LA CREATURA
- Capitolo 1° -
Ciao a tutti questa è una storiella un po’movimentata(scritta in un momento di noia totale), leggetela e commentatela!!! Tutti i personaggi sono inventati, spero che vi piaccia la mia lucertola troppo cresciuta che incontrerete qui!!! Mi raccomando non esitate a commentare ^_^
LA CREATURA
Eravamo ancora là, immobili,davanti a quell’essere. Strisciava e si scuoteva, le sue squame risplendevano di luce propria, di un rosso quasi spettrale, la nostra creazione aveva avuto successo, la creatura era viva e in quello stesso istante si ritrovava faccia a faccia con un nostro seguace, ora lo stava avvolgendo, immobilizzandolo nelle sue spirali piene di spuntoni affilati, lui urlava, si dimenava in ogni modo per sfilarsi da quella presa, fu tutto inutile, la creatura lo attaccò alla gola e dopo un gemito soffocato Luis spirò.
Rimanemmo immobili ad osservare la scena con orrore e disgusto, la bestia era affamata, si divorò il nostro compagno per intero. I muri vennero schizzati dal sangue che inizialmente fuoriusciva dal corpo. Dopo questi eventi comprendemmo la natura dell’essere... voleva uccidere. Era stata creata dai rubini fusi del vulcano Vesuvio, e dai resti fossili di alcuni dinosauri e sapevo per certo che quegl’ animali non erano erbivori. Tutti cominciarono a gridare e a fuggire. La bestia avanzava verso le persone e con occhi di ghiaccio le ipnotizzava facendole cadere a terra paralizzate poi le accerchiava e... si nutriva.
Avevamo paura eravamo terrorizzati da quel mostro, doveva divenire un simbolo di pace, ma allo stesso tempo potente per incutere un po’ di paura, ma avevamo esagerato con qualche composto chimico, ne ero certo.
Nonostante il mostro avesse iniziato da poco il suo percorso di vita, era agile e scattante, sembrava conoscere le rovine nelle quali si trovava, si orientava e tendeva a nascondersi ed attaccare di sorpresa gli esseri circostanti.
Poi ad un tratto Lucy lanciò una pietra contro quella sottospecie di lucertola troppo cresciuta e come ci aspettavamo la mancò ma si andò a schiantare contro una parete molto fragile che si ruppe, lasciando così filtrare raggi lunari, che illuminarono la serpe, essa cominciò a contorcersi e ad emettere stridi di dolore, stava bruciando, i raggi lunari su di lei avevano un effetto letale, tentò di fuggire ma i corpi che aveva divorato l’avevano resa lenta e innocua, osservai la scena, colpito dai bracieri circostanti, era morto, di esso rimaneva solo la pelle, viscida e squamosa, a terra, sotto la luna.
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