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Categoria: Originali (inventate)
Titolo Fanfic: I LOVE U, MY DEVIL
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: saku91 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 06/06/2006 21:37:28 (ultimo inserimento: 11/07/06)

lei un maschiaccio, lui un diavolo che adora stuzzicarla e prenderla in giro...nascerà qualcosa tra di loro? commenti^^
 
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UN BACIO SENZA AMORE
- Capitolo 1° -

Salve sono Saku-chan! Ho iniziato a scrivere questa fanfiction, ma ho paura che il primo capitolo sia parecchio noioso... Comunque vorrei tanto ricevere commenti (anche istruttivi ù_ù me è alle prime armi, me deve imparareXD) per sapere se faccio bene a continuarla o no! Grazie a tutti e buona lettura!^^

Ps. il titolo è provvisorio, devo pensarci bene e poi lo cambio>.<

Capitolo uno - Un bacio senza amore

Quella sera Emily, una ragazza di quindici anni con i capelli corti castani e gli occhi color nocciola, aveva passato parecchie ore sui libri, senza però concludere nulla. Era rimasta quasi due ore su una pagina del libro di scienze, ma chissà perché niente di ciò che vi era scritto le entrava in testa. Decise allora di passare ad un’ altra materia, così prese il diario per leggere i compiti che doveva terminare. “Matematica…” con un gesto velocissimo della mano chiuse immediatamente il diario e lo rimise in cartella. Sospirò. “Se continuo così non riuscirò mai ad essere promossa” Mentre rassegnata si accingeva a riporre libri e quaderni nello zaino, sentì bussare alla porta della stanza. -Chi è?-
-Emy siamo noi, ci apri?- chiese una voce femminile dall’altra parte della porta.
La ragazza fece come le era stato chiesto, aprendo la porta e stando ben attenta a non fare rumore. Subito due ragazze sgattaiolarono nella stanza…
-Sara! Michelle! Ma dove cacchio siete state?!- domandò Emily piuttosto arrabbiata, che era stata in pensiero tutta la sera per le sue amiche.
Sara, una ragazza alta, bionda e con un fisico molto femminile si buttò nel suo letto e si stiracchiò le braccia. -Sono distrutta!- annunciò sbadigliando. -Miccy, racconta tu ad Emy, Io ho troppo sonno..-
-Non chiamarmi ‘Miccy’, sai che ti odio quando fai così…- disse esasperata l’altra ragazza, piuttosto bassa ma molto graziosa, con i lunghi capelli corvini legati in una coda di cavallo.
-Beh, allora? Avete combinato qualche guaio? Mi riferisco soprattutto a te, Sara!- disse Emily, cercando di assumere un tono severo.
-Siamo andate al pigiama party della stanza 23… Quella dove c’è anche un certo Tomas…- spiegò Michelle, intenta a pettinarsi i capelli davanti allo specchio.
-Ah, allora capisco perché Sara ci sia voluta andare… Infischiandosene dell’interrogazione di domani!…- disse Emily, scandendo bene l’ultima frase.
-Smettila… Domani mi fingo malata…- rispose Sara, con la testa nel cuscino.
-Eh si, malata… Così la prof non ci penserà due volte e ti piazzerà un bel tre!-
-Ma come si spegne questa portatrice di sfiga?!- si spazientì Sara. –Beh, comunque ora ho sonno… Ah giusto, Miccy, ricordati di chiedere a tuo fratello di prestarti il videogioco…- detto ciò si infilò sotto le coperte.
-Si si, lo farò…- disse Michelle, che prese posto nel suo letto.
-Videogioco? E perché?- chiese curiosa Emily.
-Perché l’abbiamo promesso al vecchio portinaio che in cambio ci ha lasciate entrare nel dormitorio- spiegò Michelle.
-Ah giusto, quello va pazzo per i videogiochi…- si ricordò Emily. -Vabbè, comunque la prossima volta avvertitemi! Almeno non starò in pensiero per voi e riuscirò a studiare…- disse un po’ offesa.
-Ma certo, scusaci Mimì!- disse Sara.
-E smettila con questi soprannomi scemi!-
-Dai ragazze, dormiamo… Domani abbiamo la sveglia alle 6!-
A questo pensiero tutte e tre le amiche si incupirono. Di solito la sveglia suonava alle 7.30, ma dal giorno successivo sarebbe entrato in vigore il nuovo orario scolastico, e questo voleva dire dormire un’ora e mezza in meno! Perciò, dopo la buonanotte, tutte e tre caddero tra le braccia di Morfeo…

