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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Escaflowne (Tenku no Escaflowne)
Titolo Fanfic: FINALE PERFETTO
Genere: Sentimentale, Fantasy
Rating: Per Tutte le età
Avviso: One Shot
Autore: black-witch galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 14/08/2006 20:33:29

heilà! è il continuato dell`anima...secondo il mio punto di vista...sta voi decidere se leggere o no!
 
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FINALE PERFETTO
- Capitolo 1° -

HEILÀ BELLA GENTE! PRIMA DI TUTTO BUONE VACANZE A TUTTI!!! ANCHE SE TRA POCO FINIRANNO…
NON SO QUANTI DI VOI ABBIANO AVUTO L’OCCASIONE DI VEDERE QUESTO ANIME…BEH…È BELLISSIMO! L’UNICA COSA CHE NON MI HA SODDISFATTO È IL FINALE. SIGH! SIGH! VERAMENTE TRISTE! POVERO VAN!
UNA AMICA DI MIA SORELLA MI HA PRESTATO TUTTI GLI EPISODI DE “I CIELI D’ESCAFLOWNE”, PERCHÉ SA CHE MI PIACE DA IMPAZZIRE. ED IO CONTINUO A RIVEDERE IL FINALE, PERCHÉ NON MI SEMBRA GIUSTO. CIOÈ DUE TIPI CHE SI AMANO E NON POSSONO VIVERE INSIEME…È UNA INGIUSTIZIA!!!
È DA UN BEL PO’ CHE PENSO DI FARE QST FANFIC E ORA MI SONO DECISA. DA COME AVETE CAPITO HO INTENZIONE DI MODIFICARE IL FINALE, PER ESSERE PIÙ CORRETTI DI AGGIUNGERE UN PEZZO.
COMUNQUE IO SONO NEGATA A SCRIVERE, MA HO VOLUTO PROVARCI LO STESSO ...
VI RICORDATE COME SI È CONCLUSO L’ANIME? FA NULLA … VI RINFRESCO IO LA MEMORIA …



È stato un sogno? O forse un'illusione?



Van era inginocchiato davanti alla tomba del fratello, mentre Hitomi era alle sue spalle in silenzio.
“Fratello ho finalmente fatto ritorno nella nostra Terra, Fanelia. Ti prego di vegliare sul futuro del nostro amato paese”
“Mi sembra passato così tanto tempo dalla prima volta che sono arrivata nel regno di Fanelia. Adesso che cosa farai?”
“I desideri delle persone ricostruiranno Gaea” affermò alzandosi e voltandosi verso l’Escaflowne inginocchiato davanti a lui. Lo osservò per l’ultima volta dopodiché infilò la sua mano nel suo cuore e ne estrasse il Drag-Energyst “Grazie Escaflowne!”
“ Van …” chiamò la ragazza consapevole del grande gesto del giovane Re di Fanelia.
“Voglio che l’Escaflowne giaccia nel suo riposo. Mio fratello desiderava che Fanelia, o meglio l’intero pianeta di Gaea, non dovesse avere bisogno di esso. Ed io voglio vedere quel mondo che tanto sognava”
“Anch’io vorrei tanto vederlo insieme a te! Credi che possa … vedi … io ormai sono molto affezionata al pianeta Gaea e a Fanelia”
“Io ne sarei felice se questo è ciò che desideri Hitomi”
“Eh?”
“Ma ricorda che finché saremo uniti dagli stessi sentimenti potremmo vederci in qualunque momento!”
“Van … Tieni” disse consegnandogli il suo ciondolo “questo vorrei che lo tenessi tu, Van!”
Il ragazzo era consapevole del grande valore affettivo che aveva quell’oggetto per Hitomi e l’abbracciò dolcemente. Hitomi incominciò a piangere.
“Non ti dimenticherò mai. Nemmeno quando sarò vecchia. Ti giuro che non ti dimenticherò mai!”
Durante il loro addio gli spiriti delle persone che avevano incontrato durante la loro piccola grande avventura e coloro che amavano li osservarono felici.
I genitori di Van.
La principessa Marlene e il suo sposo.
Folken insieme a Eriya e a Naria.
Balgus.
Tutti sorridenti.
Successivamente Van alzò la mano, nella quale stringeva il Drag-Energyst, verso il cielo. Una luce azzurra li avvolse e solamente Hitomi venne attratta verso l’alto.
“Van, io non ti dimenticherò mai!”
“Hitomi …”
Mentre la ragazza venne spinta sempre più in alto, tutti gli abitanti di Gaea, notando la fascia luminosa la guardarono meravigliati. E tutti gli amici che Hitomi aveva incontrato su quel mondo meraviglioso, (la piccola Merle; Allen e sua sorella; Gadeth e tutti i membri della Crusade; la principessa Millerna e sua sorella Eries; Dryden; il principe Chid; e l’uomo-talpa) le dicevano addio, perché stava ritornando sulla Luna dell’Illusione.

