RAGAZZA DI PERIFERIA
- Capitolo 1° -
Ragazza di periferia
La mia storia comincia qui, in un comune liceo di Denver al primo giorno del primo anno...chi sono io? Ebbene, presto lo scoprirete..
Ero sveglia già da ore, nonostante fossero solo le 7, ero troppo agitata per il mio primo giorno di liceo così non avevo chiuso occhio. Avevo controllato
e ricontrollato i vestiti da indossare, lo zaino, e fatto avanti e indietro per la mia camera almeno un centinaio di volte.
Alla fine mia mandre, stizzita, era venuta in camera mia a sgridarmi e a dirmi di dormire immediatemente visto il rumore che facevo passeggiando... che
genitori insensibili, come se loro non fossero mai andati a scuola!
Comunque, alla fine eccomi qui davanti allo specchio a rimirare la mia figura: non alta non bassa, viso smunto e pallido, fianchi enormi, pelle chiara,
capelli castani ondulati, occhi azzuri/grigi. Niente di speciale, ecco cosa avrebbero pensato di me: la solita ragazza comune!
Inoltre non ho nessun talento in particolare, a parte quello di fare figuraccie ovunque e con chiunque..o dimenticavo che sono anche capace di fare
costruzioni con le carte e con gli stuzzicadenti. Un vero prodigio...
Infilo un jeans e un pullover azzurro a caso, tralasciando le ore trascorse a scegliere l'abito più "in" per fare colpo, lascio i capelli sciolti, metto un filo
di trucco (altrimenti sembro uno zombie) e vado.
Percorro un tratto di strada, poi do' un'occhiata all'orologio e mi fermo all'angolo: aspetto la mia migliore amica, Sarah, che abita nei pressi di casa
mia. Sin da quando ci conosciamo, ovvero da sempre, andiamo a scuola insieme...lei è tutto per me, sappiamo ogni minimo dettaglio della vita dell'altra
e mai abbiamo tradito la nostra amicizia!
Dopo qualche minuto la vedo correre nella mia direzione, con l'affanno, vestita di tutto punto.
Sarah è mulatta, ha dei magnifici capelli neri ricci, grandi occhi cervoni e un corpo da modella, altro che il mio...
-Uh..scusa il ritardo ma Jimmy ha fatto i capricci come al solito!- Jimmy è suo fratello di 10 anni, che le da' continuamente tormento ma è terribbilmente
simpatico e bisognoso d'affetto.
-Fa niente..- le sorrido, mentre camminiamo iniziamo a parlare del più e del meno come al solito.
-Allora cos'è che mi dovevi urgentemente riferire?- dico con spirito, ricordando la telefonata di ieri pomeriggio.
-Ah si...non ti immagini cos'ho scoperto! Sai Elliot Wycliff? Ho saputo che si è messo con Jemina Clarence!!!! Quello sgorbio, ti ricordi?- dice lei euforica
-Sinceramente non ricordo i compagni delle medie...soprattutto quelli delle altre sezioni, e anche se fosse...non mi cambia mica la vita!- rispondo io annoiata.
-Che antipatica! E io che volevo darti uno scoop in anteprima...- fa la finta offesa e mette il broncio per un po'.
-Dai...ah siamo arrivate, guarda..questo sarà il nostro peggiore incubo nei prossimi 4 anni!- esclamo io, indicando la facciata dell'imponente edificio.
-Mnn, prima di dire incubo aspetta di vedere i fusti che ci saranno dentro!!- sorride, aggiusta la borsa sulla spalla e si dirige verso l'entrata.
Passo la prima mezz'ora in cerca del mio armadietto, e un'altra a cercare di aprirlo...iniziamo davvero bene!
Afferro il foglio delle lezioni e mi dirigo verso l'aula di scienze, la prima ora del mercoledì.
Purtroppo Sarah non sarà con me, confrontando i nostri orari abbiamo ben poco in comune. Che disdetta!
Vabbè, tanto prima o poi devo pur socializzare...
"Driiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiin"
Finalmente suona la campanella della pausa pranzo, tutti si fiondano fuori senza aspettare nemmeno un secondo, io faccio lo stesso.
Ho conosciuto una ragazza simpatica, Mary, con cui condivido l'ora di matematica (fortunatamente visto che lei è un genio o roba simile) ma per il
resto non ho addocchiato nessun altro con cui scambiare quattro chiacchiere.
Cerco Sarah e riesco a intravederla tra un gruppetto di persone..oddio ha già conosciuto mezza scuola??
Come al solito, lei non ha difficoltà a socializzare e stringere nuove amicizie, di tutti i generi.. vuol dire che le farò da spalla.
Sospiro, è tutto diverso dalle medie: lì avevo un bel gruppetto di amiche del cuore, non conoscevo bene gli altri, ma bastavano loro... stavolta bisogna
ricominciare tutto da capo e con me c'è solo Sarah.
-Ellie! Non sai quanta gente ho conosciuto, il liceo è fantastico!- inizia a parlare a raffica, come fa sempre quando è entusiasta, francamente sono un po'
invidiosa.
-Oh si fantastico....piuttosto, andiamo a pranzo?- taglio corto io, lei annuisce.
Dopo pranzo perdo Sarah di vista, non sapendo dove trovarla e non avendo un centesimo nel cellulare, decido di andarmene in giro per conto mio.
Mi fermo davanti alla palestra, si sentono dei rumori e dei fischi... incuriosita entro, e trovo davanti a me un incontro di basket.
Non che io impazzisca per il basket, anzi secondo me è uno sport come un altro, però non sapendo che altro fare decido di sedermi sugli spalti.
Mentre sto cercando un posto libero, sento qualcuno chiamarmi..
-Ellieee, vieni qui!- è Mary, è seduta in prima fila e mi fa cenno di sedermi accanto a lei.
-Mary, non sapevo fossi un'appassionata di questo sport!- sorrido maliziosa, dopo essermi sistemata.
-Ehmm ecco...non proprio...però....- non c'è bisogna che dica una sola parola di più, ho già capito: le piace uno della squadra.
Nonostante io conosca Mary solo da poche ore, posso affermare senza dubbio che è una ragazza timidissima e terribilmente prevedibile, lo si vede da
come si comporta e gesticola. Ha i capelli di un rosso scuro (quasi castano all'apparenza) lisci e raccolti in una coda bassa, gli occhi castani nascosti da
due lenti spesse, e una carnagione al limite del lattiginoso!
Resto a guardare il primo minuto, incuriosita e allo stesso tempo già annoiata, dopottutto non ci vorrà mica una laurea a lanciare una palla in un
canestro! Dopo un po' mi soffermo sui giocatori...mnnn, non c'è che dire Mary ha buon gusto!
Almeno così passo il tempo...il mio sguardo si fissa in particolare su di un giocatore: alto, atletico, capelli neri appiccicati al volto, sguardo di ghiaccio ma
pur sempre concentrato sul gioco...la palla è in suo possesso.
Con uno scatto incredibile si dirige verso il canesto, ma un ragazzo enorme gli sbarra la strada e lo pressa, fino a schicciarlo al limite del campo; il
giocatore cerca di pasare la palla a un compagno, ma il gorilla con un salto lo blocca. Stufo della situazione, il ragazzo fa un bel respiro, spinge un po'
l'avversario e lancia la palla più veloce che può.. peccato che abbia mancato mira!
Infatti la palla si dirige oltre campo, vola sugli spalti... eh? Un attimo....si dirige verso di me!!!!!
Faccio in tempo solo a sentire l'urlo terrorizzato di Mary poi, accusato il colpo, svengo e cado dagli spalti.
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