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Categoria: Libri e Film (da libri)
Dalla Serie: Harry Potter
Titolo Fanfic: THE LOVE NEVER DIED
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: darklily galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 12/06/2006 13:55:39 (ultimo inserimento: 02/11/06)

al tempo dei malandrini, l`amora tra lily e james commentate!!
 
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AMORE, COCCOLE E BRUTTE NOTIZIE
- Capitolo 1° -

THE LOVE NEVER DIED
(NdA songfic sulle note di “Dimmi dimmi” di Anna Tatangelo)

E’ LA MIA 1 FF X FAVORE COMMENTATE!!!!

“Dammi una ragione per lasciarti andare
dopo una carezza calda come il sole
dammi un batticuore che si sente in gola
quello che si avverte con i film d'amore…”

“Non so ancora come hai fatto a convincermi…”
“Sarà per il mio immenso fascino”
Lily sorrise dolcemente; i suoi capelli di fiamma erano sparsi disordinatamente sul cuscino, i suoi occhi smeraldini risplendevano come gemme alle prime luci del mattino.
Si alzò lentamente a sedere, ma James le posò una mano sui fianchi.
“Non andartene, resta ancora”
“Lo sai che non posso, non dovremmo nemmeno essere qui insieme, pensa se ci scoprisse qualcuno”
“Chi vuoi che ci scopra? E’ sabato e la porta l’ho stregata personalmente per non fare entrare nessuno”
“Va bene – disse Lily arrendendosi all’evidenza – ma solo cinque minuti.”

“…rompi il mio silenzio con le tue parole
come una canzone che si può cantare
dammi il dolce gusto di questa serata
fa che tutto intorno sia di cioccolata
sono piccoli pensieri forse grandi desideri
per sentirmi più sicura ora qui con te…”

James strinse un braccio intorno alla vita di lei e avvicinò le sue labbra a quelle di lei in un bacio lungo e intenso.
“Ora devo andare…” “No” “Non fare lo stupido, sai benissimo che devo andare…”

“…dimmi dimmi dimmi che si può volare
camminare insieme e poi toccare il cielo
e se tutto questo un giorno può finire
non sarebbe giusto farmi innamorare
ma non posso non accorgermi di come
vorrei stringermi a te…”

Lily Evans si alzò, indossò una vestaglia sopra l’intimo che indossava e uscì silenziosamente dalla stanza lasciando James steso nel letto, con una dolce espressione compiaciuta, la stessa che faceva palpitare i cuori di molte altre ragazze.
Aspettò un po’ ad alzarsi, pensò a tutti quegli anni nei quali l’aveva sempre osservata e amata senza che però lo ricambiasse minimamente, e a tutte le volte che si incontravano e non facevano altro che litigare e punzecchiarsi.
Si vestì senza riuscire a togliere della mente le sensazioni di quel bacio; si passò la punta della lingua sulle labbra; era come averla ancora li vicino a lui.

“…dammi ancora amore che si può volare
sei troppo vicino ti dovrò baciare
sto rischiando forse mi potrei bruciare
ma è più forte il fuoco adesso dentro me
sono piccoli pensieri forse grandi desideri
per sentirmi più sicura ora qui con te…”

Lily se ne stava seduta sul suo letto rivivendo con la mente quei favolosi momenti; doveva rivederlo, stare con lui, non poteva farne a meno. Erano quasi giunte le vacanze di Natale e quasi tutti, compresi Peter e Remus, sarebbero tornati a casa per le vacanze.
Mentre pranzavano si sedettero distanti per non cedere alla tentazione di baciarsi appassionatamente.
In quel momento come al solito planarono nella sala una moltitudine di gufi carichi di pacchetti e lettere.
James guardò nella direzione di Lily; la vide sbiancare vistosamente e uscire in lacrime dalla sala seguita dagli sguardi perplessi degli altri Grifondoro.
“Lily! Lily! Aspettami!” e così dicendo James si alzò e si diresse a passo svelto dietro Lily.

