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Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Beyblade (Bakuten Shoot Beyblade)
Titolo Fanfic: IL SORRISO DELLA PACE INFINITA
Genere: Fantasy
Rating: Per Tutte le età
Autore: artigliogatling galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 18/07/2006 20:49:35

la dannazione vampirica è una maledizione. chiunque ne venga liberato potrà conoscere ``il sorriso della pace infinita``.
 
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- Capitolo 1° -


Kai sedeva sul letto accanto a Rei, ancora addormentato. Lo fissava immobile dalla mezzanotte. Ogni tanto volgeva lo sguardo alla finestra, e pareva contare le stelle. Contò anche ora: contò tredici nuvolette e una sola stella la cui luce stava per essere eclissata. Si voltò verso Rei che stava aprendo gli occhi, sbadigliando. Si rese conto che non era solo.
-C-chi...chi c'è...?- domandò assonnato.
-Rei, sei sveglio!Finalmente!-
-Kai lasciami dormire...- mormorò il ragazzo, sistemandosi la coperta. -Stanotte avevo sempre sete e non ho dormito per niente...-
Kai non disse nulla. Rei si era alzato a sedere e annusava l'aria come se sentisse un odore particolare di cui non riusciva a spiegare la provenienza. Poi fissò Kai intensamente. Lui ricambiò lo sguardo e sussurrò una domanda.
-Cosa c'è?-
-...Hai...un profumo così buono, Kai...- sussurrò all'amico. Poi sembrò avere dei dubbi. -E' tuo questo odore, vero?-
-Sì... senti il mio vero odore come io sento il tuo.- Kai sorrise stranamente, con un'aria da pervertito sul viso.
Era calmo. Non sembrava essere pericoloso, anche se Rei avvertiva che aveva in mente qualcosa. Ma lui aveva sete...
-Ho sete...-
-Lo so, piccolo...- fece Kai con una parvenza d'affetto nella voce. Gli scostò i capelli dal viso. -Non sei ancora pronto...- gli si avvicinò tanto che le sue labbra si muovevano sul suo collo.- Non sai ancora cacciare...-
-Di cosa parli?- gli domandò Rei, disorientato.
-Non ti preoccupare... sono qui per insegnarti.- Kai si scoprì il collo sulla sinistra. -Mordi qui... più forte che puoi.-

-Non capisco.- esclamò Ralph in cucina. -Rei e Kai ancora non vengono giù a colazione. Forse Rei non sta bene.-
-Olivier, piantala.- disse Andrew ad Olivier che stava per accendersi una sigaretta.
-Perchè?- domandò Olivier. -Un pacchetto mi dura tre giorni. Non fumo tanto.-
-Teniamolo d'occhio.- disse Ralph. -Tieni.-
Ralph porse le poche sigarette rimaste ad Andrew e si intascò l'acciarino.
-Ecco, così non fumerai più.- disse Ralph.
-Ralph, Rei e Kai non ci sono ancora.- disse Gianni emergendo dall'altra stanza.
-Ah, sì... vado io...-
-Non preoccuparti, Ralph, vado a chiamarli io.- rispose tranquillo e gentile come sempre Olivier.
-Non credere che ti ridarà le sigarette per così poco!- esclamò Andrew.
-Ah ah.- rise Olivier. -Che simpatico.-

