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Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Fullmetal Alchemist
Titolo Fanfic: EDWARD ELRIC
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: li-wei galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 14/06/2006 21:25:21

questa è l`originale di quella mandata da mysaya, ovvero la mia fanfic^^
 
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EDWARD ELRIC
- Capitolo 1° -

Edward Elric…ho sempre pensato che nel mio nome ci fosse un suono duro ..adatto a me.

Edward Elric suona pesante , suona gracchiante, suona instabile e violento..come me.

Ho sentito pronunciare il mio nome molte volte, eppure ogni volta mi stupisco di come mi calzi perfettamente.

Quando mio fratello e Winry mi chiamano Edo sento il suono di un’ infanzia che non è esistita nemmeno per il battito di un ciglio.

Eppure chissà come sarebbe stato il mio destino se mio padre avesse accettato di rimanere con noi… se non se ne fosse andato..se mamma non fosse morta.

Sentire Roy pronunciare il mio nome con quella strana dolcezza mi ha scosso.

No..non è quello il suono del mio nome.

Il mio nome è rabbia, il mio nome è la tempesta di dolore che provo.

Il mio nome è la mia missione. Mi ricorda chi sono e cosa devo fare.E per chi.

Uff, dovrei smetterla di pensare a queste cose e mettermi a dormire seriamente.. ma Roy..

Roy Mustang.

Si, in effetti il suo nome gli si addice!

E’ un nome mellifluo!

E’ un nome soave è un nome delicato ma che possiede quel pizzico di sicurezza di se.

Come Roy.

Ma perché ora penso a Roy!

Oggi, quando si è avvicinato mi ha detto delle parole stupende, devono avermi colpito più di quanto credessi.

Ma io non…io no..io non contraccambio i suoi sentimenti.

E non ho tempo per farlo, non posso distrarmi!

Aru è troppo importante, devo saldare il mio debito con lui prima di qualsiasi cosa.

Non posso lasciarmi confondere da dolci frasi e sguardi ammaliatori.

Però Roy..è così gentile..lui sa sempre come fare per farmi arrabbiare, eh detto così suona come una cosa negativa..invece io lo apprezzo tanto.

E’ come se lui si accorgesse di come mi sento dentro , della profonda ferita incurabile che mi porto dietro, tra questo braccio metallico e l’orologio che impugna.

Questi suoi scherzi mi irritano e io mi distraggo, inizio a infervorarmi sempre di più a urlare e… e magicamente sento il mio cuore riprendere un battito lento e rilassato. Lo so , dovrebbe essere il contrario, quando una persona si arrabbia dovrebbe agitare anche il cuore.

E invece Roy ha questo potere su di me.

Mi fa sentire.. come si dice…tranquillo? No, non è assolutamente la parola giusta!

Ma non la trovo una definizione adatta.. E’ il potere di Roy… solo il suo.

E poi mi fa sentire sempre come un bambino.

E questo mi fa ancora più sbraitare e sembro veramente sull’ orlo della pazienza.

Invece dentro mi sento piangere come un neonato che vuole il seno della madre, perché ha fame.

Io ho fame, da sempre. Ho fame dei giochi, ho fame delle coccole , ho fame delle attenzioni che un bambino ha per se, e delle non responsabilità.

Roy mi dona veri attimi di infanzia, è come se fosse mio padre in certi momenti, ma è un padre presente e gentile e veramente premuroso..per pochi attimi..forse solo per non farmi sentire troppo a disagio…

Forse… forse a me piacerebbe avere sempre Roy accanto, si.

Mi sosterrebbe nei momenti più duri e mi darebbe la forza di compiere la mia missione, mi darebbe tutto ciò che mi serve per tirare avanti.Lui è la mia risorsa di speranza, è la mia vita è tutt…

Tutto per me? Tutto ciò di cui ho bisogno??



Edo si sollevò di scatto dal letto, pensando alle ultime parole che nuotavano nella sua mente.



Tutto ciò di cui ho bisogno..

Eh si!..Ora non poteva più negarselo, non poteva fingere da solo con se stesso.

Lui aveva appena capito cosa era Roy Mustang per lui.



Io, Edward Elric, il rude, il violento, l’istintivo Edward Elric… io…non posso vivere senza il dolce, donnaiolo, premuroso e fascinoso Roy Mustang..

Perché Roy è speciale.

Perché Roy è tutto ciò di cui ho bisogno..

Perché Roy non mi chiama Edo.

Roy sa chi sono…Roy mi ama per quello che sono.





Edward Elric saltò fuori dal letto, senza preoccuparsi del rumore che avrebbe potuto svegliare Alphonse.

Indossò al volo il suo cappotto rosso e uscì in un lampo fuori dalla casa. Corse per minuti intensi e con il cuore in gola lungo tutta la città…fino a giungere davanti a casa di Roy.

Suonò il campanello a ripetizione, come ossessionato.

Roy scese le scale un po’ stordito e intorpidito dal sonno.

Vedendo Edward Elric così agitato si meravigliò ancora di più.

“Cosa.. cosa ci fai qui a quest’ora Elric?”

“Io…Roy io ho riflettuto su quello che ti ho risposto oggi”

“ah..” commentò semplicemente Roy

“Anche io ti amo.”


 
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