Il mattino seguente, con uno scatto della mano Emily abbassò la fastidiosissima sveglia che stava suonando già da un po’. Si mise a sedere sul letto e fece un grande sbadiglio strofinandosi gli occhi. -Uhm… Forza ragazze…- disse alle due amiche che stavano ancora dormendo.
Sara si svegliò di scatto -Oddio…!! Oggi c’è l’interrogazione di scienze!! E ora come faccio? Anzi, cosa faccio?!- urlò. Poi si girò verso Emily -Mimì … Puoi dire alla prof che stanotte mi sono sentita poco bene?- le disse, facendo gli occhioni dolci.
-Certo, ma ti ricordo che è la sesta volta che ti senti male questo mese- rispose ironicamente Emily.
-Ah… Uffaaa, non importa! Diglielo lo stesso! Buonanotte!- e così si rimise sotto le coperte iniziando a russare, come se non fosse successo nulla.
-Dai Emy, lasciala perdere, tanto chi ci rimette è solo lei!- disse Michelle.
-Uhm, si…- si limitò a rispondere Emily, sotto sotto un po’ invidiosa dell’amica che stava dormendo beatamente.
Dopo essersi preparate le due ragazze scesero in mensa dove fecero colazione. Quella mattina nella mensa c’era più silenzio del solito, dato che quasi tutti dormivano ancora in piedi a causa del cambio-sveglia. Emily aveva appena preso il suo vassoio contenente il solito cornetto alla marmellata e il cappuccino, quando un ragazzo si scontrò con lei facendo così cadere il vassoio per terra con il suo contenuto. -Ma dove cacchio guardi?- urlò la ragazza, alzando lo sguardo per vedere in faccia l’autore del disastro. Appena i suoi occhi incontrarono quelli azzurri del ragazzo, si irrigidì. –S…Sebastian…- mormorò la ragazza. Il ragazzo che più odiava al mondo…
Anche l’espressione scocciata di lui cambiò improvvisamente… In peggio! I volti di entrambi si colorarono di un viola acceso, segno dell’odio che ribolliva nei loro cuori.
-Ma guarda chi abbiamo qui… La signorina maschiaccio! Come vedo i tuoi toni non sono cambiati per niente, sempre più sgarbata eh?- disse il ragazzo con un ghigno.
-E tu nemmeno hai perso il vizio di infastidire le persone con le tue stupide battutine! Mi hai fatto cadere il vassoio, almeno scusati no?- rispose a tono Emily.
Michelle decise di intervenire per sbloccare la situazione, dato che sapeva molto bene che quei due potevano andare avanti così anche per un’ora intera…
-Ehm… Sebastian… Devi scusarla, è un po’ nervosa stamattina… Sai com’è, il cambio della sveglia…- disse rivolgendosi al ragazzo.
-Cooosa?! Ehi, ma tu da che parte stai?- disse furiosa Emily, girandosi verso l’amica.
-Ma perché perdo tempo con persone di questo livello? Bah…- disse infine il ragazzo e andò verso il gruppetto dei suoi amici. Tutta la gente nella mensa aveva assistito alla scena, alcuni erano spaventati, altri, abituati ai loro litigi, ridevano di gusto.
Le due amiche si andarono a sedere nel tavolo più lontano da quello di Sebastian, poi Emily se la prese con Michelle. -Ma perché non mi hai difeso?-
Michelle sospirò. -Emy, lo sai che sono dalla tua parte. Ma sinceramente mi sono stufata di vedervi sempre litigare… Sembrate davvero due bambini- disse. Emily mise il broncio -Mi ha dato del ‘maschiaccio’- disse addentando il cornetto e sporcandosi con lo zucchero.
-E perché, non è forse vero?- chiese l’amica stuzzicandola.
-Grazie tante!!… E comunque, anche se fosse… Lui non deve permettersi di dirmelo! La prossima volta gli spacco in testa un vassoio, magari riuscirei a scoprire se ha davvero un cervello- disse Emily facendo ridere l’amica.
-Però è un bel ragazzo, non credi?- chiese Michelle appoggiando il mento sul gomito della mano.
-Ma scherzi?! Non ha niente di bello quello lì! Non capisco proprio come faccia a piacere alle ragazze…- rispose fermamente.
-E io non capisco proprio come faccia a non piacerti!-
-…- Emily guardò incredula l’amica -Non dirmi che… Non dirmelo ti prego…-
Michelle si limitò a sorriderle divertita, poi guardò l’orologio e disse -Muoviamoci, sta per iniziare la prima lezione-

