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Categoria: Videogiochi
Dalla Serie: Tales of Symphonia
Titolo Fanfic: SE ACCENDONO LE STELLE
Genere: Sentimentale, Poesia
Rating: Per Tutte le età
Avviso: Spoiler, Yaoi
Autore: kamiya galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 21/07/2006 22:17:51

kratosxlloyd. tutto comincia quando raine decide di leggere una poesia ai suoi ragazzi...(yaoi,spoilers,inc,)
 
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REMINESCENCE
- Capitolo 1° -

NdKamiya: la poesia non è mia (Maiyakovski), e neanche i personaggi
(della Namco). Il pairing KratosxLLoyd può non piacere, e contiene inoltre degli spoiler, perciò non leggete se non lo desiderate veramente.


'Ascoltate!
Se accendono le stelle,
vuol dire che qualcuno ne ha bisogno?
Vuol dire che qualcuno vuole che esse siano?
Vuol dire che qualcuno chiama perle questi piccoli sputi?
E tutto trafelato,
fra le burrasche di polvere meridiana,
si precipita verso Dio,
teme d'essere in ritardo,
piange,
gli bacia la mano nodosa,
supplica
che ci sia assolutamente una stella,
giura
che non può sopportare questa tortura senza stelle!
E poi
Cammina inquieto,
fingendosi calmo.
Dice ad un altro:
"Ora va meglio, è vero?
Non hai più paura?
Sì!?"
Ascoltate!
Se accendono
le stelle,
vuol dire che qualcuno ne ha bisogno?
Vuol dire che è indispensabile
che ogni sera
al di sopra dei tetti
risplenda almeno una stella?'



CAPITOLO 1 -Reminescence-
"E con questa poesia sulle stelle ho voluto concludere la lezione di oggi. Non sottovalutate le poesie, ragazzi...sono la più nobile espressione sentimentale.Ci vediamo domani."
Le stelle...sono così belle. Quando le osservo, io...
"Hey Lloyd!!!Stai bene???Devi essere impazzito per prendere appunti durante la lezione di Letteratura...!!Fammi vedere se hai la febbre!"
Genis...il solito ficcanaso! Ma cosa gliene importa di quello che scrivo sul mio quaderno, si facesse i quaderni suoi!
"No, sto bene...è solo che oggi la lezione della professoressa Raine mi è sembrata più...interessante..."
Ecco lo sapevo,adesso mi sta guardando come se avessi detto un'eresia!Fammi indovinare, tra poco inizierà a rinfacciarmi il fatto di essere un incolto nullafacente.
"Ma se hai dormito tutto il tempo!!!...E ti sei svegliato solo gli ultimi dieci minuti perchè Raine ti ha tirato ben due cancellini in faccia!..... Comunque, ho visto che hai trascritto la poesia sul quaderno...non pensavo ti piacessero le poesie Lloyd!"
Inizio a mettere a posto le mie cose in fretta e furia per accelerare i tempi e dimezzare le spiegazioni, cosa molto difficile da fare quando si tratta di Genis.
"Si, era carina"
Cerco di tagliare corto e di scappare verso l'uscita, anche perchè siamo rimasti solo noi... ma Genis non demorde.
"Lloyd non hai un bell'aspetto...sei sicuro che vada tutto bene?"
Mi fermo un attimo sull'uscio, lo sguardo che spazia sui miei compagni di classe. Tutti, tranne me e Genis, hanno la fortuna di avere genitori che attendono impazienti il suono della campanella per riaccompagnare i propri figli a casa.
"Si, sto bene Genis...scusami ma oggi vado di fretta" Mento, ma ho bisogno di stare un po' da solo "Ci vediamo domani, ciao".
Sento il suo sguardo perplesso sulla mia schiena mentre corro per le strade brulle di Iselia.
Mi dispiace averlo lasciato lì così, è il mio migliore amico... ma in certi momenti delle belle parole di conforto non servono che a peggiorare la situazione.
Corro e il vento mi accarezza i capelli, mi passa attraverso i vestiti, si intrufola nella casacca e solletica la mia pelle.
Quando finalmente arrivo all'uscita del villaggio, trovo Noishe, il mio "cane", che mi ha aspettato fedelmente come sempre, spaventando a morte le povere sentinelle di Iselia solo perchè è di taglia UN PO' più grande del normale!
Lo accarezzo con affetto, poi salgo sulla sua schiena.
"Non dargli retta Noishe, non hanno il minimo senso estetico. Avanti, andiamo"
Dico a voce alta per farmi sentire dalle sentinelle, poi con una pacca sul collo gli faccio capire che è ora di tornare a casa.
Noishe è stato a lungo l'unico ricordo che mi avessero lasciato i miei genitori...tranne quella strana percezione...ma QUELLO non è esattamente un ricordo. E' qualcosa che vive confuso dentro di me, e che si ripresenta tutte le volte che all'imbrunire guardo in alto, lassù...


 
Continua nel capitolo:


 
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