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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Originali (inventate)
Titolo Fanfic: UNA CONVIVENZA ASSURDA
Genere: Sentimentale, Comico
Rating: Per Tutte le età
Avviso: One Shot, Shounen Ai
Autore: spirit-of-dream galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 15/06/2006 09:55:19

un ragazzo cerca sempre di suicidiarsi,ma un ragazzo lo costringe ad una convivenza con lui per fermarlo..come andrà a finire?![fic di un'amica^^]
 
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(UNICO)
- Capitolo 1° -

DESCRIZIONI
Nome: Hideki
Cognome : Kujo
Età : 16 anni
Sesso : Maschio
Capelli: Castani
Occhi : Marroni
Altezza : 1.70
E’ il figlio di un noto attore, orfano di madre, è cresciuto con la zia e la sorellastra fra altro sua cugina, è apparentemente freddo e insensibile, ma in realtà è molto emotivo e sensibile, anche se lui all’ inizio non sopporta Araki,si capirà che in realtà la sua era solo apparenza.


Nome :Araki
Cognome :Tetsuii
Età : pare diciottenne ( in realtà 16 anni)
Sesso: Maschio
Capelli : Neri
Occhi : Marroni
Altezza : 1.90
E’ un ex-teppista, vive da solo, perché non sopporta i genitori, vuole molto bene a Hideki anche se non sembra, in passato ha dovuto lasciare la scuola perché andava in mezzo alle liti.

UNA CONVIVENZA ASSURDA!!!

Fine del primo anno del liceo
“Io stavo cercando nuovamente di suicidarmi, ci ho provato molte volte, ma per quante volte, io ci prova , non riesco a morire,oppure riesco a farmi del male, ma non abbastanza, da morire, questa volta però, mi butterò giù dal terrazzo della scuola” guardo se c’è qualcuno e non vedo nessuno allora,metto il piede sopra la ringhiera “ Morirò sicuramente buttandomi giù dal terrazzo” mentre stavo per mettere l’altro piede sopra la ringhiera, arriva un ragazzo molto alto con la mia stessa divisa scolastica,probabilmente un ragazzo più grande, con la divisa aperta facendo intravedere il petto, con i capelli scuri e gli occhi marroni e lo sguardo minaccioso,io subito non mi accorgo di lui, poi però, mi giro e lo vedo , il ragazzo si avvicina a me e mi dice “ Ehi moccioso, che cazzo stai facendo, coglione!?” Io penso “ Ma è proprio destino che non riesca mai ad uccidermi” Il ragazzo mi prende per i fianchi e mi rimette a terra “ Che cazzo stavi facendo, volevi per caso ammazzarti” Io gli risposi “ Fatti gli affari tuoi” Il ragazzo mi disse “ Ehi moccioso, piantala di dire cazzatte e poi per che cazzo dovresti ammazzarti” Io me ne andai, il ragazzo mi seguì .mi superò e si mise davanti a me “ Che vuoi!!?” Il ragazzo “ Senti moccioso” io “ Piantala di chiamarmi moccioso” Il ragazzo “ Quelli piccoli e stupidi come te, per me,non sono altro che mocciosi” Io “ Non me ne frega, se sei più grande di me, io me ne vado” Il ragazzo “ Eh no ,non ti lascio andare, cercherai di ucciderti” Il ragazzo si abbassò e mi prese per le gambe e mi mise sulle sue grandi spalle e mi porto via in quel modo, Io “ Ehi idiota, mettimi subito giù, non sono una ragazzina” Il ragazzo “ Taci e non rompermi le palle, dove cazzo abiti!?” Tutti i passanti ci guardarono e il ragazzo senza farsi tanti problemi, mi teneva ancora sulle sue spalle io invece mi vergognavo molto Io “ Da nessuna parte, ho lasciato la mia famiglia” Il ragazzo “ Proprio come pensavo, sei proprio una ragazzina, e i tuoi amici” Io “ Non ne ho, mai avuti e ho frequentato solo un mese di scuola” Il ragazzo “ Come solo un mese di scuola” Io “ Ma che cavolo ti sto dicendo?” Il ragazzo “ Ok, visto che non vuoi tornare dai tuoi genitori, starai nel mio appartamento” Io “ Eh e perché mai, dovrei stare con un’ uomo” Il ragazzo “ Certo, che tu non hai proprio esperienza della vita, non credere che io abbia certe tendenze” Dopo pochi minuti, arriviamo davanti ad un appartamento e il ragazzo mi mette giù “ Questo qui, è il mio appartamento” Io “ Casa mia è molto meglio” Il ragazzo mi prende per un braccio e mi trascina nella sua camera e poi chiude la porta “ Ehi moccioso, qual è il tuo nome?!” Io “ Io non sono un moccioso” “ Eh va bene, il mio nome è Araki Tetsuii,e il tuo!?” “ Io sono Hideki” Araki “Non hai un cazzo di cognome!!?” Io “ Sì, è Kujo” Araki “ COSA KUJO!! E’ PER QUALE CAZZO DI MOTIVO, il figlio di Kujo, dovrebbe ammazzarzi, (Nota : Il padre di Hideki , Kujo Satoshi è un noto attore, conosciuto in tutto il mondo, ovviamente è una mia invenzione!!) questi ragazzini viziati, tu non hai di certo problemi finanziari” Io “ Non ho problemi finanziari, ma ho altri problemi” Araki “ Beh, è meglio se io ti leghi, visto che vado a farmi una doccia” Hide “ Ehi non ci provare, bastardo” Araki “ Bastardo, a chi!!?” Araki prese una corda e mi legò ad una sedia, dopo pochi minuti, Araki uscì dalla doccia con l’asciugamano attaccato alla vita ed i capelli tutti bagnati, Io “ CHE CAZZO FAI ,VESTITI!!” arrossisco Araki “ Mamma mia, urli proprio come una ragazzina, oltre a sembrarlo, hai la stessa voce” Io “ BRUTTO BASTARDO, COME TI PERMETTI!!!” Araki “ Che permaloso che sei moccioso, io vado a vestirmi , non provare a slegarti”Araki si veste “ Ehi ora tu vivrai con me, ma dovrai fare qualcosa, per guadagnarti da vivere, sai cucinare!!?” Io “No” Araki “ Sei proprio un’incapace, beh visto che sei il figlio di Kujo, torna a casa tua e fai pace con il tuo vecchio e resta a casa tua” Hideki “ Io non ci torno da quel bastardo, ha cacciato via mia sorella e la madre di mia sorella che è mia zia e ora si è portato a casa un’altra donna” Araki “ Ma perché volevi, ammazzarti” Hideki “ Perché, non sopporto che facci entrare, nella mia casa, altre donne al di fuori di mia sorella e mia zia, da quando è morta mia madre, mia zia, si è risposata con mio padre ed hanno avuto una figlia e prima manda via, mia zia e poi mia sorella,io cercai in tutti i modi di fargli cambiare idea, ma non ci fu verso, allora io suo figlio legittimo, sono scappato, ed ho pensato a tanti modi per farlo pentire ed ho pensato che potevo uccidermi, visto che lui tiene molto a me, gliela farò pagare” Araki “ Ecco perché, hai tanti graffi” Araki, mi apre la giacca della divisa e mi sfiora il petto, io arrossisco “ CHE CAVOLO FAI, MANIACO!!” Araki “ Che sciocco, volevo dirti che faresti bene a non ucciderti, se tu lo fai, non ci rimette tuo padre, ma tu! Comunque sia, sono quasi mezzanotte, faresti bene ad andare a letto, i mocciosi, vanno a letto a quest’ora” Io “ Anche se volessi, mi sarebbe impossibile, sono legato” ” Araki “ Se mi prometti che non cercherai di ucciderti , ti slego” Hideki “ Ok, lo prometto” Araki “ Eh, no non sei convincente, resterai legato, tutta la notte” Hideki “ E COME FARO’ A DORMIRE, LEGATO , SPIEGAMELO, E POI NON MI FIDO DI TE” Araki “ Ti faccio così paura mocciosetto, è meglio se non mi prendi in giro, altrimenti ti violento” Araki, mi sfiora il viso “ CHE CAZZO FAI, BRUTTO OMOSESSUALE” arrossisco Araki sorride “ Ma io stavo solo scherzando, e comunque non urlare, disturbi le altre persone che vivono nel nostro stesso condominio” Hideki “ Ma, io non voglio rimanere legato” Araki “ Non rompere le palle e dormi” Araki spegne la luce e si addormenta, Io cerco di liberarmi e mi trascino, fino alla cucina, Araki accende la luce “ Stavi cercando di scappare” Hideki “ No, devo andare in bagno” Araki “ E perché, non me lo hai detto, così ti slegavo e poi il cesso e dall’altra parte” Hideki “ Che dici” Araki “ allora, ti legherò al letto” Hideki “ NO, NON CI PROVARE” Araki “ Shh, stai zitto, se dici un’altra parola, ti faccio tacere io” Araki lega al letto Hideki “ Eh, tu come farai a dormire, se mi leghi al tuo letto” Araki “ Dormirò, in una sedia, comunque non sono convinto del motivo per il quale volevi ucciderti, me lo dirai un’altra volta” Passa la notte , Araki si sveglia presto e probabilmente vide che io stavo ancora dormendo e decise di svegliarmi, mi buttò dell’ acqua fredda in faccia “ MALEDETTO BASTARDO, NON VEDI CHE STAVO DORMENDO” Araki “ Io ho provato a chiamarti, ma non mi rispondevi e continuavi a ripetere un nome di ragazza Yui, è per caso la tua fidanzata” Io arrossi “ CHE CAZZO DICI, E POI NON SONO AFFARI TUOI” Araki “ Comunque hai un bel visino quando dormi, se non fossi un ragazzo avrei già approfittato di te” Hideki “ E LO DICI ANCHE” Araki “ Io vado a scuola e dovrai venire con me” Hideki “ Cosa a scuola sei fuori di testa, io non ci vengo” Araki “ Neanche io ho voglia di andare a scuola, ma devo andarci” Hideki “ E poi tu sei di un'altra classe, non nella mia” Araki “ Che dici io sono nella tua stessa classe, sei stupido o cosa”Hideki “ Beh, non me ne frega niente, io non vengo” Araki “ In fondo, manca solo una settimana alla fine della scuola” Dal giorno in cui quel idiota mi “ salvò” , passarono