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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: CROSSOVER
Titolo Fanfic: PERSI NEL TUNNEL DIMENSIONALE
Genere: Comico
Rating: Per Tutte le età
Avviso: CrossOver
Autore: yennis84 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 05/06/2006 15:25:07

kagome e inuyasha viaggiano nel tunnel dimensionale di e con washu. già si perdono e a complicare le cose l`arrivo di ataru moroboshi. e poi...
 
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- Capitolo 1° -

PERSI NEL TUNNEL DIMENSIONALE

***Ciao a tutti! Questa è la mia seconda Fan Fiction, la più lunga di tutte, finora! Qui ritroveremo alcuni personaggi di vari manga insieme. Spero che vi piaccia... Buona lettura! Commentate!!! ^ . ^ Yennis84***

In una giornata come tante, ecco Kagome che apre le porte del tempio per infilarsi nel solito pozzo che la porterà da Inuyasha e co. Ma qualcosa va storto.

Kagome: “Accidenti, qualcuno deve aver bloccato il passaggio dall’altra parte, non ci voleva! Siccome sono sola in casa avevo invitato Inuyasha e gli altri a pranzo da me, visto che siamo in un periodo di pace! Volevo venire a prenderli... chissà se ne saranno accorti del guaio? Ed è quasi tutto pronto e non voglio rinunciarci! Che posso fare?... Uhm... Ci sono! Consulterò la guida dei numeri utili! Troverò di certo una soluzione!”
Torna a casa per consultare la famosa guida.
Kagome: “Dunque... vediamo... questo no... questo nemmeno... ecco, trovato! ‘Viaggi nel tunnel dimensionale, offerti dalla geniale Washu, solo 100 yen al minuto! Chiamare il numero seguente 00ecc... ecc...’ ”
<N.B.: Per chi non conoscesse Washu, fa parte del cartone Shin Tenchi Muyo! FOOORTE!!! ^ . ^ Yennis84>
Kagome compone il numero.
Dopo al terzo squillo...
“Pronto? Qui è lo studio della geniale Washu!”
“Buongiorno! Avrei bisogno del suo tunnel per qualche minuto. Ne avrei bisogno adesso, se si può...”
“Ok, sono disponibile proprio ora! Rimanga in linea...”
E dopo qualche secondo ecco spuntare una grande stella azzurra dimensionale dai contorni rossi. <quella dell’anime ce li aveva rosa. E stvolta con qualcosa di diverso. N.d. Yennis84> da cui fece capolino una ragazza non molto alta ma bella, dagli occhi verdi con lunghi capelli rosa a punta che le cadevano sulla schiena, vestita all’ultima moda.
“Eccomi qua! Mi presento! Sono la geniale Washu, l’inventrice di questo tunnel dimensionale!” disse predendo un computerino portatile, schiacciò un bottone che fece scomparire il tunnel. “Sarò io ad accompagnarti dovunque tu voglia andare!”
“Piacere di conoscerti! Mi chiamo Kagome! Adesso ti spiego perché avrei bisogno di te...”
E le raccontò la faccenda.
Washu: “Uhm...”
Kagome: “Capito dov’è il problema?”
“Certo, certo... per andare all’epoca Sengoku puoi usare comodamente il pozzo invece di chiederlo a me che ti accompagni col tunnel. Accidenti... un cliente in meno...!”
“No! Non è questo il problema!!!” sbraita Kagome.
“Eheheh! Dai, stavo scherzando! Piuttosto accordiamoci sul prezzo. Sono 200 yen al minuto!”
“Du-duecento yen al minuto?! Sull’annuncio c’era scritto che sono soltanto 100!!!”
“Cosa ci vuoi fare? Ultimamente gli affari non vanno molto bene, ho poche richieste, per non parlare dell’affitto che avrei da pagare... E poi devi starci solo per pochi minuti, no?”
“Non è giusto lo stesso!!!”
“Bah, se così pensi... Una volta ho fatto le cose in grande: ho aiutato i piloti di un robot... come si chiamava?... ah, sì... erano quelli di Vultus V! Il loro radar era andato e se non li avessi aiutati, sarebbero stati ancora a vagare sullo spazio senza meta. Gli avevo proposto il tuo stesso prezzo e loro avevano acettato senza fare troppe storie!”
Kagome sussurrò: “Dovevano essere proprio disperati se alla fine avevano accettato...”
“Allora cosa mi dici? Accetti? Ti ricordo che c’è di mezzo un pranzo...”
“E va bene... non ho altra scelta...” disse Kagome rassegnata.
“Ok, è deciso! Allora andiamo fuori e ti spiegherò come funzionerà il tutto.”

