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Categoria: Originali (inventate)
Titolo Fanfic: COME È NATA LA STAMPA
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: anny-chan galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 26/03/2002 18:26:18

brave storia di come è nata la stampa... cortissima ma carina (tutta inventata)
 
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- Capitolo 1° -

Anni fa, più esattamente nel 1407, un uomo di nome Johann Gutemberg ,stava camminando per i corridoi della sua lussuosa casa...
Saranno state all'incirca le cinque del pomeriggio e lui, si stava dirigendo nel suo studio...
Continuava a camminare, poi, d'un tratto si fermò davanti ad una porta, la aprì ed entrò in una sala piena di mobili, poltrone varie e librerie colme di libri. Nel mezzo della stanza c'era una spaziosa scrivania con sopra una lampada che la illuminava quasi del tutto.
Piano, con molta calma, entrò nella sala, e si sedette a quella meravigliosa scrivania, aprì un cassetto e ne tirò fuori un rotolo di pergamena. La poggiò sullo spazioso tavolo e la srotolò in parte. Allungò una mano di fronte a sè ed estrasse dal suo calamaio, una penna con la piuma ...
Con molta calma e grazia cominciò a far scorrere la penna piumata sul rotolo di pergamena scrivendo lettere e lettere, parole e parole... Improvvisamente gli sembrò di aver scritto abbastanza e si fermò, riadagiò la penna nel calamaio, piegò in due il foglio e lo infilò in una busta che timbrò con della cera rossa...
Si alzò e si avviò alla porta, la aprì ed uscì lasciandosi alle spalle lo studio. Si stava dirigendo chissà dove, ma poi si trovò davanti ad una porta. Bussò e una voce femminile gli rispose "Chi è? ...avanti, la porta è aperta!"
Johann poggiò la mano sulla maniglia e dischiuse, dolcemente, la porta. Era una camera da letto. Probabilmente di una donna viste le decorazioni molto raffinate. Merletti e pizzi di un colore rosa pallido, sbucavano ovunque.
"Bellissima come sempre, mia cara!" Johann si era rivolto ad una incantevole donna adagiata sul suo letto. Era di sicuro molto giovane a giudicare dalla voce e dal viso...
Johann le si avvicinò e richiuse la porta alle sue spalle.
"Cara Brigitte, sono venuto quì per portarti una lettera in cui ho scritto di un progetto su cui stò lavorando da un paio di anni..." l'uomo mentre parlava fissava negli occhi la giovane donna che sembrava molto interessata a ciò che Gutemberg le stava spiegando...
" ...quindi visto che tu tempo fa mi dicesti che saresti stata felice di aiutarmi a realizzare il mio grande sogno... eccomi qui!" e così dicendo concluse quel suo lungo discorso porgendo la lettera a Brigitte.
"Discorso molto interessante... Sì, credo proprio che ti aiuterò. In fondo sei pur sempre un mio grande amico! Ora leggerò questa tua lettera e domani mattina ti farò avere la mia conferma." finito di parlare, Brigitte si stese sul letto e salutò con un cenno del capo Johann che, dopo un'ultimo inchino, uscì dalla sala tutta pizzi.
Rientrò nel suo studio senza dire neanche una parola, chiuse la porta e si risedette alla scrivania.
Molto piano aprì il cassetto e ne estrasse una specie di mappa, ricca di indicazioni e segni, frecce e righe...
Disegnò e scrisse per ore, fino a notte tarda. Poi si fermò, chiuse il foglio e lo ripogiò nel cassetto. Infine si alzò e uscì dallo studio, diretto nella sua stanza da letto.
La mattina dopo, mentre faceva colazione udì la voce di Brigitte parlare per i corridoi, probabilmente con le serve. Di scatto si alzò e le aprì la porta. Alla donna, nel vederlo, si illuminò il viso.
"Johann! Stavo cercando proprio te! Ho deciso di aiutarti! Sai, mi incuriosisce molto questa faccenda della... ehm, come l'hai chiamata? ah, sì! Stampa!" a sentirle dire quelle parole anche il viso di Gutemberg si illuminò, per la gioia.
"Sai caro, sono felice che tu mi abbia chiesto aiuto, anche se in fondo non so che aiuto potrei darti..."
"Tranquilla... ho già tutto progettato, mi serviva solo la tua conferma... allora, vediamoci questo pomeriggio alle tre e mezzo nel mio studio... va bene?" La donna rispose affermativo con un cenno del capo e, dopo aver salutato uscì dalla sala da pranzo ( dove stava facendo colazione Johann)...