Terra


Hitomi e le sue amiche alla fermata del pullman.
“Come invidio Sempai Yukari”
“Già, forma una coppia perfetta con Sempai Amano. Sarà il destino che li voleva insieme!”
Ma Hitomi non le ascoltava. Era persa nei suoi pensieri e osservava il mare.
“Eh?”
Fu sorpresa quando scorse sugli scogli dinanzi a lei Van, con il suo ciondolo al collo, e le ali spiegate che le sorrideva.
“Van...non preoccuparti, sto bene!”
E lui scomparve.



L’Anime si è concluso in questo modo, ricordate?
Bene, ora arriva il finale dopo il finale! ^_^



È stato un sogno? O forse un'illusione?



Era ormai sera quando Hitomi tornò a casa, esausta dall’intensa giornata di scuola e dagli allenamenti e si gettò sul letto, stanca.
Una settimana era passata dal suo ritorno …
Una settimana …
Una settimana senza di lui …
Aveva giurato che non avrebbe dimentico Van e il pianeta Gaea … e non lo avrebbe fatto perché le era impossibile.
Anche se ricordare le provocava un dolore allucinante al petto.
Quando non faceva nulla le ritornava in mente e soffriva. Per questo si allenava fino allo stremo nella speranza di tornare a casa e di addormentarsi subito.
Consegnando il suo ciondolo a Van, il portafortuna che sua nonna le aveva donato quando era piccola, aveva rinunciato per sempre a far ritorno da lui. Perché solo quel piccolo oggetto l’avrebbe potuta condurre là.
Perché non riusciva ad addormentarsi quella sera?
Perché?
Voltò lo sguardo e osservò la sua scrivania.
Erano lì.
Nascosti nel primo cassetto. Anche se nascosti non lo erano, perché lei stessa li aveva messi lì.
Da quando era tornata, non li aveva più toccati.
Le mancavano. Anche loro.
Ma aveva giurato …
“Ah … !”
Un altro dolore al petto.
Perché?
Perché?
Si alzò e aprì quel dannato cassetto.
Erano ancora lì.
Mamma non li aveva toccati.
I suoi tarocchi.
Aveva giurato che non gli avrebbe più usati e non voleva farlo, però quei tarocchi l’avevano accompagnata in tutto il suo viaggio su Gaea e, ormai facevano parte di lei. Ma non voleva creare altre sofferenze con quelle carte. Dato che ora i suoi desideri erano rivolti unicamente a una sola persona, il suo unico amore.
Amore?
Gli era stata accanto per tanto tempo. L’aveva sempre protetta, ma lei aveva capito soltanto alla fine i veri sentimenti che provava per lui … stupida!
Prese in mano i tarocchi spinta da una strana nostalgia e fu allora che la vide.
Una piuma bianca.
Cosa ci faceva una piuma bianca nel suo cassetto?
Senza nemmeno rendersene conto aveva allungato una mano per toccarla, ma appena la sfiorò sentì una piccola scossa e la piuma scomparve.
Fece cadere a terra i tarocchi e si coprì il volto con le mani per nascondere le lacrime.
Aveva percepito il suo profumo.
Le mancava. Tanto.
Abbassando lo sguardo notò che solo tre tarocchi erano girati verso l’alto.
La ragazza s’inginocchiò.
La carta Dell’imperatore era accanto a quella della Forza.
“Van …” mormorò guardandole “questo significa che governerai con saggezza e che diventerai un uomo molto coraggioso … mentre questa …”
La ragazza tremò leggermente quando guardò la terza carta.
Gli Amanti
“Desiderio di amare …” mormorò la ragazza stringendosi fra le braccia “L’uomo innamorato si trova a dover scegliere, si trova nell’incertezza … Van, anche tu stai soffrendo? No …”
Hitomi capì che aveva sbagliato. Non doveva usare i tarocchi. E se avesse modificato il destino di Van? No, non voleva farlo. Ma fu più forte di lei, la sua mano avanzò senza più controllo.
Alzò un’altra carta.
Le Stelle
“Speranza …”
C’era forse speranza per lei e per lui?
Raccolse i tarocchi e li rimisi nel cassetto.

