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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Originali (inventate)
Titolo Fanfic: MAGIA D`AMORE
Genere: Sentimentale, Romantico, Comico
Rating: Per Tutte le età
Autore: silver-eyes galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 21/08/2006 17:16:01

parla di maghi, ma questo l`avrete già capito! nn aspettatevi però una cosa tipo harry potter! leggete e fatemi sapere!^^
 
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IL MAGO
- Capitolo 1° -

Buongiorno a tutti! ^^
Mi presento con una nuova fic! Anche se devo finirne un centinaio mi piace sempre iniziarne di nuove, anche se a voi non tanto visto che dovete leggerle!
Buona lettura!^^

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“Sono arrivato a Tokyo e ho trovato una spiacevole sorpresa nell’appartamento che mi avete dato, mi aspettavo un coinquilino maschio, invece è una ragazza. A parte questo “piccolo problemino”, domani andrò nella nuova scuola a cercare la mia partner, spero di trovarla al più presto.
Cordiali saluti
Kevin”

Kevin spedì il messaggio e si distese sul letto, quella giornata era iniziata male, ma poteva andare peggio.
Era arrivato a Tokyo qualche ora prima ed ora era nella sua stanza, dove quella belva non sarebbe potuta entrare; a chi si riferiva? Semplice, a quella pazza della sua coinquilina!
Bhè…ad essere sincero neanche lui era stato tanto calmo…si era trattato tutto di un equivoco, lui pensava di abitare con un ragazzo, mentre lei con una ragazza; alla fine erano riusciti a capirsi e, senza neanche presentarsi, si erano sbattuti reciprocamente la porta in faccia della loro camera.
Peccato, pensò il ragazzo, non conosceva neppure il suo nome, in fondo non sarebbe stato tanto male vivere con una ragazza.
Andò davanti allo specchio che gli rifletté l’immagine di un ragazzo sui 16 anni, i capelli erano arruffati di un bel nero e gli occhi…bhè, quelli erano semplicemente stupendi, in quel momento erano un po’ assonnati, ma erano unici, di un bel grigio, quasi argento. Kevin avrebbe fatto impazzire qualsiasi ragazza, era alto e aveva un corpo perfetto.
Molto tranquillamente si stiracchiò e decise di cambiarsi con qualcosa di più adatto per stare in casa, indossò dei jeans scoloriti e una maglietta nera, l’orecchino sull’orecchio sinistro brillò per un attimo mentre usciva dalla camera e andava di sotto.
La casa in fondo gli piaceva, era in un condominio al 2° piano e le scale erano situate fuori; l’appartamento era su due piani e comprendeva un soggiorno ampio e accogliente, una cucina e un piccolo bagno situati al primo piano, mentre al secondo c’erano due camere da letto e un bagno più grande.
Certo, non era una villa, ma per quello che doveva farci andava più che bene, ovvero mangiare, dormire e lavarsi.
Nella lettera aveva scritto “cercare la mia partner”, in realtà non era proprio una fidanzata, anche se poi tutti i maghi si sposavano con la propria partner. Eh sì, maghi! Kevin era un mago e stava cercando la propria partner, cioè una ragazza dotata anche lei di poteri particolari che l’aiutasse nelle missioni.
Kevin aveva avuto molte storielle con ragazze normali, ma ora doveva fermarsi, il suo obbiettivo ora era trovare al più presto la sua partner. Trovarla sì, trovarla prima di Davis.
Dio quanto odiava quel tipo! Chi era Davis? Un idiota, tanto per intenderci.
In realtà era anche lui un mago e cercava la sua partner come Kevin. I due non si erano mai sopportati ed erano sempre in competizione; per una sfortunata coincidenza, il Gran Consiglio degli Anziani, li aveva avvertiti che la loro partner era la stessa. Ora si trovavano davanti ad un’altra sfida.
Un solo ragazzo “avrebbe avuto” la partner, mentre quell’altro si sarebbe dovuto accontentare di una ragazza normale.
Kevin non voleva e non doveva assolutamente perdere, lui voleva diventare un grande mago e per riuscirci aveva assolutamente bisogno di una partner magica…e poi questa sarebbe stata la sfida decisiva che avrebbe decretato il vincitore tra lui e Davis.
Nella scuola di Magia erano stati i migliori, me nei test e nelle interrogazioni erano stati sempre pari, anche di bellezza, ma questa volta ci sarebbe stato un solo vincitore.
Scese le scale e andò in cucina, ormai era ora di cena e sull’aereo non aveva mangiato molto; quando però entrò nella stanza rettangolare vide che la sua coinquilina era già al lavoro, era girata di spalle, per questo non si era accorta di Kevin.
