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Categoria: Originali (inventate)
Titolo Fanfic: TRA VITA, MORTE E GUERRA
Genere: Fantasy
Rating: Per Tutte le età
Autore: jiraiya galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 27/06/2006 21:45:38

questa è la seconda parte, spero vi piaccia
 
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- Capitolo 1° -

2 Maggio 1000 a.C.
“ Jozan sveglia dobbiamo andare…SVEGLIATI!! ” “ Si che c’è, a è vero l’esame, potevi svegliarmi prima ” “ Ma guarda che faccia tosta ” “ Poi dici a me, muoviti! Lumacone ” uscimmo dalla nostra tenda e cosi l’angelo e il grande stregone iniziarono a radunare tutte le reclute dietro ad Ardorberto che disse “ Oggi c’è l’esame…non preoccupatevi anche io lo ho affrontato e come vedete sono ancora qui, siccome non abbiate paura ” questo riquorò molto i miei compagni anche se io ero gia molto felice al solo pensiero che ci avrebbe accompagnati Ardorberto; poi un soldato che faceva parte del gruppo d’elite di Ardorberto si avvicinò a lui e gli sussurrò qualcosa all’orecchio, io che ero in fila subito dietro di lui notai un accento di paura ( più o meno ) nei suoi occhi, poi disse sottovoce “ Non credo che incontreremo i non-morti non sono soliti a quella pianura, ma per precauzione portiamo qualche chierico ” io al solo nome non-morto ebbi paura ma non dissi niente ad Hamnet e agli altri, li per li pensavo ad uno scherzo ma poi vidi che continuavano a parlare e capì che erano seri, ma mi calmai pensando al fatto che ci fossero loro e poi al fatto che c’erano anche i chierici che erano solo donne e di se per se questa era gia una consolazione; Ardorberto appena finì di parlare col soldato si rivolse a noi dicendo “ Ragazzi oggi verranno con noi anche i miei compagni e qualche chierico giusto per farvi avvicinare alle magie curative, e ora andiamo ” in pochissimo tempo arrivammo nella pianura, iniziammo a combattere contro i mostri ( esame ) che scoprimmo più tardi essere illusioni; dopo poco iniziammo a sentire puzza di morto io sentito il discorso di prima tra Ardorberto e il soldato feci le debite congiunzioni, e inizia a pensare: Scappo o non scappo?; Ardorberto ci riunì e disse “ Ora state calmi sarà solamente un gruppettino di non-morti ce ne occuperemo io e il mio gruppo ”, allora ci calmammo ma da dietro la collina vedemmo un esercito di non-morti; “ Ragazzi non preoccupatevi sono solo un po’ di più di quanto avemmo calcolato ” i non-morti caricarono verso di noi, e Ardorberto ci disse di stare attenti alle loro spade; i non-morti erano sempre più vicini e noi reclute indietreggiavamo apparte qualcuno che si era rassegnato e avrebbe combattuto ( io non ero tra quelli ); alla fine fu troppo tardi per scappare e dovemmo combattere per forza allora anche io e Hamnet ci buttammo nella mischia lui fulminando o bruciando i non-morti con magie e io trafiggendoli e decapitandoli. i miei vicini ( guerrieri ) cadevano come mosche e dopo poco si rialzavano sotto forma di zombi ( quelli che venivano uccisi dalle spade dei non-morti ), allora io e Hamnet ci ritirammo andando a nasconderci sotto un sasso che formava una piccola conca, dopo un po’ vedemmo Angelica una chierica nostra amica; io andai a soccorrerla mentre Hamnet mi copriva le spalle con magie di vario tipo, dopo essermi aperto un varco fra cadaveri dei miei compagni o dei miei avversari arrivai da Angelica e la salvai dai due non-morti che la tormentavano ,io ne stesi uno e l’altro Hamnet poi mi diressi con Angelica verso il nascondiglio trovato con Hamnet, senti dei passi, non feci in tempo a voltarmi e a pararmi che mi senti colpire alle spalle, cosi senza forze caddi in ginocchioni la vista iniziò ad appannarsi e mi arresi capendo che ormai non avrei potuto più far nulla cosi prima che iniziassi sentire dolore mi arrivò un altro colpo diretto al collo e da li caddi in un sonno profondo; non so se morì o svenni fatto sta che mi ritrovai davanti ad un cancello gigantesco sopra alle nuvole; mi sentì attratto da quel cancello e mi avvicinai molto lentamente, quando fui vicino sentì una voce “ Ancora non è il tuo momento ” e si aprì una buco sotto di me cosi caddi e da li capi che ero andato in Paradiso; ma la domanda era dove stavo andando ora.

 
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