FINALMENTE L`ARRIVO
- Capitolo 1° -
ESSERE FENICE 5
Takao non smetteva di camminare avanti e indietro turbato dalla preoccupante situazione:Max ancora non si svegliava e ,quel che era peggio,Kei non arrivava.Il dottore guardava il ragazzo sconsolato sapendo quel che provava:gli erano già capitati simili situazioni ma mai gli interessati erano ragazzi appena maggiorenni.Stava male al sol guardarli e al sapere di non poter far nulla per loro.Takao decise di richiamare Kei nella speranza di avere buone notizie.Si diresse verso la cabina telefonica e appena fuori l’ospedale:gli dava fastidio che all’interno dell’ospedale qualcuno ascoltasse la sua conversazione capendo il suo problema e compatendolo quando non ce ne era bisogno.Compose rapido il numero di cellulare del russo e attese di sentir squillare ma quello che sentì fu ben altro… “Il cliente da lei chiamato non è al momento raggiungibile..”….aveva spento il cellulare?Ma come gli era saltato in mente?Aveva davvero avuto problemi con uno sciopero?Rischiava seriamente di non arrivare?Si lasciò scivolare lungo il vetro freddo e trasparente della cabina nascondendo la testa fra le gambe per coprire alla gente le lacrime che scendevano lungo il suo viso.
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“Accidenti!!” “Che hai?” “Il cellulare non prende qui!””Logico!!Siamo a chissà quanti metri d’altezza diretti verso il Giappone.Cosa pretendevi?Comunque ho una buona notizia:fra meno di un quarto d’ora siamo arrivati!””Bene….”concluse la conversazione sconsolato Kei appoggiando la testa sul vetro del finestrino.Non si sentiva stanco,ne aveva sonno,ma sentiva come la testa pesante:con tutto quel che era successo gli sembrava che ormai non riuscisse più a reggere nulla!Nella sua testa si ripetevano le scene di lui e Rei che litigavano e dopo immaginava il salto nel vuoto che la sua amata metà aveva compiuto come gesto di disperazione e richiamo…un richiamo che lui non aveva ascoltato!Boris diede una pacca sulla spalla del dranzerblader risvegliandolo dai suoi pensieri”Perché non ci dici un po’ che hai fatto in questi tempi?Qualcosa che ti distragga….””Già,è da un bel po’ che non ti sentiamo!!””Bhè…che volete che vi dica….la maggior parte del tempo l’ho passata con rei….eravamo andati a vivere nella mia villa per stare un po’ sol….”si bloccò.Boris e Yuri lo guardarono,chi dallo specchietto retrovisore,chi da pochi centimetri di distanza.Solo in quel momento a Kei era tornato in mente un episodio che fino ad ora aveva tralasciato totalmente……accadde in una calda e assolata giornata ….solo una settimana prima se non di meno.Rei e Max erano andati a far spesa fuori e lui era rimasto solo con takao nella villetta dell’amico giapponese.Annoiati decisero di sfidarsi a beyblade per passare il tempo,e come sempre finì in parità.Si annoiarono presto anche di quel passatempo e si sdraiarono sul pavimento fresco in legno per cercare di combattere almeno il caldo.”Senti…..posso chiederti una cosa?”gli chiese Takao”Dimmi….””Se io ti dicessi che mi piaci,e che adesso vorrei essere solo tuo….tu che faresti?”.Il russo per risposta gli scoppiò a ridere in faccia prendendola come una battuta ma tornò serio non appena capì che l’amico non scherzava.Non sapeva nemmeno lui perché lo aveva fatto:sapeva solo che si lasciò andare alle lusinghe dell’amico ma se ne pentì subito dopo dicendogli che per lui era stata solo un’avventura.Era finita lì,ma per sicurezza andò a vivere con rei nella sua villa,in modo da esser sicuro di non ricascarci.”Kei,tutto ok?” “Ah…..no…veramente io…mi sono ricordato di una cosa…””Bhe,parla!””Non posso……voi mi giudichereste….e mi odiereste…..e io non vo..PUNCH!!!!”Senza preavviso e senza che se ne rendesse conto kei ricevette un pugno in volto da parte da Boris,l’unico che gli era abbastanza vicino da poter fare una simile cosa.Il pugno però non era come uno dei suoi soliti:era come uno schiaffo,più leggero delle solite botte che gli dava quando scherzavano.Sembrava come un avviso…”Non ti azzardare a trarre simili conclusioni senza che noi abbiamo detto nulla…chiaro?”kei si accarezzò la guancia colpita e sorridendo,con occhi lucidi,disse”ok…però,prima lasciatemi parlare.Poi potete anche gettarmi fuori dall’elicottero!”
