QUANDO L`IMMAGINAZIONE SI MISCHIA ALLA FOLLIA E AL TEDIO
- Capitolo 1° -
Novalja è proprio una bella cittadina di mare, il porto, i ristoranti, le bancarelle sul lungomare. Questa sera siamo a Zrc, una spiaggia con tre discoteche. Sono appena uscita da una di queste, accaldata, quando un ragazzo mi si piazza davanti.
“Laura, sei proprio tu?” chiede. Chi si vestirebbe in questo modo assurdo, se non io? Gonna nera, maglia bianca, cappello da spacciatore colombiano (avete presente?) e cravatta a righine diagonali bianche e nere (sparaflescianti!). Sembro la moglie di Al Capone!
“Ciao!” faccio io, fingendomi allegra. In realtà vorrei avere a disposizione un razzo per Nerviano, ma sono finiti e allora devo stare qui, davanti al ragazzo a cui sono andata dietro per un anno. Stefano, un ragazzo carino, si, ma non è per questo che mi piace! Sapete quei ragazzi che riescono a parlare di tutto con chiunque, che sono sempre a loro agio e che stanno simpatici a tutti? Ecco, Stefano è uno di questi! L’ho conosciuto in chat quasi un anno fa, lui va al politecnico, quindi ci siamo conosciuti. Beh, io sono una timidona dentro, quindi appena ho capito che mi piace, sono sparita! E ora è qui, davanti a me, che mi sorride.
“Da quanto tempo! Dovevo venire a Novalja per incontrarti?” scherza lui. Mi guarda, anzi mi studia. Dio, vorrei tanto sparire! Mi sento arrossire e guardo ovunque tranne al suo viso. La musica è assordante, nonostante ci troviamo fuori dal locale. Sta per dire qualcosa, ma qualcuno mi chiama. Chi è il mio salvatore? Oh, no! Meglio la morte di lui! Andrea, il ragazzo più rompiballe della storia… mi viene dietro, e continua a stressarmi la vita!
“Che c’è?” dico, sbuffando. Stefano mi guarda sorpreso… non si immaginava che parlassi in questo modo.
“Vado al Papaia, vieni?” chiede, speranzoso. Io scuoto la testa, decisa. Con lui? Manco morta! Andrea sorride deluso, fulmina Stefano con lo sguardo e se ne va.
“Chi era?” chiede.
“Oh, uno di quelli con cui sono venuta in vacanza, un vero rompiballe!” spiego, e lui mi guarda perplesso.
“Mi muore dietro, ci prova con me ogni volta che può, e mi rovina la vita! I nostri vicini di casa hanno creduto, finché non ho affermato decisamente il contrario, che io e lui fossimo insieme! E tutto perché non mi smolla un attimo! Mi dispiace per lui, ma proprio non mi piace!” sbotto. Stefano scoppia a ridere.
“Che cazzo c’è di così divertente?” chiedo offesa.
“Tu sei divertente! Dio, quanto sei cambiata! Non avresti mai fatto una cosa del genere, qualche mese fa!” e mi accarezza i capelli, lunghi poco più di un centimetro. Sento il calore della sua mano sulla testa.
“I capelli lunghi proprio non ti piacciono, eh?” commenta sorridente. Io gli faccio la linguaccia e sto per ribattere quando arrivano due ragazzi.
“Ste, chi è la tua amica?” chiede il più alto dei due.
“Marco, quando imparerai a farti gli affari tuoi?” risponde lui.
“Ciao, sono Laura,” mi presento, ignorandolo bellamente.
“Io sono Giulio, mentre il maleducato, come avrai già capito, è Marco,” si presenta il moro. Io sorrido, sembrano simpatici!
“Senti, perché non smolli Stefano e non vieni a ballare con il sottoscritto?” mi chiede Marco, facendomi l’occhiolino.
“Perché no!” rispondo ridendo. Stefano scuote la testa, facendo il finto offeso, Marco mi prende una mano come se fossi una di quelle damigelle che si vedono nei film e, dopo averla baciata, mi porta dentro.
Balliamo per un po’, poi si avvicina una biondina (sicuramente Croata) che si mette in mezzo. Decido di approfittarne per prendere da bere.
“Vuoi qualcosa?” grido al mio nuovo amico.
“Un cuba!” mi risponde. Annuisco e mi dirigo al bancone. Ce l’ho quasi fatta quando…
“Chi sono quelli?” Andrea. Ma mi smolli????
“Amici miei, nessuno che ti debba interessare, comunque!” ribatto, incazzosa. Mi fa venire un nervoso… e smollami! Al contrario dei miei desideri, lui si fa ancora più vicino, puzza di alcool… chissà quanto ha bevuto! E lo sappiamo tutti che quando beve diventa molesto!
