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Categoria: Originali (inventate)
Titolo Fanfic: LA REGINA DEI DANNATI
Genere: Fantasy, Dark
Rating: Per Tutte le età
Avviso: One Shot
Autore: lovely-witch galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 25/07/2006 18:08:43

fantasticando x non studiare mi è venuta in mente questa fic. sarei molto felice di sapere il vostro parere. buona lettura!
 
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PAROLE DELL`AVVOCATO DEL DIAVOLO
- Capitolo 1° -

LA REGINA DEI DANNATI

Scrivo perché me lo hanno chiesto e lo faccio anche per informarti su di noi.
Se hai sentito parlare di noi, se vuoi far parte di noi, allora è il caso che tu sappia prima alcune cose fondamentali.
Se non conosci la Regina dei Dannati allora non hai mai avuto problemi con la giustizia e tanto meno sei implicato in qualche affare losco, altrimenti, stanne certo, il suo nome te lo ricorderesti.
La Regina dei Dannati…
Per parlare di lei bisogna partire dalla base.
Ovvero da noi: i suoi Dannati.
Io sono uno dei suoi Dannati e ne vado fiero.
Sono colui che chiamano l'Avvocato, o l'Avvocato del Diavolo (e per diavolo si sottintende Lei)
In pratica sono l'unico dei Dannati con una laurea in legge e soprattutto sono l'unico avvocato che si presta ad assisterli nei processi che li vedono coinvolti.
Già perchè noi Dannati non siamo certo famosi per essere gente mite.
Il nome dice già tutto.
Dannati.
Chi sono i Dannati?
Dei reietti.
Coloro che la società non vuole e rifiuta.
Coloro che vengono isolati da tutti, ma non da Lei.
Lei, la nostra Regina.
Noi la veneriamo come una Dea perchè per noi, per tutti noi, Lei lo è.
Se un Dannato ha un problema può stare certo che la sua Regina avrà la soluzione.
Ma non si può sempre avere la sua intercessione.
Ci sono condizioni particolari per avere il suo aiuto, esattamente come ci sono condizioni particolari per riuscire a varcare la soglia dell'Anfiterno.
Se non sapete che cos’è vuol dire che non siete di questa città, anzi di questa nazione.
L'Anfiterno... è la Sua corte.
E' la corte della Regina dei Dannati.
E' il luogo dove noi ci riuniamo.
Luogo che, come ogni postazione strategica, subisce l'attacco costante dei nostri nemici, ma mai, nessuno di loro, è riuscito a varcare la soglia dell'Anfiterno ancora sulle sue gambe e cosciente.
Noi Dannati viviamo in lotta costante con molti. I più noiosi sono i nostri cosiddetti vicini, i Diavoli.
Siamo sinceri. Questi nostri nemici smaniano dalla voglia di raggiungere la nostra notorietà, la nostra fama, la nostra potenza. E questo spiega perché tentano di imitarci in tutto e per tutto, a partire dal nome.
Un diavolo dove lo collocate voi? Come è ovvio lo mettete nell’Inferno.
Bene. Loro nell’Inferno, nel nostro Anfiterno non ci entreranno mai.
E siccome lo sanno, siccome sanno benissimo di essere inferiori a noi cercano in tutti i modi di imitarci nella speranza che qualcuno confonda noi con loro.
Cosa assolutamente impossibile.
Comunque, giusto per essere più credibili, anche se la cosa ovviamente non gli riuscirà mai, hanno deciso di trovare un nome in tema al loro quartiere generale e hanno optato per la Bolgia.
Come sono pacchiani, noiosi e prevedibili.
Bolgia… non è certo il nome che si darebbe a un luogo di potere, ma Anfiterno… assaporatene solo la parola, pronunciatela piano, sillaba per sillaba, lettera per lettera… Anfiterno…
Ricorda moltissimo l’Inferno, è vero, ma… non è proprio l’Inferno, l’idea che dà è come se venisse prima dell’Inferno…
E’ un inferno sulla terra.