-Ahia!No, non così!- sibilò Kai infuriato.
-Scusa.-
-Sei il vampiro più maldestro che conosca!- ribadì per la terza volta Kai mentre si massaggiava il collo.
-Io non ci riesco...-
-Non preoccuparti, è solo questione di tempo.- assicurò Kai calmatosi. Bussarono alla porta.
-Kai, Rei!La colazione è pronta!- annunciò particolarmente pimpante Olivier da dietro la porta. Rei aprì.
-Oh, che gentile, perfino la colazione in camera.- scherzò Rei. Kai accolse l'umorismo con una risatina sommessa.
-Veramente ero venuto a chiamarvi per...- non fece in tempo a finire la frase. Rei tirò dentro la stanza Olivier e si mise fra la sua vittima designata e la sua unica salvezza: l'uscita.
-Guarda, Kai. Stamattina addirittura colazione alla francese.-
Rei tentò di mordere il ragazzo, ma riuscì solo a graffiarlo. La vittima riuscì a divincolarsi e indietreggiò verso Kai.
-Sei impazzito??- balbettò indietreggiando. Olivier urtò Kai, che lo afferrò per le spalle.
-A-aiutami... è pazzo...!- esclamò spaventato con un filo di voce.
-Non preoccuparti... è finita...- Kai morse violentemente il collo del ragazzo, che emise un urlo strozzato. Kai bevve fino alle ultime gocce del liquido vitale di Olivier, e poi lo lasciò cadere a terra. Il corpo ormai morente continuava a tremare convulsamente.
-Ehi!Grazie per avermi lasciato la mia parte, eh?- sbottò stizzito Rei.
-Dovevi spicciarti, se la volevi.- Kai guardò il corpo ai suoi piedi. -Maledizione... per colpa tua non sono riuscito a resistere... sono a digiuno da settimane... e adesso abbiamo bevuto la vita di Olivier!-
-Veramente l'hai bevuta tu!- rimbeccò Rei.
-Accidenti... se ne accorgeranno...- Kai si zittì un momento per pensare. -Vai di sotto, Rei. Lo nascondo fino a stanotte, dopodichè lo porterò nel bosco mentre gli altri dormono.-

-Dov'è Olivier?- chiese Takao, ormai a metà della sua colazione. -Perchè non è ancora tornato?-
-Si sarà perso.- ipotizzò Ralph non convinto. -Gli capita spesso.-
In quel momento arrivarono Rei e Kai.
-Alla buon'ora!!!- puntigliò Andrew ai nuovi arrivati.
-Zitto, Andrew.- La risposta seccata di Kai lo zittì immediatamente.
-Ciao, Rei.- disse Takao con un sorriso enorme. -Stai bene?-
-S-sì... bene...- rispose Rei a disagio. Non osava sorridere per paura che gli si vedessero i denti da vampiro.
-Hai visto Olivier?- domandò preoccupato Ralph.
-No, non l'abbiamo visto.- tagliò corto Kai. -Perchè?-
-Era venuto a chiamarvi...-
-Noi siamo venuti giù ora e nessuno ci ha detto niente.-
-Rei, ti vedo strano.- notò Takao. -Sicuro di star bene?-
-Lascialo in pace,Takao. E' stanco.- Intervenne non interpellato Kai.
-E' strano.- soggiunse Andrew. -A quest'ora Olivier doveva già essere di ritorno.-
-Andiamo a cercarlo, Ralph.- propose Gianni.
-Okay. Torniamo subito.-

Poco dopo Ralph e Gianni tornarono, senza notizie di Olivier.
-Non capisco dove possa essere andato... è... è sparito!- disse apprensivo Gianni.
"Kai... dove lo hai messo?" si domandò Rei.
-Siete sicuri di non averlo visto?- chiese sospettoso il padrone di casa.
-Stai forse insinuando qualcosa, Ralph? Se è così, parla chiaro, non mi va di cimentarmi nella traduzione di enigmi e rebus a quest'ora del mattino.- ribattè maligno Kai, senza alzare lo sguardo dalla sua colazione che tuttavia non aveva nemmeno toccato.
-Parlo molto volentieri,- rispose a tono Ralph. -dato il tuo particolare carattere, sei sicuro di non c'entrare niente con la scomparsa di Olivier?-
-Sicurissimo.- rispose freddo il ragazzo.
-Non mi fido affatto di te. Voglio sapere IMMEDIATAMENTE dov'è!-
-Temo di non sapertelo dire.-
Ralph si avvicinò bruscamente a Kai, lo afferrò con una mano alla gola, tirandolo a sè.
-Voglio sapere dov'è, ORA!!- gli gridò in faccia.
-Lasciami. Non sopporto che mi si tocchi.- Kai strinse il polso di Ralph con la mano destra. Il volto di Ralph si contorse in una maschera di dolore. Gridò. -Non toccarmi mai più, se ci tieni ad avere il polso ancora intero.-
-Kai,calmati...!- intervenne Rei. -Non è il caso di mettersi a litigare! Magari Olivier è soltanto nella sua stanza!-
-Voglio sperare che sia come dice il tuo amico!- Ralph si toccò di nuovo il polso dolorante e invitò Andrew a venire con lui a cercare Olivier. Kai trascinò Rei pochi passi più in là per potergli parlare.
-Rei, sei pazzo?!Perchè gli hai detto dov'è?Adesso penserà che sei stato tu!-
-Io ho solo tirato a indovinare, non ho idea di dove sia!-
-Nel suo letto, morto!-
-Non perdere la testa, Kai! Se no Ralph ci scopre davvero!-
-Sì...- ammise Kai. -Hai ragione.-

