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Categoria: Originali (inventate)
Titolo Fanfic: INVENTATA
Genere: Azione
Rating: Per Tutte le età
Autore: bulgari galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 10/06/2006 19:52:06

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SOPRAVVIVERE
- Capitolo 1° -

L’aria era glaciale il freddo penetrava le ossa da parte a parte, il sibilo del vento non faceva altro che aumentare il disagio avvertito dai soldati ormai esausti e stremati dalla precedente battaglia, gli occhi iniziarono a lacrimare a causa del freddo intenso che, come un serpente si incuneava nelle trincee colme di cadaveri e ratti assiepati assieme come un tutt’uno quasi un mosaico, ormai l’attesa si faceva snervante lo sfregarsi le mani per il freddo divento involontario quasi volersele sbucciare dalla foga del gesto che rendeva le mani instabili per tenere il fucile, la notte sopraggiunse è ormai il ricordo di quella giornata iniziò a svanire ma prepotentemente si fece largo l’angoscia per il solo pensiero di quello che li avrebbe attesi la notte seguente e il giorno successivo. Nel buio della notte una flebile nevicata inizio a calare sui corpi tremanti dei sopravvissuti che quasi guardavano con sollievo quei fiocchi gelati cadere con tanta flemma facendogli ricordare il calore della famiglia che li attendeva a casa, quando ecco da prima lontano quasi impercettibile ma poi sempre più assordante il fischio del segnale d’attacco che risveglio dal torpore i soldato seduti sul fango ghiacciato con uno sforzo notevole si alzarono di colpo e quasi senza rendersene conto erano già in mezzo ai fischi delle pallottole e i rombi dei cannoni di grosso calibro, in pochi minuti decine di corpi giacevano immobili o ancora agonizzanti sul campo spirando l’ultimo respiro prima della fine, ma questo non impedii ai soldati di raggiungere le postazioni nemiche e iniziare una cruenta battaglia corpo a corpo il sangue colava a fiotti le urla venivano soppiantate dai colpi di fucile e dal ruggito dei nidi di mitragliatrici che senza pietà compivano il loro compito alla perfezione non curandosi neanche dei barellieri che si facevano ammazzare come cani, i cecchini nella notte si facevano aiutare dal lancio di razzi luminosi e dalla condensa del fiato dei nemici e non era inconsueto il rumore della spaccatura dei crani seguiti da piccoli rantoli, alcuni soldati in preda a isterie da panico persero il lume della ragione e si facevano uccidere per il divertimento dei nemici che ormai nell’impeto della battaglia non si fermavano più, ormai erano salti tutti gli schemi qualsiasi oggetto trovato veniva usato a mo di arma quali: elmetti, piccole pale per scavare le trincee, pietre etc. il delirio aveva contagiato le opposte fazioni e senza rendersene conto si macchiavano di seguito delle più feroci atrocità fino a quando una fazione mise in gioco senza avvertire i propri soldati i primi gas velenosi che oltre alla morte causavano nelle forme “minori” prolassi, cecità, sordità, paralisi, emorragie e perdita dell’orientamento questo costò molto ai soldati nemici perché persero anche il contatto con la realtà e non si resero conto che la loro fazione ormai aveva perso e circondati da dietro furono trucidati senza pietà, l’alba spuntò e i primi raggi colorirono i corpi irrigiditi dal freddo e dalla decomposizione che venivano buttati nei crateri delle bombe e visto la cruenta della battaglia di certo non mancavano, scongiurato il pericolo epidemie intanto si faceva l’appello per verificare che non vi fossero disertori passabili per le armi.




 
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