“Andrea, smettila,” faccio, quando mi prende per un braccio. Nessuno fa caso a noi, potrebbe farmi qualsiasi cosa e nessuno si intrometterebbe. Comincio ad avere paura… mi sta facendo male, cristo!
All’improvviso la presa si allenta e io sgattaiolo via dalle sue grinfie.
“Laura, sei sparita! Dov’eri finita?” chiede Giulio. Stefano, intanto, sta stritolando il braccio ad Andrea.
“Non è interessata a te, quindi lasciala stare, d’accordo?” ma lui non è d’accordo. Stefano sta mollando la presa, e Andrea ne approfitta per tirargli un pugno.
“NO!” grido io, in preda al panico. Mi metto tra loro, se Stefano risponde alla provocazione è la fine! Giulio afferra Andrea, lo porta alla piscina e ce lo fa cadere dentro.
“Vedi di schiarirti le idee, tu!” Dice, quando la testa del cretino riemerge. Nadia e gli altri hanno visto la scena, perché vengono verso di me. Ora non ho voglia di spiegare, quindi prendo Ste ed esco.
“Grazie!” dico. Lui mi guarda manco fossi un alieno.
“E di cosa?” chiede. “Sono tutti così i tuoi amici?” domanda, tastandosi l’occhio. Oddio, si sta gonfiando!
“Aspettami qui, vado a prendere del ghiaccio! Non ti muovere, capito?” e già sto correndo dentro. Parlo con una cameriera, fortunatamente mi capisce al volo, visto che ha assistito alla scena. Mi da un fazzoletto con del ghiaccio, la ringrazio velocemente e già sono da Stefano.
“Ahi!” si lamenta, quando gli tocco l’occhio con il ghiaccio.
“E sta fermo! Sembri un bambino!” lo sgrido io. Certo che deve averglielo dato proprio forte, quel pugno.
“Per stasera, mi sa che non rimorchierai!” scherzo io.
“Ma come… non sai che avere un occhio nero è di moda?” sta al gioco. Entrambi scoppiamo a ridere.
“Finalmente!” mi dice.
“Cosa?” Sono perplessa.
“Ridi…” risponde.
“Ma se ho riso tutta la sera!”
“Si, ma eri strana! Come se ci fosse qualcosa che ti ha turbato!” spiega lui. Io sfuggo il suo sguardo.
“Quindi?” chiede.
“Oh, nulla di importante… ormai è passato!” e torno a sorridergli.
“Se lo dici tu!” risponde, non troppo convinto.
“Fidati! Vuoi rientrare? O passeggiare? Farei qualsiasi cosa per il mio eroe!”
“Qualsiasi?” chiede. Annuisco, convinta. Lui si avvicina e… mi bacia. Oddio, se è un sogno non svegliarmi!
I suoi amici, e i miei, decidono che devono morire, perché si avvicinano a noi. Dico io, tra tutti i momenti in cui potevate farvi i cazzi nostri, proprio ora?
Ci stacchiamo, ma Stefano mi tiene abbracciata a lui.
“Stai bene? Ok, domanda idiota!” dice Giulio.
“Stavo meglio prima!”
“Di aver ricevuto il pugno?” si intromette Marco.
“No, prima che ci interrompeste!” io arrossisco come un peperone. Ma ti sembrano cose da dire.
“Va beh, allora noi ce ne andiamo!” dice Giulio, trascinandosi via Marco.
“Laura, Andrea è stato proprio un cretino!” sbotta Rino.
“Don’t worry! In fondo, è stato meglio così! A parte per l’occhio di Stefano, ovviamente!” dico. Già, se Andrea non ci avesse provato…
Anche i miei amici se ne vanno, e finalmente siamo soli.
“Allora?”
“Allora cosa?” chiedo.
“Dove eravamo rimasti?” (volevo tanto scriverla!!!! Fa troppo film!) e si avvicina, baciandomi. Proprio a Novalja dovevo venire per mettermi con lui? Beh, evidentemente si!
Fine penosa, ok! Ma la mia immaginazione non serve, nei finali! Li faccio tutti schifosissimi!
Ah, la storia ovviamente è completamente frutto della mia immaginazione, a parte:
1 Novalja… città sull’isola di Pag, in Croazia… ci sono stata quest’estate, con Nadia, Andrea, Rino e co… è veramente molto bella… ve la consiglio per le prossime vacanze!
2 Andrea… lui è veramente il rompiballe che sembra… sfortunatamente, mi viene dietro sul serio! Ah, comunque non farebbe mai violenza su qualcuno!
3 Stefano… esiste sul serio, ed è veramente venuto a Novalja, ma non ci siamo incontrati! Quando me l’ha detto sono rimasta senza parole! Comunque non gli vado dietro, siamo solo amici, e nemmeno stretti!
Comunque, aspetto tanti commentini! Premiate la mia fervida immaginazione! Besitos Calcy
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