-Andrew... devo parlarti.- disse improvvisamente Ralph dopo un lungo silenzio.
-Ti ascolto.- rispose Andrew un po' timoroso. Ralph pareva così serio...
-Kai non...- si fermò un momento, sospirando. -beh, lo so che ti sembrerò un folle, ma devi credermi: sai che non faccio discorsi vaneggianti e irrazionali senza che ce ne sia una ragione ben precisa e per quanto incredibile, POSSIBILE.-
-Sì... ma cosa devi dirmi?- Andrew lo guardò con occhi enormi. Sembravano quelli di un bambino che chiede ai genitori di raccontargli una storia del terrore. -Mi sto preoccupando.-
-Kai non è...- prese coraggio. - Kai non è umano.-
-Come??-
-E' così. Guarda.- Ralph alzò il braccio. Il polso che Kai gli aveva stretto era livido come se fosse rimasto incastrato sotto uno schiacciasassi. Andrew non disse niente, restava solo a fissare il braccio incredulo.
-Quale uomo con una semplice stretta può fare questo?- continuò Ralph. -E inoltre da quando è qui al castello, ho controllato con attenzione i suoi pasti.-
-Cosa c'è che non va nei suoi pasti?-
-Che non li mangia.- rispose Ralph, serissimo. -Non tocca mai cibo, MAI. Ed è mio ospite da due mesi, Andrew.-
-Forse mangia per gli affari suoi...- azzardò Andrew.
-No, ce ne saremmo accorti. Ci sono sempre i miei domestici in cucina e nelle dispense. No, Andrew. Lui da quando è qui al castello, non mangia mai. Come fa a vivere?-
-Allora, ricapitolando...- fece Andrew, che forse capiva dove il suo amico volesse arrivare. -Kai non mangia da due mesi, ha una forza incredibile e quest'oggi è sparito Olivier che lo stava andando a chiamare...-
-Hai capito, finalmente.-
-Veramente... no. Non ho capito cosa stai cercando di dirmi.-
-Kai esce dalla villa soltanto di notte, se no se ne sta in biblioteca o comunque in casa. Non mangia mai, e da quando lui è qui due delle mie cameriere si sono "licenziate" andandosene senza avvertire nessuno, e inoltre è fortissimo. E contiamo inoltre che - Ralph era paonazzo dalla rabbia. -da quando è arrivato, Rei sta avendo disturbi notturni, sete continua, sogni che lo agitano e attacchi di sonnambulismo!-
-Tu stai pensando...-
-Sì, Andrew!- lo interruppe Ralph. -Sto pensando che Kai è un VAMPIRO! E ne avrò la prova, se troveremo Olivier.-
-Mi stai dicendo che Olivier è...?-
-Morto...- mormorò Ralph. -Dissanguato da quel mostro maledetto!-
I due arrivarono davanti alla porta della stanza di Olivier. Andrew esitò ad aprirla.
-R-Ralph, io...-
-Aprila.-
-No, io... ho paura...-
-Aprila, Andrew.- ripetè Ralph. -Dobbiamo sapere.-
Andrew fece per replicare, ma la voce gli morì in gola. Deglutì rumorosamente e spinse lentamente la porta.
-N-non è possibile!-