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Ancora…un’altra volta…per quanto ancora vedrò il suo volto?Continuerò a vederlo per sempre come una punizione?In fondo è piacevole……il suo viso è così bello……anche se contratto dalla rabbia per quello che gli ho fatto……io non posso non amare quei lineamenti…sembrano quasi femminili!Ma il suo corpo….quello si che è da vero maschio….quanto lo amo….quanto amo ogni parte del suo corpo……….forse è per questo che continuo a vedere il suo viso anche se sono morto:è la mia pena,la pena che devo scontare per aver tradito quello che di più caro al mondo avevo……oh,kei,se solo potessi tornare indietro…….se solo potessi evitare di scappare fuori dalla villa sotto la pioggia,se solo mi fossi buttato fra le tue braccia piangendo e chiedendoti scusa….se solo potessi cambiare i fatti……io ….non ci penserei due volte su quello che farei!
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“takao!Ma sei tu?”il giapponese rialzò gli occhi al cielo uscendo dal suo nascondiglio.Davanti a se una ragazza dai corti capelli castani lo osservava incuriosita e preoccupata.”Illary?Che ci fai qui?”chiese il ragazzo riconoscendo l’amica e rialzandosi dopo un breve pianto.”Te piuttosto:hai gli occhi rosi,hai pianto!””Non è niente,è solo uno sfogo!Che ci fai all’ospedale?””Non ricordi che mia madre lavora qui?Sono passata a portargli delle cartelle che ha scordato a casa!””Ah,capisco….””Come mai così abbattuto?Di rado ti vedo in uno stato simile!””Non lo hai saputo?””Cosa?”Il giapponese afferrò la ragazza per le spalle e con sguardo serio,uno sguardo che mai mostrava al viso della giovane,disse le parole che mai avrebbe voluto ripetere:pronunciarle era come rivivere la tragedia e lui,ne aveva abbastanza di tutto quanto.Illary rimase in silenzio ascoltando tutta la storia,dopo,parlò”D-dov….dove……dove è….””Piano 2,stanza 144….”disse lui intuendo la domanda della ragazza.Illary corse via verso l’entrata dell’ospedale da cui era appena uscita.Takao la seguì con lo sguardo sapendo bene cosa provasse la ragazza ma neanche lui poteva aiutarla:prima doveva trovare qualcuno che aiutasse lui,e quel qualcuno era solo Kei!Illary si trovava davanti la stanza 144,indecisa se entrare o no.Dopo vari ‘se’ e ‘forse’ afferrò con forza e decisione la maniglia della porta e la spinse addentrandosi in una stanza semibuia.Le finestre erano aperte ma le serrande per metà tirate giù.Davanti a se vi era un letto ed un ragazzo dai capelli neri e la carnagione bianca:dormiva mentre dei macchinari che gli erano stati collegati lavoravano senza sosta.La giovane si avvicinò lenta e incerta verso quel letto assistendo ad un crudo e orrendo spettacolo che mai avrebbe voluto vedere nella sua vita:l’unico ragazzo che avesse mai amato nella sua vita lottava fra la vita e la morte dopo aver tentato di abbandonare tutti e tutto.”Perché l’hai fatto Rei?Perchè….”disse sedendosi sul letto.Accarezzò quei lunghi e lisci capelli neri pensando che aveva rischiato di non poter più nemmeno vederli.I dottori le avevano fatto perder tempo dato che il ragazzo era in terapia intensiva….”Non può entrare signorina!!”le avevano urlato.Fortuna che la madre lavorava lì e ci mise una buona parola.Ora voleva solo stare con lui.Ed era in questa situazione che pensava a come vendicarsi,come farla pagare al bastardo che aveva ridotto così la sua ragione di vita……”Perché invece di venire da me ti sei messo con quello……perché accade tutto questo…”e scoppiò a piangere per la rabbia e la disperazione gettandosi fra le braccia del corpo esanime di Rei.