due mesi , io mi trovai un lavoro, per voglia o non voglia, il destino volle riservarmi una cattiva sorpresa, trovai nel bar in cui lavoravo , il rompi palle di Araki, non lo sopporto più, a casa non ha mai voglia ne di cucinare, ne di lavare i piatti, non fa praticamente niente e mi tratta come uno schiavo, ma la cosa peggiore e che passa tutta la giornata a rompere e non se ne va mai, ormai dovrebbe aver capito che non voglio più suicidarmi, appena guadagno abbastanza soldi, me ne vado dall’ appartamento dove viviamo io e l’imbecille e me ne vado in un appartamento dove posso vivere da solo. Araki mi sbuca fuori da dietro mentre sto preparando la cena “ Che cazzo fai, e poi mi da fastidio se appari, da dietro di me all’ improvviso” Araki “ Che fastidioso, e poi non sono apparso all’ improvviso, ero dietro di te da un pezzo, cosa stai facendo di buono” mi mette una mano sulla spalla e prende il cucchiaio e assaggia il ramen che io stavo preparando e dice “ Mhm non è molto buono, manca un po’ di sale” Io “ CHE CAZZO DICI, E POI SE NON TI PIACE COME CUCINO, PUOI ANCHE ANDARE A MANGIARE DA UN’ ALTRA PARTE”A“ Mamma mia che permaloso, ok non dirò più niente” Io preparo da mangiare e poi io e l’idiota mangiamo, Io “ Ehi, perché non sparecchi,almeno” Araki si apre una birra nota ( a 16 anni, non si puo bere, bisogna essere maggiorenni) e si siede sul divano e accende la tv“ No, non ne ho voglia” Io “ Non hai mai voglia di fare niente, e va bene allora lo farò io ma questa è l’ultima volta, Araki “ Ok” Io sparecchio “ Ci sarebbero da lavare dei piatti, avanti fannullone, fai qualcosa, anche tu” Araki si addormenta , Io “ EHI TU, NON DORMIRE, MENTRE TI STO PARLANDO!!”, io lo scuoto, Araki “ Eh, che vuoi” Io “ Niente, farò da solo” Io mi metto a lavare i piatti e prendo un colpo, per colpa di Araki che mi sbuca fuori all’improvviso e mi cade un bicchiere e mi taglio nel polso, Araki mi prende il polso “ Fa vedere” e mi lecca il sangue che mi esce dalla ferita , Io “ CHE CAZZO FAI!!”Araki “ Ti stavo disinfettando la ferita , Hide-chan ,stavi tentando nuovamente di ucciderti ” Hideki “ No, è stata colpa tua, se mi sono ferito e poi non chiamarmi così, idiota” Araki “ Tu pensi sempre male, sei permaloso come una ragazzina” Hideki “ Non chiamarmi ragazzina, pervertito” Araki “ Che, io pervertito, io non ho certe tendenze, sei tu che pensi male, aspetta che ti prenda un cerotto” Araki prende un cerotto e me lo mette al polso, io arrossisco “ GUARDA CHE NON SONO UN BAMBINO, RIESCO A FARE DA SOLO” Araki “ Lo so,ma sei maldestro, continuo io a lavare i piatti” Araki leva il bicchiere rotto senza tagliarsi e continua a lavare i piatti “ Ehi, perché tu, nel frattempo, invece di restartene lì, a far niente, non asciughi i piatti” Io “ Eh, va bene, rompi palle” Io e l’imbecille finiamo di lavare i piatti, quando qualcuno, suona alla porta Araki “ Vai, ad aprire” Hideki “ Uffa, ma perché, io” Araki “ Che lagna, muoviti” Hideki “ Tanto, per cambiare” Io apro la porta, ed entra una bellissima ragazza di circa la mia età, con lunghi capelli neri e occhi marroni , dall’ aria triste, vestita con un vestito molto leggero azzurro e sandali del medesimo colore, la ragazza mi finisce addosso e mi dice con voce flebile “ Scusami, conosci Araki-chan” Araki “ Chi c’è Hide-chan” Hideki “ Non lo so, ma ti cercano”Araki “ ma sei tu Kei-chan che le stavi facendo “Niente m’è caduta addosso e l’ho sorretta” Penso “ Mi ricorda moltissimo me, quando ero bambino, spesso ero malato, ma nonostante ciò, ero sempre in giro” La ragazza “ Scusami,il mio nome è Keira Sachiko, e il tuo, sei per caso amico di Araki-chan” Araki “ Fatti da parte, moccioso” Araki mi spinge e abbraccia Sachiko Io “ C’era bisogno di spingermi a quel modo, maleducato” Sachiko “ Araki-chan, lui chi è!?” Araki “ Nessuno” Io “ COME NESSUNO!!, il mio nome è Hideki” Araki “ E’ solo un mocciosetto, viziato” Io “ E tu sei solo un maleducato” Araki mi ignora e si fa stranamente gentile con la ragazza “ Keira, ti va qualcosa di fresco” Kei “ Sì, grazie, sei molto gentile” Io penso “ Solo adesso, di solito è uno schiavista, maleducato, bastardo, fannullone e opportunista” Kei “ Hideki, vieni anche tu qua con noi” Io “ D’accordo” Araki mi lancia un occhiataccia, ma io me ne frego e mi siedo vicino a Keira, non curandomi di quel maledetto” Keira “ Hideki, potresti dirmi qualcosa su di te” Io “ Beh” Araki “ Lascialo perdere, è solo un mocciosetto” Sachiko “ Perché lo chiami mocciosetto, sei tu che sei tanto alto, non arrabbiarti Hideki, lui fa sempre così con tutti” Io “ Non preoccuparti io non mi arrabbio per così poco” Keira “ Lo sai mi stai proprio simpatico” Araki “ Tsk” Io “ Ma come fai ad essere amica di Araki, con quel pessimo carattere che si ritrova “ Araki “ Cosa, io avrei un pessimo carattere, pensa per te” Keira “ Io e Araki-chan, ci conosciamo dalle elementari, quando io mi sono trasferita, le nostre famiglie erano molto amiche, giocavamo sempre insieme e Araki-chan,mi difendeva sempre, io e lui ci siamo messi insieme alle elementari e poi dopo due giorni ci siamo lasciati, perché tu mi rubasti la mia bambola preferita” Araki e Keira parlano fra di loro ignorando Hideki che pensa “ Visto che tutti mi stanno ignorando,vado a farmi un giretto” Hideki esce dalla porta senza che Araki e la ragazza se ne accorgano. Passano 30 minuti , Araki “ Ehi moccioso, portaci qualcosa di fresco” Silenzio…. Araki “ EHI MOCCIOSO, PERCHE’ NON RISPONDI” Keira “ Ehm,… Araki-chan, Hideki è sparito” Araki “ STUPIDO MOCCIOSO” Keira “ Andiamo a cercarlo” Araki “ No, tu resta qui, così se torna a casa trova qualcuno” Keira “ D’accordo” Araki esce dall’appartamento pensa “ Dove, cazzo può essersi ficcato, quell imbecille” Araki, passa per un ponte e vede Hideki, che sta guardando il cielo Araki “ EHI IDIOTA, FERMO LI’” Hideki “ Eh, che cavolo fa” Araki, si mette davanti a Hideki “ Ehi, volevi cercare di ammazzarti, un’altra volta” Hideki “ Che dici, stavo solo guardando il tramonto” Araki “ Avanti, torniamo a casa” Hideki “ Che vuoi, lasciami in pace,non posso neanche fare quello che voglio, FATTI GLI AFFARI TUOI” Araki “ D’accordo, scusa tanto, se vuoi ammazzarti fallo pure, non me ne frega niente” arrabbiato Hideki “ Ehi, tu , ti sei arrabbiato” Araki se ne torna a casa, senza neanche voltarsi, Hideki “ Ehi, te la sei presa” pensa “ Che gli è preso, beh forse sono stato un po’ cattivo, nei suoi confronti, ma che bisogno c’era di prendersela, a quel modo, beh, adesso torno a casa” Hideki si incammina verso casa, nel frattempo Araki, arriva a casa, Keira “ Araki-chan, Hideki, non è tornato a casa, lo hai trovato” Araki “ Sì” Keira “ E ora dov’è!?” Araki “ Sul ponte, poco distante da qui, beh, scusami Kei-chan, ma domattina devo svegliarmi presto, perciò, vado a dormire, mi dispiace, mandarti via, verrò io a trovarti, la prossima volta, ok” Keira “ Ma” Araki “ Buona notte” Keira “ Ok, ciao, salutami, Hideki, bye, bye” Keira esce dall’a appartamento e incrocia Hideki, Keira “ Ciao, Hide-chan” Hideki “ Per caso, Araki, si è arrabbiato, con me” Keira “ No, non mi pare, beh ci vediamo” Hideki “ Ok, ciao” Hideki entra nell’ appartamento, mentre Araki,accende la tv, e prende una birra, Hideki apre la porta e vede Araki, di spalle che sta bevendo, una birra, Hideki “ Ehi tu, sei ancora arrabbiato con me, e poi non puoi bere hai solo 16 anni” Araki fa finta di non sentirlo, Hideki “ EHI MA SEI SORDO” Araki, finisce una lattina di birra e ne apre un’ altra ( NOTA: ci sono ben dieci lattine di birra e sta bevendo la undicesima lattina) Hideki gli prende dalle mani la lattina, Araki è un po’ ubriaco “ Lasciami in pace, dammi la mia lattina” Hideki “ No, sei già ubriaco, basta così” Araki “ Che ne sai tu, lasciami bere” Hideki “ No, e poi smettila di poltrire” Hideki gli butta via le lattine finite e quella appena cominciata” Araki “ Che spreco, hai sprecato, una birra” Araki si alza dal divano e cercando di riprendersi la lattina, fa scivolare Hideki, nel divano e lui gli finisce sopra e si addormenta, Hideki “ EHI SVEGLIATI” cerca di alzarselo da dosso “ Merda, pesa troppo” Araki “ Hi” Hideki “ Che, parla nel sonno” Araki “ Hide” Hideki “ Eh, dice il mio nome nel sonno e proprio ubriaco” Araki “ Hideki n-non ucciderti” Hideki arrossisce pensa “ Eh, si sta preoccupando per me” Araki “ Hideki ti amo” Hideki “ AHHAAA CHE CAZZO DICI!!!” arrossisce ancora di più” Araki “ Scherzavo” si sveglia, e si alza da Hideki, Hideki “ TU CHE COSA!!!” arrabbiato nero deformed Araki “ Era uno scherzo, non sono mica gay, anche prima ho fatto finta di arrabbiarmi, per vedere come avresti reagito” Hideki “ BRUTTO BASTARDO” poka , Hideki gli sferra un pugno deformed, Araki deformed “ Ahio, mi hai fatto male, imbecille” Hideki “ Te lo sei meritato, tsk, beh io vado a letto” Araki “ Beh, anch’io” .Passa la notte e Hideki si sveglia si gira e vede Araki con il braccio attorno alle spalle di Hideki, con i visi a pochi centimetri di distanza, l’uno dall’ altro, Hideki “ AHHHA” gli molla un pugno, Ara si sveglia “ Ahio, che male” Hideki “ CHE CI FAI NEL MIO LETTO!!!?” Araki “ Eh, che ci fai tu nel mio letto” Araki si guarda in giro e nota che quella non è la sua camera, Hideki “ VATTENE VIA DAL MIO LETTO!!!” Araki sniff sniff “ Però hai un buon odore, sembra quello di una ragazza, per non parlare dei tuoi capelli,”gli tocca i capelli “sono così morbidi”Hideki”UHM” stringe il pugno, nervo Araki “ Ops, la vedo brutta” Hideki “ VA-TT-TE-NE DALLA MIA STANZA, SUBITO!!!” Araki “ Ma perché, ti arrabbi così tanto ho semplicemente detto la verità” Hideki “ PIANTALA DI TRATTARMI COME UNA RAGAZZA, IO SONO UN RAGAZZO, LO VUOI CAPIRE!!!” Araki “ Uffa, ma io stavo solo scherzando” Araki esce dalla stanza di Hideki,Araki “ A proposito, come ci sono finito nella sua stanza!??” silenzio sta pensando “ Beh, non importa” Hideki si veste e va a fare colazione e si trova Araki, seduto che beve una birra, Hideki “ SI PUO SAPERE, PERCHE’ DEVO VEDERE ANCHE DA APPENA SVEGLIO, LA TUA BRUTTA FACCIA” Araki “ Non so come, ma sono finito nella tua stanza, ma non pensare che sia dell’altra sponda” si avvicina e gli mette una mano sul mento e l’altra fra i capelli “ anche se il tuo viso, sembra quello di una ragazza, a volte mi viene voglia …..” Hideki “ NON TOCCARMI, MI FAI SCHIFO” Araki si gira e va via, Hideki pensa “ Ops, non volevo offenderlo così, però se l’ è cercata”e Hideki sente la porta sbattere “Se n’e andato, beh che me ne importa” Arriva l’ora di pranzo e di Araki neanche l’ombra , Hideki pensa “ Forse, stavolta ho esagerato, non credevo di averlo ferito a tal punto da non tornare a casa a mangiare, comincio a preoccuparmi…..” silenzio “ Ma che sto pensando, che faccia quel che vuole,non sono affari miei” Hideki finisce di mangiare e sbriga le faccende dell’appartamento Hideki sospira “ C’è qualcosa, che non quadra……. C’è troppa tranquillità, senza Araki” pensa “ Perché sto ancora pensando a quel dannato ubriacone” “ Cosa mi manca da fare, la camera di Araki” “ Ma chi se ne frega deve farsela da solo” silenzio “ Beh, visto che non ho niente da fare, sistemo la sua camera, ma solo per questa volta, lo giuro sul mio onore” Hideki apre la porta e vede cadersi addosso una montagna di lattine , e viene seppellito da esse “ Dannato Araki, stavo per essere ucciso dalle tue lattine” ( Araki starnutisce!) cerca di alzarsi dalle lattine e dopo un po’ riesce a spostarsi le lattine di dosso “ Oh, che odore”si mette la molletta sul naso “ Allora, organizziamoci, …….”Guarda dentro la stanza e vede libri di scuola strappati, buttati per terra , lattine ovunque, cestino riempito di tutto e roba che cade giù dalla montagna di marciume, polvere ovunque di circa due centimetri,vede le lenzuola e cuscino completamente rotti, il materasso con le molle di fuori, mette dentro un piede e si alza un polverone, Hideki si mette a tossire e cerca di farsi un po’ di aria, chiude la porta “ Ma devo proprio” apre la porta “ Sono troppo buono, allora prendo un detersivo potente, sacchetti a non finire e un aspirapolvere molto…molto potente” vede la scrivania con sopra penne e matite rotte, riviste, poster, cd, stereo, videocassette sveglia e una vecchia foto, tutto ben conservato “ Strano” si guarda la mano impolverata “ Come pensavo”, nota che i cassetti sono aperti con la poca roba , rovistata, mette dentro i sacchetti le lattine, butta via le carte che ci sono per terra e svuota il cestino, quando cade per terra e si trova in mano un preservativo ancora intatto “ Un pre-pre-preservativo”arrossisce e lo butta via “ Ho sempre saputo che è un porco” ,aspira la polvere , e si mette a sistemare la scrivania e gli cade una rivista per terra e si apre a metà, a Hideki viene fuori sangue dal naso “ Porco” chiude la rivista ed esce fuori un poster “ Cacchio” chiude il poster, e si accorge di videocassette, “ Ho un brutto presentimento, non saranno mica ….. “ Non mi interessa più niente butto via tutto” mette le video cassette e le riviste dentro un sacchetto , i libri rotti in un’ altro, sposta i cd , lo stereo la sveglia e guarda la foto,e spolvera la scrivania e rimette le cose a posto dice “ Pavimento: a posto, scrivania anche , mancano l’armadio e il letto, mettiamoci al lavoro, ehe ehe” si tira su le maniche, si mette una fascia sulla fronte e si sistema i guanti, “ Sono pronto,a noi due armadio” apre l’armadio e vede una miriade di scatole ammuffite e piene di riviste, in bilico su di lui “ Aiuto, non cadete” mette le mani appoggiate alle scatole in modo che non cadano “ Adesso, come faccio” mette un piede sopra le scatole e ne tira fuori una alla volta “ Cosa mi tocca fare” mette gli scatoloni fuori dalla stanza e poi fuori di casa ( giorno raccolta, rifiuti non combustibili), adesso pensiamo al letto “ Ora che ci penso, non ho ancora trovato nessun vestito spor”nota che alcuni vestiti sbucano da sotto il letto, guarda sotto il letto “ Ah ,ecco dove sono, aiuto soffoco” si mette la mascherina e tira fuori con calma tutti i vestiti, sporchi, e impolverati “ Questa è proprio una cospirazione”… “ Bene ho finito, ora non mi resta che lavarli, Oh dimenticavo, bisogna cambiare il materasso, lavare le lenzuola e comprare un cuscino nuovo, uno di questi giorni, intanto gli e ne presterò uno dei miei” Esce dalla stanza e chiude la porta sospira “ Finalmente , ho finito, che ora è” guarda l’orologio “ Oddio sono le sei e mezza, devo preparare da mangiare” e prepara da mangiare per Araki, finisce e lascia il cibo sulla tavola “ Ma che sto facendo, beh ormai” pensa “Mi faccio una doccia e vado a dormire”, Hideki si fa la doccia e sta per andare a letto si mette i pantaloni e si sta per mettere la canottiera , entra Araki dalla porta e lo fissa, Hideki arrossisce “ Che vuoi!!?” Araki “ Niente, mi sei davanti per quello ti stavo guardando perché è vietato forse, tanto sono un maschio pure io” Hideki si mette la canottiera “ La cena è sulla tavola , io vado a dormire” Araki “ Eh, tu non mangi” Hideki “ No, non ho fame, non voglio vomitare, ehi tu, sei ancora arrabbiato” Araki si gira e va a mangiare , Hideki “ Sì, è ancora arrabbiato” Araki si mette a mangiare, e Hideki si mette sul letto,ma non dorme ,. Dopo un po’, Hideki che è girato, sente la porta aprirsi e si gira “ Sei tu, che vuoi” Araki “ Da quanto tempo, era sulla tavola, quel cibo” Hideki “ Ma , non ricordo, perché!’” Araki “ Era freddo” Hideki “ Potevi, scaldartelo da solo” Araki “ Beh, lasciamo, stare, buona notte” Hideki pensa “ Avrei potuto, chiedergli scusa” si sdraia e cerca di dormire , dopo un’ora “ Ah, non riesco , a dormire, vado a chiedergli, scusa” Guarda se Araki è in camera sua e lo vede sdraiato che ha le mani dietro la testa a petto nudo, che guarda il muro, “ Hai, pulito la mia camera, per caso” Hideki “ Sì, perché” Araki lo prende sotto braccio e gli accarezza i capelli “ Non, avresti dovuto, farlo” Hideki “ Non avevo niente da fare, non credere che l’abbia fatto per farti un piacere, comunque …..” Araki “ Comunque, cosa” Hideki arrossisce e abbraccia Araki “ Scusami, non volevo dirti quella cosa” Araki “ Figurati, sono abituato a peggio” Hideki si addormenta, fra le sue braccia “ Ehi, moccioso, che fai?Dormi!?”, Oh,ma tu guarda si è addormentato……,” lo prende in braccio e lo porta nel suo letto e gli accarezza i capelli smile e va a letto. Passa la notte, Mattina, Hideki si sveglia presto, sbadiglia e va a farsi la colazione pensa “ Non riesco a capire, ma perché mai ieri ho chiesto scusa ad Araki, oh no adesso lo chiamo pure per nome e perché, non ho fatto niente per mandarlo via quando mi abbracciava, ma!?, comunque sia chi se ne importa” Arriva anche Araki, Araki “ Ciao” Hideki fa finta di niente, Araki “ Perché fai così, che ti è preso??” Hideki “ Niente, ho sonno” Araki “ Infatti, ieri ti sei addormentato fra le mie braccia” Hideki “ CHE COSA DICI, TI STAI INVENTANDO TUTTO!!” Araki “ Non è vero, non ti sto dicendo una bugia è la verità, è da ieri sera che sei strano, cosa ti è successo!?” Hideki se ne va. Araki “ Ehi, dove vai? Chi ti capisce è bravo” Hideki esce di casa e va a finire contro una persona, che lo aiuta a rialzarsi “ Mi scusi” l’uomo “ Ero un po’ distratto” Hideki vede che l’uomo ha una sua foto “ Che, ci fa con una foto in mano” l’uomo “ Ti stavo cercando, tu sei Hideki Kujo!?” Hideki “ No e comunque non le riguarda chi sono, le persone educate si presentano prima!” l’uomo “ Mi chiamo Koji