- Capitolo 1° -
1 Maggio 1000 a.C.
“ Hamnet cosa mi avevi promesso? ”
“ Lo so ti avevo promesso che prima di entrare in questo labirinto avrei imparato a memoria l’ incantesimo per aprire le porte … vedi il problema è che non me lo ricordo”
“ E tu vorresti diventare un grande stregone, muoviti ne arrivano altri ”
“ Un attimo forse lo ho trovato…no, ma perché in questi libri di magia non c’è un indice”
“ Lo chiedi a me?!?! … tu sei l’ apprendista io sono un guerriero tu dovresti saperlo non io ” subito sentimmo una formula magica: Dissolvum illusionis (non ho molta fantasia per le formule); tutto scompari: il labirinto i mostri, ma cosa più brutta apparvero i due istruttori: il grande stregone insegnante degli apprendisti maghi e l’angelo ( mandato dall’ alto Padre ) per istruire noi guerrieri, il sogno di Hamnet il mio compagno apprendista era quello di diventare un grande stregone invece il mio era quello di diventare come Ardorberto il più forte campione dell’ impero, l’angelo mi riprese per la mia disattenzione “ Jozan, eri distratto cosa ti ho detto, ti ho ripetuto le regole fondamentali di un difensore di maghi, su ripeti… ”
lui iniziò a ripeterle e io ormai con la testa che rimbombava di queste regole ripetevo dietro di lui, “ Non perdere la calma, dare il tempo al mago di concentrarsi, non criticare nessuna azione del mago e ultima non far agitare il mago ”
Hamnet sentendosi protetto dalle parole dell’ angelo disse “ Cattivo Jozan non si fa no no ” Hamnet ricevette in testa una botta dal bastone del grande stregone che gli disse “ Jozan ha sbagliato ma anche tu, non sai che i libri di magia vanno in ordine alfabetico ” Hamnet rispose “ Mi scusi non accadrà più ” gli istruttori ci congedarono per andare a riposare visto che ormai era sera; appena arrivammo alla nostra tenda ci accomodammo nelle nostre brande e iniziammo a parlare, “ Hamnet, immagina quando saremo più forti: il gruppo d’elite composto dal campione Jozan e Hamnet il grande stregone libera la capitale per l’ennesima volta dall’ assalto dei demoni, e salva la capitale del clan delle montagne ( i Nani ) dall’ invasione dei non-morti ” “ Jozan, sogna anche per me, io ripasso il libro di magia per l’esame di domani ” “ Finalmente fai qualcosa di saggio come si addice ad uno stregone ” vidi Hamnet caricare una magia sull’ indice destro mentre mi guardava minacciosamente “ Ora faccio una cosa saggia anche io, sto zitto ” “ Bravo stai zitto Jozan ”.
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