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Categoria: Originali (inventate)
Titolo Fanfic: SHAN E YORI
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: vahly galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 22/07/2006 19:16:57 (ultimo inserimento: 03/10/06)

nella terra di lilyhann si sta scatenando una guerra fra elfi bruni ed elfi chiari. e se yori, appartenente ai primi, conoscesse shan, un suo nemico?
 
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CRONACHE DI GURRA DELLA TERRA DI LILYHAN
- Capitolo 1° -

Attenzione: questa fanfiction contiene espliciti riferimenti a relazioni omosessuali, se queste cose vi turbano per favore non proseguite nella lettura.
I personaggi rappresentati sono tutti maggiorenni e comunque non realmente esistiti: ogni riferimento con la realtà è puramente casuale.



SHAN E YORI, Cap. 01

Cronache di guerra della terra di Lilyhan




Nel regno di Lilyhan non c’erano mai state guerre o lotte per il potere. Diviso in tre principali zone, i vari esseri magici convivevano pacificamente. Nel NORD del regno vi erano una maggioranza di fate dei boschi e ninfe, mentre nella zona SUD, separata da quella del nord da una lunga catena montuosa, la prevalenza era di elfi. Precisamente, gli elfi bruni e quelli scuri si trovavano prevalentemente nella regione OVEST, e quelli chiari nella zona EST.
Il governo era formato da un consiglio che riuniva un membro per ognuna di queste creature – una fata dei boschi, una ninfa, un elfo bruno, uno scuro ed uno chiaro – ed in genere si riuniva una volta l’anno; ciononostante era difficile che ci fosse qualcosa di cui fosse effettivamente necessario discutere.

Era il 17 maggio del 176° anno, quando Yon, il membro del consiglio appartenente agli elfi bruni, morì, ed il suo figlio maggiore Yami gli succedette.
Egli si rese ben presto conto che la spartizione delle terre non era equamente ripartita, e che la zona abitata dagli elfi chiari era di pochissimo minore di quella abitata dagli elfi bruni e da quelli scuri, ossia da due popoli a cui spettava dunque il doppio delle terre dei loro parenti dell’EST. A nulla valsero le parole degli altri esponenti, che gli ricordarono il fatto che la loro non era una vera e propria spartizione politica, come negli altri regni: la divisione in zone era solo nominale, e qualunque elfo bruno si sarebbe potuto facilmente trasferire ad est, volendolo. A dimostrare ciò valeva il fatto che non esisteva un vero signore per ogni zona, ma solo un consiglio, e che se anche ogni membro doveva vigilare sul territorio assegnatogli, egli non aveva un vero diritto decisionale.
Yami, tuttavia, era più che deciso a far valere le sue ragioni, ed in accordo con gli elfi scuri e con buona parte delle fate dei boschi, che avevano sempre avuto una preferenza per loro, mosse l’attacco alle terre dell’est, con lo scopo di conquistarle.