Fuori casa.
Washu: “Per prima cosa accendiamo il tunnel!” Prende il computerino e schiaccia il bottone. BEEP! Ecco che si materializza la stella. “Seconda cosa: programmare la destinazione!” BEEP!-BEEP!-.... “Ecco! Queste sono le coordinate! Terza cosa: dire al tunnel quante persone viaggiano, sia andata che ritorno. Siamo in due, ma eventualmente ne mettiamo una terza.” BEEP!-BEEP!-... “Ecco! Tutto a posto! Seguimi, partiamo!”
Entrarono nel tunnel e, una volta dentro, Washu lo spense. Partirono.

All’interno del tunnel.
Washu: “Ora ci vorranno all’incirca due minuti per arrivare a destinazione!”
Kagome: “Perché così tanto?”
“Stiamo viaggiando da un posto all’altro, da una dimensione all’altra.”
“Ma se al telefono hai fatto presto!”
“È più veloce con quel mezzo. Intanto che aspettiamo, dimmi un po’... Questo Inuyasha è il tuo ragazzo?”
Kagome arrossì appena: “Ehm... no... non proprio... cioè...”
“Ho capito. Ti piace! Bene, tra poco farò la sua conoscenza.”

+Epoca Sengoku.
Il tunnel si aprì e le ragazze uscirono.
Washu: “Eccoci qui!” e lasciò il tunnel aperto.
Erano sbucate proprio vicino al pozzo. Kagome lo guardò.
“Ecco, lo sapevo! Qualche cretino l’ha bloccato con quell’albero! Se lo prendo...”
Ecco che dagli alberi sbucò Inuyasha, attirato dagli odori delle umane (anche se Washu è un’aliena...).
“Ka-Kagome?! E lei chi è?” disse sorpreso alla vista di entrambe.
Washu lo guardava incuriosita. Non aveva mai visto un tipo del genere, prima d’ora.
Kagome: “Lei è Washu, l’inventrice del tunnel dimensionale che vedi. È grazie a lei se sono qui.”
Washu: “Piacere di conoscerti!”
“L’ho chiamata non appena mi sono accorta che non potevo passare col pozzo. Per fortuna l’ho trovata!”
“Già... che fortuna...” disse Inuyasha in modo strano.
“Mi chiedo solo chi sia stato a fare una bravata del genere. Meno male che me n’ero accorta in tempo...”
“Già... me lo chiedo anch’io...” disse alla stessa maniera di prima.
“HEI RAGAZZI! VENITE QUA!” disse Washu col cappellino da investigatore nelle vicinanze di quell’albero. “Guardate cosa ho trovato! Dei graffi sul tronco. Il tizio deve avere le unghie molto affilate e in più ho trovato questo capello lungo e argenteo...”
Attimi di silenzio.
“ALLORA SEI STATO TU!!!”
“Io?! Potrebbe essere stato Sesshomaru!”
Kagome lo afferra per il collo dell’abito e cominciò a squoterlo. “E PENSI CHE IO CI CREDA?! DIMMI PERCHÈ LO HAI FATTO!!! PERCHÉÉÉ?!?!”
“Vuoi saperlo davvero? Ebbene tu ultimamente cucini malissimo!”
“Inuyasha...” disse Kagome sorridendo.
Lui si chiese perché.
Lei lo squotò di nuovo. “COMEHAIPOTUTOFAREUNACOSADELGENERE?! STAVOLTAIOCIHOMESSOTUTTALAMIAANIMA! EPOIQUESTOVIAGGIOMICOSTATANTO! BEN200YENALMINUTOETUMIFAIPERDEREALTROTEMPOPERQUESTESCIOCCHEZZEEEEEEE?!?!”
Washu intanto osservava tutta la scena in silenzio: “Certo che Kagome in fatto di ragazzi ha dei gusti un po’ strani...”
Kagome: “Washu, preparati, andiamo!”
“SÌ! ARRIVO!”
Inuyasha: “HEY; COSA VUOI FARE?!”
Kagome lo tirava verso il tunnel: “Adesso andiamo un attimo a casa, ti faccio assaggiare qualcosa, poi torniamo qui e togli l’albero!!!”
“NO!... Non ho intenzione di fare da cavia ai tuoi esperimenti!!!”
“NIENTE STORIE!” disse e con il gomito urtò involonteriamente qualcosa alle sue spalle.
“No! Il mio computer!!!” disse Washu raccogliendolo da terra. “Accidenti! Non ho più le coordinate per tornare indietro!”
“Cooosa?! Sei sicura?!”
“Vabbè, calmiamoci e proviamo a cercarle, altrimenti dovrei...” BEEP!-BEEP!-... “Forse sono queste...” BEEP! “Ragazzi, andiamo!”
Ed entrarono nel tunnel e Washu lo chiuse.

