UN VECCHIO AMICO
- Capitolo 1° -
Questa è la prima volta che mi scrivo una fan-fiction del tipo "Giallo-avventura". Per piacere, siate clementi!!!
Nota N°1: Tutte le persone presenti in questo racconto sono immaginarie. Ogni riferimento a persone esistenti è puramente casuale.
Nota N°2: Più avanti nella fan-fiction ci sarà una piccola "sorpresa"... ma non vi svelo altro!!!
Tokyo, 25 giugno
E' da poco iniziata l'estate. In molti per evitare il caldo afoso del pomeriggio rimangono a casa, aspettando che la temperatura sia più "accettabile" per uscire. Tra questi c'è Yugi Muto, che insieme ai suoi amici Joey, Tristan e Tea trascorrono il tempo guardando la televisione.
Yugi: Caldo in questi giorni, no?
Tea (passandosi una mano sulla fronte): E sì! E poi con quel puzzle del millennio al collo, chissà che sudate!
Yugi: Cerco di resistere...
Joey (attaccato come una ventosa al ventilatore): Evviva colui che ha inventato il ventilatore!
Tristan (faccendo zapping): Ma in estate non fanno mai niente di interessante in TV? Vediamo cosa dice il telegiornale...
Giornalista: Buongiorno a tutti dal vostro Nicola Bivio! (per chi non lo conoscesse, è il giornalista di "Mediaset occupata!", la mia prima fan-fiction, che consiglio di leggere, ripescato per l'occasione N.d.A.)
Apriamo il TG con la presentazione al pubblico di una antica tavola di pietra egizia, scoperta dall'archeologo e direttore del museo egiziano di Torino Luigi Coppa, intervistato dal nostro inviato Enrico Passacqua (anche lui nella fan-fiction "Mediaset occupata!").
Enrico: Dottor Coppa, ci parli un po' di questa scoperta...
In quel momento entra in stanza il nonno di Yugi. Si gira verso la televisione e si sorprende della persona inquadrata.
Nonno: NO! E' proprio lui!
Yugi: Lo conosci nonno?
Nonno: Se lo conosco? Ci conosciamo da... non so quanti anni!
Yugi: Dove lo hai conosciuto?
Solomon (chiamarlo continuamente "nonno" non mi piace): Lo conosciuto in Egitto: faceva l'archeologo per il museo di Torino e abbiamo lavorato assieme non so quante volte. Non pensavo che fosse diventato direttore...
Tea: Il museo di Torino?
Solomon: Se non lo sai, è il più grande museo egiziano di tutta Europa. Ma perché è in TV?
Tristan: Hanno detto che ha scoperto un'antica tavola di pietra... eccola!
La telecamera inquadra la pietra: è alta poco più di un metro e ha inciso su di essa una specie di elenco. Solomon rimane interessato dalla tavola di pietra e decide di tornare indietro.
Joey (staccandosi dal ventilatore): Dove va, signor Muto?
Solomon scende al piano di sotto e cerca tra carte lasciate alla rinfusa un vecchio foglietto di carta con un numero telefonico. Dopo averlo trovato, prende il telefono e compone il numero.
Solomon: Pronto? C'è il signor Coppa?
Voce: Si, signore.
Solomon (pensa): Per fortuna che il numero che mi ha dato quella volta è ancora valido. Poi dice: "Posso parlargli?"
Voce: Certamente! Glielo passo subito...
Dopo qualche minuto...
Luigi Coppa: Sì, chi è?
Solomon: Sono io, Solomon Muto!
Luigi: Muto! Sono anni che non ci sentiamo! Tutto bene laggiù?
Solomon: Sì, tutto bene. Che mi dici della scoperta di oggi?
Luigi: Guarda, una fortuna che neanche immagini: stavamo per togliere baracca e burattini e quasi per caso abbiamo trovato quella pietra! Sarà la scoperta dell'anno.
Solomon: Ti posso chiedere un favore?
Luigi: Puoi chiedermi tutto! Sono troppo contento...
Solomon: Vorrei venire lì per osservare meglio la pietra.
Luigi: Vieni pure! Ti pago anche il biglietto aereo!
Solomon: Lo faresti?
Luigi: Te ne devo più di una, Solomon...
Solomon: Hai ragione. Posso invitare anche un paio di persone?
Luigi: Guarda, dimmi quanti biglietti ti servono che te li faccio arrivare lì in pochi minuti!
Solomon: Troppo generoso...
Luigi: Di niente, Solomon!
Solomon: Direi che altri quattro biglietti andranno benissimo.
Luigi: Va bene! A presto!
Solomon: Sì, a presto.
Finita la telefonata Solomon torna di sopra.
Yugi: Nonno, dove eri finito?
Solomon: Sono andato a fare una telefonata a quel uomo che avete visto in TV...
Joey: E che le ha detto?
Solomon: Gli ho chiesto se potevo venire da lui per osservare meglio la sua scoperta e lui ha accettato.
Yugi: Allora parti per l'Italia?
Solomon: No, partiamo per l'Italia...
Joey: Come sarebbe "partiamo"? Vuoi dire che...
Yugi: Ci porti con te?
Il nonno di Yugi annuisce con la testa.
Tea: Evvai! Si parte per l'Italia! Moda, vestiti, scarpe...
Tristan e Joey: Pizza, spaghetti...
Yugi: Grazie nonno!
Tristan, Joey, Tea: Grazie signor Muto!
Museo di Torino. Ufficio del direttore.
Il direttore sta aspettando il suo vice in ufficio. Nel frattempo sta mettendo apposto alcune "strane" bottigliette sulla scrivania. Poco dopo bussano alla porta.
Luigi: Avanti, Gianluca...
Ed entra nella stanza Gianluca Rossini, il vice-direttore.
Gianluca: Cosa vuole direttore?
Luigi: Tra qualche giorno dovrebbero arrivare un mio vecchio collega e qualche suo amico. Mi dovresti prenotare alcuni biglietti aerei.
Gianluca: Va bene. Lo farò domani...
Luigi: E ricordati di prenotare anche un'albergo qui vicino.
Gianluca: Certamente, direttore...
E il giovane vice esce dall'ufficio.
Luigi: Strano... mi pare che stamattina Gianluca sia molto pensieroso. Ma forse è solo una mia impressione.
(Lo so che fino ad adesso questa fan-fiction non sembra un giallo. Ma più avanti vi stupirò... N.d.A.) (Sì, come no... N.d.lettori) (Leggo un po' di ironia in questa frase N.d.A.)
Continua...
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