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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Libri e Film (da libri)
Dalla Serie: Harry Potter
Titolo Fanfic: LUCE E VERITA`
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Avviso: What if? (E se...)
Autore: calcifer85 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 27/06/2006 11:42:36 (ultimo inserimento: 10/12/06)

E se snape scoprisse di avere una figlia? Chissà se la sua vita cambierà in meglio, o in peggio!
 
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SORPRESE E RABBIA
- Capitolo 1° -

Premessa 1: il titolo l'ho dato a caso, non c'entra nulla, ma fa niente!!!! La sto scrivendo in questo momento, quindi magari più avanti lo cambio!
Premessa 2: io non so quanti anni abbia Snape, e quindi i Malandrini e Lily, ma ho deciso che, per esigenza di copione, Lily e James si sono sposati appena usciti da Hogwarts, quindi a 18 anni… e sono morti a 20. Harry è al 7° (17 anni), quindi Snape e compagnia bella ne hanno 36. Buona lettura!



Un bellissimo esemplare di gufo planò per la Sala Grande ancora deserta, visto il periodo dell’anno, e atterrò con grazia sul tavolo insegnanti, di fronte ad un alquanto stupito Severus Snape (per quanto possa mostrarsi stupito un pezzo di ghiaccio come lui!). L’uomo guardò al volatile cupamente, e l’animale ricambiò l’occhiata, inclinando la testa, quasi volesse farsi beffa del Potions Master. Severus prese la lettera dalla zampa del rapace, che diede un ultimo sguardo alla sala per poi spiccare il volo, maestoso. Gli altri insegnanti lo fissarono curiosi, ma bastò uno dei famosi sguardi omicidi del Serpeverde per far tornare tutti alle loro occupazioni.
Perché diavolo Albus continuava ad insistere per farli tornare a scuola due settimane prima del dovuto? Non che lui volesse mai lasciare quella che definiva da tempo immemore come la sua casa, ma avrebbe preferito potersi godere la calma del luogo, piuttosto che fare stupide riunioni per decidere il nuovo programma didattico, riunioni da cui usciva sempre con un gran mal di testa, e senza aver cambiato nulla. Si mise in tasca la lettera, l’avrebbe letta più tardi, nella sicurezza e intimità delle sue stanze.
“Severus, dovresti mangiare di più, sai?” disse McGonagall sembrando preoccupata.
“Mangio abbastanza, Minerva.” Replicò l’uomo. Possibile che lo trattasse ancora come un bambino?
“Domani dovrebbe arrivare il nuovo insegnante di DADA, giusto? Ma perché è così misterioso, Albus?” disse Poppy.
“Lo sai com’è fatto!” sbuffò Minerva.
Le due continuarono a parlare, ma Severus non prestò loro la minima attenzione. Finì in fretta il pranzo, poi, con il solito e caratteristico frusciare di abiti che lo faceva assomigliare ad un pipistrello (“Come diavolo farà?” si chiedevano colleghi e alunni… me lo chiedo anch’io!) lasciò la stanza, dirigendosi ai sotterranei. Era quasi arrivato quando venne bloccato dall’ormai già troppo nominato Albus Dumbledore.
“Scusami!” disse Albus, non appena vide Severus. Sembrava in preda a sensi di colpa orribili… Si torceva le mani, come un bambino colpevole, e nei suoi occhi vi era una profonda tristezza.
“Di cosa stai parlando, Albus?” chiese Snape, perplesso. Erano successe troppe stranezze, per essere ancora in vacanza.
“Hai letto la lettera?” come diavolo faceva a sapere della lettera? Non era a pranzo! Non che c’era da stupirsi, lui sapeva sempre tutto, ma…
“Non ancora,” sospirò l’uomo. Inutile fare domande al preside!
Severus si incamminò verso i suoi appartamenti, seguito da un Albus totalmente stravolto. Entrò e si sedette sulla sua poltrona preferita, indicando al preside quella posta di fronte a lui. Aspettò che l’uomo più vecchio si fosse seduto, poi aprì la busta. Non appena riconobbe la grafia, un’espressione addolorata si impossessò del suo volto, solo per un attimo. Ricompose la sua solita maschera impassibile e iniziò a leggere.

