- Capitolo 1° -
X Martis, Kima, Daga e Hinata.
Oggi sono stato in spiaggia, e quando è venuto il momento di andare via, guardando il tramonto… beh… mi sono sentito così ispirato che non ho potuto fare a meno di scrivere ciò che sentivo dentro…
-Felio
WITH YOU...
L’oscurità accolgeva ogni cosa.
-Posso aprire gli occhi?- chiese Akane, impaziente.
Le mani che gli coprivano il volto si staccarono lentamente.
-Ora puoi aprirli, piccola.-, rispose la voce alle sue spalle.
La ragazza, abbagliata dalla luce del sole socchiuse le palpebre.
Poi, poco a poco, li spalancò completamente.
Per lunghi secondi non riuscì a dire niente per lo stupore…
Impossibile… doveva trattarsi di un sogno.
-F-Felio… Questo è…- sussurrò lei, incredula.
-Si, Akane.
Davanti a lei, c’era il mare.
Il riflusso delle onde avvolgeva i due ragazzi come una struggente e dolcissima melodia…
Tutt’attorno, la spiaggia si estendeva fino a dove l’occhio poteva arrivare.
Akane guardò il ragazzo.
Senza la divisa, Felio sembrava un ragazzo come tutti gli altri.
Lui ricambiò lo sguardo.
- Ti piace?
- E’… bellissimo- fu tutto ciò che riuscì a rispondere.
No.
Dire che quel luogo deserto fosse bellissimo, era troppo poco.
Non si era mai sentita tanto felice. Sembrava di essere davvero in un piccolo paradiso…
Lei e Felio.
E nessun’altro.
- Quando lo hai…?- chiese stupita.
Il suo ragazzo, dietro di lei, le cinse le spalle con le braccia in un lungo abbraccio.
-Shhh…
Akane capì il perché di quel gesto.
Il solo parlare davanti a quello spettacolo mozzafiato, avrebbe infranto la magia.
Minuto dopo minuto, si stava facendo sera.
Ogni cosa stava tingendosi lentamente di rosso.
Tutto si faceva caldo, e rilassante.
Akane si lasciò scivolare sulla sabbia.
Assaporò il tepore dei granelli che scorrevano fra le sue dita.
Felio si sedette accanto, guardando l’orizzonte.
-Akane?- chiese dopo una lunghissima pausa.
- Dimmi.
-Guardando tutto ciò… che cosa provi?
La ragazza chiuse gli occhi.
Sorrise.
-A quanta poesia c’è attorno a noi… La musica nelle onde…
Fece un gesto con il braccio, come per abbracciare l’intero campo visivo.
-Questo sole che ci riscalda… La brezza, mentre ci sfiora… Tutto quanto.
Il diciassettenne la guardò con un tale intensità da farle abbassare lo sguardo.
Non era per paura...quanto piuttosto per l’emozione.
-Tutto quanto?
-Si. Tutte queste cose assieme… rendono questo posto così speciale.
Felio, puntellandosi con entrambe le braccia fece per alzarsi.
-Sul serio?
Si inginocchiò, allungando la mano verso di lei e scostandole i lisci capelli castani.
Poi, delicatamente, le sfiorò con le labbra la sua fronte.
Era quello il suo modo di baciare.
Akane si toccò la fronte, arrossendo.
- Felio…
Si chinò in avanti e, con pochi gesti sicuri si slacciò la fascia che teneva legati i capelli.
Il ragazzo la guardò rapito…
Era così bella…
-Si?
Sul suo volto era apparsa un’espressione preoccupata.
-Ti prego… dimmi una cosa.
La voce, così matura per la sua età, era leggermente incrinata.
-Di cosa si tratta?
Gli occhi di Akane si fecero lucidi.
-Promettimi… promettimi di non scomparire anche tu, ti supplico!!!
Felio capì.
L’atteggiamento della sua ragazza gli era parso strano fin dall’inizio.
Akane era una ragazza forte, tuttavia…
Si stava chiedendo quando avrebbe ceduto.
Suo padre era morto il giorno prima.
Incidente, le avevano detto.
Felio sapeva che non era così.
E purtroppo, lo sapeva anche lei.
Il ragazzo la strinse con tutta la sua forza in un abbraccio, ma non fu sufficiente.
Con un singhiozzo, Akane iniziò a piangere.
Felio poté sopo stringerla a sé, maledicendo il proprio destino.
Quello stesso destino che gli impediva di poter consolare la propria ragazza come avrebbe voluto.
Troppo presto aveva dovuto fare affidamento sulle sole proprie forze.
A lui non restava nessuno.
Solo Akane.
La ragazza sfogò su quella spiaggia tutta la sua sofferenza: lacrime calde caddero sulla sabbia, mischiandosi alle acque del mare.
Ora tutto sembrava più vuoto…
Felio continuò ad abbracciare la ragazza per lui più importante.
-Non scomparirò Akane, te lo prometto.
Avvolto dai capelli di lei, il giovane inspirò profondamente.
Il suo profumo, mischiatosi all’odore delle lacrime, lo commosse per la prima volta dopo tanto, tanto tempo…
Un grande vuoto dentro di sé, uno squarcio che risucchia ogni cosa…
Odiava questa sensazione.
Si sentiva così debole… umano.
Ma era questo l’unico modo con cui era in grado di esserle vicino.
La baciò nuovamente, questa volta sulla guancia.
-Felio…
-Ogni tua lacrima dovrebbe essere baciata via, piccola…
Akane si strinse al suo petto, cercando il conforto di cui aveva disperatamente bisogno.
-Sai, io… non ricordo neppure i volti dei miei genitori.
In quella posizione Felio non poteva vedere il volto della ragazza amata, ma ne poteva sentire il cuore.
Batteva forte, così forte da farla sussultare…
-Sei solo tu ciò di cui ho bisogno, ora.
-Io…
-Non dire niente…
Il sole, tramontando, inondò la siaggia degli ultimi raggi…
Stagliate nella luce calda della sera, due ombre avvinghiare l’una all’altra, si baciarono un’ultima volta.
- …Ti amo.
Queste due parole furono tutto ciò che Felio riuscì a dire.
Per Akane furono sufficienti.
Strusciando gli occhi arrossati sul torace del ragazzo, si abbandonò completamente.
Tutto ciò che aveva, si trovava ora stretto a lei.
-Anch’io.
Fine
…
Così lontana… così importante…
…Ho scritto pensando a te.
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