Tanabe, inutile che neghi l’evidenza, ti ho smascherato, tu sei Hideki Kujo” Nel frattempo arriva Araki “ Ehi vecchio, cosa stai facendo, alla mia ragazza ehi Kira che vuole questo qui” Hideki “ EH, IO TUA RAGAZZA , Da QUANDO MI SONO MESSO CON TE, E PERCHE’ DOVREI AVER CAMBIATO SE!? ” Ta “ Eh tu chi sei , bamboccio” Araki “ Io bamboccio, vuoi fare a botte vecchio” Ta “ Inutile che tu e il tuo amico, facciate i furbi, io ho capito che tu sei il figlio di Kujo,ok per questa volta chiudo un occhio, ma sentirete ancora parlare di me” se ne va. Araki “ Vecchio Bastardo, certo che tu però sei un ingrato” Hideki “ No, io non ti avevo chiesto niente, sei stato tu ad intrometterti” Araki “ Comunque, dovremo stare attenti che quel bastardo, non ci rompa più le scatole” Araki e Hideki tornano a casa , Araki si avvicina a Hideki e gli sussurra in un orecchio ( nota: Araki, ha una voce bassa e sensuale)” Da oggi in poi, ti chiamerò Kira, sarai la mia ragazza, così anche se quel bastardo ci ascolta, non gli darò le prove di quello che dice” arrossisce “ COSA, SEI IMPAZZITO“ Araki “ Shh, allora non capisci,non lo faccio mica per me, io sto cercando di aiutarti” Hideki “ MA NO, IO NON POSSO, MI UMILIEREI TROPPO” Araki “ Fai finta di essere un attore, tanto dovresti riuscirci dopo tutto, non vorrai essere da meno di tuo padre” Hideki “ No, hai ragione” Araki “ E poi tu non vuoi tornare da tuo padre, non è così, dovrai vestirti anche da ragazza” Hideki “ COSA, ANCHE QUESTO” Araki “ Sì, non preoccuparti, io so come procurarmeli, te li farai prestare da Keira” Hideki “ Quindi verrà a saperlo pure lei” Araki “ Sì, ma devi fidarti di lei, ora la chiamo” Araki chiama Keira e i due vanno a casa della ragazza. Keira, li apre alla porta Hideki “ Permesso” Araki “ Permesso Keira “ Prego, avanti” arriva una ragazzina di circa dieci anni Kagura, la sorellina di Keira ( Keira, vive con la sorellina e la madre che ora è a lavoro, i suoi sono separati) “ Sorellina e lui il ragazzo”arrossisce “ Buongiorno” Hideki sorride gentilmente “ Buongiorno a te” Araki “ Ciao mocciosa, non ti pensavo cosi gentile” Hideki arrossisce “ E’ naturale, che sia gentile con lei” I due vanno nella camera di Keira e Kagura , anche la piccola li segue, Keira “ Allora Kira” Araki “ Kira, ahhha” Hideki “ Smettila di prendermi in giro, maledetto”Kagura “ Già, smettila, sei antipatico” Araki “ Mph” Keira “ Allora tu dovrai fare finta di essere una ragazza, innanzitutto devi curare il tuo portamento, devi cercare che quando cammini devi tenere chiuse le gambe, avanti prova a camminare” ovviamente Hideki cammina come un ragazzo, Keira “ No, non ci siamo, prendi esempio da me” Keira cammina davanti a Hideki, Araki “ Credo che tra un po’ vomiterò!” Hideki “ Ah spiritoso, vorrei vederti al mio posto” Araki “ Esco dal tuo habitat naturale, tra le ragazze, mia cara Kira” Hideki “ ADESSO, LO MENO” arrabbiato nero, Araki “ Kei-chan, posso,accendermi la tv” Keira “ Ok … Allora prova ad imitare la mia andatura” Hideki ci riprova, ma non cambia niente, rispetto a prima. Passiamo da Araki si è acceso la tv e la sta guardando, passano dieci minuti. Hideki prova a camminare Keira “ Bravo, sei già migliorato, oh no è meglio se anch’io cominci a darti del lei” Kagura “ Ma perché Hi-chan, deve fare finta di essere una ragazza” Keira “ Perché un uomo molto cattivo vuole rapirlo, quindi anche tu devi trattarlo come una ragazza e chiamarlo Kira, capito” Kagura “ Ok, sorellina, però posso lo stesso chiamarlo Hi-chan” Keira “ No, mi dispiace, semmai Ki-chan, ok” Kagura “ Uffa, ma sarà difficile” Keira “ No,vedrai, allora prova ancora a camminare, ah idea, mettiti un libro in testa e devi tenerlo in equilibrio sulla testa, senza farlo cadere” Hideki ci prova, ma al primo tentativo, gli cade subito il libro, su riprovaci” Hideki “ Non vorrei dirlo, ma sarebbe, ora di pranzo” Keira “ Non,importa io e te, staremo qui tutto il giorno, per farti avere un raffinato portamento, Ka-chan, vai a mangiare, dillo anche ad Araki-chan, ci sono i soldi, nel mio portafoglio, di Ad Araki chan, di ordinare una pizza per te ed Araki-chan” Kagura “ Ok” Passano circa trenta minuti, Kagura e Araki, hanno mangiato la pizza, Araki “ Ehi, Kagura-chan, che ne dici di andare a vedere che cosa sta combinando Hide-chan” Kagura “ Ok” Kagura apre al porta. Araki “ Allora, come va Kira” ( non ne ha abbastanza) Keira “ E smettila, sai che è migliorata molto da prima, guarda tu stesso, dai Kira, facci vedere come cammini bene” Hideki “No” Keira “ Dai, fallo per me” Hideki “ E va bene” Hideki si mette a camminare, Araki “ Mph” si gira dall’altra parte Hideki “ Beh, andiamo avanti Keira” Keira “ D’accordo” Hideki pensa “ Non capisco, per quale motivo , Araki si è comportato così, comunque” Araki “ Beh, io vado a casa, ciao” Keira “ E perché!?” Hideki “ Lascialo perdere, sarà geloso, perché passo tutta la giornata con te” Araki “Cosa, io sarei geloso di un’uomo, sappi che non me ne frega niente di te, me ne vado perché non faccio niente qui, stupido mocciosetto” sguardo gelido, Hideki pensa “ Imbecille, idiota” “ Bene, si sta meglio senza di te” Araki esce dall’ appartamento e si trova davanti Tanabe, Araki fa finta di niente e tira dritto, ma Tanabe gli si mette davanti “ Togliti dai piedi, buffone” Tanabe lo prende per la cannottiera “ Ehi ragazzino, non ti permetto di darmi del buffone,ti farò abbassare la cresta” Araki “Come , hai osato, toccarmi” gli sferra un potente pugno nel naso e fa cadere a terra l’uomo “ Non rompere più i coglioni a me e alla mia ragazza, sono stato chiaro” Araki se ne va, Tanabe “ Piccolo, moccioso, questo non dovevi farlo” Tanabe sferra un pugno ad Araki, il quale viene colpito e cade a terra, Tanabe “Hai visto cosa vuol dire a sfidare me” Araki si rialza e perde sangue dalla bocca “ Mhm, che buono” lecca il suo sangue “ Sai, vecchio, il mio nome è Araki Tetsuii io sono un ex-teppista, ed è meglio per te se te ne vai, ah dimenticavo di dirti che io e da quando sono moccioso che faccio a botte” Tanabe “ Ti risparmio di picchiarti, non ci guadagnerei niente, ma sappi che la prossima volta, non ti andrà così bene” se ne và Araki “ Mph, idiota” Araki se ne torna a casa ( passano dieci minuti) Hideki sta ancora cercando di migliorare il suo portamento, Keira “ Beh, come primo giorno, vai molto bene, continueremo domani, seconda cosa per la voce non ci sono problemi, mi restano i capelli” Keira gli tocca i capelli “ Sono molto morbidi, però sono corti, beh non importa tanto non saranno mica i capelli a farti riconoscere” Hide “ Povero me”, “ neanche per il seno, ci sono molte ragazze con il seno piccolo, i vestiti dovrai indossare la gonna” Hideki “ NO,MI RIFIUTO, CAPISCO IL PORTAMENTO, MA NON VOGLIO PORTARE LA GONNA” Keira “ Ma devi, passi il seno, passino i capelli, ma la gonna è importantissima,, non puoi andare in giro in jeans scopriranno subito che sei un ragazzo” Hideki “ Ne sei sicura” Keira “ Sì, non ti costringo nemmeno a truccarti,ne a metterti lo smalto per le unghie,mettiti la gonna” Keira tira fuori un vestitino rosa “ Tieni, scommetto ti starà benissimo” Hideki “ NO, ROSA, NO, MI RIFIUTO TASSATIVAMENTE” Keira “ Ok, cambio colore, stavo solo scherzando” Hideki “ Ah , bello scherzo” Keira tira fuori un vestitino azzurro “ Tieni” Hideki “ Dove, posso cambiarmi” Keira “ In bagno” Keira gli indica il bagno , Hideki si leva la maglietta a maniche corte rossa, poi si leva i jeans e rimane in boxer “ Ghh, oh no devo mettermi quel ridicolo vestitino al solo pensiero mi viene da vomitare” Hideki si appoggia il vestito sopra “ Che schifo”Hideki lo riguarda “ Vorrei tanto rimettermi i miei vestiti, tornare a casa svegliarmi e capire che è un maledetto incubo, ma invece, no, NON VOGLIO METTERMI QUELLA ROBA” Keira bussa “ Allora Kira, muoviti” Hideki “ Aspetta un attimo, Keira “ Ancora un minuto, poi apro la porta del bagno” Hideki “ E va bene, devo comportarmi da uomo, a proposito, nessun uomo si vestirebbe, mai da donna” Passa un minuto, Keira “ Io, apro” Keira apre al porta e guarda il vestito che è messo sulla lavatrice e Hideki vestito come prima “ Non c’è la faccio a vestirmi da ragazza, ti ringrazio Keira, tu hai fatto tutto questo per me” Keira “ E va bene, non importa, sai cosa faremo, basta con le lezioni, sul portamento e tutte le altre stupidaggini, ho un’idea migliore Se, vuoi puoi tornatene a casa , Hideki “ Grazie, Keira, grazie anche a te Ka-chan”Ore 16,00 circa Hideki arriva a casa e nota che Araki non sta guardando la tv, allora lo va a cercare in camera sua e bussa nella sua camera“ Ehm, Araki” Araki “ Sì, entra pure” è girato di spalle, Hideki “ Araki, ho rinunciato a vestirmi da ragazza, tornerò da mio padre” Araki si gira “ Uffa, e così mi sono beccato, un pugno per niente” Hideki “ E’ stato Tanabe” Araki “ Già, quel maledetto, ma non credere che sia stato lui a cominciare, io non sopporto quel tipo e così, lo vidi e gli mollai un pugno e lui, per tutta risposta me ne diede un altro, non pensare che lo abbia fatto per te” si rigira dall’altra parte “ Quindi te ne andrai, beh, ciao” Hideki “ Perché hai tutta questa fretta che io me ne vada” Araki “ Dopotutto hai tutto da guadagnarci, è molto meglio che tu, stia con tuo padre che con un disgraziato come me, non è così” Hideki “ Già, in effetti “ Araki non risponde. Hideki “ Beh, tornerò da lui, domattina” :Hideki se ne torna in camera sua. Arriva l’ora di cena, Hideki apparecchia , prepara da mangiare, è pronto in tavola,Hideki va nella camera di Araki, bussa “ Araki, muoviti è pronto” Araki “ Arrivo” Araki e Hideki, si mettono a mangiare, finiscono di mangiare, Araki si siede sulla poltrona e comincia a bere, questa volta però arriva a venti lattine e si ubriaca mentre Hideki stava sparecchiando ed ha lavato i piatti “ Ehi, moccioso” Hideki si accorge che Araki è ubriaco “ Merda, si è ubriacato” Hideki “Cosa, si fa quando qualcuno si ubriaca,dell’acqua, ma certo” Hideki prende un bicchiere e ci vuota dell’acqua “ Ma come farò per fargliela bere” Araki “ Ehi, moccioso, voglio altra birra” Hideki “ Bene, gli farò credere che sia birra” Hideki “ Tieni” Araki “ Grazie” Araki sputa tutto “ Non è birra, mi hai imbrogliato, dovrò rinunciare alla birra” Hideki “ Ehm, Araki, bevi un po’ d’acqua” Araki “ No, non ne ho voglia” Hideki pensa “ beh,almeno non diventa violento, se si ubriaca” Araki “ Ehi, moccioso,vieni, un po’, qui” Hideki pensa “ Devo, sedermi,altrimenti si arrabbierà, e se ha picchiato Tanabe, potrebbe picchiare anche me” Hideki si siede vicino ad Araki , Araki “ Sei, molto più carino del solito, moccioso” gli mette una mano sulla spalla, Hideki pensa “ Beh, per ora posso stare al suo gioco” Araki “ Sai, sapevo che un giorno te ne saresti andato, ma non mi aspettavo che di punto in bianco, te ne andassi, così” Hideki “ Beh, vedi anche per me non è stato facile, decidere di andarmene via così” ( Non si sa se questa sia la verità o meno, comunque!?) Araki “ E’ la verità” Hideki “ Sì” Araki “ Visto che domani te ne vai, posso abbracciarti” Hideki “ Va bene”pensa “ Oh, no, ho un brutto presentimento, molto brutto” Araki abbraccia Hideki , Hideki arrossisce “ Ora, sei contento” Araki “ Uhm, no, Hideki, posso dormire con te” Hideki pensa “ NOOO, LO SAPEVO, CHE FINIVA COSI’, NON VOGLIO” “ cough, cough Non sto molto, bene” Araki “ Uffa, non importa dormirò da solo, tanto lo sapevo, che tu non mi volevi, bene” Hideki “ Ma, no, d’accordo” Araki “ Yuppi, sono felice, sai, io anche se non lo do a vedere mi sento molto solo” Hideki pensa “ Che dica sul serio, dicono che quando si è ubriachi,alle volte si diventa violenti e altre invece, si dicono o fanno delle cose, che non si ha coraggio, o non lo si fa per paura di essere feriti ” Araki “ Ehi Hideki, posso darti un bacio, Hideki “ Oppure, si fanno cose assurde, un momento CHE COSA, VUOLE BACIARMI, NON SE NE PARLA NEMMENO” Araki “ Ma io intendevo, sulla guancia” Hideki “ D’accordo” Araki da un bacio sulla guancia a Hideki. Ore 0,00 circa, Hideki “ Allora, che ne dici se andiamo a dormire, vieni nella mai camera pensa “ AHHA, COSA STO DICENDO, SEMBRO UN MANIACO” Araki “ D’accordo” Hideki cerca di sorreggere Araki ma faticando, Hideki riesce a portare in camera sua Araki, Araki “ Ora mi tolgo la maglietta, ho caldo” Araki si toglie la maglietta e si distende nel letto rimanendo in boxer “ Avanti Hide, vieni anche tu ha dormire” Hideki “ Un attimo” Hideki si toglie la maglietta, ma Araki tira giù Hideki e lo fa cadere nel letto, “ Aspetta un attimo” Araki “ Ok” Hideki si tira giù i pantaloni e rimane in boxer e si mette la canottiera, Araki “ Su, muoviti” Hideki “ Arrivo … Ma non hai caldo, se dormi con me” Araki “ No” Hideki si siede sul letto, Araki tira giù Hideki e gli finisce fra le braccia “ Lo sai che ti voglio tanto bene,Hideki” gli accarezza i capelli Hideki arrossisce pensa “ Uffa, ma perché capitano,tutte a me” Araki “ Sei proprio carino” Hideki “ Dai Araki, fai il bravo, sarebbe meglio se ti metti a dormire” Araki sbadiglia “ Già, in effetti, ho sonno” Hideki cerca di toglierselo di dosso Araki, ma gli mette la testa nel suo petto “ Voglio dormire, stringendoti fra le mie braccia, sei così esile che mi viene voglia di proteggerti” Hideki arrossisce “ Va bene” Passano circa dieci minuti e Araki finalmente si addormenta, Hideki “ Araki” Araki dorme zzzzzzz, Hideki pensa “ Finalmente, si è addormentato” cerca di spostare il braccio di Araki,ma Araki lo stringe “ N-non andartene Hideki” Hideki pensa “ Oh, no si è svegliato” Hideki “ No, non me ne vado” ma Araki non risponde, e continua a dormire, Hideki pensa “ Allora, ha parlato nel sonno, meglio così” Hideki riprova a spostare Araki ma non ci riesce pensa “ Ho sonno” Hideki si addormenta di sasso fra le braccia di Araki. Passa la notte e arriva la mattina Araki si sveglia e si mette una mano sopra la testa “ Ahio, che mal di testa, probabilmente ho bevuto troppo ieri sera” si accorge che Hideki sta dormendo fra le sue braccia , “ Uhm, cosa ci fa, lui nel mio letto” si gira e nota che non è il suo letto “ Oh, no come ci sono finito nel suo letto, non me lo ricordo, ieri sera ho bevuto troppo, spero di non fatto niente di sconcio con Hideki, maledizione se solo mi ricordassi , qualcosa, ora cercherò di svegliare questo moccioso” “ Hideki, svegliati” Hideki non si sveglia Araki “ Inutile, non si sveglia” Hideki continua a dormire, Araki “ Beh, cercherò di alzarmi dal letto, senza svegliarlo” Araki si alza da Hideki, si riveste e va a farsi la colazione. Nel frattempo, Hideki si sveglia “ Uhm, che sonno, mi sono addormentato di sasso, un momento ero fra le braccia di Araki e ora dove sarà., quel ubriacone” Araki ha preparato la colazione per Hideki, ( INCREDIBILE MA VERO)e ora è in bagno che sta vomitando a causa della sbornia della sera precedente, Hideki si veste va in cucina e vede la colazione per due pensa “ Incredibile, ha preparato la colazione, non gli sarà andato di volta il cervello” Hideki si beve il caffè “ Araki, dove sei!?” Araki “ Nel cesso a vomitare” Hideki “ Stavo bene anche se non mi dicevi cosa ci stai facendo in bagno” Araki ritorna in cucina, Hideki “ Ti sta bene, cosi impari a bere come una spugna” Araki “ Taci, non rompere” Hideki “ Non serviva che tu mi preparassi la colazione, me la so fare, anche da solo” Araki “ Quanta gratitudine, sappi che se ieri sera ho fatto qualcosa non è stata colpa mia, ma della birra” Hideki “ No, non hai fatto niente per tua fortuna, altrimenti ti saresti già beccato un pugno” Araki “ Meno male, beh, non ti prepari per tornare dal tuo vecchio” Hideki “ Sì, più tardi, prima sbrigo un po’ di faccende di casa” Araki “ Non ce né bisogno, le farò io “ Hideki “ Ah, d’accordo” Hideki prende in mano il cellulare e chiama suo padre. Casa del padre driin, drinn e risponde Tanabe “ Pronto casa Kujo” Hide “ Sono, io Hideki, posso parlare con mio padre” Ta “ Allora, che vuoi da lui” Kujo “ Chi è Tanabe!?” Ta “ Aspetta un istante in linea” “ E’ suo figlio Hideki” Kujo “ Come è Hideki, passamelo subito, in camera” Ta passa il collegamento a Kujo, Hi “ Allora, Tanabe” Kujo “ Hideki, sei, tu!?” Hideki “ Sì, sono io” Kujo “ Come stai, figliolo, e dove sei stato per tutto questo tempo, non sai per quanto ti ho cercato” Hideki “ Sto bene, ho vissuto da solo” Kujo “ Per favore, torna a casa, ti prometto che farò, ritornare qui, tua zia e la piccola Yui” Hideki “ D’accordo, tornerò a casa” Kujo “ Dimmi, dove sei verro a prenderti io personalmente per riportarti a casa” Hideki “ D’accordo, vengo fra circa un’ora, davanti alla stazione dei treni, ci vediamo dopo” Hideki comincia a prepararsi. Passano circa trenta minuti è pronto ed esce di casa, quando si trova di fronte Araki, Araki con il sorrisetto di sfida gli mette una mano sulla spalla“ Allora, torni da tuo padre, ci si vede, vieni a trovarmi qualche volta” Hideki “ Certo verrò contaci,ciao Araki” Araki “ Bye bye” E così, Hideki, se ne va, finisce così la loro assurda… convivenza Hideki va alla stazione dei treni e scende da una limousine il padre di Hideki che va in contro a Hideki “ Ciao, Hideki lo abbraccia Hideki “ Piantala, se continui mi viene da vomitare” Kujo “ In, fondo, mi merito, queste tue parole, non sono stato un buon padre, ma ti prometto che da oggi, in poi sarà diverso” Hideki “ D’accordo” Hideki sale nell’auto nei sedili posteriori, vicino al padre, dopo qualche minuto arrivano alla villa di Hideki , Hideki mette