PROLOGO
- Capitolo 1° -
Prologo.
"Attraversò il giardino e si addentrò nella villa degli esseri sparendo in un fascio di luce bianca.
L'ombra della stella di Mala Una si copriva sempre più dei bagliori rossi. Mai più ella tornerà dalla tenera luce.
Mai più lei esisterà.
La luna si è scordata dell'ombra.
Richiamata dall'onda delle stelle bianche le ombre si stagliano sul cielo rosso.
Mai più ella tornerà nel giardino degli esseri..."
Frasi sconnesse senza alcun senso logico. L'enigma di "AnnaRita Kaos", mia nonna. Ovviamente nn era il suo vero nome ma è così che si è firmata alla fine della storia scritta da lei, sul suo diario, di cui il pezzo soprascritto è l'inizio. Tutte belle frasi, ma senza alcun significato e, oltretutto, la storia è dedicata a me. Alla fine delle 53 pagine di diario che ha scritto, c'era una dedica: "Per mia nipote, da tua nonna AnnaRita Kaos". L'aveva scritto quando io ancora ero nella pancia di mia madre e lei se ne andò poco tempo dopo la mia nascita, nn potendo così chiederle spiegazioni. I miei la dipingono sempre come una donna sveglia, moderna, una donna che si sa adattare agli sviluppi del tempo, ma pur sempre seria, coi piedi per terra e nn strana e fantasiosa come si direbbe leggendo quel diario. La sua storia nn è proprio una storia, nn c'è una vicenda e i suoi sviluppi, solo tanti nomi, forse puramente inventati. Molto ricorrente è questo "giardino degli esseri", "la stella di Mala Una", Sole, Luna, paesaggi fantastici, universo, luce, colori, personaggi inventati e un personaggio donna che appare quasi sempre, ma nel più completo anonimato. Credetemi quando vi dico che ho passato molto tempo a cercare di dare un senso ad almeno una di quelle frasi, senza riuscirci. Tutto quello che mi è venuto in mente è un complesso di ipotesi: il "giardino degli esseri" potrebbe essere la Terra, perchè il nostro pianeta è ricco di vegetazione e pieno di esseri viventi. La donna che spesso viene mensionata potrebbe essere mia nonna, oppure potrei essere addiritura io dato che ha dedicato a me la storia. Ma cos'è "la stella di Mala Una"? non esiste per quello che so io e nemmeno "il campo dei sogni" o "il fiume dei venti". Rimane un mistero per me. Ma è una storia e la utilizzerò come una storia. La mia narrazione sarà adattata alla vicenda di questo diario (solo alla vicenda e nn a quello che c'è scritto, che mensionerò solamente). Vedrò di dare un significato, seppur immaginario, al diario di mia nonna "AnnaRita Kaos" sperando di fare un buon lavoro e di nn avervi gia annoiato ^^.
(c'hai proprio annoiato -__-ndLettori) eh eh ^^°
(ora vi chiederete cosa centra tutto questo con il tekken , ma vedrete che dirò tutto, o quasi, nel primo cap. sperando che lo leggiate)
"Tornando dal campo dei sogni ella si portava in grembo fiocchi colorati di luce.
La morte e lo spavento imperversavano sulle terre del giardino degli esseri.
La notte e il giorno si alternavano sempre più lentamente.
La Luna e il Sole si alternavano sempre più velocemente.
Niente andava come previsto.
Nessuno si aspettava che il lago specchiasse il cielo rosso, abbagliando l'ombra che la stella di Mala Una osservava da tempo..."
Commentate por favorreee, anche se nn c'è niente da commentare ^^° (ma perchè il tutto quello che fai o dici nn c'è mai un senso? -__-ndSofien) ^^ ho preso da mia nonna...
PS: provate a commentare lo stesso, dite qualsiasi cosa
^^kissy kissy and CIAU CIAU
|
|