Il nostro Inferno.
Quello in cui viviamo noi ogni giorno.
Noi, i Dannati.
Noi e nessun altro.
Parliamo di noi adesso.
I Dannati, di cui io faccio parte come ho detto prima, sono una comunità segreta.
E per segreta non intendo che il nome dei Dannati deve essere sussurrato perchè nessuno deve sapere della loro esistenza. No, no. Niente di tutto ciò. Il nome dei Dannati va urlato ai quattro venti e anche con orgoglio, solo che noi Dannati, visti i guai che abbiamo principalmente con la giustizia, abbiamo l’ordine, il Suo ordine, di non rivelarci.
Quindi, tu non dovresti sapere che io, l’avvocato X, sono un Dannato.
E per quanto la cosa appaia assurda… tu non lo sai o meglio, lo sai adesso che leggi, ma io, in tribunale, sono conosciuto solo come l’avvocato X, colui al quale si rivolgono tutti i Dannati perché, a quanto pare, sono l’unico abbastanza bravo per riuscire a tirare fuori dalle grane delle bestie come loro. Niente di più. E, se proprio vuoi saperlo, sono un avvocato famosissimo. Comunque, per evitare grane usiamo nomi in codice o nomi non completi.
Io, come detto prima, sono l’Avvocato del Diavolo.
Di lei si parla solo come la Regina o al massimo la Regina dei Dannati, ma su di lei il riserbo è ancora maggiore che su un qualsiasi altro Dannato. Dopotutto dobbiamo proteggerla la nostra Regina. Con tutti i nemici che ognuno di noi ha, il minimo che possiamo fare, è almeno cercare di non metterla nelle grane nella sua vita di tutti i giorni. Quindi pochissimi sanno anche solo il suo nome.
Io lo so.
Io che ho l’onore di starle accanto spesso e di organizzare quella enorme macchina da guerra che è il Regno dei Dannati…
Può sembrare assurdo.
Eppure non lo è.
Attorno a noi Dannati gira un industria enorme.
Certo. Non pensate che sia un industria propriamente legale, ma facciamo più affari noi che chiunque vi venga in mente. Abbiamo il controllo di moltissimi settori, da quello delle armi a quello delle ricettazioni passando per il controllo di determinati soggetti, compresi poliziotti.
Abbiamo intrallazzi con i gruppi mafiosi più noti, pensate che la nostra Regina sembra sia imparentata addirittura col più grande boss della mafia americana.
E questo solo per farvi un esempio.
Ma adesso che vi ho informato molto generalmente su di noi, potreste chiedervi come si fa a diventare Dannati.
Bisogna dire che non è facile.
C’è stato un periodo, all’inizio, quando eravamo in pochi, che chiunque chiedesse di entrare nel nostro gruppo non veniva cacciato, ma adesso che siamo in molti siamo costretti a limitare il numero perché, come è facile immaginare, controllare dieci persone è una cosa, controllarne mille è tutta un’altra faccenda.
Per diventare Dannato bisogna essere molto fortunati.
Molto raramente basta la conoscenza di un Dannato, sempre che la si abbia e anche in questo caso la probabilità maggiore è quella di mettere nelle grane il vostro amico per essersi rivelato piuttosto che quella che Lei venga a tirarvi fuori dai guai.
Le cose generalmente vanno così.
Se sei in difficoltà, e per difficoltà intendo nei guai fino al collo, per non essere più volgare, e non hai la minima via di uscita, a questo punto possono succedere due cose:
1. Arriva la polizia a prenderti o i tuoi creditori ti fanno fuori.
2. Arriva Lei.
Nessuno sa perché Lei scelga una persona piuttosto che un’altra, la sola cosa che si sa è che quando torni a casa nel tuo monolocale che è un buco da quanto è piccolo e un cesso da quanto tu sei disordinato e anche da quanto te ne frega di tenerlo in ordine perché tanto lo sai già, domani o il giorno dopo ti arrestano e quindi, che utilità ha mettersi a riordinare la casa?