Doveva ammetterlo, era molto carina, ma si doveva ricordare di non farla arrabbiare, era un po’ più bassa di lui e aveva della belle gambe, indossava dei pantaloncini corti e una maglia extra large grigia, segno che rimaneva in casa; i lunghi capelli le arrivavano fino alla vita ed erano di un bel castano, gli occhi se ricordava bene erano violetti…era immerso in questi pensieri quando la ragazza si girò all’improvviso, come se avesse intuito che qualcuno la stava fissando.
Kevin fissò stupito la sua coinquilina, le mani erano sporche di farina, come anche una guancia, il viso le si imporporò un poco e lo fissò un imbarazzata.
-finito di guardare?- chiese lei pulendosi le mani
-che combini?- rispose lui con un’altra domanda
-ehm…ho preparato una torta salata per cena, volevo farmi perdonare per prima, ero già arrabbiata per i fatti miei, non avrei dovuto prendermela con te- disse la ragazza guardandolo negli occhi
-hai detto torta salata? Cucina occidentale…non è che mi avveleni?- ci scherzò su Kevin
-ehi!- esclamò fintamente offesa la coinquilina, poi, senza preavviso gli lanciò una manciata di farina che gli finì in faccia.
Kevin si passò una mano fra i capelli e si alzò una nuvoletta bianca, poi, con una faccia che non prometteva niente di buono, prese il sacchetto e incominciò a rincorrere la ragazza che, capendo le sue intenzioni se l’era svignata.
La ragazza stava per salire le scale quando Kevin l’afferrò per un braccio e, tenendola ferma, le rovesciò il sacchetto di farina in testa, poi, soddisfatto, la lasciò andare.
-io te ne avevo lanciata poca- mormorò la coinquilina mettendo su il broncio
-sono un tipo molto vendicativo- rispose sorridendo Kevin mettendo le mani sui fianchi
-l’avevo capito…metto la torta in forno e mi faccio una doccia, mi toccherà lavarmi i capelli per colpa tua!- esclamò lei andandosene in cucina
Poco dopo tornò dal ragazzo e vide che era inginocchiato a pulire il pavimento con una spugna, sorridendo lo prese in giro.
-ma guarda, ho anche il cameriere che mi pulisce la casa!-
Kevin alzò lo sguardo e fece un sorrisetto strano che la ragazza non riuscì ad interpretare per sua sfortuna, altrimenti sarebbe scappata a gambe levate. Il ragazzo si alzò lentamente e senza preavviso sollevò la ragazza, la trasportò come un sacco di patate fino in bagno e, tra le proteste di quest’ultima, la mise nella doccia bloccandole l’uscita.
-che vuoi fare, no lasciami…insomma!- urlò questa cercando di spingerlo per uscire
-sono o non sono il cameriere? Adesso fa la brava e stai ferma- disse divertito il ragazzo mentre la poveretta cercava di liberarsi inutilmente.
All’improvviso fece andare l’acqua e, tenendo dentro la ragazza la bagno tutta.
-fuori di qui!!- urlò lei riuscendo a scrollarselo di dosso, il ragazzo, ridendo, tornò giù e finì di pulire.
Kevin si era proprio divertito, forse, pensò poco dopo, aveva un po’ esagerato; quando la coinquilina tornò giù era un tantino alterata.
Il ragazzo la guardò mentre apparecchiava e, quando tirò fuori la torta salata dal forno, il profumo divagò per tutta la casa; sembrava buonissima, pensò Kevin, non vedeva l’ora di assaggiarla, ormai erano le 8:00 passate e lui aveva una fame da lupi!
Poi, notando che aveva apparecchiato per uno chiese confuso
-scusa, manca un piatto-
-no, non credo- rispose lei con noncuranza
-e io dove mangio?- chiese ironico lui
-perché, mangi anche te?- rispose anche lei ironica
-ma…non sarai ancora arrabbiata per prima!- esclamò Kevin sorpreso
-ma figurati!- disse la coinquilina con un tono da “presa per il culo”
-dai, era solo uno scherzo! Pur di mangiare sono disposto a fare qualsiasi cosa!- disse kevin senza pensare a quello che diceva
-davvero?!- esclamò la ragazza lasciando che un sorriso le illuminasse il viso
-no…ecco io veramente intendevo…uff, e va bene- si arrese kevin, l’aveva fregato, non ci poteva credere, si era fatto giocare da una ragazzina!
-bene- disse questa tranquillamente –faremo i turni per pulire la casa a per cucinare, ok?-
-non ho altra scelta- rispose lui
La coinquilina prese un altro piatto e tagliò la torta salata, dopo pochi minuti…
-mmm…buona, cosa ci hai messo dentro?- chiese Kevin gustandosi la torta
-prosciutto cotto, mozzarella e salsiccia…vedi che ti piace?!- esclamò felice la ragazza