Rei e Kai quel pomeriggio erano nella biblioteca, al riparo dal sole che Kai non sopportava, ma che stava per calare. Rei ancora riusciva a starci, ma soltanto perchè ancora fresco di battesimo di vampiro. Si guardò attorno, prima di parlare a Kai.
-Kai,- esordì. -Perchè mi hai... mi hai...?-
-Battezzato?- Kai non distolse lo sguardo dai libri che stava studiando. -Leggi qui. C'è la tua risposta.-
Gli porse un libro vecchio, con una copertina di pelle blu scuro. Sulla pagina c'era un titolo, ma Rei non riusciva a leggerlo. Non era per qualche difetto di vista. Semplicemente, non conosceva la lingua in cui era scritto.
-Non riesco a leggerlo...- ammise Rei. -Che lingua è?-
-Romeno centrale antico.- rispose. Prese il libro e iniziò a leggere. -Il battesimo del Nosferatu (con questo nome intendono il vampiro tradizionale) viene compiuto da un vampiro con almeno tre anni di esperienza ad una sua vittima. Il Nosferatu succhia parte del suo sangue e poi fa in modo di far bere il suo alla vittima. In questo modo in meno di una settimana il battezzato diventa a tutti gli effetti un Nosferatu. Solitamente se un vampiro battezza una vittima è perchè ne apprezza delle qualità caratteriali che gli piacerebbe avere per sè.-
-Quindi,- ribettè Rei -Mi hai battezzato perchè mi apprezzi...-
-Non proprio, caro Rei.- si sporse dal tavolo fino ad arrivare a pochi centimetri da lui. -Io ti amo.-
Rei credette che volesse baciarlo, invece Kai gli passò la lingua stranamente fredda sulle labbra.
-Sei... gelido!- esclamò Rei.
-E ci credo,- rispose Kai. -La mia temperatura corporea di solito si aggira attorno ai dieci gradi.-
In quel momento entrò Takao. Era pallido e sembrava stare abbastanza male. Kai lo guardò con un sorriso soddisfatto.
-Che hai, Takao?- gli domandò sempre con quello strano sorriso in volto.
-Non mi sento bene...- rispose. -Ho un gran mal di testa e mi sento molto debole... credo che sia perchè non dormo bene, ultimamente... mi sveglio sempre più stanco...-
-Strano.- commentò Rei, non sapendo cosa potesse averlo ridotto così.
-Forse stai prendendo troppo sole, Takao.- ipotizzò Kai celando il suo sguardo dietro uno dei libri della biblioteca.
-Ah, proprio non lo so...- si arrese Takao. -Sono stanchissimo... vado a farmi un pisolino... magari mi sentirò meglio...-
Fece per avviarsi lungo il corridoio, ma cadde in ginocchio senza forze. Kai gli si avvicinò e lo sorresse.
-Ti accompagno io.- disse Kai, con un tono che non ammetteva rifiuti.
-Grazie...- mormorò Takao esausto. Una volta in camera riuscì a parlare di nuovo. -Non so cosa mi renda così debole...-
"Io sì", pensò tra sè e sè Kai. "Presto lo saprai anche tu, perchè la tua vita è appesa ad un filo... e lo reciderò stanotte!"
Kai distese Takao nel letto, dopo essersi assicurato che la porta fosse perfettamente chiusa a chiave. Gli toccò il collo.
-Come sei caldo...- gli disse.
-Forse ho la febbre....- mormorò Takao sfinito. Chiuse gli occhi per qualche secondo. Poi sentì che qualcuno gli stava leccando il collo... ma la sua lingua era freddissima. Aprì gli occhi, e vide Kai stranissimo, come non lo aveva mai visto.
"Sto sognando...mi sono addormentato e sto sognando...", pensò Takao.
Kai era pallido in volto, e sembrava che le sue labbra fossero rosse come il fuoco. Anzi, come il sangue. Nell'assurda fantasia di quel sogno Kai pareva avere anche gli occhi rossi. Gli leccava il collo ed il viso con una lingua rosso vivo, e le sue mani -bianche, gelide e forti- gli attraversavano tutto il corpo cercando e soffermandosi nei punti più caldi.
D'un tratto, Takao fu distratto per qualche istante dalle manovre di Kai per una fitta che aveva sentito al collo. Kai aveva passato la lingua sulla ferita che aveva da qualche giorno. Le mani bianche e fredde del vampiro continuarono la loro ricerca del calore nel corpo di Takao, che sembrava ipnotizzato, quando lui ebbe un pensiero remoto nella mente. "Ho sentito dolore... se è un sogno, come ho potuto sentire il dolore?". In quel momento le mani trovarono la fonte del calore e la raggiunsero, togliendo ogni pensiero alla vittima.
Kai sollevò la testa dal delizioso angolo tra la spalla e il capo di Takao, guardandolo negli occhi.
-Dammi tutto quello che hai.- disse Kai con un tono lussurioso che seppe reprimere ogni protesta della sua preda.
Nella mente di Takao si formularono molti pensieri, ma nessuno venne ascoltato. Gli sembrava una frase ridicola, eppure...
-Sì... prendi quello che vuoi...- sussurrò Takao come se fosse in un altro mondo. Quello che vide gli sembrò folle.
"Takao,Takao... mi sa che hai preso un'insolazione... vedo Kai con dei canini lunghissimi... sono fuori di me..." pensò.
-Sei mio...- sussurrò Kai, che ormai poteva già sentire il sangue caldo scorrere dentro di lui. -Mio per sempre!-
Lo morse con violenza febbrile, Takao emise un gemito strozzato, e spalancò gli occhi, riportato bruscamente alla verità. Non era un sogno. Non si era addormentato, e Kai stava davvero bevendo il suo sangue, prendendo la sua vita... Vampiri? Ma no... era assurdo... i vampiri non esistono... eppure ce n'era uno che lo stava uccidendo... Il suo morso si stringeva implacabile, mentre lo stringeva al suo corpo gelido. In un riflesso dettato dal dolore Takao graffiò la schiena pallida e fredda con le dita rigide, mentre gemeva e le lacrime sgorgavano dagli occhi.
Kai si staccò con la stessa violenza con cui aveva attaccato, con il mento sporco di sangue, emettendo un verso esultante.
-Niente è meglio di bere la tua vita...- disse Kai mentre accarezzava Takao, che lo guardava con occhi persi e spaventati. -E' così calda e piena di emozioni che quando la assaggio mi sembra di vivere di nuovo...-
Takao emetteva dei sibili cercando di parlare ma non ci riusciva. Kai capì ugualmente la supplica nei suoi occhi.
-Vuoi vivere?Ma non puoi!- Kai rise con un velo d'affetto. -La tua vita è dentro di me, ora. Ma se vuoi... posso darti la mia.-
Kai si ferì il polso, dal quale uscirono dei rivoletti di sangue scurissimo. Pose il taglio proprio sopra le labbra di Takao, affinchè potesse berne ed ottenere un vita vampirica. Lui, come in trance, cominciò a succhiarne.
-Sei molto bravo, cucciolo mio.- gli disse Kai, sempre con quella finta tenerezza nella voce. -Solo un altro pochino, su.-
In quel momento, Kai vide un'ombra sul davanzale della finestra che si stagliava nera contro il tramonto alle sue spalle.
-Rei!- esclamò, riconoscendolo. -Cosa fai qui?-
-Perchè hai preso anche Takao?- ringhiò furioso. -Potevo bastarti io!-
-Takao è molto meglio di te!- rispose a tono Kai. -La sua vita è più dolce!-
Rei emise una specie di sibilo che esprimeva la sua rabbia, e poi andò via. Kai sostenne Takao fra le sue braccia, mentre lui chiudeva gli occhi esausto. Respirava affannosamente. Kai gli accarezzò i capelli.
-Non preoccuparti, amore mio,- gli sussurrava. -sei salvo, e adesso staremo insieme per sempre.-