Bene. Quando tu rientri. Il tuo monolocale non è più così. E’ vuoto. E se proprio vuoi saperla tutta è anche già stato venduto e in mezzo al salone principale c’è una sedia o una poltrona. L’unica cosa rimasta del tuo arredamento. E seduta c’è una figura che ti guarda dritto in faccia: Lei.
Agli inizi, quando ancora non eravamo famosi, chi se la ritrovava davanti credeva fosse una ladra che aveva appena finito di ripulire l’appartamento e che attendeva il ritorno del complice e quindi, solitamente, le puntavano una pistola alla testa e la minacciavano di morte. Non capisco ancora come facesse, ma nessuno ha mai sparato contro di Lei, o almeno, non in quella situazione.
E che cosa faceva Lei con la pistola puntata alla testa? Una cosa assurda per te che la tenevi sotto mira pronto a sparare... adesso che ci penso in alcuni casi hanno anche tentato di sgozzarla… va beh,
Lei che faceva?
Cominciava a parlarti di te.
Nome e cognome, corretti, non una delle centomila identità che ognuno di noi si inventava e che si inventa tutt’ora, quelle comincia a snocciolartele dopo, una dopo l’altra, precisando in che anni l’hai usata e a che attività ti sei dato in quel periodo. Sa di te sia attività lecite che illecite che hai praticato e che pratichi al momento. Sa dove hai abitato, i tuoi spostamenti da quando hai lasciato al casa dei tuoi, gli studi che hai fatto, i tuoi amici, i tuoi nemici, le tue capacità in campo illegale e non. Sa dove vivono i tuoi genitori, come si chiamano, se hai fratelli o sorelle, quanti anni hanno e che fanno. Sa se hai figli, nipoti, quanti zii e quanti cugini. Insomma, di te lei sa tutto. E non è che ce lo ha scritto da qualche parte, no… lo sa a memoria.
E alla fine ti dice proprio il guaio in cui ti sei cacciato.
A me è successo proprio così.
Me la sono trovata davanti e ha cominciato a parlare lasciandomi basito. Io credo oltretutto di essere stata una delle poche persone che era talmente sconvolta che non ha neanche tentato di minacciarla di qualcosa.
E alla fine di tutto fa una pausa e senza staccare gli occhi dai tuoi ti chiede:
“Vuoi che ti aiuti? Il mio aiuto ha un prezzo però… e tu dovrai pagarlo interamente, qualunque esso sia.”
E’ dalla tua risposta che dipende o meno il tuo ingresso nel Regno dei Dannati.
Se accetti il suo aiuto allora accetti di diventare un Dannato con tutti i vantaggi, ma anche con tutte le regole che ci sono. Perché, al contrario di come molti credono, noi Dannati abbiamo un regolamento, anzi, delle vere e proprie leggi, la cui trasgressione porta solo ad una via: la morte.
Oggi, anziché puntarle una pistola alla testa, quando vedono un appartamento vuoto e una sedia al centro con una donna sedutavisi sopra, generalmente le si gettano ai piedi cominciando a piagnucolare un qualcosa tipo si, ti prego, accetto ogni tua condizione, sarò felice di essere un Dannato, quale onore conoscerLa… e così via.
Non pensiate comunque che vi risparmi il vostro tre quarti d’ora, se vi va bene, in cui riassume tutta la vostra vita.
Scordatevelo.
Dal momento in cui accettate l’aiuto siete un Dannato. Manca l’investitura ufficiale, ovvero la presentazione davanti a tutti gli altri Dannati nell’Anfiterno e che vi venga comunicata la parola d’ordine per entrarvi, ma siete comunque un Dannato. Dovete quindi dimostrare la vostra appartenenza al nostro ordine. E per farlo c’è un solo modo. Un tatuaggio.
Quel tatuaggio rappresenta il DAMN.
DAMN sta per Damnation, Per Damned People, per Queen of Damnation… il DAMN è il nostro simbolo. E’ il simbolo che tracciamo sul muro di ogni nostra missione portata a termine per far sapere a tutti che
siamo stati noi!