Caro Severus,
non ci siamo lasciati nel migliore dei modi, eh? Eppure io ti ho amato così tanto… e, se devo essere pienamente sincera, ti amo tutt’ora! Perché non me l’hai detto? Perché non mi hai detto che è stato Albus a convincerti a diventare un Mangiamorte? Perché non mi hai detto che eri una spia fin dall’inizio? Forse me ne sarei andata ugualmente, ma sarebbe cambiato tutto… almeno dentro di me! Devo dirti una cosa, Severus, una cosa che ti ho tenuto nascosto per 18 anni. Ti ricordi quella notte, quella magica notte in cui mi hai detto per la prima volta di amarmi? E poi abbiamo fatto l’amore… che stupida sono stata! Io… sono rimasta incinta, Severus. È per questo che sono sparita senza dirti una parola! Il giorno in cui mi hai detto che saresti diventato Mangiamorte… volevo dirti che aspettavo tua figlia. Già, tua figlia… le ho raccontato di te, sai? Fin da piccola! È brava in pozioni quasi quanto te. Vuole incontrarti, Severus. Vuole conoscere suo padre… e io non glielo impedirò. Verrà ad Hogwarts, quest’anno, forse sarà pure in Slytherin… Spero non la caccerai, lei vuole solo un po’ d’affetto…
Perdonami, amore mio, sappi che non ho mai smesso di amarti. Forse un giorno avrò abbastanza coraggio per venire da te e chiederti perdono. Per ora, mi accontenterò del mio orgoglio!
Con amore, Laura

“C-cosa??” riuscì solo a dire questo. Com’era possibile? Lui, una figlia? Insomma, come diavolo?
“Come…” guardò Albus che, per la prima volta da quando si conoscevano, sfuggì al suo sguardo. “T-tu… lo sapevi, vero? E non mi hai detto nulla! Se Laura non mi avesse mandato questa lettera… tu sai dove sono, vero? Ma era troppo scomodo per te!” Era furioso! Perché??? L’unico uomo di cui si fidava, l’unico che avesse mai considerato come un padre, gli aveva tenuto nascosto una cosa simile per 18 anni! Severus lo guardò, ferito, ma non aggiunse altro.
“Severus, ti prego, fammi spiegare!” disse Albus, ma il pozionista non lo degnò d’un’occhiata, né di una parola. Albus sospirò… ci sarebbe voluto tempo perché la rabbia scemasse. Nonostante fosse sempre freddo e scostante, quando si arrabbiava era terribile! Sospirò, si alzò dalla sedia e, con un ultimo sguardo al suo pupillo, uscì dalla stanza.

Rimasto solo con i suoi pensieri, Severus tornò a quella notte. Come aveva scritto Laura, era stata magica. Tutto era perfetto… il ricordo di quella notte gli aveva permesso di andare avanti, e ora… ora aveva saputo che quella notte aveva cambiato tutto! Lui aveva una figlia, una figlia che sarebbe arrivata a scuola poco meno di due settimane dopo. Cosa le avrebbe detto? Chissà se gli somigliava, Laura non l’aveva detto. I pensieri che agitarono il suo cuore e il suo sonno furono tutti di questo tipo. Non gli era mai capitato di sentirsi così agitato solo per una marmocchia…



Fine primo capitolo… so che non è il massimo, ma è tutto quello che sono riuscita a cavare dal mio cervellino dopo essermi alzata alle 5 e un quarto e aver lavorato fino alle 10! (Sono le 11:30!) Commentate, mi farebbe molto piacere!
 
Continua nel capitolo:


 
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