***Due anni dopo***


Yori si era appena chinato sulla riva del fiume per dare una rinfrescata a sé stesso ed il suo cavallo.
Si trovava nei pressi di Lleni, un villaggio all’estremo confine della regione ovest, con il compito di reclutare soldati per la prossima spedizione a Shell-di, una delle più grandi città dell’est.
La guerra si protraeva già da due anni, e ciononostante non sembrava che una delle due parti volesse cedere, né che fosse in grado di vincere. E Yori di certo non aveva intenzione di alimentare altre battaglie, ma suo padre era stato categorico (“Non tornare senza dei validi soldati!”) e lui era stanco di discutere per ogni cosa. Se non altro, avrebbe fatto una gita, si era detto… e così eccolo lì, a vagare in cerca di qualche pazzo che avesse avuto voglia di farsi ammazzare.
In verità aveva già trovato qualche possibile soldato, e gli aveva dato indicazioni per raggiungere il luogo di raduno.
Forse sarebbe stato di gran lunga più semplice far circolare qualche dispaccio, invece di mandare gente in giro per il regno, o almeno questo era ciò che pensava Yori, ma nessuno aveva voluto ascoltarlo.
Sospirò fortemente… non sarebbe tornato a casa tanto presto, a quanto pareva.
In effetti la cosa aveva i suoi lati positivi, dato che ad attenderlo c’era la sua promessa sposa, scelta personalmente da suo padre, una donna che lui non amava affatto e che non avrebbe mai potuto amare. Però doveva ammettere che gli mancava casa sua.
Come gli mancavano i suoi amici, i suoi fratelli, e l’aria di familiarità che non avrebbe mai potuto ritrovare da nessuna parte.
Era ancora immerso nei suoi pensieri, quando qualcosa attirò la sua attenzione.
C’era qualcosa che brillava, tra i cespugli… e che si muoveva impercettibilmente. Per chiunque altro, forse, sarebbe stato impossibile accorgersene. Ma Yori aveva allenato i suoi sensi in modo tale da acquisire un’acutezza sorprendente.
Si avvicinò cautamente, facendosi largo tra il fogliame, e vide cosa… o meglio chi era.
Riverso a terra, privo di sensi, un giovane dalla carnagione pallida ed i capelli di un biondo chiarissimo. I suoi vestiti erano lacerati e leggermente macchiati di sangue, e dall’aspetto sembrava essere stato attaccato da qualche animale feroce… o da qualche paesano che l’aveva sorpreso nei pressi del villaggio.
Dal suo aspetto, infatti, tutto sembrava indicare che si trattasse di un elfo chiaro, e loro non erano assolutamente ben accetti in quelle zone.
Sebbene molti si fossero resi conto che la responsabilità del conflitto era da imputarsi unicamente al loro rappresentante, infatti, la stanchezza per le battaglie ed i frequenti attacchi anche nelle zone di soli civili avevano dato via ad una sempre crescente tendenza razzista.
“Strano, però…” pensò Yori “gli elfi chiari hanno dei discreti poteri curativi. Se è stato attaccato, quindi, perché non si è curato?”
Yori rimase un po’ a fissarlo, pensando sul da farsi. Gli scostò delicatamente i capelli, che dovevano arrivare più o meno all’altezza delle spalle, dalla fronte. Il suo volto indicava che era giovane, probabilmente della stessa età di Yori, ed i suoi lineamenti delicati sembravano essere perfetti.
Alla fine l’elfo bruno non se la sentì di abbandonarlo a sé stesso, e decise di portarlo nel villaggio per curarlo.
Si slacciò il mantello, per poi avvolgerci il misterioso straniero, e lo mise sul cavallo, epr poi salirci a sua volta, e recarsi a Lleni.
Per qualche ragione, sentiva di stare facendo una cosa rischiosa.
Ma fece finta di non notare quella sensazione, ed andò avanti.


***Continua***





Holè! Come vi è sembrato il primo capitolo – praticamente un prologo? È la prima volta che scrivo una storia originale… spero sia accettabile.

Allora… una precisazione.

La classificazione tra elfi bruni, chiari e scuri non è farina del mio sacco, ma l’ho trovata in un libro (il cammino dei maghi o qualcosa del genere, ora controllo).
Però mi sono divertita ad immaginarli proprio secondo il loro nome, cioè:

Elfi chiari : carnagione pallida o comunque non troppo scura, capelli ed occhi chiari (ossia: biondo, castano chiaro o al limite rosso, occhi grigi, verdi e turchesi, o al limite un nocciola dorato)
Elfi bruni: carnagione un anticchietta più scura, o olivastra. Capelli dal castano medio al bruno, occhi dal nocciola dorato al nero.
Elfi scuri: carnagione scura, o nera. Capelli dal castano scuro al nero, occhi idem.

Spero che la mia storia risulti quantomeno interessante.

Lasciatemi un commentino, eh?

Kisses, Vahly

 
Continua nel capitolo:


 
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