E’ un simbolo molto famoso e che molti imitano.
Non sono solamente i Dannati ad avercelo tatuato, ormai è diventata più una moda che altro, ma per noi ha un significato particolare… quello dell’appartenenza.
E tra tutti i tatuatori del mondo ce n’è uno, uno solo che ha il permesso della Regina di tatuare il DAMN.
Sul foglietto spiegazzato che ti consegna c’è scritto l’indirizzo del nostro tatuatore e là ti dirigerai se vorrai davvero diventare un Dannato.
Naturalmente c’è un modo ben preciso di riconoscere un DAMN autentico da uno fasullo, ed è una piccolissima sigla che mette il nostro uomo.
Il nostro DAMN non è un simbolo di felicità. Rappresenta la nostra dannazione e contemporaneamente indica che Lei vi ha salvato e che gli siete debitore e state attenti… il vostro debito con Lei sarà argomento che affronterete quando ve la ritroverete nuovamente di fronte.
Il DAMN è un teschio con la bocca aperta in un ghigno sadico che mette in mostra i denti rossi di sangue.
Le orbite degli occhi sono rosse, completamente rosse, e due ali d’angelo si aprono a fianco del teschio.
Nessun DAMN è colorato, a parte gli occhi e i denti. E’ solamente tatuato con inchiostro nero sulla pelle.
Quindi, se vedete un DAMN col teschio bianco o col sangue che cola da qualche parte o con le ali di una qualsiasi tinta, sappiate che quello in realtà non è un DAMN originale. E se sembra un DAMN originale comunque non è detto che lo sia, dovreste verificare che ci sia una sigla determinata, che naturalmente saprete solo se siete un Dannato.
Oltre a questo DAMN ne esistono altri due.
Uno è il mio. Il DAMN Lawyer. Ebbene sì. Io ho un DAMN personalissimo, il che dovrebbe darvi almeno da pensare su che posizione ricopra. Il DAMN dell’Avvocato del Diavolo è un normale DAMN con in aggiunta una cravatta.
E poi c’è il Suo. Il DAMN della nostra Regina… il Queen’s DAMN.
Il suo DAMN è un teschio incoronato. La corona ha quattro punte e su ogni punta c’è una pietra tonda di colore rosso. Quando appare il Queen’s DAMN su un muro significa che la Regina in persona l’ha tracciato. Solo lei può farlo e solo lei ha il Queen’s DAMN in un punto del suo corpo che nessuno, tutt’oggi, ha ancora scoperto. Quindi toglietevi dalla testa che il Lawyer’s DAMN vada in coppia con quello della Regina. Il mio indica solo che il suo primo generale, io, ho comandato l’azione. E sono il primo generale non perché abbia più potere di chiunque altro, ma perché sono il primo di cui usufruite i servizi, dopo quelli della mia Regina ovviamente.
Mentre voi andate a farvi tatuare Lei prende in mano la vostra vita.
Quando avete finito di farvi tatuare il vostro bel DAMN in un qualsiasi punto del corpo a vostra scelta, su questo non ci sono regole, naturalmente non sapete ancora che cosa fare e, poiché non potete girovagare per la città senza meta dato che siete ancora ricercato, tornate nel vostro nido anche se è vuoto. Lei è ancora lì che vi attende e vi conduce in quella che sarà la vostra casa per una settimana.
Per una settimana siete nelle sue mani.
Lei si prenderà cura di voi, cucinerà per voi, vi terrà in ordine la casa e tutto il resto.
Certo, ma voi che fate nel frattempo?
Sembrerà assurdo, ma in quella settimana voi pagherete tutti i vostri debiti e per quanto possa sembrarvi ancora più assurdo, tutto ciò sarà assolutamente indolore. La vostra persona non verrà nemmeno sfiorata, esattamente come i vostri risparmi non verranno toccati. In linea di massima basterà che vi presentiate al vostro creditore e che gli facciate le sue scuse consegnandogli una busta che vi avrà consegnato la vostra Regina.
