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Categoria: Originali (inventate)
Titolo Fanfic: ARTEMIS BLACK
Genere: Giallo, Azione, Intervista
Rating: Per Tutte le età
Autore: artemisfowl galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 21/07/2006 14:23:11

il rampollo di un`antica ed illustre famiglia criminale vuole diventare un detective...
 
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FINALMENTE UN DETECTIVE IN FAMIGLIA
- Capitolo 1° -

-No,la nostra è un’antica famiglia di ladri,non diventerai detective!
Urlò un uomo alto con capelli neri e occhi color ghiaccio rivolgendosi furioso verso il figlio primogenito,un ragazzo alto,snello,pallido con occhi penetranti e glaciali e corti capelli neri,era il giorno del suo 17esimo compleanno e sarebbe dovuto diventare il nuovo capofamiglia,ma lui non condivideva l’interesse per “gli affari di famiglia”
-Padre,io ho deciso,diverrò un investigatore privato,col vostro permesso o meno!
-Te lo proibisco,sei il rampollo di questa prestigiosa dinastia di ladri, non di detective
Sul volto di Artemis si dipinse un ghigno – Lo vedremo!- replicò Artemis in tono di sfida, e così dicendo si voltò verso l’uscita ma fu fermato dal nonno – Aspetta Artemis! – disse l’anziano signore con tono che non ammetteva replica – Risolveremo questa disputa con una sfida! – Artemis si girò interessato, lui adorava le sfide. – Se vincerai tu potrai fare quello che vuoi, in caso contrario seguirai le tradizioni di famiglia! – Artemis rimase interdetto quindi disse – In cosa consisterebbe la prova? - - Devi sapere che cinquanta anni fa ci fu lo stesso problema, allora il padre del ragazzo propose una sfida, in una casa della nostra famiglia situata in montagna nel completo isolamento fu nascosto un oggetto con gli indizi per ritrovarlo, il giovane perse e dovette sottostare alle decisioni della famiglia, sarà così anche per te? – Nel dire queste parole nello sguardo dell’anziano si dipinse un velo di tristezza che subito scomparve, quindi proseguì – dal tuo arrivo alla casa avrai un giorno e mezzo di tempo per risolvere l’enigma, ossia fino al tramonto di domani!-
Arrivarono alla villa a mezzogiorno, Artemis si guardò intorno affascinato, era molto simile ad un castello, con un parco enorme ricco di alberi e dove era disposta una scacchiera a grandezza d’uomo. Entrati in casa il nonno consegnò al ragazzo un foglietto di pergamena su cui disse vi era il primo indizio, quindi l’uomo se ne andò lasciando solo il ragazzo.
Artemis cominciò ad esplorare la casa, all’entrata vi era una grande rampa di scale che portava al piano superiore, alla cui sommità era appeso un grande quadro rappresentante gli inferi, oltre a questo ve ne erano anche molti altri dai più svariati soggetti, dagli antenati del ragazzo a rappresentazioni della natura, da dipinti greci a romani. Controllò rapidamente le varie stanze, ve ne era una con un caminetto e delle poltrone, probabilmente la sala del tè; un’altra piena di libri, una con un grande tavolo e sei camere da letto, tre matrimoniali, due con più letti singoli ed una molto grande con un solo letto, questa stanza era ricca di libri polizieschi, la cosa strana era che gli autori che prevalevano erano Arthur Conan Doyle ed Edogawa , due autori che la famiglia Black non amava particolarmente per l’acume dimostrato dai detective; si avvicinò alla libreria e notò che i volumi erano molto sciupati, segno inconfutabile che erano stati letti spesso, inoltre la stanza singola era privilegio del rampollo, ciò significava che quella stanza era del ragazzo che come lui desiderava diventare detective, un senso di tristezza e sconforto lo invase, non era riuscito a raggiungere il suo obiettivo, lui ci sarebbe riuscito? Quindi la sua attenzione fu attirata da un libretto sotto la scrivania, era aperto all’ultima pagina, Artemis decise di leggerlo:

“Caro diario, 9 Ventus
oggi è il giorno del mio diciassettesimo compleanno e naturalmente vogliono che io diventi il futuro capofamiglia, ma io non ne ho la minima intenzione, e mio padre lo sa, non so cosa abbia in mente, ma io diventerò comunque detective
11.05
Mio padre mi ha proposto una sfida che naturalmente il mio orgoglio ha dovuto (o voluto?) accettare, ho tempo un giorno per risolvere il tutto, ma non riesco a capire niente di questo codice! 11.05 10 Ventus
Ho perso! Dovrò diventare capofamiglia, non vorrai, ma la parola dei Black è vincolante.”

Artemis rimase interdetto, c’era qualcosa che non andava ma non capiva cosa, quindi ripensò al bigliettino che gli era stato dato e lo guardò per la prima volta.