-Ma cosa?- balbettò in lacrime Andrew. -CHE COSA può averlo ridotto così?-
-Adesso lo stermino!- gridò Ralph armandosi di un attizzatoio.
-Dove stai andando?-
-Anche se sei sovrumano, non mi sfuggirai!- continuò il suo monologo Ralph, senza sentire una parola dell'amico.
-Ralph, fermati!- lo supplicò Andrew, ma lui non lo ascoltava nemmeno.
-Se ti metto le mani addosso, io ti...-
-PORCA TROIA, Ralph!- gridò ad un tratto. Ottenne l'effetto sperato. Ralph lo guardò incredulo. Da quando lo conosceva, aveva imparato che una peculiarità di Andrew era che non diceva MAI parolacce. -Mi stai ascoltando?-
-Che cosa vuoi?- rispose seccato. -Devo andare a togliere di mezzo un dannato assassino!-
-NON TI AZZARDARE!-strillò Andrew.-Non voglio che tu finisca come Olivier! Hai capito?! Nessuno dei miei amici deve finire in quel modo!- strinse un braccio di Ralph in un debole tentativo di trattenerlo. -Ma non hai visto... come era ridotto? Non sembrava più nemmeno un uomo...- la voce gli si incrinò per il pianto.
Ralph gli porse un fazzoletto bianco per asciugarsi. Era la prima volta che Andrew piangeva.
-Andrew,- gli spiegò pacatamente. -Se non lo uccido farà del male a molti altri, lo capisci?-
Andrew non disse niente ed annuì, consapevole che non sarebbe mai riuscito a fermarlo.
-Coraggio, adesso calmati e vai da Gianni.- gli disse Ralph con tono gentile. -Spiegagli tutto e restate al sole finchè c'è.-
-Okay...- mormorò Andrew. -Okay....-
-Se per caso lo incontri prima di me, fai finta di niente, va bene?-
-Sì...- Andrew deglutì al solo pensiero. -Buona fortuna, Ralph.-
-A più tardi.-