A questo punto vi renderete conto che avete un debito enorme con la Regina dei Dannati, ma che lei non vi ha ancora spiegato come farete a ripagarla di tutto.
L’ultimo giorno della settimana la Regina vi darà, per la prima volta, una busta con su un indirizzo. Bene. Quello è il mio indirizzo. Voi verrete da me senza sapere che cosa dovete fare e quindi mi consegnerete semplicemente la busta e resterete in attesa.
E volete sapere che cosa c’è scritto nella vostra busta?
Esattamente tutti i processi che avete subito, quelli per cui siete in causa al momento, quelli per cui lo subirete, tutti i reati commessi nella vostra vita… insomma, la vostra fedina penale completa a cui io provvederò.
A fare cosa?
Naturalmente a farla sparire del tutto.
Uscirete dal mio studio con una fedina penale immacolata.
Ed ecco spiegato perché io ho un DAMN personale.
Prima di uscire vi consegnerò una busta, l’ultima, con su il vostro nuovo indirizzo e la vostra nuova identità, scelta naturalmente dalla Regina in persona e che, sorpresa delle sorprese, coincide esattamente col vostro nome e cognome di battesimo, dopotutto adesso non siete più un ricercato.
Ora che siete un Dannato e che avete la fedina penale pulita dovete però fare un’ultima cosa, e state certi che la farete a breve. Ogni Dannato deve pagare alla Regina qualcosa per averla fatta scomodare e per tutto quello che lei ha fatto per voi. Il problema è che il prezzo lo stabilisce Lei e non vi sono possibilità di patteggiamento. Neanche una.
In molti hanno sentito parlare di noi e in molti vogliono essere come noi. Per accontentare questa gente e soprattutto per ricavarci di più, abbiamo aperto parte dell’Anfiterno al pubblico.
Può sembrare una follia, in particolar modo se detta così, ma è vero. L’Anfiterno è una delle discoteche più famose del nostro paese e naturalmente, per non essere da meno, anche i Diavoli hanno aperto la loro Bolgia al pubblico pagante.
Le riunioni di noi Dannati sono solitamente infrasettimanali e non ci siamo mai tutti poiché alcuni di noi hanno dei lavori legali da cui non possono assolutamente assentarsi per motivi che non è il caso che spieghi.
Il sabato sera o ci divertiamo o presentiamo i nuovi… accoliti.
L’Anfiterno è dentro un grande magazzino, ma la sua estensione non è solamente sul terreno: il grosso della costruzione è stato creato dopo l’acquisto del capannone da parte di noi Dannati e si trova sotto terra.
Il portone d’ingresso è enorme, alto almeno cinque metri e largo tre. E’ fatto interamente di ferro con degli spuntoni molto acuminati che escono dagli intarsi per tenere lontani gli scocciatori. Per aprirlo sono necessari due argani che sono mossi da almeno due persone l’uno. Come entri il salone principale ti si apre dinnanzi. E’ enorme. Potrei quantificare esattamente le dimensioni dell’anticamera dell’Anfiterno, ma non ha importanza il numero, quanto l’effetto globale che fa. Delle colonne di marmo nero salgono fino al soffitto sorreggendolo e dividendo il salone in tre aree. Ogni colonna porta appeso un drappo colorato. Ogni colore ed ogni simbolo sono un messaggio in codice che ogni vero Dannato deve essere in grado di leggere; vi si comunicano se la Regina quella sera sarà presente, di che umore è, se vi sono missioni in corso o che verranno assegnate quel giorno; se vi sono nuovi accoliti e quando ci sarà la loro presentazione e così via. Tutto ai bordi della sala vi sono dei divanetti di velluto rosso in stile imperiale con dei piccoli tavolini per chi vuole usufruire del servizio bar da seduto. Il nostro bar è in un angolo, ricavato da dentro delle rocce laviche portate appositamente lì. E’ molto lugubre ma rende l’idea dell’atmosfera che deve regnarvi. Il pavimento è anche quello di marmo nero su cui sono stati disegnati dei simboli che noi Dannati conosciamo perfettamente. Al centro della sala vi è il Queen’s DAMN racchiuso in un cerchio sul quale vi sono quattro alti candelieri ognuno con quattro candele ciascuno.