Nello stesso istante soppraggiunsero anche Miroku e gli altri.
“Oh, ma tu guarda! Qualcuno ha bloccato il passaggio nel pozzo con un albero!”
Sango: “Allora togliamolo, altrimenti Kagome non vedendoci arrivare, starà in pensiero...”

+Cambio scena.
Una ragazza dai lunghi capelli verdi come i suoi occhi con un costume tigrato, inseguiva volando un ragazzo dai capelli corti e marroni che fuggiva da lei. La ragazza era arabbiata e sempre pronta a fulminarlo.
Lamù: “TESORUCCIO; FERMATI!!! NON RIUSCIRAI A SFUGGIRMI!!!”
Ataru Moroboshi: “Nemmeno per sogno! Lasciami in pace! Voglio conoscere altre ragazze, io!!!”
“CONOSCERE, EH?! MALEDETTO CASCAMORTO!!!”
Dopo aver percorso una zona abitata, girò a destra, sempre seguito da Lamù.
Nel frattempo da un muro si materializzò la stella.
I tre uscirono.
Washu: “Uhm... Kagome, a te non dice niente questo posto?”
Lei guardò attorno. “Non saprei, non mi sembra...”
“Il computer dice che siamo a Tomobiki.”
“No, no la conosco...”
“Cilecca allora. Ok, riproviamoci. Torniamo dentro.”
Inuyasha entrò per primo.
Ataru ritornò proprio in quell’istante...
“Per fortuna sono riuscito a seminarla... Uhm?!”
Si accorse delle ragazze e loro a loro volta lo guardarono con aria interrogativa.
Con un sorriso da ebete, lui si precipitò su di loro.
“WOOOOW!!! Due belle ragazze!!! Venite da me pupe!!!”
Tentò precipitosamente di abbracciarle (come fa di solito con la prima che capita...).
Le ragazze urlarono.
“AAAAAAAHHHH! NON TI AVVICINAREEEEE!!!” disse Washu allontanandolo istintivamente da sé. “Kagome, presto, entra!!!”
Ma Ataru si riprese. “Dai, no siate timide!!!”
“HO DETTO DI NOOOOOO!!!” e velocemente entrò anche lei nel tunnel.
Purtroppo anche Ataru ci riùscì.
Il tunnel si chiuse e partì.

All’interno del tunnel.
Ataru era disteso a terra e Washu arrabbiata lo calpestava ripetutamente col piede.
“Razza di stupido!!! Non puoi immaginare neanche lontanamente il guaio che hai appena combinato!!!”
Kagome: “Washu, spiegacelo.”
“Il tunnel aveva programmato il viaggio per sole tre persone! Se ne entrano altre, questo si chiude automaticamente, e allo stesso modo parte da solo in un’altra dimensione!”
Inuyasha: “Vale a dire che ora ci siamo proprio persi.”
Kagome: “COOOSA?! E adesso che si fa?!”
Washu: “Adesso vediamo dove ci porta questo, poi con tutta calma cercherò le coordinate di casa mia, entrerò nel mio studio e lì sistemerò tutto!”
“Poi ci riporterai a casa, compreso questo scemo!”
“Appunto.”

Cambio scena.
Due ragazzi si stavano allenando nel campo da calcio, in vista della prossima partita.
Corrono. Tom: “Holly, adesso ti passo la palla!”
Holly. “Ok, vai!”
Altra corsa. “A te, Tom!” e gli passa la palla.
Altra corsa. Tom: “Pronto Holly? ... EEEEEH?!” disse vedendo una cosa apparire davanti a Holly.
Holly: “Che c’è?!” poi guarda di fronte. “AAAAARG!!! COS’ÉÉÉ?!?!”
Troppo tardi. Era già entrato nel tunnel urtando Washu. Questo si chiuse.
Tom era rimasto shoccato davanti ad una scena del genere.
“AAAAAH!!! Holly è appena stato rapito dagli alieni!!! Ma se lo racconto agli altri, chi mi crederà?!”

All’interno del tunnel.
Holly: “Dove sono? Chi siete voi? Che ci faccio io qui?”
Inuyasha: “Benvenuto nel tunnel dimensionale!” disse sarcastico.
“EEEEH?! Ma non potreste riportarmi indietro? Dovrei allenarmi per una partita di calcio!”
Washu: “Mi spiace, ma non so che farci.”

