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Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: InuYasha
Titolo Fanfic: ``9``
Genere: Azione
Rating: Per Tutte le età
Autore: aramis85 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 28/03/2002 19:36:04 (ultimo inserimento: 17/06/02)

i nostri amici incontrano un potentissima yasha...ma...sarà dalla loro parte?
 
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ANTEFATTO
- Capitolo 1° -





Era sera e la notte scendeva sul villaggio, il raccolto era stato abbondante quell’anno, e, a meno di una scorreria di qualche esercito, si poteva sperare in un inverno facile.
Eppure la miko non era tranquilla.
C’era qualcosa di strano nell’aria.
Da quando era morta sua sorella non aveva più provato nulla di simile, ed erano passati 34 anni, ormai.
Sperava che si trattasse solo di un impressione…
Ma non lo era.
In una grotta, non molto distante da lì, su uno spiazzo dove da molti anni non cresceva più erba, una creatura si accingeva ad un compito preciso.
Voleva farcela, doveva farcela, anche se sarebbe stato complesso.
Davanti a lui, allineati nello spiazzo, c’erano diversi elementi, ognuno dei quali presiedeva ad un diverso potere.
La creatura attendeva pazientemente che anche l’ultima luce si dissolvesse dalla caverna, e finalmente le ombre della notte oscurarono il sole, la creatura si accinse al suo compito.
Per prima cosa, prese delle ossa e della carne: erano sue, appartenevano a lui, le aveva strappate dal suo proprio corpo; ci aveva messo molti giorni per riprendersi, dopo essersele strappate dal fianco.
Ma erano necessarie.
Le modello fino a dar loro una parvenza di forma umana, lasciando aperta la gabbia toracica.
Lì dentro, inserì i cinque elementi che un altro aveva procurato per lui.
Fuoco, lampo, terra, aria, acqua.
Non erano le rappresentazioni materiali degli stessi: ma il loro spirito, ignorava come avesse fatto l’altro a procurarseli…Non conosceva alcuno in grado di trarre fuori lo spirito dalle cose.
Ma non gli interessava.
In quel momento, aveva troppo da fare: un singolo movimento errato avrebbe causato il fallimento dell’intero progetto.
Sapeva che non avrebbe avuto una seconda possibilità.
Dopo aver inserito tutti gli elementi, prese il sangue e lo verso nella piccola apertura.
Colò all’interno del corpicino in un ruscelletto rosso.
Il sangue pure apparteneva a lui, lo aveva preso dal suo stesso cuore, per fare in modo che l’essere che di lì a poco avrebbe visto la luce fosse ancora più potente.
Ora veniva la parte maggiormente delicata.
La creatura respirò a fondo.
Delicatamente, un centimetro alla volta, allungò la mano e prese l’ultimo elemento.
Un’anima.
Ma non un’anima qualunque, non era come una di quelle anime, facili da recuperare, sporche per i delitti di cui si erano macchiate in quella vita appena passata, che vagavano attorno al mondo e facevano impazzire i vivi: quella era intonsa, mai incarnata.
Pura.
Da sola, valeva una fortuna.
Non era stato lui a prenderla: un uomo gliela aveva proposta, e per procurarsela doveva essere andato nel luogo ove le anime intonse attendono di incarnarsi: un’impresa impossibile anche per uno youkai maggiore.
Ma non gli importava: quell’anima sarebbe appartenuta alla creatura che stava per vedere la luce.
O, almeno, così sperava.
Prese l’anima, e, con attenzione spasmodica, la infilò nella gabbia toracica di carne, ossa e sangue morti, richiudendola poi delicatamente.
Si vide un lampo d’oro passare per il corpicino.
La creatura trattenne il respiro.
Nel villaggio, la miko alzò di scatto la testa, e lo stesso fecero sacerdoti e sacerdotesse di ogni religione, monaci e suore buddisti, sacerdoti e miko scintoiste, eremiti e persino youkai: nel raggio di cinquanta miglia, chiunque era in grado di percepire aure e forze sovrannaturali, seppe che era nata una creatura potente, e pregò di non trovarsela mai davanti.
E, quando il lampo si dissolse, sulla terra senza erba non c’era più il grumo dalle sembianze vagamente umane, ma il corpicino nudo di una bimba di circa un anno.
La piccola yasha gridò a pieni polmoni il suo essere viva.
La creatura tirò un sospiro di sollievo e rilasciò il fiato che aveva trattenuto mentre immetteva l’anima nel corpo, poi, prese in braccio la piccola yasha.
Sorrise fugacemente: era perfetta; non sarebbe riuscito mai più a crearne un’altra similmente potente.
Lo sapeva.
Sapeva anche che non sarebbe mai riuscito a controllarla con i suoi propri poteri, ma non se ne preoccupava: quella creatura era sua figlia, se non gli fosse rimasta vicino per obbligo, avrebbe fatto in modo che l’affetto la tenesse attaccata a lui.
Il suo sorriso si allargò mentre la prendeva in braccio e l’avvolgeva in un panno nero, riccamente decorato d’oro.
E, uscendo dalla grotta, per la prima volta in quella notte così carica di tensione, parlò: -Tu sei stata creata con i cinque elementi, con la carne, le ossa e il sangue, e con un’anima intonsa, poiché hai nove parti, il tuo nome sarà 9-
Finito di dire questo, con la piccola yasha in braccio, svanì nella notte stellata.

 
Continua nel capitolo:


 
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VOTO: (1 voto, 1 commento)
 
COMMENTI:
Trovato 1 commento
Rif.Capitolo: 6
kagomina - Voto:
11/03/09 03:42
Bellissimaaaaaaaaaaa!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Non vedo l'ora di sapere come va a finire!|!!!!!!!!!!!!
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