Quando l’Anfiterno è aperto al pubblico i candelieri vengono spostati e quello diventa il centro del divertimento. Ballare sul Queen’s DAMN originale non è una cosa da poco, credetemi. Comunque quando si entra nell’Anfiterno non è nessuna di queste cose che salta all’occhio per prima. Il vostro sguardo si incatena sul palco proprio di fronte all’entrata e più precisamente sul trono rosso che si trova là sopra. Il palco è in posizione molto elevata e permette alla nostra Regina di tenere sotto controllo tutta la sala. Sotto di esso c’è una porta blindata rivestita di legno massiccio sempre chiusa. Quella è la vera porta dell’Anfiterno. Solo i veri Dannati possono varcarla e solamente loro possono conoscere la parola d’ordine che serve a farla aprire. E’ dietro quella porta che inizia il Regno dei Dannati. I bassorilievi del legno parlano del Regno dei Dannati, dell’Infero, solo che al posto di Lucifero c’è la figura di una donna… la nostra donna… la nostra Regina.
Per il resto l’anticamera dell’Anfiterno è una tipica discoteca, con luci psichedeliche e colorate, impianto stereo da bomba, postazioni da Deejay, schermi enormi per mostrare la nostra Regina o il DJ di turno che sta mixando in quel momento. Insomma… tutto regolare, compresi i buttafuori.
E adesso siamo arrivati a Lei. La nostra Regina.
Quando sale sul palco, che sia in una delle nostre riunioni o in un sabato sera tutto l’anticamera si ferma e resta immobile, in ascolto del rumore di catene che stanno ad indicare che Lei sta per apparire sopra le teste di tutti. Sul pavimento, ai piedi del trono, c’è un’apertura a scomparsa ed è da lì che lei “sorge” come il nostro sole, ad illuminarci la via.
So benissimo che a leggerlo risulta patetico e sdolcinato in una maniera oscena, ma è così.
Noi la veneriamo.
E’ l’unica che crede in noi anche dopo qualsiasi cosa abbiamo fatto. E’l’unica che non ci ha tolto la fiducia e anzi, ci incoraggia a tornare nella quotidianità. Lei cerca di tenerci fuori dai guai e sorprendentemente ce la fa.
Quando le luci si abbassano tutti gli schermi riprendono il palco e in particolare quella apertura da cui uscirà Lei accompagnata solitamente da due suoi generali: l’Avvocato del Diavolo e John.
Lei… è una visione.
Veste un lungo abito, che può essere o rosso sangue oppure nero, con delle lingue di fuoco che danno l’idea che sia appena uscita dall’Inferno e che parte di esso non l’abbia abbandonata e mai lo farà. Ha due spacchi abissali su entrambe le cosce, tacchi a spillo altissimi e una scollatura a forma di cuore in cui ci lasci gli occhi e se lei ti becca fissare lì come minimo ti becchi un ceffone e sappi, parlo per esperienza, che ha una bella mano pesante la nostra Regina.
E’ anche abbastanza probabile che ti lasci il segno del suo anello. Lo porta all’anulare sinistro, è d’oro e ha il DAMN in rilievo, altro segno che indica che per lei noi siamo tutto.
Ha i capelli scuri, di solito legati in una coda alta perché sono lunghi, gli occhi color cioccolato e una bocca rossa che non ha neanche bisogno di rossetti per essere messa in primo piano, ma il suo viso è nascosto da una maschera che si toglie solamente quando è al sicuro nell’Anfiterno. Non possiamo, e soprattutto non vogliamo, rischiare che la riconoscano e che le rendano la vita impossibile, quindi abbiamo deciso di prendere questa ulteriore precauzione.