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L’aria gelida che tirava passò indisturbata dal finestrino aperto dell’elicottero rendendo ancora più tesa la situazione all’interno.Kei teneva perennemente la testa china mentre parlava e spiegava il suo peccato ai suoi più fedeli amici.I due,per risposta,rimanevano in silenzio ad ascoltare come avevano promesso.Non appena finì il suo racconto,Kei nascose il viso fra le mani vergognandosi del suo comportamento e cercando invano la forza di fermare le lacrime.Boris si voltò per guardarlo:non era più il Kei che aveva conosciuto da piccolo,un ragazzino troppo ambizioso per la sua età con una arroganza fuori dal comune e un carattere già improntato dalla rigida educazione impostagli dal nonno.Ora era un ragazzo di 18 anni e mezzo che a malapena teneva a freno le sue emozioni,quasi a voler rimettersi a paro per quel che non aveva fatto in passato.Era già strano veder un maschio piangere,ma veder Kei piangere lo era ancora di più e questo provocò nel russo dai capelli chiari una strana sensazione,come di instabilità,come appena si perde uno dei punti di riferimento della propria vita.Era Kei quello che razionalmente risolveva ogni problema,non lui.Era Kei a dare i consigli giusti al momento giusto,non Yuri.E ora che l’amico aveva bisogno di tutto ciò,loro due non sapevano cosa fare.”Senti…”provò d’un tratto Yuri”Io non so quanto possa servirti quello che sto per dirti,ma voglio provarci lo stesso!Qualche mese fa sono stato con una ragazza più piccola di me:era dolce,carina ,gentile e solare…tutto il mio contrario!Pensai che la regola degli opposti che si attraggono fosse vera e passai con lei dei mesi stupendi!Non dimenticherò mai il sorriso che riservava solo per me,le carezze e i baci scambiati….non ci siamo mai spinti oltre,lei non si sentiva pronta e io non l’avrei mai obbligata a far qualcosa che non voleva.Un giorno lei fu costretta ad andare ad una cena di famiglia e io decisi di vedermi con un po’ di amici a casa mia per cena in modo da passare la serata.Se ne andarono presto tranne una ragazza che avevo conosciuto quella sera.Me l’avevano fatta conoscere delle amiche con cui esco spesso dicendo che mi voleva conoscere ma io dissi che ero già fidanzato e non avrei mai fatto nulla che potesse essere un tradimento per la mia ragazza….ma sono pur sempre umano….e errare è umano….e io essendo maschio e debole alla carne non resistetti alle provocazioni di quella ragazza appena rimanemmo soli.Appena finito le dissi di andarsene e che era stata solo un’avventura:lei si arrabbiò e raccontò tutto alla mia fidanzata.Se non ci avesse pensato lei io non gli avrei mai detto nulla per non farla soffrire anche perché per me quello non significava nulla….ma per lei si,e ci lasciammo.Se potessi tornare indietro eviterei di cedere ai miei istinti ma penso che sarebbe comunque difficile resistere….in fondo non lo facevo da molto e quella ragazza si era servita a me…….ma perdere la mia fidanzata…….è stato orribile!Forse tenendo tutto nascosto a Rei eviteresti di peggiorare le cose ma se dovesse scoprirlo da solo,allora,cosa faresti?Gli mentiresti?E se lui ti rinfacciasse questo giorno tu cosa ti inventeresti?”Yuri rimase in silenzio aspettando risposta,una risposta che non tardò ad arrivare.”Avevo già deciso di dirglielo,ma non sapevo se fosse la cosa giusta….avevo bisogno di un consiglio….””Kei!”disse Boris attirando l’attenzione del dranzerblader”Quando pensi di non farcela da solo,quando capisci di aver bisogno di un aiuto…..noi siamo sempre qui per aiutarti!Ricordatelo….””…..umpf!E io che mi aspettavo un paio di ramanzine…..seguirò il vostro consiglio…”e sorrise ad entrambi.Yuri allora,guardandolo dallo specchietto retrovisore,ricambiò il sorriso dicendo”E indovina un po’?Ho una bella notizia:siamo arrivati!!”
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