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Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Yu degli Spettri (YuYu Hakusho)
Titolo Fanfic: EVA
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: rumikoyasha galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 16/12/2002 09:52:32 (ultimo inserimento: 23/12/02)

yu yu hakusho non c’entra molto… ho preso solo un personaggio. la storia non c’entra niente con il manga! vi prego leggete e commentate.
 
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PROLOGO
- Capitolo 1° -

Lilli: com’è che nella presentazione hai scritto “ho preso” e “vi prego”??? Io chi sono babbo natale???
Rumiko: no.. ti vedo più come befana! Ho appena finito di leggere un bel libro… parla di negri… schiavi… morti… si, si! Proprio bello ed educativo! Però almeno mi è venuta un’idea per una nuova fic… e tra parentesi la prima.
Lilli: veramente l’idea è venuta a me! Ora collaboriamo insieme per la fic… E’ finita sotto il nome di Rumiko perché… essendo la sua prima fic ci teneva davvero mooooolto a metterla sotto suo nome. Cmq anche io ho appena letto un libro del genere… per una schedatura scolastica!
Rumiko: ero un po’ scettica all’idea di scrivere una fic interamente su Yu degli spettri… (che poi non è che c’entri molto… solo un personaggio c’entra!) ma dato che questo era l’unico modo per ricevere l’aiuto di Piccolalilli… beh… ho dovuto accettare…
Lilli: in quanto a me… beh io dovrei continuare la mia fic e quella iniziata con Noel Che tra parentesi appena vede sta fic mi uccide!

Ma veniamo al dunque: promettiamo solennemente (in particolare lo prometto io… By Piccolalilli!) di non intrometterci nella narrazione con commenti o robe del genere!
Buona lettura.

1° capitolo
Prologo

Soffiava una brezza leggera.
La luna splendeva e tutto sembrava tranquillo e intriso di pace.
Ma una pace silenziosa… triste.
Tutto era triste!
Non c’erano rumori, non c’erano luci, tutto era buio e silenzioso.
Su di un lussuoso terrazzo di marmo azzurro, due piccole ombre osservavano in silenzio l’oscurità.
Una d’esse s’intonacava perfettamente con il resto del paesaggio; aveva vesti e capelli neri e i suoi profondi occhi rossi erano tristi. E tristemente osservava il vento scompigliare le folte chiome degli alberi secolari che circondavano l’abitazione.
L’altra, invece, risaltava; con le sue vesti candide e i suoi biondi capelli. Anch’essa osservava tristemente il paesaggio e argentee lacrime le rigavano il bellissimo viso di ragazza.
Passavano i minuti ed essi rimanevano immobili. Incuranti della pioggia che aveva iniziato a battere e li stava bagnando.
In fine, la figura nera che aveva un aspetto quasi demoniaco, sussurrò qualche cosa… qualcosa di molto triste alla giovane fanciulla che gli stava accanto.
Hiei: … se morisse, non me lo perdonerei mai…
Queste parole sembrarono scuotere la giovane che rispose cercando di controllare il suo pianto.
Rumiko: … non è colpa tua quello che è successo… tu hai fatto di tutto per salvarci.
Hiei: … se solo fossi stato più forte!
E distogliendo lo sguardo dagli alberi… lo posò sulla luna.
Quella sera c’era una grande luna piena… e si sa… quando si osserva la luna tornano alla mente gli episodi tristi della propria vita.

