E’ molto...particolare.- poi un sorriso per niente rassicurante le aleggiò sulle belle labbra. Kuno subito s’insospettì. Conosceva bene quella faccia. Aveva in mente qualcosa. –Perché quel sorrisino? Cos’hai in mente stavolta?- ranma si voltò verso l’amico. –Mah...niente di importante...te lo assicuro...- -Si certo e io dovrei crederci...- disse ironico -ti conosco troppo bene...- Ranma non lo degnò nemmeno di una risposta, troppo assorto nei suoi pensieri. Era riuscito a trovare una soluzione perfetta al suo unico, grande problema. E poi...si sarebbe di certo divertito...

Intanto, in un altro punto di Londra, una figura incappucciata vagava tra i vicoli, alla ricerca di un posto dove pernottare. Entrò in un locale, e chiese una stanza. Pagò e poi salì le scale che portavano al piano superiore, dove si trovava la sua camera. Aprì la porta, ed appena entrata la richiuse dietro di se, chiudendola poi a chiave. Non voleva spiacevoli inconvenienti, come le era già capitato. Si guardò intorno. La stanza non era delle migliori. C’era un letto matrimoniale, due comodini con delle candele per far luce. C’era una porta, e l’aprì. Portava ad un bagno. La vasca attirò subito la sua attenzione. Un bagno l’avrebbe di sicuro aiutata a rilassarsi dopo il lungo viaggio. Tornò nella stanza. Si tolse il mantello, e lo gettò sul letto. Abbassò lo sguardo per poter osservare le sue condizioni. Gli abiti che indossava erano sporchi, e lasciavano vedere il corpo snello e slanciato della ragazza. I lunghi capelli castani le ricadevano morbidi sulle spalle, ed incorniciavano il perfetto ovale del viso. Tornò nel bagno e riempì la vasca con i secchi di acqua calda che trovò lì. Si spogliò e poi s’immerse nell’acqua. Per rilassarsi ancora di più chiuse i grandi occhi nocciola. L’acqua calda giovò molto al suo corpo indolenzito, e fece tornare la sua pelle candida, pulita.
Uscì dalla vasca solo quando si rese conto che l’acqua stava diventando fredda. Si asciugò con un telo e indossò degli abiti puliti. Dalla sacca, che teneva sempre con se, prese un piccolo ritratto, che poggiò su uno dei comodini. Non avendo ancora sonno nonostante l’ora tarda, si affacciò alla finestra, godendosi l’incantevole spettacolo che si trovò davanti. Il cielo blu scuro senza una nuvola, la luna splendente circondata da miliardi di stelle. “Finalmente sono arrivata a Londra.” Pensò la ragazza “Da oggi ricomincia la mia ricerca.” Si voltò a guardare il ritratto, l’unico indizio che aveva. “Ti ritroverò.” Promise a se stessa.

 
Continua nel capitolo:


 
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VOTO: (1 voto, 2 commenti)
 
COMMENTI:
Trovati 2 commenti
bellaauri 24/03/12 18:23
è fantastica !!!!!!!!!!!!!!
D'accordo con il commento: 0, e Tu? / No   |   Segnala abuso Rispondi

yuz - Voto: 22/06/08 21:44
davvero è fantastica questa fanfic....vorrei tanto sapere il seguito...ti prego aggiornaaa
D'accordo con il commento: 1 si - 0 no, e Tu? / No   |   Segnala abuso Rispondi

 
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