giù i bagagli e si distende nel suo letto pensa “ La mia stanza è proprio uguale a come l’avevo lasciata, però mi sembra molto più grande, sarà una mia impressione”. Arriva l’ora di pranzo e Hideki, va a mangiare con suo padre, finiscono di mangiare, Hideki “ Grazie, per il pranzo, scusa, ma devo fare, una telefonata” Kujo “ Prego, fa pure, il telefono è qui” Hideki “ Sì, lo so ma preferisco, chiamare dal mio portatile” Kujo “ D’accordo, fai pure” Hideki va nella sua camera e compone il numero di cellulare di Araki pensa “ Ma che sto facendo,sarà da circa tre ore che non lo vedo e penso già di chiamarlo” Hideki cancella il numero e mette via il cellulare e ritorna nella sala da pranzo, Kujo “ Sei a posto ora” Hideki “ Sì” Kujo “ Bene, visto che sei ritornato a casa organizzerò, una grande festa in tuo onore, alla quale inviterò, tutti i nostri parenti e amici miei, ti va” Hideki “ Certo, và bene” Kujo “ Sei, vuoi invitare i tuoi amici, sei libero di farlo” In quel momento, arriva Tanabe Hideki “ Io non ho amici”Pensa “ Anche se in realtà, Araki, lo è” Tanabe “ Mi scusi se mi intrometto signor Kujo, ma ai miei occhi, il signorino, un amico, c’è l’ha il suo nome è Araki Tetsuii” Hideki pensa “ Perché, Araki, doveva dire a Tanabe il suo nome e cognome” Hideki “ No, non è mio amico” Kujo “ Ne sei sicuro, Hideki” Hideki “ Sì” Kujo “ Allora, Tanabe, ti sarai sicuramente sbagliato” Ta “ Può, darsi” Hideki “ Non mi freghi Tanabe” Kujo “ Comunque, sia la festa è domani sera, alle 21.30 fino alle 1,30” Hideki “ D’accordo”. Passa un giorno mattino, vi domanderete e Araki, ora vi dico cosa sta facendo, a quest’ora sta ancora dormendo,mentre Hideki sente una sveglia suonare si sveglia e la spegne, qualcuno bussa alla porta toc, toc Hideki “ Chi è!’” “ Sono tuo padre” Hideki “ Ehm, padre,aspetta un attimo”, Hideki si veste “ Prego, entra, pure” Il padre entra con un vassoio ed una bella colazione, fumante “ Hideki, ti ho portato, la colazione” Hideki “ Lo vedo” Kujo “ Sei, per caso, arrabbiato” Hideki “ No, è che ho un po’ sonno” Kujo “ Ti metto, qui,la colazione, ora vado, ho del lavoro da sbrigare” Hideki “Ok,” Kujo “ Ci vediamo, questa sera, ritarderò un po’, voi, cominciate, pure, senza di me” Hideki “ Va bene, ciao” Kujo chiude, la porta ed esce dalla stanza, Hideki pensa “ Che buffonata, la mamma, mi portava sempre la colazione, in camera , ogni mattina, mi stavo abbandonando a ricordi, d’infanzia” Passa l’ora di pranzo e arriva l’ora della festa , Hideki si prepara e arrivano le 21, 30 e al salone inizia la festa ( Nota Hide è in smoking nero ) e Hideki nota che tutte le persone, sono in abiti da sera e tra la folla, certi non vanno a salutarlo, anzi, bisbigliano, nelle orecchie e gli lanciano delle occhiatacce di disprezzo, Hideki sogghigna e fa finta di nulla pensa “ Tsk e questi sarebbero i miei parenti” arrivano delle signore di mezz’ età “ Oh, ciao, Hideki, sei molto cresciuto, come stai” Arrivano altre signore e cominciano a parlare, Hideki pensa “ I miei parenti sono delle persone viscide, pensano solamente ai soldi e all’onore, e io rappresento per loro, il disonore, perché sono figlio di mia madre, solo perché mia madre non era ricca, ma era molto bella e buona e specialmente era un bravissima attrice, ma morì, venne assassinata, credo per soldi, eppure lei era così buona non parlava male di nessuno, aveva rispetto per tutti, comunque sia io me ne vado” Hideki va in terrazzo ( NOTA : E’ rimasto in mezzo alla folla, solo per circa dieci minuti) pensa “ E’ per questo che odio, le feste” Arriva Yui è alta come Hideki, ha gli occhi verdi , lunghi capelli castani ricci sciolti, ( ha la stessa fisionomia di Hideki) ha tredici anni ed è vestita con un bel vestitino azzurro con un fiore sull’abito, ora vi chiederete il motivo dei suoi occhi verdi, la madre di Hideki come la sorella provengono dalla Francia comunque è nata in Giappone “ HIDEKI” Yui abbraccia con le lacrime agli occhi Hideki, Hideki la abbraccia “ Dai Yui, non fare così” Yui gli da un bacio sulla guancia, Hideki “ CHE FAI!?” arrossisce Yui “ Sapevo, avresti reagito a questo modo, è fin da quando sei bambino che fai così Avevo, tanta voglia di vederti, mi sei mancato, tanto sai io e mia madre, siamo tornate qui e tuo padre e mia madre si sono risposati” Hideki “ Sono, molto contento, sai è una sorpresa ma te la dico, lo stesso, il signor Kujo, ha prenotato per noi due, mia madre e tuo padre, un volo per Parigi, torneremo a casa di mia madre” Hideki “ COME, DICI!!?” Yui “ Shh, calmati e sai un’altra cosa, ha detto che ricominceremo da zero la nostra vita a Parigi e ci trasferiremo là” Hideki pensa “ Quel maledetto, mi ha ingannato” Hideki se ne sta andando Yui “ Aspetta, il volo è domani sera” Hideki se ne và,Yui “ Aspettami” Hideki “ Che maledetto ha deciso per me, di andare in Francia, non voglio andarci” Hideki passa il salone correndo fa le scale di corsa e arriva in camera sua e cerca il cellulare, lo trova fa il numero di suo padre, ma trova il cellulare spento “ Merda” Hideki cerca Tanabe e lo trova “ Dov’è mio padre” Ta “ Non te lo dico” Hideki “ E perché!’” Ta “ Perché, non sono affari tuoi” Hideki se ne va in camera sua e si leva la giacca dello smoking e si siede sul letto “ Merda, perché vuole andare a Parigi,io non ci voglio andare” e si mette le mani in testa Yui arriva dentro la sua camera, “ Che ,ti è preso, perché non vuoi venire a Parigi!?” Hideki “ Niente” Yui “ Come niente” Hideki “ E va bene , non voglio andarci perché qui ho degli amici e non voglio allontanarmi da loro” Yui “ sono molto contenta di sapere che tu hai fatto amicizia con qualcuno, ma se è una vera amicizia , non importa quanto tu sia lontano dai tuoi amici ma puoi sempre scrivergli ogni tanto” Hideki “ No, io voglio restare a Tokyo, tanto io tu, mia zia e mio padre possiamo restare anche qui” Yui “ Sì, però” Hideki “ Allora anche tu sei d’accordo con nostro padre” Yui “ No, io sto sia dalla tua sia dalla parte di mio padre” Hideki “ Io non voglio lasciare Tokyo” Yui “Dillo a nostro padre, vedrai che se gli dici le tue motivazioni ti capirà” Hideki “ No, non capirebbe” Yui “ Provaci comunque” Hideki “ D’accordo , grazie Yui sei proprio una grande amica oltre a essere mia sorella” Yui “ Grazie” Passa la notte e arriva la mattina e Hideki cerca suo padre e lo trova “ Padre” Kujo “ Che c’è Hideki” Hideki “ Non voglio partire per Parigi questa sera, capito” Kujo “ Invece, verrai!” Hideki “ No, io non faccio più ciò che tu mi dici di fare ormai dovresti averlo capito, sono già andato via una volta e posso farlo benissimo un’altra” Kujo “ Eh, no mio caro, tu sei mio figlio e fai quello che voglio io” Hideki “ Io a Tokyo mi sono fatto degli amici, tra i quali uno mi ha salvato la vita, perciò non voglio andarmene” Kujo “ Sicuramente, l’avrà fatto per i tuoi soldi” Hideki “ No, lui non è come te” Kujo “Ora basta tu verrai con me tua sorella e tua zia a Parigi” Hideki “ Ma perché, dobbiamo per forza andarcene” Kujo “ Perché ho ricevuto un contratto da un regista molto famoso e influente e mi avrebbe dato il ruolo di protagonista in un film molto famoso e mi avrebbe pagato subito nel caso fossi partito per Parigi in settimana” Hideki si arrabbia “ TU PENSI SOLO AI SOLDI E AL LAVORO NON TI PREOCCUPI DELLA FAMIGLIA E DELLA NOSTRA FELICITA’, NON TI VOGLIO PIU’ VEDERE” Allora il padre gli molla uno schiaffo , Hideki si mette a ridere “ BENe, è proprio quello che stavo aspettando” Kujo “ DA QUESTO MOMENTO TU NON SEI PIU’ MIO FIGLIO, YUI PRENDERà IL TUO POSTO “ Hideki se ne và mentre il padre continua a urlagli dietro “ VATTENE PURE, TI SEI ROVINATO CON LE TUE STESSE MANI, IN UN OGNI POSTO CHE ANDRAI TUTTI TI DERIDERRANO” Hideki non ascolta suo padre e pensa “ Ora che ho perso la mia famiglia, posso ritornare da lui” Hideki va in camera sua a prendere la giacca ed esce dalla villa, è a circa metà strada ma non c’è la fa più a camminare “ Hanf, hanf” si ferma “ Merda, sono esausto e non ho soldi e la strada è ancora lunga, maledizione” Hideki decide di proseguire nonostante la stanchezza, continua per pochi metri pensa “ Non c’è la faccio più, maledi” sta per cadere a terra ma si ritira su, avanza ancora ma si sente mancare le forze pensa “ Mi si sta annebbiando la vista, devo camminare , mi mancano le “ Hideki finisce in mezzo alla strada e cade a terra e sviene, in quell’istante arriva a velocità supersonica Araki in bicicletta che sta per investirlo, “ MERDA” frena di colpo , la bici si capovolge e finisce addosso ad un’ albero TONF si sente Araki imprecare “ PORCA PUTTANA, SI E’ ROTTA LA BICI, CHI ME LI PAGA ADESSO I DANNI, Un momento c’era qualcuno a terra, non dirmi che sono stato io ad investirlo ed è pure in mezzo