----------- ----------- ----------- -----------

Un’immensa arena si ergeva minacciosa. Al centro un ring mal’andato, ricoperto di terriccio e pietre frantumate, e circondato da una gabbia metallica su cui erano appesi numerosi talismani.
C’era un gran baccano… sulle tribune dell’arena c’erano strani esseri di ogni genere di forma… molti di essi avevano aspetti demoniaci, alcuni invece sembravano quasi umani. Ma tutti comunque avevano un espressione terribilmente crudele e spietata.
Gridavano: “Morte!”,“Sangue!”…
Tra le tribune ne spiccava una; era avvolta da una leggera nebbiolina bianca. Non si vedeva chi vi aveva preso posto. Ma si poteva intuire ch’era molto importante.
Lo sguardo di tutti era fisso sul ring dove si stava tenendo un combattimento.
Un essere enorme con aspetto di toro incombeva su una piccola figura nera che sembrava destinata a perire.
L’immenso toro era grande almeno cinque volte l’altro essere che era invece molto basso. Più piccolo di un uomo normale. Era avvolto in un cappotto nero e anche i suoi capelli erano neri.
Aveva uno sguardo omicida, ma mostrava molta calma e alcuna preoccupazione.
Hiei: non fatemi ridere. Questo qui dovrebbe battermi?
Gridò alla folla che tifava contro di lui.
Hiei: tsk…
E sfoderò la sua spada… la maneggiava con grande abilità e velocità. Si notò appena qualche bagliore e il toro cadde morto sul ring. Il sangue di un colore rosso intenso macchiava il suo perfetto pelo nero. La traccia dei tagli era segnata solo dalla fuoriuscita di sangue. I tagli erano così perfetti…
Hiei stava leccando una goccia di sangue del mostro che gli era schizzata sul viso. Era caldo, e da molto non sentiva qualcosa di caldo scendergli per la gola.
Una gran baccano si alzò nell’arena. Tutti gridavano e imprecavano contro il vincitore. A quanto pareva il risultato dello scontro non era stato gradito.
Hiei ripose la spada nel fodero e volse lo sguardo verso l’arena che, avvolta dalla nebbia, aveva un aspetto spettrale.
Nemmeno lui riusciva a vedere chi vi prendeva posto, ma sapeva… sapeva che là c’era il creatore di tutto ciò che era attorno a lui, di quella grande villa, e quella grande arena. Colui che lo faceva combattere contro i mostri. Ma con esso c’erano anche due schiave. Entrambe bionde e bellissime, entrambe molto importanti per il piccolo demone.
Entrambe lo stavano osservando da dietro la nebbiolina che, impediva agli altri la loro vista, ma permetteva ad esse di vedere chiaramente. Una delle due era una bambina, dotata di grazia e molta bontà. L’alta era adulta e i suoi pensieri erano tristi. Ringraziava il cielo per la vittoria del piccolo demone.
L’altra persona era un uomo dall’aspetto crudele: aveva lunghi capelli neri stretti in una coda, occhi scuri e pieni d’odio. Non c’era umanità in lui. Aveva vesti regali e doveva essere il padrone di quel luogo.
Stava osservando il piccolo demone vestito di nero, e provava una certa delusione che venne però subito contrastata dalla certezza di una rivincita e una vittoria.
Yakumo: Domani…
Disse ad alta voce. Uscì dall’arena seguito dalle due schiave.

La cella in cui era rinchiuso Hiei era vuota, non c’erano letti… niente. Era buia, c’era solo una finestra con robuste inferiate affissa di talismani che impedivano al demone di toccarle o abbatterle, e durante la notte, l’unica fonte di luce era la luna. Quella notte la luce era più forte del solito. Hiei stava seduto sul pavimento con la schiena poggiata al muro. Cercava di recuperare le forze perse nell’incontro.
Rimbombò un rumore di passi… Hiei aguzzò l’orecchio, ma riconoscendo il tono dei passi si rilassò di nuovo.
Sapeva chi stava arrivando…Rumiko.
E infatti dopo poco, spuntò davanti alle sbarre della sua prigione la bella ragazza con lunghi capelli biondi e vesti bianche. Non assomigliava per nulla a tutte le altre persone che si trovano nella villa. Era buona, gentile, un essere umano.
Portava una ciotola che appoggiò tra le sbarre.
I due si osservarono intensamente per qualche secondo.
Gli occhi di lei erano di un celeste molto chiaro e sembravano leggere nella mente di Hiei.
Non si scambiarono nessuna parola e la ragazza se ne andò.
Hiei prese la ciotola e ne scrutò il contenuto. Fece una smorfia e cominciò a mangiare.

TO BE CONTINUED…

Wooooo vi abbiamo messo curiosità non è vero???
Avete visto ke bel nome ha la ragazza?
Accettiamo commenti al fermo posta… anzi li aspettiamo ansiosamente.

 
Continua nel capitolo:


 
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