“Hitomi, tesoro! sei ancora sveglia? È tardi!” gridò stanca la mamma di Hitomi al piano inferiore.
Stranamente la figlia non rispose al richiamo della Madre. Preoccupata, andò in camera sua e la trovò vuota. Solo la finestra era aperta. Si affacciò, ma della figlia non vi era traccia e la sua borsa da ginnastica era assente.
Richiuse la finestra e voltandosi vide un foglietto sulla scrivania.

"Cara mamma,
non preoccuparti per me. Vado via per qualche tempo … devo fare una cosa molto importante.
Spero comprenderai. Non stare in pena per me e non cercarmi, sarebbe inutile.
Salutami Sempai Amano e Yukari!
Ti voglio bene!
Bacioni
Hitomi"


“Oh, piccola mia!”
La madre di Hitomi era triste. Sua figlia era molto strana negli ultimi giorni.
Però si fidava di lei e sapeva che era una donna forte, esattamente come sua nonna. Loro due si somigliavano molto.
Posando il foglio sulla scrivania notò qualcosa sotto la tenta.
Una carta dei tarocchi.
“La mia piccola Hitomi … Non aveva detto che non voleva più giocare coi tarocchi?” si chiese sistemandola nel mazzo dentro al cassetto.
Non diede importanza a cosa rappresentasse la carta, dato che per lei era solamente un gioco.
La Morte