Era un biglietto di pergamena con sopra una griglia con 5 colonne e 4 righe,l’ultima riga aveva una colonna in piu,nei riquadri erano poste le lettere dell’alfabeto(tranne quelle straniere ossia w,k,j,y,x)
Sotto questo schema vi erano strani simboli erano sempre gli stessi disegni(stelle,pianeti,luna e il sole)ma con lievi differenze,ad esempio un sole aveva 5 raggi,un altro solo 2 e così via;quindi in un’elegante calligrafia vi era scritta la seguente frase:
“ Come nel sol levante i simboli disporre dovrai e così la chiave di partenza avrai, questo codice segue l’alfabeto latino e del sole meccanico il cammino”

Artemis parve entusiasta, un codice, i suoi preferiti, iniziò a ragionare:
“Esaminando frase per frase l’indovinello possiamo dedurre che il sol levante è il Giappone e di conseguenza la lettura è dall’alto verso il basso, il seguire l’alfabeto latino, è legato ai nomi degli oggetti che sono rappresentati, infatti appaiono anche se modificati, sempre e solo la luna, il sole, la stella e il pianeta; di conseguenza mettendo in ordine alfabetico e disponendoli nel metodo giapponese si ottiene nella prima riga orizzontale la luna, nella seconda il pianeta, quindi il sole e la stella. Il sole meccanico non riesco a capire che cosa sia, è tardi, continuerò le mie ricerche domani.”
Artemis passò la notte nella stanza dove aveva trovato il diario, la mattina seguente al sorgere del sole si alzò chiedendosi il motivo per cui in quella casa non vi erano orologi. All’improvviso comprese il significato del “sole meccanico” che sciocco era stato, tanto preso dalle deduzioni non aveva capito una cosa tanto semplice, il sole meccanico non era altro che un orologio, ora tutto tornava, le immagini dovevano ruotare in senso orario, provò a decifrare il messaggio ed ottenne:

“Nella tua camera devi andare e sul caminetto in alto della mano cattiva sapphirus devi toccare”

Artemis pensò “ un altro indovinello, questo è ancora più facile del precedente! Questo biglietto era stato scritto per il ragazzo di cui aveva parlato il nonno di conseguenza la camera di cui si parla è proprio questa, la mano cattiva rappresenta la sinistra mentre sapphirus non è altro che il termine latino per rappresentare lo zaffiro” si guardò intorno e in un angolo della stanza notò un piccolo caminetto che portava in alto a sinistra lo stemma di famiglia che appunto rappresentava uno zaffiro con la scritta “intellegentia potestas est” l’intelligenza è potere, il motto di famiglia. Si diresse verso il caminetto, toccò lo zaffiro e si aprì una piccola porta all’interno del camino, salì le scale che lo portarono in una stanza esagonale e di colore blu, con una scrivania e svariati libri, la stanza era molto disordinata e inciampando in una pila di libri perse l’equilibrio andando a sbattere vicino a una fessura, incuriosito vi guardò attraverso e vide la scacchiera dall’alto, la disposizione delle pedine non era casuale come poteva sembrare infatti se consideriamo che noi alla scacchiera diamo delle lettere da A ad H notiamo che le uniche pedine rimaste nella loro colonna erano la torre , il re e la regina attribuendo ad ogni una di sesse la lettera corrispondente alla colonna si otteneva la parola “ ADE” l’antico inferno greco che era rappresentato nel grande quadro all’entrata e osservando le altre pedine si notava una freccia che indicava il senso in cui bisognava far ruotare il quadro.
Scese di corsa le scale raggiunse il quadro e lo girò facendolo ruotare in senso orario, anche dietro questo quadro c’era un passaggio, vi entrò e si ritrovò in una stanza dove in una scatola di legno piena di polvere trovò una lente da detective, un taccuino per gli appunti e una pergamena sigillata con lo stemma dei Black , Artemis la aprì e lesse:

“Caro Silver,
complimenti, sei riuscito a risolvere il tuo primo caso, ti auguro tanta fortuna nel tuo nuovo lavoro sperando che tu non dimentichi mai l’antica ed illustre famiglia da cui discendi, ladro o detective un Black deve dare sempre il meglio di se stesso ed utilizzare il più grande potere, non quello della ricchezza bensì quello dell’intelligenza, elemento da sempre che distingue gli uomini veri.
Con affetto,Tuo padre”

Silver era suo nonno,ora tutto era chiaro,e si ricordò del diario,i mesi erano scritti in latino utilizzando le caratteristiche specifiche,infatti Ventus stava per Marzo,mese caratterizzato dal vento.

Quello fu il primo caso che risolse Artemis Black,colui che aprì le porte di un nuovo mondo per la famiglia Black

 
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