-lo ammetto, ero diffidente…sei straniera vero?- chiese lui prendendo un’altra porzione
-sì, italiana e tu?-
-inglese…ah, non ci siamo ancora presentati, io sono Kevin!- disse il ragazzo allungandole la mano
-piacere, Sarah! Quanti anni hai?-
-16 perché?-
-16? Ti facevo più grande- disse sinceramente Sarah –io ne ho 15-
-tranquilla, non sono di quei ragazzi che portano a letto le proprie coinquiline o delle ragazze appena conosciute-
-meglio per te…come mai sei in Giappone?- chiese Sarah sempre più curiosa
-vari motivi- rispose vago lui -e tu?-
-vari motivi anch’io- rispose sorridendo lei
-non siamo molto loquaci sulla vita privata eh?- scherzò Kevin
-direi proprio di no, anche perché ci conosciamo da meno di un giorno!
-già, quindi secondo me la cosa migliore da fare è di litigare il meno possibile, visto che ci dobbiamo sopportare-
-credo anch’io- con questo il “dibattito” finì e dopo aver sparecchiato Sarah andò nella sua stanza dicendo che era un po’ stanca.
Era da ormai 10 minuti che Kevin era sdraiato sul divano facendo zapping alla tv, quando percepì che davanti alla porta d’ingresso c’era una 2presenza” a lui conosciuta, purtroppo; così, controvoglia, si alzò dal divano e, prima che “l’ospite” bussasse aprì la porta trovandosi davanti un ragazzo.
-Kevin! Il tuo potere mi stupisce sempre, hai sentito la mia presenza suppongo!- esclamò il ragazzo alzando le braccia in segno di saluto
-zitto idiota!- sibilò Kevin lasciandolo sulla porta
-come? Ah già! Il tuo coinquilino! Dai, fammelo conoscere!- disse allegro sbirciando dentro casa
Ci fu un attimo di silenzio interrotto poco dopo da una voce femminile
-c’è qualcuno Kevin?-
Sarah si trovava in camera sua, stava finendo di mettere a posto la sua roba e stava riordinando anche i suoi pensieri, Kevin…di sicuro un ragazzo affascinante e anche misterioso, quando gli aveva chiesto cosa ci faceva in Giappone i suoi occhi avevano evitato di guardarla.
Sì, molto affascinante, ma anche malizioso per i suoi gusti…a lei bastava che non si prendesse troppe “confidenze” e non si impicciasse troppo dei suoi affari.
La ragazza uscì poi dalla sua camera per andare in bagno quando sentì delle voci e, incuriosita, scese le scale chiedendo se c’era qualcuno.
La situazione era tesa, almeno per Kevin, che pregava telepaticamente il suo “amico” di non dire fesserie.
Sarah intanto si ritrovava a fissare due occhi blu che la guardavano incuriosita, è bello quanto Kevin, pensò; il ragazzo era alto quanto il suo coinquilino e aveva i capelli di un biondo cenere, poi, notò la ragazza, aveva delle lentiggini sul naso e sulle guance, che però gli donavano, stava per dire qualcosa quando quel misterioso ragazzo la precedette.
-presentaci Kevin-
Quest’ultimo, cercando di non sbattergli la porta in faccia, disse con voce seccata
-Sarah questo è Davis, Davis questa è la mia coinquilina-
Sarah allungò amichevolmente la mano, ma Davis le si avvicinò e la baciò sulla guancia, Kevin si irrigidì e, prendendo Davis per un braccio lo trascinò fuori –scusaci un attimo Sarah- disse prima di chiudersi la porta alle spalle
La ragazza dopo alcuni secondi riprese il normale colorito e tornò in camera, intanto fuori…
-che ci fai qui?- chiese Kevin cercando di controllarsi
-ero venuto a vedere come te la passavi- rispose Davis appoggiandosi con la schiena alla ringhiera
-ora che l’hai fatto puoi anche andartene- disse asciutto il moro
-sai, io abito da solo, ma se sapevo cosa o meglio chi mi aspettava come coinquilino…-
-vattene o ti buttò giù dalla ringhiera-
-dai, era solo per scherzare!- esclamò il biondo sorridendo –ti sei messo già avanti coi lavori o è ancora disponibile?-
-lasciala in pace razza di libertino!- esclamò con furia Kevin
-sarò anche un libertino, ma anche tu ti dai da fare!- rispose il biondo
-cosa sei venuto a fare?!- domandò per la seconda volta Kevin
-il Consiglio mi ha detto di consegnarti la divisa scolastica, l’orario e il “numero” della classe, tieni- disse dandogli un pacco
-finito?- chiese Kevin freddo prendendolo
-un’altra cosa- disse Davis allontanandosi –tieni d’occhio la tua coinquilina per quanto ti è possibile-

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Spero vi sia piaciuto il primo chappy!
Cercherò di aggiornare presto, anche tutte le altre! ^^
COMMENTATE!!!!!!!!!!!!!!!!

 
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