- Capitolo 1° -
L'UOMO È UNA BESTIA
Lei si chiama Chiara. Ha 17 anni. Lei ha una vita ordinaria. Esce con gli amici, va in discoteca il sabato, fuma qualche canna, mastica la gomma....
Chiara è incinta.
Ma lei non sa chi sia il padre del bambino che porta in grembo.... Non lo ricorda...
Quella notte... è stata con tanti uomini... o forse non era quella...
Era quella prima...... forse....
Quella notte al Mc'donald... già... ma quale... dei ragazzi con cui era uscita?
Non lo ricorda...
Chiara non vuole il suo bambino. Non le interessa se sta bene.
Non le interessa se sarà maschio... oppure femmina. Quando si accorge di aspettarlo
Ormai è tardi per abortire
Allora deve nascere.
Neanche i suoi genitori vogliono questo bambino.
Non vogliono che si sappia
Non vogliono che si veda.
Spediscono Chiara lontano, in campagna
Finché non arriva il momento.
Nove mesi.
Chiara va in ospedale.
Parla con un medico.
È suo diritto abbandonare il bambino a se stesso.
Il medico la odia per questo.
Odia la sua indifferenza
Odia la sua noncuranza.
Odia la sua inumanità.
Lui adora i bambini.
Vuole convincerla a fare l'anestesia totale quando sarà il momento.
Chiara non vuole.
Dice che vuole vederlo.
Davvero dopo averlo sentito muovere nel suo grembo per nove mesi,
dopo averlo visto nascere,
dopo averlo sentito piangere
lo abbandonerà in ospedale?
Uscirà da quella porta come se niente fosse stato?
Come se fosse entrata per fare delle analisi?
SI.
Chiara non vuole essere madre. Chiara non vuole prendersi la responsabilità di aver messo al mondo un bambino.
Un bambino che non ha chiesto di nascere per sua scelta.
Un bambino che nasce perché qualcuno una notte ha sbagliato.
Un bambino con un futuro in orfanotrofio.
Il giorno arriva.
Tutto è pronto.
Il medico affronta il suo compito con orrore e disgusto.
Quello che sempre per lui è un compito gioioso
Quello che normalmente è un giorno di festa.
Oggi sarà il giorno più triste.
E nasce.
In fretta.... Senza problemi.....
È una bambina.
Una bellissima femminuccia.
Chiara la guarda poco dopo.
Il suo volto è inespressivo, mastica la gomma.
Non dice nulla guardandola.
Non sorride.
Non piange.
Nulla.
Chiara passa davanti al medico.
"bhè io vado.... Se mi sbrigo a rimettermi domani c'è una festa..." dice con la borsa sulla spalla.
Sparisce.
Tutto l'ospedale è venuto a vedere la piccola nata.
È bella.
Tranquilla.
Bionda. Chiara è mora. Ha i capelli del suo papà ignoto.
Il papà X.
Come l'hanno chiamato nella cartella clinica.
Qualcuno piange.
Qualcuno chiede che ne sarà di lei ora.
Tutti i medici fanno una colletta per comprarle almeno una tutina e una coperta.
La chiamano Alba.
Lei se ne sta lì.... Nella culla... dorme succhiandosi il dito.
È ignara del mondo che c'è intorno.
Non sa che la sua mamma l'ha abbandonata come un fazzoletto usato in mezzo a una strada.
Non sa che la sua mamma non ha voluto neanche darle un nome.
Non sa che non conoscerà mai il suo papà.
Lei è pura. E innocente.
Si. Lei è INNOCENTE.
Perché questo... a una bambina innocente?...
L'uomo è la peggiore delle bestie.
E io vi dico adesso,
pregate per Alba. Pregate che l'accolga qualcuno meglio di chi l'ha messa al mondo.
Pregate perché sia felice.
Io lo farò.
Io la prenderei con me se fosse possibile.
Ma non posso.
Non sono sposata.
E per un bambino serve una mamma... e un papà.
Pregate per Alba.
Perché non si senta sola....
Vi prego.....
N.B. questa storia è vera. È accaduta oggi. Se qualcuno volesse prendersi cura della bambina, o conosce qualcuno che vuole farlo, vi prego contattatemi tramite il fermo posta.... È importante....
Questo è tutto quello che posso fare io.
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