Ma Lei non veste sempre così: questi sono gli abiti da occasioni speciali o che mette quando abbiamo una riunione o, più in generale, quando siede sul trono dei Dannati. Normalmente se ne gira per l’Anfiterno con una felpa e dei jeans scuciti e chi non ha ancora acquisito una buona confidenza con il Regno dei Dannati non è in grado di riconoscerla dalle altre ragazze che ci sono nel nostro quartiere generale.
La si può incontrare spesso nei corridoi che vanno verso il centro telematico dove abbiamo i nostri cervelloni al lavoro oppure nei pressi del nostro poligono sotterraneo o ancora vicino al laboratorio di ricerca.
Ogni Dannato sa per certo che all’interno del suo “ufficio” la Regina non c’è quindi, solitamente, la facciamo chiamare con gli altoparlanti che sono dislocati all’interno della nostra base.
Non dirò come avviene la cerimonia di investitura e la consegna delle chiavi dell’Anfiterno, è un’emozione e una sorpresa che non si possono descrivere e soprattutto che sarebbe un oltraggio raccontare: toglierebbe a chiunque il senso dell’importanza del gesto che viene compiuto.
Racconterò, per ultimo, cosa dovrai pagare per l’ingresso nel nostro Regno.
Pagare il debito è il terrore di ogni neo-Dannato, anche perché siamo particolarmente sadici e girano migliaia di voci nell’Anfiterno su che cosa venga chiesto come pagamento. All’inizio Lei non voleva che prendessimo in giro chi era già abbastanza spaventato per quello, ma poi ci ha preso gusto anche Lei ad inventare dei possibili pagamenti e quindi, alcune delle voci che circolano, sono proprio di sua invenzione.
Alcuni dicono che chieda il taglio di alcune dita dei piedi, dato che tutti i Dannati hanno le dita delle mai a posto, salvo chi è riuscito a farsele saltare con qualche bomba o qualche altra cosa esplosiva, non potevamo inventare che so… il taglio del mignolo della mano destra. Altri dicono che ti sottopone ad una tortura, abbiamo anche la sala delle torture sì, e che è più lunga e cruenta in base al tipo e alla grandezza del debito che Lei ha pagato al posto tuo. Altri, infine, raccontano di anni della tua vita che devi sottostare ai suoi ordini… qualsiasi ordine, ed ogni errore viene punito con una forte scossa. Naturalmente per indicare che sei totalmente prostrato al suo servizio devi portare un collare.
Ma niente di tutto questo è vero.
Mettiamo in chiaro da subito che nessuno dei Dannati ha alle spalle un omicidio o atti di pedofilia. Possiamo avere nel nostro passato rapine a mano armata, assalti a furgoni dei valori, furti vari, aggressioni a politici, pestaggi, spaccio di droghe, intromissioni nelle reti informatiche di una qualsiasi altra azienda e così via, ma nessuno di noi ha mai commesso uno dei due reati sopra citati. Mai.
Quando ti comunicano che quel giorno dovrai saldare il tuo debito cominci a sudare freddo, fidati.
Ti accompagnano fino al suo “ufficio”, e sappi che è l’unica volta in cui glielo vedrai usare, e ti lasciano lì, da solo, davanti a quella porta chiusa.
Che cosa puoi fare allora?
Niente se non bussare.
Dall’interno vi diranno avanti e voi entrerete spingendo la maniglia su cui è intarsiato il Queen’s DAMN.
L’ufficio è fatto di marmo chiaro, bianco e rosa, con una lunga scrivania di mogano a cui potete vedere da un lato quattro poltrone di pelle nere e dall’altro, dal vostro, una sola poltrona.