la strada” Araki si avvicina e nota che è un ragazzo controlla se si è fatto male da qualche parte e lo tocca , gli guarda il viso “ CHE COSA IL MOCCIOSO, che ci fa in smoking è in mezzo alla strada” lo sposta vicino all’albero “EHI MOCCIOSO, NON TI SEI FATTO NIENTE SVEGLIATI” Hideki parla nel sonno “ Sto tornando da te” Araki “ Eh parla” nota che sta dormendo, Araki “ Ah, parla nel sonno” “ Beh, lo porterò a casa sulle spalle, lascio qua la bici, tanto è rotta” ( Nota: LA bicicletta è praticamente distrutta, ma Araki è rimasto illeso, che fortunato!) Araki dopo circa mezz’ora arriva a casa con Hideki sulle spalle e lo mette nel suo letto, dopo poche ore Hideki si sveglia e si trova a casa di Araki “ Un momento ma come ci sono arrivato fin qui” Entra Araki “ Ti ci ho portato io” Hideki si alza dal letto e abbraccia Araki , Araki “ Che fai?!” Hideki “ Ti ringrazio” Araki “ Ehm stai poco bene” gli tocca la fronte , Hideki “ NO, STO BENE!!!” arrossisce e si arrabbia, Araki “ E’ solo che è la prima volta che mi ringrazi, sai ti preferisco quando sei normale ” Hideki “ Ma allora sei masochista” Araki “ Va beh non importa” Passano un po’ di giorni, sera Hideki e alla finestra che sospira e Araki e gli sussurra all’orecchio “ Che ci fai qui!?” Hideki “ AHHA,IDIOTA MI HAI FATTO PRENDERE UN COLPO” Araki “ Cosa stavi facendo di bello!?” Hideki “ Lasciami in pace” Araki “ Uffa, che permaloso, come mai sei di pessimo umore!?” Hideki “ Vado a fare un giro” Hideki esce di casa, dopo pochi metri e vede Araki e inizia a correre per seminarlo, e va verso un parco, “ Hanf, hanf, ma cosa vuole quel dannato” Araki “ Finalmente sei arrivato” Hideki “ Ma come fai ad avermi superato e si può sapere che vuoi” Araki gli mette una mano sul viso, Hideki “ CHE CAVOLO FAI IMBECILLE” Araki bacia Hideki con la lingua, Hideki rimane esterrefatto e arrossisce e socchiude gli occhi accettando il bacio di Araki e chiude gli occhi, e Araki gli mette una mano sulla spalla poi Araki si sposta Hideki “ PERCHé CAVOLO LO HAI FATTO !!” Araki “ PERCHE’, STAI URLANDO” Hideki “ E’ ME LO CHIEDI ANCHE, NOI DUE CI SIAMO BA-BA-“ Araki “ Baciati” Hideki “ GIà IDIOTA!!” Araki “ E’ allora!?” Hideki “ QUINDI TU BACERESTI CHIUNQUE” Araki “ Sei proprio un moccioso, e poi anche a te è piaciuto, ammettilo” Hideki “ No, NON LO AMMETTO, un momento non è che qualcuno ci ha visto?” Araki “ No, non ci ha visti nessuno” Hideki “ Come fai ad esserne così sicuro” Araki “ E allora anche se ci ha visto qualcuno, chi se ne frega” Hideki “ E’ INVECE A ME INTERESA, STUPIDO, STUPIDO” Araki “ PIANTALA DI URLARE, ALTRIMENTI TI DO’ UN MOTIVO PER URLARE” Hideki “ Ok,mi calmo”Araki e Hideki tornano a casa , Hideki se ne và in camera sua e chiude a chiave la porta e si distende sul letto pensa “ Io e quel bastardo ci siamo ………” Hideki arrossisce e si mette un cuscino sulla faccia “ Era il mio primo bacio” sente bussare alla porta e non risponde , Araki “ Ehi come ti permetti di chiuderti in camera!!” Hideki “ Non entrare” Araki “ Guarda che se non mi fai entrare sfondo la porta” Hideki “ Perché non posso avere un po’ di privacy” Araki “ E va bene, non entro parliamo da qui” Hideki “ D’accordo” Araki “ La cena è pronta” Hideki “ Non ho fame” Araki “ Ok, ho capito” Araki se ne va un attimo , Hideki “ Bene se n’è andato” Araki chiude la porta “ Ora non puoi più scapparmi” mette la mano sopra il muro, Hideki “ E va bene, parliamo” Araki “ Voglio mettere le cose in chiaro quello che è successo non è stato casuale”Araki sta per andarsene, ma Hideki “ Aspetta, devo… no niente non importa” Araki “ No,adesso voglio saperlo” mette una mano sopra il muro e lo guarda negli occhi “ Avanti dimmelo voglio saperlo” Hide arrossisce e sposta Araki, Hide “ E’ IMBARAZZANTE”Araki “ Ok, mi volto” Hideki “ BEH VEDI TU, NO NON VOGLIO” Araki “ Sei peggio di una mocciosa , NON SOLO TI NASCONDI, MA NON HAI IL CORAGGIO DELLE TUE AZIONI” Hideki “ SONO STUFO DI ESSERE CHIAMATO MOCCIOSA, IO SONO UN’ UOMO, LO VUOI CAPIRE SI’ O NO!!” Araki lo bacia nuovamente, Hideki “D’accordo ora te lo dirò, TU MI-MI” Araki “ Ho capito, non c’è bisogno che tu dica altro” Araki gli accarezza la guancia dolcemente. Passa una notte insonne per Hideki, si sveglia e va a fare la colazione, e incontra Araki , Araki “ Buongiorno” Hideki “ Insomma non è proprio un buongiorno “ Hideki si siede e Araki se ne sta in piedi dietro di lui in silenzio, Hideki “ Che ci fai dietro di me, non hai fame” Araki si abbassa un po’ e gli sussurra all’orecchio “ Io ho fame si, ma di te” gli mordicchia l’orecchio e glielo lecca, Hideki diventa rosso ma non dice niente, Araki lo abbraccia da dietro “ Non essere nervoso, rilassati” Hideki “ E co-come” Araki “ Chiudi gli occhi e lasciati andare” Hideki chiude gli occhi Araki gli accarezza il collo dolcemente “ Ok, adesso posso fare al colazione” Hideki “ STRONZO” Araki “ Ma come vuoi che continui, ti credevo a disagio oppure ti è piaciuto?” Hideki fa la colazione, Araki si siede di fronte a Hideki che fa finta di niente e dopo pochi minuti Araki si avvicina a Hideki e lo bacia mentre ha in bocca del succo di limone, Araki “ Sai un po’ di limone” Hideki “ CI CREDO NON MI LASCI NEANCHE IL TEMPO DI BERE, che subito mi salti addosso” Arriva la notte e Hideki non riesce a dormire e si gira , molte volte a destra e a sinistra “ Ah, maledizione, non riesco a dormire” , arriva Araki nella sua camera , Hideki “ Che ci fai qui” Araki “ Ho sentito che non riuscivi a dormire, ti va di dormire con me” Hideki arrossisce “ Non saprei” Araki si avvicina e gli sussurra all’ orecchio “Se vuoi possiamo continuare quello che abbiamo fatto questa mattina” Hideki arrossisce “ Ehm” Araki “ Coraggio, vieni” Hideki segue Araki nella sua stanza e si siede sul letto, mentre Araki si siede dietro Hideki e lo abbraccia da dietro e gli accarezza il collo “ Avanti rilassati, chiudi gli occhi” Hideki chiude gli occhi e Araki gli accarezza le spalle e poi i fianchi e poi gli bacia il collo e poi glielo lecca, Hideki arrossisce ancora di più, Araki toglie le sue labbra dal collo di Hideki, Hideki apre gli occhi e Araki si distende sul letto “ Buonanotte” Hideki “ No, aspetta, perché fai sempre così, eh?” Araki “ Così, cosa?’” Hideki “ Tu lo sai cosa, inutile che fingi di non capire” Araki “ Vuoi continuare” Hideki “N-No è questo che vorrei dirti invece sì, voglio che tu continui” Araki spinge sul letto Hideki e gli sfiora la guancia , Hideki arrossisce , Araki gli discosta i capelli dal viso e lo bacia, Hideki chiude gli occhi ma questa volta passano circa venti secondi, Araki si sposta, Hideki “ Ma perché non riesco a …..” Araki “ Baciare, dici” Hideki “ Scommetto che per te non è stata la prima volta ieri non è così” Araki “ Cosa quindi per te, sì aha aha” Hideki “ Perché mi prendi in giro” Araki “ No anche per me è stato difficile, non sapevo dove e come mettere la mia lingua ma ho seguito il mio istinto” Hideki arrossisce “ PIANTALA SEMBRI UN MANIACO” Araki “ Sai non posso insegnartelo lo imparerai col tempo” Hideki “ Beh, buonanotte” Araki “ Vuoi già dormire” Hideki “ Già” Araki lo abbraccia “ Ok” Araki e Hideki rimangono abbracciati per un po’” Da quella sera passano circa due settimane. Mattino Hideki si sveglia e incrocia Araki in bagno, Hideki prende in mano lo spazzolino “ Araki, dov’è finito il dentifricio!?” Araki “ Sopra di te” Hideki “ Uffa” si mette in punta di piedi per prenderlo, ma non ci riesce Araki “ Lo prendo io” prende il dentifricio e abbraccia Hideki, Hideki “ Aspetta devo lavarmi i denti” Araki “ Uffa” Hideki “ Taci e lavati anche tu i denti” i due si lavano i denti, Hideki si lava il viso e poi anche Araki, Araki abbraccia e bacia Hideki, Hideki risponde al bacio, i due dopo essersi baciati , Araki “ Noto con piacere che hai imparato” Hideki “ Piantala, io vado a fare colazione” gli lancia addosso l’asciugamano Araki“ Ok” Hideki va a preparare la colazione per entrambi e Araki esce dal bagno e va in cucina, Hideki “ Bene la colazione è pronta” Araki “ Evviva” si mette a mangiare e Hideki beve il caffè, i due finiscono di fare colazione, Hideki mette dentro il lavandino la tazzina e i piatti e si gira Araki gli prende il viso in mano e gli accarezza il viso e poi lo bacia, poi Araki gli bacia il collo e gli lascia un succhiotto, Hideki “ E’ un succhiotto, maledetto” Araki “ Beh che problemi ci sono, scusa” Hideki “ Niente” Araki “ Ok” Passa il pomeriggio e arriva la sera, Hideki sta preparando da mangiare e Araki sta apparecchiando la tovaglia , Araki finisce di apparecchiare e va ai fornelli si mette dietro a Hideki “ Lascia perdere la cena, pensa a me” Araki gli mordicchia l’orecchio e glielo lecca “ Avanti” Hideki arrossisce e ma continua a cucinare, Araki