+Cambio scena.
I cinque uscirono.
Holly: “Incredibile! Sono davvero in un’altro posto!” disse guardandosi intorno. “Ma questo è un effetto cinematografico? È una Candid Camera? E la telecamera dov’è?”
Washu: “Holly, è evidente che tu non sei abituato a questo genere di cose, o non ti informi abbastanza. Comunque, non stai nemmeno sognando. Ciò che vedi è tutto vero.” Poi si rivolse agli altri: “Allora? Qualcuno di voi conosce questo posto?”
Scossero la testa.
“Allora non conviene restare qui. Su, rientriamo.”
Sono appena entrati quando si affaccia da fuori, incuriosita, una ragazza dai lunghi capelli biondi con i codini a palla.
Bunny: “E questo cos’è?”
Ataru non perse l’occasione. Si rivolse a lei serio(?!).
“Ciao, mi presento. Sono Ataru Moroboshi e quello che vedi è un tunnel dimensionale!”
Washu: “Ataru, lascia perdere. Stiamo per partire!”
Bunny: “Tunnel dimensionale, hai detto? In effetti ne ho sentito parlare. Mi piacerebbe farci un giro...”
Ataru: “Allora perché non ti unisci a noi, adesso?” le prese un polso e la invitò ad entrare...
Washu: “ATARUUUUUUUU!!! NOOOOOOOOOOOOO!!!”
Troppo tardi. Il tunnel sparì.

All’interno del tunnel.
Washu e Kagome presero Ataru per il collo della maglietta.
Washu: “MA AVEVI SENTITO QUELLO CHE AVEVO DETTO PRIMA?!?!”
Kagome: “MA TI SEI RESO CONTO DELLA SITUAZIONE?!?!”
Ataru: “Ma che ho fatto di male?”
“MALEDETTO CASCAMORTOOOOOOO!!!” dissero le due scuotendolo.
“Ma cosa succede?” chiese Bunny.

Cambio scena.
Il tunnel li trasportò in un luogo piuttosto tetro. I sei uscirono e si guardarono intorno.
Washu: “E qui dove siamo?”
Inuyasha: “Sembra dove abito io.”
Bunny: “Questo posto mi fa venire i brividi...”
Ataru serio(?!) le prese le mani tra le sue: “Non preoccuparti, Bunny! Se starai vicino a me, non avrai più paura!”
“Come?!”
Ad un tratto ecco che si radunano alcuni demoni davanti a loro. Erano davvero orribile e sorridevano malignamente.
Alla vista di quelli, Ataru si nascose dietro a Bunny (bella protezione!): “De-de-demoni?!”
Inuyasha: “Niente paura ragazzi! Ci penserò io a loro!”
Kagome: “Accidenti, se avessi il mio arco...”
“Basterò io!”
Bunny: “Hey, ci sono anch’io!” disse Bunny liberandosi di Ataru. In un attimo si trasformò in Sailor Moon! E rivolgendosi ai demoni (parte la famosa musica):“Siete dei palloni gonfiati! Anch’io vi darò una bella lezione! Io sono Sailor Moon e sono venuta fin qui per punirvi in nome della luna!”
Washu: “Veramente ti ci abbiamo portato noi!”
Kagome: “E per puro caso, anche!”
Bunny: “Ragazzeeeee!!! Questa è la mia solita battuta!”
Holly: “In nome della... che?!”
Inuyasha estrasse la spada: “Facciamola finita!” Ma non fa in tempo a sfiorare l’avversario che un raggio di energia spazzò di colpo tutti i demoni. Era rimasto senza parole.
Ecco che poi si materializzò tra loro un ragazzo affascinante.
Yusuke: “Non so come voi siate riusciti a venire fin qui, nel mondo dei demoni, ma questo non è un posto per delle persone deboli e indifese come voi.”
“Ah, io ti sembro indifeso?! Se non ti fossi ìmpicciato, mi sarei arrangiato da solo!!!”
“Ah, scusa! Ora che ti vedo da vicino, noto che sei diverso dagli altri. E poi quelle orecchie... sei un demone, vero?”
“Mezzo!”
“E dimmi, sei un parente di Kurama, per caso?”
“E chi lo conosce!”
“E come siete venuti qui?”
Washu: “Vedi quello alle mie spalle? È un tunnel dimensionale, l’ho fatto io.”
“Davvero? Io per venire qui, invece, uso un varco.”
“Varco?! Prima i pozzi, poi i varchi... Ma quanta gente c’è che si arrangia?!”
Ecco che vennero altri demoni.
Washu: “Ehm... puoi occupartene tu? Noi dobbiamo andare...”
Yusuke: “Tranquilli, ci penso io!”
Inuyasha: “Hey! Non voglio essere lasciato in disparte, io!”
Kagome: “Inuyasha non fare storie ed entra con noi! Ha detto che ci pensa lui!!!”
“Non voglio!!!”
Washu si spazienta: “Non fare il testone!!!”
Kagome è al limite: “INUYASHA A CUCCIA!!!”
SBONG! Lui cadde pesantemente a terra, ma fece anche distrarre Yusuke...
Un demone ne approfittò per lanciarli una raffica di vento molto potente da spedire i nostri amici direttamente nel tunnel. Yusuke compreso. Il tunnel si chiuse e partì.