Andrew stava tornando sui suoi passi, da solo, cercando di rimanere nei corridoi baciati dal sole. Tuttavia era ad un bivio: poteva scegliere la solita strada per la sala da pranzo, nell'ombra, ma almeno sarebbe arrivato in due minuti, o arrischiarsi per un corridoio assolato che però portava chissàdove. Optò per la strada abituale. Ci mancava soltanto che si perdesse nei corridoi della villa di Ralph poco prima del tramonto. Ormai mancavano pochi minuti. In cima alle scale, il lampadario non funzionava. Scese dunque le scale nella penombra e quando fu in fondo gli venne un colpo al cuore a vedere Kai seduto sulla ringhiera. Come diceva Ralph, doveva fare finta di nulla.
-Ciao, Kai...-
-Ciao, Andrew.- gli fece Kai con un tono di voce caldo. -Cosa fai tutto solo al buio?Non hai paura?-
-S-sono grande per aver paura del buio.- rispose evasivo Andrew.
-Capisco... non sei un bimbo spaventato...- ribattè provocante il vampiro. -Ma non si sa mai cosa c'è nel buio, no?-
-Già...- si limitò a ribattere.
Andrew fece per riprendere la strada verso la sala, ma si accorse che Kai lo seguiva.
-Dove vai?- chiese il vampiro.
-Nella sala, cercavo Gianni.-
-Ti posso accompagnare?- chiese in tono supplichevole.
-Va bene...- si arrese Andrew.
Cominciarono a camminare fianco a fianco nei corridoi ormai ombrosi. Andrew era spaventato dal fatto che non si accendeva nemmeno una luce, come fossero tutte fulminate. Maledizione.
Proseguirono quindi per i corridoi senza illuminazione, quando Andrew gettò un'occhiata alla finestra. Il sole era completamente scomparso all'orizzonte.
-Vieni con me,- si sentì sussurrare nelle orecchie.
Venne trascinato in una delle dispense, nonostante le sue grida e i suoi tentatvi di liberarsi dalla stretta del vampiro, e da lì giù per una botola, raggiunsero le segrete dell'antico castello, dove Kai lo intrappolò legandolo con le vecchie e pesanti catene che avevano fino a quel momento trattenuto uno scheletro ormai ridotto in polvere.
-Molto bene, Andrew.- fece Kai con tono superbo. -Adesso restiamo qui ad aspettare il tuo principe salvatore.-
-C-chi?-
-Ralph, è ovvio.- fece Kai seccato. -Se mi uccide, Takao e Rei guariranno e tu sarai salvo. Se vinco io... farò di te un altro dei miei compagni di eternità. E poi, visto che questa casa mi piace molto, credo che me la terrò tutta per me.-
-Gianni... dov'è Gianni?- domandò Andrew cercandolo nella stanza. -Cosa gli hai fatto?-
-Al momento, niente.- disse Kai. -Ho preso te perchè sei il primo dei due che ho incontrato per attirare Ralph.-
-Ma Ralph come fa a sapere che siamo qui?-
-Gli ho lasciato un messaggio.-

Ralph irruppe nella stanza di Takao. Lo trovò ai piedi del letto, e riconobbe in lui i segni del battesimo del vampiro: forte febbre che lo avrebbe portato alla morte (e poi alla rinascita), le ferite aperte sul collo, le labbra graffiate che segnalavano l'inizio della dentizione del vampiro, il respiro affannoso e lo stato di semi-incoscienza. Takao era ormai prossimo alla morte e alla resurrezione. Non poteva perdere tempo: doveva uccidere Kai al più presto. Lo avvicinò.
-Ehi, Takao,- lo chiamò. -Mi senti?Takao?Sono Ralph, mi riconosci?-
-Ti aspetto nelle segrete,- disse in stato chiaramente incosciente. -Ho il tuo amico Andrew... portamelo via, se puoi...-
-Quel vigliacco ha preso Andrew...- riflettè Ralph a denti stretti. -Nelle segrete è avvantaggiato, vede al buio e non teme le trappole che ci possono essere... ma non posso permettere che un altro dei miei amici muoia per causa di quel mostro!-
Detto questo, abbandonò Takao nella stanza. L'unica cosa che poteva fare per lui era distruggere il suo aguzzino per restituirgli la vita.