“…dimmi dimmi dimmi che si può volare
camminare insieme e poi toccare il cielo
e se tutto questo un giorno può finire
non sarebbe giusto farmi innamorare
ma non posso non accorgermi di come
vorrei stringermi a te...”

La vide oltrepassare il buco del ritratto, ma fu più veloce e le si parò davanti, costringendola a fermarsi.
“Cosa ti è preso Lily? Cosa succede?”
La ragazza si mise a tremare e si accasciò a terra, e iniziò a piangere come una fontana, senza riuscire a smettere, cosa che fece preoccupare ulteriormente James; non l’aveva mai vista piangere così disperatamente.
Lily non riusciva a parlare, non ce la faceva a smettere di piangere, così gli porse la lettera che gli era appena arrivata; era stata scritta con una grafia ordinata ed era macchiata in più punti da grosse lacrime.
“Lily, se puoi vieni subito a casa, purtroppo devo darti una brutta notizia; tuo padre è morto per la malattia che da prima della tua partenza lo affliggeva, si è aggravato molto e il suo fisico non ha retto.
Baci da mamma e Petunia”
James lesse la lettera tutto d’un fiato, si sedette accanto a lei e stringendola a se la consolava mentre le accarezzava i capelli ramati.
“Vieni, andiamo in infermeria, Madama Chips ti darà qualcosa per calmarti.” Lily lo segui e gli chiese: “Puoi chiedere tu a Silente il permesso per farmi uscire una settimana prima delle vacanze natalizie per il funerale? Io non riuscirei ad affrontare l’argomento davanti a lui. La parola d’ordine è “Piume di zucchero””. “Non ti preoccupare, ci penso io però tu calmati e riposati, ne hai bisogno.”
Così dicendo si recò nell’ufficio di Silente e gli spiegò la questione. Il preside annui comprensivo e disse: “Manderò Hagrid ad accompagnarla al treno” “Mi scusi signore – lo interruppe James – posso accompagnarla insieme ad Hagrid?” “Certo, Lily ha bisogno di sostegno e tu sei quello che glielo può fornire; partirà domattina alle sette precise.” “Grazie signore” rispose James e così dicendo uscì dallo studio.
Quella sera Lily non riuscì a dormire; pensava a suo padre, di come la chiamava quand’era piccola e di quando durante i temporali lei andava a rintanarsi tra le sue braccia, si ricordava quando lui la afferrava tra le braccia e le faceva il solletico con i baffi mentre la baciava.
Una lacrima solitaria le rigò la guancia. In quel momento James Potter, il ragazzo che odiava e amava, entro furtivo nel suo dormitorio e la prese in braccio come se fosse una bimba; lei non si ribellò e si lasciò trasportare fino al dormitorio maschile, nella camera di James, il quale la stese sul suo letto e si mise vicino a lei.
“Ti amo James” sussurrò Lily socchiudendo gli occhioni verdi.
“Anch’io ti amo Lily” disse James abbracciandola e si addormentarono stretti in un caldo abbraccio.

“…dimmi dimmi dimmi che si può volare
camminare insieme e poi toccare il cielo
e se tutto questo un giorno può finire
non sarebbe giusto farmi innamorare
ma non posso non accorgermi di come
vorrei stringermi a te…”

La mattina seguente s’incamminarono insieme ad Hagrid al treno.
Erano silenziosi e leggermente imbarazzati.
Quando il treno arrivò fischiando in stazione Lily si avvicinò a James e lo baciò dicendo: “ Mi mancherai moltissimo” “Anche tu Lily”.
Il treno che portava a casa Lily partì sbuffando mentre lei salutava dal finestrino. Un senso di tristezza s’impadronì di lui mentre il treno si allontanava portando lontano da lui il suo grande amore.
“…dimmi dimmi dimmi che si può volare
camminare insieme e poi toccare il cielo
e se tutto questo un giorno può finire
non sarebbe giusto farmi innamorare
ma non posso non accorgermi di come
vorrei stringermi a te.”


 
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