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Categoria: Originali (inventate)
Titolo Fanfic: TRA VITA, MORTE E GUERRA
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: jiraiya galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 27/06/2006 21:50:30

ultima parte, grazie di avermi sopportato
 
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- Capitolo 1° -

3 Maggio 1020 a.C.( inizio del diario di Hamnet )
La mattina appena ci svegliammo entrarono Ardorberto e L’angelo( quello mandato dall’Alto Padre ) e sussurrarono qualcosa a Jozan cosi i due uscirono poi Jozan chinò la testa assorto nei suoi pensieri dopo poco si alzò e mi consegno il suo diario e mi disse “ Tieni te lo regalo come ricordo” li per li non capì il significato di quelle parole, ma dopo riuscì a comprenderle.
Ardorberto riunì tutti e disse “ So cosa provate e lo provo anche io all’inizio di ogni battaglia ma io vi dico che vinceremo, so che alcuni di voi vorrebbero rinunciare e se lo vogliono fare sono liberi di partire” nessuno si ritirò anche se nel cuore di molti alloggiva la paura e anche nel mio, dopo pochi secondi in qui anche Ardorberto sembrava stesse per esitare diede il comando di caricare verso la capitale, arrivammo davanti alla grande porta della capitale e con un po’ di forza si aprì, entrammo e non accadde nulla ci spostammo fino ad arrivare alla piazza centrale e li non accadde ancora nulla, tutti noi tirammo un respiro di sollievo e depositammo le armi, appena avemmo fatto questo errore saltarono fuori tantissimi demoni, molti di noi caddero al primo impatto cosi iniziò subito lo scontro, alcuni demoni sembravano non soffrire delle ferite infertegli dai nostri guerrieri e in quei casi era meglio cambiare avversario se ci si riusciva, dopo poco tutti i demoni morirono ma apparve Askhanel, gli angeli furono i primi ad andargli addosso ma dopo pochissimi secondi caddero quasi tutti, rimasero in piedi solo Jozan e il maestro dei guerrieri, Askhanel con uno dei suoi sei bracci prese il maestro e lo scaravento via mentre con le altre quattro braccia equipaggiate di spade combatteva contro Jozan, con uno dei suoi bracci liberi diede un cazzotto a Jozan che cadde a terra e Askhanel ne approfitto per tagliargli via la cosa più preziosa per un angelo le ali, poi io pensai che per la seconda volta fosse la fine di Jozan che ebbe una reazione violenta e rapida con qui taglio via due bracci ad Askhanel, subito dopo Ardorberto impegnato a sbarazzarsi degli ultimi demoni rimasti soccorse Jozan prendendo Askhanel dalle spalle e uccidendolo con un sol colpo, dicendogli “ Salutami il tuo signore Bethrezen” Askhanel gli rispose “Salutalo tu è proprio dietro di te” Ardorberto si girò con estrema rapidità dividendo in due Bethrezen che non era altro che un bambino, la cosa strana è che sembro si volesse far uccidere a posta, poi dai resti del corpo di Bethrezen usci una creatura enorme che disse “Questa è la mia vera forma e ora assaggerete la mia potenza miseri mortali” Bethrezen lancio due palle di fuoco dalla sua mano destra quasi dimezzando il nostro piccolo esercito, mentre i guerrieri lo tenevano occupato Ardorberto disse a tutti i maghi di andare a cercare la pietra infernale che se distrutta avrebbe chiuso la bocca dell’inferno, dopo un po’ di ricerche la trovammo e concentrando tutte le nostre forze la distruggemmo cosi piano piano la bocca dell’inferno si chiuse, Bethrezen accortosi di quello che stava accadendo prese Ardorberto e Jozan portandoli con se dentro l’inferno che da li a poco si richiuse, tutti anche se con il cuore infranto per la perdita di Ardorberto e Jozan ( conosciuto quasi da tutti per la sua simpatia ) ci mettemmo a festeggiare, io prima di ripartire verso il nostro accampamento raccolsi le ali di Jozan come ricordo perché sapevo che non lo avrei mai più rivisto, poi prima di ripartire ci fermammo nuovamente all’ accampamento della notte prima, appena entrai in tenda le ali di Jozan scomparvero il che era un brutto segno perché quando un arto amputato di un Angelo scompare vuol dire che questo è morto, a stento trattenni le lacrime perché queste non si addicono ad un grande stregone; dopo che mi ripresi notai il libro di Jozan aperto ad una pagina, la presi e lessi: Autodistruzione, la tecnica più potente per un Angelo, questa può uccidere molti nemici in un determinato raggio ma soltanto quelli impuri di cuore, per far avvenire questo un angelo deve uccidersi da solo e il resto è automatico; “ Ora capisco cosa volevano questa mattina;… Jozan sei incorreggibile anche un messaggio nel tuo diario” .
Ciao Hamnet se stai leggendo questo messaggio vuol dire che non ci sono più, sai anche se non sono stato per molto tempo un angelo ho capito che a noi non è dato sapere tutto sai come quelle domande: perché il mondo è tondo e non quadrato?, quale è il senso della vita?, uno pensa che quando si muoia queste cose si vengano a sapere ma non è vero, con questo volevo dirti non sprecare la tua vita a risolvere i perché e i forse come molta gente e vivi ogni giorno come se fosse l’ultimo non come me che rimandavo sempre tutto, approposito consola Angelica mi sembrava che provasse qualcosa per me, ma non ne sono sicuro sai come mi guardava, a e non fare sapere niente a nessuno di questo messaggio la mia fama di buffone ne risentirebbe.

3 Maggio 1025 Lettera a Jozan
Oggi sono diventato padre e sto vivendo la vita come mi consigliasti tramite quel messaggio Jozan, la madre è Angelica, sai dopo che la consolai iniziò a esserci un legame particolare fra di noi forse era amore o forse la perdita di un amico che ci legava ma qualunque cosa fosse ormai è amore, sai abbiamo deciso che il nostro bambino si chiamerà Jozan.
Ora affiderò questa lettera ai venti sperando che ti arrivi, ci vediamo amico.

FINE

 
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