Hitomi sapeva che sua madre l’avrebbe capita. Avrebbe preferito parlarle di persona, ma non sapeva se avrebbe trovato il coraggio. Dopotutto era difficile dire addio alla propria madre.
Voleva disperatamente, ardentemente, tornare su Gaea. Anche solo per vederlo per un secondo. Le sarebbe bastato.
Temeva veramente che fosse stato solo un sogno. Ma Van le aveva detto che finché erano uniti dagli stessi sentimenti avrebbero potuto vedersi.
No, non poteva essere stato un sogno. Né un’illusione. Altrimenti non avrebbe fatto così male.
E se Van l’avesse dimenticata?
Andò nel cortile della sua scuola.
Il luogo del loro primo incontro, o scontro …
Sorrise al solo pensiero.
Appoggiò la borsa a terra e senza riflettere iniziò a correre.
Le piaceva correre. L’aiutava a dimenticare, anche se ora sentiva gli occhi bruciare per le lacrime.
Fece ben 20 giri del campo, e anche se si sentiva stanca non voleva smettere.
“Smettila di piangere! Non c’è nessun motivo!” si disse mentre correva “Non era un sogno! Uffa! Voglio rivederti!!!”
All’improvviso una calda luce azzurra si creò sul suo percorso ma lei andava troppo veloce per potersi fermare in tempo, e andò a sbattere contro qualcuno e fini a terra, facendosi anche male.
Dejà vu!
Alzando lo sguardo vide qualcuno di fronte a lei, circondato dalla luce azzurra. Con bellissime ali bianche sulla schiena, dalle quali graziose piume si dispersero nel vento.
Era un sogno o solo un’illusione?
“Stai piangendo?” chiese dolcemente inginocchiandosi e sfiorandole una guancia toccando una lacrima “perché?”
Capì immediatamente che non poteva trattarsi di un sogno. Davanti a lei c’era Van. Il suo Van!
“Come mai sei qui?”
Tra mille cose che poteva dire perché proprio la più stupida?
“Ti ho sentita piangere” rispose dolce “E non sopporto vederti triste, e non per colpa mia”
Senza pensarci la ragazza gli si gettò tra le braccia, affondando il viso nel suo petto.
Van, anche se colto alla sprovvista, non cercò di respingerla, anzi la strinse ancor di più a se.
Non voleva lasciarla andare. Era contento di risentire ancora il suo dolce profumo. Il profumo della donna che amava. E non voleva più lasciarla sola.
Come aveva potuto lasciarla andare?
Con che coraggio c’era riuscito?
“Voglio stare con te” confessò Hitomi fra le lacrime ancora abbracciata al ragazzo “Voglio stare con te per sempre! starti lontano mi fa solo soffrire!”
“Anch’io voglio stare insieme a te, ma …”
“Andiamo a casa” affermò la ragazza decisa, alzando lo sguardo con gli occhi gonfi dalle lacrime ma fermi “Torniamo a Gaea!”
Sorrise. Non se lo sarebbe fatto dire un'altra volta.
Aveva fatto quello che credeva giusto, lasciandola sulla Luna dell’Illusione. Ma forse sbagliava …
“Si, Hitomi!” approvò e prima di permettere alla ragazza di aggiungere qualcos’altro la baciò.
Non sarebbe riuscito ad aspettare ancora.
Da quando Hitomi se ne era andata aveva fatto di tutto per Fanelia e il suo popolo. Ma la sua mancanza lo uccideva. Quella sera era uscito nonostante Merle era contraria. E spiegando le ali volò nel cielo notturno. Si sentiva libero volare nel cielo tra le stelle. L’aiutava a non pensare, ma quella sera non riusciva a dimenticare. Stare lontano da lei gli era costato moltissimo, e proprio quando pensava di non potercela fare più una luce azzurra lo avvolse e Hitomi, come già era successo, gli corse/sbatté contro.
Quando guardò di nuovo la ragazza fu felice di veder le sue gotte rosse.
“Ti amo, Hitomi!”
Il cuore della ragazza impazzì giungendole fino in gola.
Credeva di poter toccare il cielo con un dito da quanto era felice.
Si accorse solo successivamente che Van la teneva tra le braccia e insieme stavano percorrendo il fascio di luce. Ma non le importava, trovò semplicemente stupendo rispecchiarsi nei suoi occhi.
Quando toccarono di nuovo terra, si trovarono su un pianeta dove nel cielo splendevano la Luna e la Terra.
“Ti amo anch’io, Van!” disse Hitomi dopo aver ammirato il paesaggio attorno a loro e sorridendo al ragazzo che ancora la teneva abbracciata.
Erano tornati a casa.
Erano su Gaea.


Et voilà! Finito! Più o meno è così che volevo che finisse, con Van e Hitomi insieme!
Per quanto la carta della MORTE, non significa necessariamente che uno deve morire, anche. Ma è la carta del rinnovamento, la morte intesa come trasformazione, come momento necessario cambiamento in cui chiudere col passato e guardare il futuro.



Ciao ciao! Kiss … Black-witch!

 
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VOTO: (1 voto, 1 commento)
 
COMMENTI:
Trovato 1 commento
--fenice-- - Voto: 04/07/08 15:35
ho visto di recente questo anime...stupendo!
Beh...immagino che il tuo finale sia un po' quello che tutti si aspettavano...Hitomi e Van insieme!
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