gli accarezza il collo e glielo mordicchia , Hideki molla il cucchiaio, Araki “ Finalmente” lo abbraccia , Hideki si gira, Araki lo bacia sulle labbra con molta passione al punto che Hideki apre gli occhi, Araki butta per terra Hideki e si distacca dalle sue labbra e bacia sul petto, Hideki arrossisce, Araki si leva la maglietta e leva la maglietta a Hideki e gli lecca il collo, Hideki arrossisce “ A-raki” Araki gli accarezza il petto e lo bacia, lasciando dei succhiotti sul suo corpo,Hideki pensa “ Che gli è preso” “ Ar” Araki lecca il corpo di Hideki, Hideki arrossisce ed emette un piccolo gemito “ A-raki ”, Araki si leva i pantaloni e leva i pantaloni a Hideki, toccandogli l’addome e leccandogli l’addome, Hideki “ N….” Araki si leva i boxer, Hideki arrossisce “ N-no Araki” Araki “ Che stavo per fare, io non……” Araki prende i suoi vestiti e scappa in camera sua e chiude la porta a chiave, Hideki lo insegue “ Aspetta Araki, non abbiamo fatto niente” Araki “ No, sono un’animale, ho cercato di farlo con te” Hideki “ Per favore, apri la porta, non sei un’animale, te lo assicuro io” Araki “ Non difendermi ho solo pensato a me stesso” Hideki “ No, sei stato solamente travolto dalla passione,non fartene una colpa, per favore apri la porta” Araki apre la porta ed è disteso sul letto con la testa sotto al cuscino, Hideki “ Avanti, fatti vedere” Araki “ No, mi vergogno di me stesso” Hideki “ Per favore” Araki si leva il cuscino dalla faccia “ Io, non volevo, non so cosa mi sia preso” Hideki lo bacia sulle labbra , Araki “ Allora, mi perdoni” Hideki “ Sì” lo abbraccia . Passano alcuni mesi e la scuola ricomincia , Hideki si sveglia, si veste, si lava i denti e va nella camera di Araki,Hideki scuote un po’ Araki, “ Araki, svegliati” Araki non da risposta , Hideki arrossisce e guardando il viso di Araki pensa “ E’ così carino mentre dorme, ma devo svegliarlo dobbiamo andare a scuola” “ Araki svegliati” ma Araki non si sveglia e continua a dormire “ ARAKI, SVEGLIATI” Araki si sveglia e si strofina gli occhi “ Uhm, perché mi ha svegliato” Hideki “ Perché dobbiamo andare a scuola” Araki “ Uffa” Hideki “ Muoviti “ Araki “ Un attimo” Hideki “ Beh, io nel frattempo vado a fare la colazione” Araki “ Ok, arrivo” Araki si riaddormenta, Hideki ritorna in camera “ ARAKI SVEGLIATI” Araki “ Mi ero addormentato” Hideki “ Io ti lascio qui, muoviti, o arriverò in ritardo, per colpa tua” Araki “ Ok, mi muovo” Araki scende dal letto lentamente, Hideki “ Muoviti” apre l’armadio e gli lancia la divisa addosso , Araki si alza dal letto e si mette i pantaloni e poi si mette la maglietta a maniche corte bianca e si mette la giacca nera aperta e va in bagno, si lava i denti e il viso, Hideki “ DATTI UNA MOSSA” Araki “ Aspetta devo fare ancora colazione” Hideki “ Non, c’è più tempo, la salterai” Hideki lo trascina fuori di casa e si prende la cartella e chiude la porta “ Aspetta” si incamminano, Hideki “ Che c’è?” Araki “ Ho dimenticato, la cartella” Hideki “ Imbecille” Araki “ Faccio una corsetta e arrivo subito” Hideki “si ma guarda l’ora sul cellulare “ Sbrigati” , Passa un minuto e Araki ritorna con la cartella, Hideki vede che Araki ha la divisa aperta, Hideki “ Aspetta, hai la divisa, tutta aperta” gli chiude al divisa, Araki “ Uffa, a me piace, aperta” la riapre Hideki” ma professori ti sgrideranno” Araki “ E chi se ne sbatte” Hideki “ Andiamo” I due arrivano a scuola dopo pochi minuti, stanno per chiudere il cancello e Hideki e Araki entrano nell’edificio in tempo, din don dan Hideki “ Muoviti, entriamo i classe “ I due vanno nei rispettivi banchi, Hideki davanti e Araki dietro , Hideki e Araki si siedono arriva il professore, e la capoclasse “ In piedi” Tutti si alzano, “ Saluto” tutti “ Buongiorno” “ Seduti” tutti si siedono , Hideki estrae dalla cartella l’astuccio e il libro per la lezione di matematica e guarda verso il banco di Araki e i due si guardano, Prof “ Bene ,correggiamo i compiti per le vacanze, vediamo il prof guarda l’ultima fila e vede che Araki sta dormendo “ Tetsuii” Hideki si gira verso Araki e vede che si è addormentato si mette una mano in faccia per la vergogna “ Idiota, svegliati” Il prof “ TETSUII” ma Araki continua a dormire la compagna di banco “ Tetsuii”, lo scuote, ma non si sveglia Hideki vorrebbe sprofondare lui per la vergogna, Prof “ TETSUII” Araki si sveglia “ Uhm” Prof “ Se ha così, sonno vada fuori a dormire” Araki si riaddormenta “ TETSUII, SVEGLIATI” Araki “ Uffa, che vuoi stavo dormendo” Prof “ Lo vedo, vai subito fuori” Araki “ Ok,” Prof “ Per punizione star ai fuori tutte le ore e pulirai l’aula dopo le lezioni” Araki esce dall’aula, finiscono le lezioni e Hideki va vicino a lui “ Che idiota” Araki “ Taci tu , moccioso” Hideki “ So che sei arrabbiato, vorresti una mano, mi dispiace mi hai chiamato moccioso” Araki “ Sì sì prendimi pure in giro, a casa te la farò pagare, indovina come!?” Hideki arrossisce “ Intanto pulisci, così impari a fare qualcosa” Araki torna a casa mentre Hideki sta mangiando, Araki “ Vieni qui” Hideki “ No, vieni qui tu sto mangiando!?” Araki “ D’accordo, ma potresti pentirtene”Araki si mette dietro a Hideki e gli sfiora dolcemente la guancia con una mano, per poi passare al collo e infine al petto, Hideki arrossisce “ Sarebbe tutta qui la tua vendetta” Araki gli sussurra all’orecchio “ Questo è solo l’inizio”abbraccia Hideki, “ Andiamo nella mia stanza”lo prende per una mano e vanno nella camera di Araki, ad Araki ritorna in mente quando ha cercato di fare l’amore con Hideki “ No, non voglio” Hideki “ Cosa ti prende” Araki “ Vattene, dalla mia stanza, altrimenti te ne potresti pentirtene “ Hideki “ No, non me ne vado” Araki “ VATTENE” Hideki si arrabbia e se ne va, arriva la notte e Araki decide di andare a chiedere scusa a Hideki ed entra in camera sua, Hideki “ Che vuoi, non avevi detto di non volermi più vedere” Araki “ Veramente, non ho detto di non volerti vedere” Hideki “ A NO, E COSA HAI FATTO ALLORA” Araki “ Vedi mi è tornato in mente, quella volta” Hideki “ Tanto prima o poi capiterà” Araki “ E quando capiterà!?” Hideki arrossisce “ IMBECILLE, CHE DOMANDE MI FAI CHE NE SO, IO” Araki “ Ho capito” Araki distende delicatamente Hideki sul letto e avvicina al viso di Hideki e gli sussurra all’ orecchio “ Vuoi farlo?” Hideki arrossisce “ Uhm” annuisce Araki “ Ne sei sicuro!?” Hideki “ SI” Araki lentamente gli sbottona la camicia e lo bacia sulle labbra, Hideki rosso più che mai, si abbandona a quel bacio e risponde, Araki gli bacia e gli lecca il collo e gli lascia dei succhiotti e poi passa al petto e arriva fino all’addome e Hideki emette un piccolo gemito, Araki si blocca all’improvviso, Hideki “ Per-chè ti sei fermato” Araki “ Se continuo così, non potrò più fermarmi” Hideki “ Non importa non me ne pentirò, tu sei la persona che ho sempre desiderato e non cambierò idea” Araki “ Ho capito” Araki si leva la maglietta e toglie a jeans a Hideki, Araki tocca ( beh avete capito cosa) a Hideki e Hideki si eccita ,e Araki lo bacia, ( nello stesso punto di prima), Hideki si eccita e ansima e si toglie i pantaloni, Araki“ Siamo sicuri di quello che stiamo facendo” Hideki “ N- non so tu ma io s-sì” Araki “ Anch’io” Hideki e Araki si tolgono i boxer e Hideki e Araki fanno l’amore ansimano e cominciano a sudare provano una sensazione di benessere e si sentono uniti in un unico corpo. I due finiscono e Araki abbraccia Hideki, Araki non dice nulla, invece Hideki “ Non mi sono pentito di quello che è successo anzi ne sono felice” Araki “ Ti è piaciuto” Hideki arrossisce “ PIANTALA IMBECILLE” Araki gli da un bacio sulla fronte, Hideki “ Lo sai ti voglio tanto bene, tu sei la prima persona a cui glielo dico, ovviamente dopo mia madre” Araki “ Ti confido un segreto, questa è stata la mia prima volta” Hideki non dice niente e sorride per la prima volta , Araki “ Lo sai sei molto più carino quando sorridi” Hideki si addormenta fra le sue braccia, passa la notte, Araki si sveglia e va a farsi la doccia e Hideki si sveglia e vede che Araki non è più nel letto e sente il rumore dell’acqua che scende e capisce che Araki sta facendo la doccia e si accorge che è senza vestiti pensa “ Quindi non è stato un sogno, sono felice ” , si mette i boxer ,Araki esce dalla doccia con l’asciugamano attorno alla vita “ Buongiorno” Hideki non risponde Araki “ Chi ti capisce è bravo” Hideki ripensa a quello che è successo fino a d’ora e gli da un bacio sulle labbra “ Ti ringrazio di avermi salvato la vita” Araki “ Figurati” Hideki “ Ah e ti ringrazio è tutto merito tuo se questa CONVIVENZA ASSURDA è iniziata” Araki “ Eh convivenza assurda che dici? ” Hideki “ Niente non importa!!!”
THE END
 
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