Quel pomeriggio, alle tre e mezzo, la giovane Brigitte si presentò nello studio di Gutemberg.
"Ben arrivata, Brigitte!" e così dicendo la invitò, con una rotazione del braccio ad entrare... lei, con grazia entrò e richiuse la porta dietro di sè. Si avvicinò alla scrivania e si sedette su una sedia dal lato opposto rispetto a Johann.
"Allora, cominciamo... cosa dovrei fare?"
"Ascoltami bene, Brigitte. Io, lo sai, non sono un uomo di fama politica o sociale e, di conseguenza, la mia invenzione potrebbe essere scartata per la sola mia appartenenza ad una classe sociale inferiore a quella aristocratica... quindi avrei solo specato tempo... quì mi vieni in mente tu, mia grande amica, di classe aristocratica, ma soprattutto molto, e dire molto è dire poco, intelligente ed astuta come una volpe!" Johann sembrava molto preso dal suo discorso, continuava a parlare e ad accompagnare le parole con gesti e segni delle mani... "Tu, in pratica dovrai riuscire a convincere gli aristocratici ad accettare la mia invenzione, in quanto io, nel nostro piano,farò la parte di un tuo stretto cugino..."
"Oh, Johann! Qui il più astuto, sei sempre tu!"...
Il giorno dopo Brigitte decise di andare a parlare con gli aristocratici.
Era l'alba e Brigitte, si era appena svegliata.
Qualcuno bussò alla porta " ...avanti è aperto!"rispose lei
Sulla soglia compareve un servo, "Mi scusi signorina Brigitte, volevo solo avvertirla che la carrozza è già qui fuori. Con permensso" ed uscì.
La donna allora si alzò e si diresse nel bagno.Quando né uscì sembrava un'altra persona: Aveva un lungo abito lilla con dei piccoli fiocchi all'altezza della vita e sulla lunga gonna, i capelli li aveva tirati sù con uno chignon ed era truccata molto bene con colori molto chiari...
Uscì dalla sua stanza e scese al piano di sotto, dove trovò una bellissima carrozza ad attenderla.
Lei, con molta grazia uscì dal palazzo ed entrò nella carrozza dando indicazioni del luogo da raggiungere, al cocchiere. La carrozza partì e qualche minuto dopo si fermò. "Signorina! siamo arrivati!"
Brigitte si apprestava a scendere quando una voce la chiamò. "Brigitte!Brigitte!Grazie al cielo,sei arrivata!"l'uomo che le andava incontro gridando si rivelò essere Johann
"Oh, cielo! ma per quale motivo stai gridando in quel modo?"
"Andiamo!"Johann sembrava molto felice dell'arrivo della giovane aristocratica
Insieme salirono le scale del grande palazzo e arrivarono davanti alla sala dove di solito si tenevano discussioni tra aristocratici..."saranno di sicuro quì dentrò." disse lei
Brigitte bussò ad un'enorme porta decorata divinamente, Johann non osò nemmeno toccarla per paura di rovinarla...
Qualcuno gli rispose e loro entrarono in una meravigliosa sala, enorme.Sulle mura c'erano disegni di tutti i tipi, al centro c'era un grande tavolo attorno al quale sedevano una quindicina di nobili aristocratici. Brigitte e Johann furono invitati a sedere. Così fecero.
Brigitte:"Vi presento mio cugino Johann!" si alzò un leggero brusio...
" ...sicuramente non lo avete mai visto poichè egli è sempre molto impegnato nei suoi preziosi progetti e non può permettersi di distrazioni..." Il discorso andava avanti senza nessun problema.
Poi... "Signorina Nice, siamo molto lieti di aver conosciuto suo cugino, ma ora veniamo al sodo."uno degli aristocratici, sicuramente poco interessato al discorso, decise appunto di dargli un taglio.
Brigitte, sempre molto determinata proseguì andando direttamente 'al sodo'.
"Va bene signori, ora vi mostrerò uno dei progetti di questo mio cugino..." e così dicendo mise il grande foglio di pergamena sul tavolo e lo fece vedere ai nobili che nel vederlo assunsero un'espressione molto
entusiasta.
Aristocratico:"Sà signorina Nice, mi piace questo progetto... in pratica, questa sua invenzione sarebbe una specie di quadratino di piombo che lascia il segno delle lettere dell'alfabeto con l'inchiostro?"
Brigitte:"Esatto!"
Nel giugno del 1415 la stampa venne così inserita nel mercato e usata per creare quello che diventerà il giornale.

 
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