Le due amiche uscirono dalla mensa e percorsero tutto il giardino, fin quando non arrivarono all’istituto dove un gruppo di ragazze e ragazzi aspettavano tristemente il suono della campanella.
-Cavolo che freddo…- disse Emily che indossava solo un paio di jeans chiari e una maglietta verde di cotone.
-Beh sei scema tu, che ti vesti così a inizio marzo…-
Di nuovo. Emily sentì nuovamente quella voce che la faceva irritare in una maniera incredibile.
-Ma allora lo fai apposta?! E comunque qui lo scemo è un altro… Non sei stato tu a dire che perdi tempo a parlare con persone di ‘questo livello’?-
-Hai ragione, ma ho scoperto che irritare gli stupidi è il mio passatempo preferito!- disse Sebastian sorridendo maliziosamente.
Driiiiiiiiiin. Finalmente il suono della campanella. Emily fece un segno volgare con la mano al ragazzo (chissà qualeXD nd.Saku) e insieme a Michelle entrò nella sua classe…

Alle 14.30, dopo la fine delle lezioni tutti gli studenti tornarono in mensa. Stavolta c’era anche Sara che salutò le amiche e tutte e tre presero posto al tavolo.
-Heilà! Com’è andata?-
-Benissimo. La prof vuole che domani le porti il certificato medico-
-Eeeeh? Ma sono stata male solo un giorno!!-
-... Ah, dimenticavo, se non glielo porti ti darà i compiti di punizione-
-……..Mondo crudele- disse Sara fingendo di piangere. -Hei Emy, ci sei?-
-Uh? Ah, si… Scusate- disse la ragazza, girando e rigirando il cucchiaio nella minestra.
-Che schifo… E’ da mezz’ora che giri la minestra, oramai si è raffreddata!- disse Sara.
-A cosa stavi pensando?- chiese Michelle.
-Uhm… Ai compiti per domani- rispose Emily.
-Non è vero! Pensavi al tuo amato Sebastian!-
-Ma ‘sta zitta Sara!- ringhiò Emily. La ragazza, stufa delle continue prese in giro si alzò e si diresse verso il bagno. Mentre camminava per il corridoio vide un ragazzo correre verso di lei.
-Ancora tu? Ma è una persecuzione!-
-Shhh!- mormorò Sebastian, tappandole la bocca con una mano e nascondendosi dietro una colonna.
Emily arrossì violentemente. -Ehi! Lscm!- (traduzione: Ehi! Lasciami! XD nd.Saku)
Intanto una ragazza stava correndo disperatamente in quella direzione, urlando il nome del ragazzo.
Quando girò dietro la colonna lo vide. -Sebastian! Perché mi eviti?-
Emily non stava capendo niente, l’unica cosa che voleva era uscire da quella strana situazione e andare tranquillamente in bagno. Poi notò la faccia del ragazzo. Era indeciso sul da farsi, e quando anche lui si girò verso di lei, la guardò dritta negli occhi e la baciò. Un bacio privo di ogni emozione d’amore.
L’altra ragazza si portò una mano alla bocca e dai suoi occhi iniziarono a scendere piccole lacrime. Lacrime di un’amore frantumato. Così, dopo aver assistito a quella scena che le aveva spezzato il cuore, scappò via piangendo.
Sebastian staccò le sue labbra da quelle di Emily e sospirò pensando “Meno male…”. Poi, sentendo un forte bruciore alla guancia, tornò alla dura realtà.
Emily, rossa come un peperone, gli aveva tirato uno schiaffo. Era furibonda. Si pulì velocemente la bocca con la manica della maglia poi, con le lacrime agli occhi gli urlò in faccia -Sei un deficiente! Ti odio! Ti odio!- e anche lei scappò via.
Ammutolito, il ragazzo riuscì soltanto a pensare “Ne ho fatte piangere due in cinque minuti… Che record!” Poi si diresse verso il dormitorio…
Emily corse verso il bagno, aprì il lavandino e si lavò la faccia. -Che schifo… Che schifo! Il mio primo bacio… Da lui! Questa… Questa me la paga!-

Saku-chan
 
Continua nel capitolo:


 
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VOTO: (0 voti, 1 commento)
 
COMMENTI:
Trovato 1 commento
Rif.Capitolo: 6
ichigo89
09/07/11 01:36
ma perke nn hai continuato e troppo bella qst storia uffiiii tutte le storie belle le bloccano >.<
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