-Ahia!- gemette Andrew mentre la lingua affilata del vampiro gli feriva la spalla. -Smettila!-
-Ringrazia il tuo amico Ralph,- ribattè secco Kai. -Se fosse venuto subito non dovrei praticare questo interessante e divertentissimo passatempo!-
-Kai, maledetta creatura, sono qui!- urlò Ralph dal fondo della stanza.
-Era ora.- disse Kai.
-Lascia andare Andrew, subito!-
-Non ci penso nemmeno.- replicò tranquillo Kai. -Mi piace così tanto!-
-Non ti conviene farmi arrabbiare!- ringhiò Ralph.
-E perchè no?Tanto sei già furioso!-
-Ralph, non dargli retta!- esclamò Andrew.-Cerca soltanto di distrarti!-
-Non ci riuscirà.-
-Ah, no?- Kai si avvicinò alla lanterna e la spense. Gli occhi spaventati di Andrew e quelli furiosi di Ralph piombarono nell'oscurità più totale. Kai rise trionfante.
-Al buio come fai a colpirmi, Ralph?- mormorava divertito da un punto immerso nel buio.
-Piantala di fare il superiore! Sei la creatura più indegna di abitare la terra!-
-La tua è tutta invidia.- disse. Ralph lo faceva parlare, cercando di capire in che direzione colpire, ma lui si spostava sempre prima che riuscisse a vibrare il colpo. -Però se mi chiedi scusa in ginocchio e mi supplichi di perdonare la tua presunzione, ti posso fare un regalo.-
-Tienitelo!!!- Ralph colpì ancora, ma a vuoto.
-Potrei fare di te un altro dei miei compagni.-
-Mi inginocchierei a te soltanto se fossi certo che facendolo ti ucciderei!- gridò Ralph adirato.
Kai immobilizzò le braccia di Ralph, sussurrandogli all'orecchio.
-Ne sei certo? E se ti piacesse?-
Ralph si divincolò dalla stretta e lo colpì. Tuttavia lui non fece una piega. Toccandosi la tasca sentì che conteneva qualcosa.
-Mettiamo da parte le nostre divergenze.- stava dicendo. -Prova ad immaginartelo, Ralph. Noi due, sotto una coperta, che cerchiamo di scaldarci nell'unico modo che ci è concesso, dopo che il fuoco è diventato come aria e il sole ci ha negato il piacere più semplice della sua calda luce...-
-E' questo che vuoi?Scaldare l'atmosfera?Ci penso io!-
Ralph accese l'acciarino che Olivier gli aveva dato quella mattina. Kai rise guardandolo.
-Pensi di darmi fuoco?- rise. -Provaci. E' inutile.-
-Non voglio darti fuoco.- ghignò Ralph. -Ma ora... TI VEDO.-
Kai fece un rapido passo verso Ralph e soffiò sull'acciarino, spegnendolo. Era una luce debole, ma era stata in grado di mostrargli dove fosse il vampiro. Afferrò l'arma dell'antica armatura che aveva con sè più saldamente e la lanciò. Sentì Kai lanciare un grido agghiacciante.
"L'ho colpito?" si chiese. Corse ad un angolo e accese in qualche istante una lanterna. La allungò verso il fondo della stanza e vide l'incredibile. L'arma da lui lanciata non aveva colpito Kai. Il vampiro era trafitto da una lancia d'argento nel centro del petto. L'arma era impugnata dalle mani orribilmente scorticate di Andrew.
-Andrew!Come ti sei liberato?-
-Mi sono sfilato le catene...- rispose. -Anche se mi sono strappato quasi tutta la pelle...-
La loro attenzione fu attirata da Kai, che emise un verso strozzato accasciandosi a terra. Strinse il polso di Andrew.
-Grazie...- mormorò. I suoi occhi sembrarono più luminosi che mai. -Finalmente posso morire...-
-Kai!-
-Mi dispiace... per Olivier...- mormorò con un filo di voce.
Kai cadde a terra senza vita. Sul suo volto comparve un sorriso. Era un sorriso che esprimeva un'infinita pace e una grande felicità. Finalmente, poteva godersi la pace infinita sotto i raggi caldi del sole.

 
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