ADDIO ALLE FAVOLE
- Capitolo 1° -
Nell'antica Inghilterra, ai tempi degli scontri tra potenti famiglie per ottenere fama e potere, ed intrighi di corte, viveva una fanciulla. Era bella quanto triste. Era l’ultimogenita di una famiglia ormai in decadenza, il suo nome era Lily.
Una mattina, con la nebbia che incorniciava il panorama inglese, come quasi ogni giorno; Lily si alzò prima del solito. Le sue dame di compagnia entrarono nella stanza poco dopo. La lavarono e la vestirono al meglio. Quello, infatti, era il giorno prefissato per farle conoscere il suo futuro sposo. Sapeva che quello era il suo destino, come ogni ragazza nobile, senza contare che l’unione avrebbe risollevato le sorti della sua famiglia. Ma ancora non riusciva a mandar giù il fatto che i suoi genitori avessero scelto un marito per lei senza nemmeno consultarla o chiedere cose ne pensasse. Sapeva anche che, se fosse andata più in là con l’età, nessuna l’avrebbe più voluta. Era in perfetto età da marito, ma le sembrava solo ieri, quando giocava con le bambole di pezza che la sua tata le cuciva o che riportava suo padre dai lunghi viaggi all’estero che faceva.
Uscì dalla sua stanza ben vestita e imbellettata. Decise di saltare la colazione: il suo stomaco era chiuso. L’emozione, la curiosità e la tristezza l’attanagliavano. Tra poche ore avrebbe conosciuto chi l’avrebbe portata via dal suo castello incantato. Il luogo in cui era nata e cresciuta ed aveva vissuto per 16 anni. Amava quel posto ed era spaventata. Chissà chi poteva essere il suo promesso? Dove l’avrebbe portata? Probabilmente sarebbe stato uno dei soliti uomini impegnati politicamente, che vivono d’ideali, di grandi parole e di brandy. Di certo sarebbe stato di quei mariti che tengono le mogli come oggetti d’esposizione (fintanto che son giovani) e che alzano le mani su di loro con facilità. Aveva visto molte sue amiche fare questa fine, ed era certa che prima o poi avrebbe fatto la medesima fine anche lei. Sembrava che quel giorno fosse arrivato.
Entrata nel grande salone incontrò i genitori. Sua madre si precipitò da lei e cominciò a porle mille domande e mille raccomandazioni, senza dimenticare mai i suoi modi civettuoli, tipici della donna. Il padre non si scompose, le fece un cenno in segno di saluto e tornò a leggere il suo giornale.
I suoi genitori….avrebbe salutato anche loro…le dispiaceva. Gli era molto affezionata e devota, certo erano severi, talvolta, ma sapeva che le volevano molto bene.
Il resto della mattina proseguì monotono. Suo padre si recò nei campi a cavallo per controllare i lavori di aratura della stagione primaverile, la madre la intrattenne ancora un po’ con le sue chiacchiere e le sue raccomandazioni. A mezz’ora dall’ora prefissata Lily tornò nella sua stanza, si mise davanti al grande specchio e vide una ragazza non troppo alta, con i capelli rossi raccolti sulla nuca. Il vestito verde che indossava stava bene con il color fuoco dei suoi capelli. Il viso magro era stato arricchito con del trucco della migliore qualità. Vide il suo piccolo corpo, e non riuscì ad immaginarsi nuda, con un corpo altrettanto nudo, ma molto più grande del suo, accanto…era un’immagine che le dava fastidio. Prese del rossetto e se lo passò sulle labbra. Poi prese un pettine e se lo passò sull’unica ciocca non intrecciata dietro la testa, quella davanti che scendeva obliqua lungo il suo volto. Poi posò la mano sul suo riflesso e sentì il contatto gelato con la superficie dello specchio. Si fissò ancora un istante e sussurrò “Dio mio, aiutami…”
Il lacchè entrò ed annunciò l’arrivo dei McAron, gli ospiti che tutta la famiglia aspettava con impazienza. Lily avvertì una morsa al cuore e la stretta aumentò quando sentì i passi avvicinarsi alla stanza dove lei e i suoi genitori si erano radunati.
I primi ad entrare furono la signora ed il signor McAron. Avevano entrambi un’aria dimessa, stanca, vecchia; soprattutto l’uomo. Subito dietro camminava un giovane. La ragazza rimase sorpresa: sembrava giovane e fragile…era quasi…”grazioso”. Aveva dei capelli biondo cenere, che portava scompigliati, contrariamente a quanto la moda richiedeva. Gli occhi castani erano fieri e decisi, lo sguardo era arrogante, sembrava volesse sfidare il mondo intero. Tuttavia questo non si addiceva con l’aspetto generale che dava il ragazzo. Era così magro, sembrava si potesse spezzare da un momento all’altro. L’altezza non contribuiva a dargli un aspetto più piazzato (era certamente più alto di Lily, ma forse più basso della media dei ragazzi inglesi). Era quasi femmineo, ma comunque molto attraente.
“tu devi essere la piccola Lily!” Si ritrovò davanti la faccia sorridente della signora McAron. Mentre era intenta ad ispezionare il suo futuro sposo, si dovevano essere svolti tutti i convenevoli del caso “si…incantata Contessa” “oh, piacere piccola cara!””incantato” disse il Conte McAron facendole un decoroso baciamano “estasiata di fare la vostra conoscenza Conte” “oh com’è carina! Non è adorabile caro? Su forza vieni avanti, non essere timido…” l’aria sembrava essersi rallegrata solo grazie alla voce squillante della Contessa. Detto questo, la signora bassa e un po’ grassoccia, costretta in un abito davvero troppo stretto per la sua stazza, ma comunque molto elegante e sfarzoso, prese il figlio sotto braccio e lo trascinò letteralmente, davanti a quella che sarebbe stata la sua futura sposa a breve.
Ed ecco il primo capitolo della mia fic. Sappiate ke diventerà sempre + contorta e prenderà delle strane pieghe….uomo avvisato…
Piuttosto vi prego di commentare e di mandarmi consigli. Se vi sembra troppo “pesante” come stile, se servono + dialoghi e meno descrizioni o viceversa…vi prego di farmi sapere le vostre opinioni. Grazie in anticipo, a presto (spero)
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