Su tre di quelle quattro poltrone sono sedute delle persone: tre uomini. Uno dei tre vi fa cenno di avvicinarvi e di prendere posto. Questi tre Dannati li riconoscerete col loro nome: Al, John e Jack, altrimenti conosciuti come l’Esperto d’Armi del Regno, la Guardia del Corpo della Regina e l’Avvocato del Diavolo. Ognuno di essi, non potrete non notarlo, ha di fronte un plico di fogli su cui campeggia il vostro nome e un altro plico si trova di fronte alla sedia lasciata vuota. Troppo intento a osservare le espressioni dei Tre Grandi, come sono chiamati, in cerca di un indizio su quale sarà la vostra sorte, non vi accorgerete che la Regina è entrata da una porta laterale. Il fruscio della gonna è l’unica avvisaglia che sentirete e, voltandovi verso di Lei, la vedrete in tutto il suo splendore, avvolta nell’abito delle grandi occasioni e ne seguirete le mosse fino a quando non sarà seduta tra John e Jack. Comincerà quindi a sfogliare svogliatamente il vostro fascicolo mentre i Tre Grandi non vi staccheranno gli occhi di dosso, e poi, quando avrà finito, vi fisserà e vi chiederà se siete pronto.
Non avete scelta nella risposta, potete solamente rispondere di sì.
Come dovrete pagare il vostro debito?
Con anni di vincolo. Si, avete capito bene, in base alla vostra colpa vi verrà dato un numero di anni in cui sarete vincolati a rispettare le sue indicazioni.
Ma non credo di essermi spiegato bene, facciamo un esempio banale.
Siete arrivati di fronte a lei e dovete rispondere di una rapina. Bene. Il vostro vincolo sarà, all’incirca di 15 anni in cui non potrete né rubare né rapinare. Se venite meno a questa promessa, diciamo un anno dopo la vostra ammissione tra i Dannati, e quindi quando il vostro vincolo è di 14 anni, dovrete rispondere non più di un vincolo di 14 anni, ma di uno di 28.
Ogni volta che non rispettate il vincolo gli anni rimanenti raddoppiano. Anche così, però, potreste fregarvene e continuare a infrangere il patto, dopotutto, a parte il numero di anni in cui siete vincolati alla vostra promessa non c’è niente che possa ferirvi o farvi del male.
Errore.
Quando il vincolo raggiunge gli ottant’anni, si fa conto che a cento anni non siate più utili per i Dannati e che vi entriate ai venti, allora scatta la pena: la morte.
Sarebbe troppo facile se così non fosse e voi avreste ottenuto dei vantaggi senza che i Dannati, che vi hanno aiutato, ci ricavino niente.
Esistono poche e pressoché uniche eccezioni in cui si può non rispettare il vincolo, ma è molto difficile se non addirittura impossibile dimostrare che il vostro caso rientri in una di queste, quindi non fateci conto.
Esiste un’altra possibilità: che voi rispettiate il vostro vincolo, quindi i 15 anni, e che lo esauriate. A questo punto siete liberi di fare quello che volete e con questo intendo che potete restare tra i Dannati, cambiare fazione ed andare, ad esempio, tra i Diavoli, vendere le informazioni sul nostro Regno o così via, ma sappiate anche che vi sono moltissime persone che vi terranno sott’occhio e che quindi non sarà facile, ma tenete ancora di più a mente, che da quando sono un Dannato non ho mai, e dico mai, visto uno che ha deciso di andarsene una volta esaurito il vincolo. Nessuno ha più abbandonato l’Anfiterno poiché qui ci sentiamo tutti protetti e parte di una famiglia che, molti di noi, non hanno mai avuto.
Adesso che ho detto tutto, o quasi, me ne vado.
Io sono l’Avvocato del Diavolo e, come puoi immaginare, ho molte cose da fare.
Scriverò ancora, magari per raccontare qualche altra cosa o per raccontare un caso in particolare o, perché no, magari lascerò scrivere la mia Regina. Chi lo sa.
Spero che adesso ti sia reso conto che noi Dannati non siamo una società segreta che va distrutta e se per caso volevi diventare Dannato, adesso sai quali sono le esatte probabilità che il tuo desiderio si avveri e, in caso, che cose ne consegue.
Ho finito. A presto.

 
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