ALLA STAZIONE - Capitolo 1° -
CAPITOLO I
L’uomo era avvolto in un pesante impermeabile beige ed il suo volto era coperto da un grande cappello scuro. Scrutava la stazione dove si trovava, in piedi, appoggiato con la schiena al muro. Intorno a lui la gente scendeva e saliva sui treni, che partivano e sferragliavano di continuo. La voce meccanica all’altoparlante si diffondeva ovunque, annunciando orari, fermate e chissà cos’altro di tutti quei mostri metallici. Metallici… L’uomo sorrise e distese una mano fuori dall’impermeabile. Un treno che stava muovendosi si fermò di botto, facendo sobbalzare i passeggeri e rovesciare le valige. L’uomo riabbassò la mano e le carrozze ripresero a muoversi tranquillamente, mentre sotto il suo capello egli rideva beffardo.
Si guardò intorno.
Nessuno.
Nessuno che gli venisse incontro.
Stava aspettando qualcuno, sì, ma non aveva idea sotto quale forma si sarebbe presentato: una vecchia signora dagli occhiali giganteschi, un bambinetto con un gelato, una sinuosa top model o, perché no?, un capostazione dai grandi baffi. Si guardò ancora intorno, ma niente. Eppure si sarebbero dovuti incontrare lì. Si sarebbe fatto trovare proprio dov’era ora, sotto il cartello “Salem Center”, ma sarebbe stato l’altro, o meglio, l’altra, ad avvicinarsi. Lui non avrebbe saputo a chi rivolgersi, vista la natura mutevole di lei. Stava squadrando una bambina dai folti capelli che assomigliava alla sua Wanda in modo impressionante quando questa gli fece l’occhiolino.
-Tu? – chiese egli
-Io! – rispose la bambina i cui capelli erano improvvisamente diventati, da neri che erano, rossi.
-Sei in ritardo – la informò accennando all’orologio sopra la sua testa.
-Davvero?- lo schernì la bambina
-Davvero. – le fece il verso l’uomo
-Quando?
-Stasera. Ci saranno tutti. Fred e Mortimer sono già con me. Il tuo?
-Ci sarà – i capelli della bambina erano ora di un biondo acceso
- A stasera, Raven.
-A stasera, Erik…
L’uomo fece per andarsene, ma lei lo chiamò:
-Ah, Erik! Che colore pensi mi stia meglio? – chiese, ironica, accennando ai suoi capelli verde sgargiante.
L’altro scosse la testa e se ne andò.
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