All’interno del tunnel.
Yusuke: “Dove mi trovo?!”
Washu spazientita: “MA INSOMMA! QUANTE ALTRE PERSONE DEVONO ANCORA VENIRE?!?!”
Holly: “Washu, tutto questo è molto interessante, però quand’è che ci porterai a casa?”
“Non so. Prima dovrei sistemare tutto a casa mia, ma devo trovare le mie coordinate.”
“Ma io doveri allenarmi per la partita di calcio!”
“Ma tu hai sempre ‘sta fissa del calcio?!”
Bunny: “Perché non provi a pensare a qualcos’altro? Non so... tu ce l’hai la ragazza?”
“Eh?! Figurati se io ho tempo da perdere in queste cose! Io penso solo al calcio.”
“BASTA!!! QUESTO LO ABBIAMO CAPITO TUTTI!!!” dissero Washu, Kagome, Inuyasha e Yusuke.
Ataru: “Ma come si fa preferire correre dietro ad un pallone invece di correre dietro alle ragazze?! Tu non sei affatto normale!”
“Ma senti da che pulpito parte la predica!” dissero Washu e Kagome.

+Cambio scena.
Il tunnel li portò in un altro quartiere. I nostri amici uscirono.
Nessuno dei malcapitati seppero riconoscerlo.
Washu: “Sapete ragazzi? In un certo senso io conosco questa zona. Qui ci abita un certo Ryoga Hibiki, un tipo molto strano che perde molto spesso l’orientamento. È uno dei miei clienti più fedeli...”
“Washu, potremo fermarci un attimo? Ho fame!”
“A dire il vero anch’io!”
“A chi lo dici...”
Washu: “Ok, in effetti avete ragione. Riposiamoci un po’. E visto che conosco la zona, vi farò da guida.”
Chiuse il tunnel e si diressero verso un fast food.
Un’ora dopo.
Washu accese il tunnel. “Fortuna che avevo abbastanza soldi per pagare il pranzo a chi non ne aveva. Me li restituirete al più presto. Su, entriamo.”

All’interno del tunnel.
Washu: “Ci siamo tutti? Bene, possiamo partire. Ah, mi racomando: non cercate di far entrare nessun altro, cercate di contenervi in ogni situazione, intesi?”
Tutti: “SÌ!”
“Adesso provo con questa coordinata...”
Kagome: “Washu, aspetta! Manca Ataru!”
“Cooosa?! Ma se fino a poco prima era con noi! Accidenti!!!”
Da fuori si sentì un urlo. “WASHUUUUUUU!!! APPENA ENTRO IO, CHIUDI SUBITO IL TUNNEL! QUESTA FURIA SCATENATA MI STA INSEGUENDOOOO!!!”
Akane Tendo: “Come hai osato, brutto... Se ti raggiungo ti prendo e se ti prendo ti strangolo!!!”
Entrambi entrarono nel tunnel e questo partì.
Nell’interno.
Akane arrabbiata stava mettendo k.o. Ataru: “TU, RAZZA DI...” poi si guardò attorno “Hey... ma dove sono?”
Una gocciolona apparve sulla testa dei presenti...

Cambio scena.
Stavolta finirono nell’era giurassica.
Washu: “E qui chi dovremo trovare? Ryu il ragazzo delle caverne?”
Bunny: “Oppure i Flintstones...”
La terra si scosse minacciosamente. Ecco poi apparire alcuni dinosauri!
Inuyasha: “Ci penserò io a tenere a bada questi lucertoloni!”
Yusuke: “Anch’io!” e si prepararono.
Washu. “NO RAGAZZI!!! Può darsi che siamo capitati nel passato! Se ne causerete l’estinzione (cosa molto probabile se vi conoscessi bene) stravolgerete la storia!!!”
Yusuke: “Dai Washu, cosa vuoi che sia per uno o due?!”
Inuyasha: “Ha ragione lui!”
Washu: “YUSUKE! INUYASHA! HO DETTO DI NO!!!”
Kagome: “Inuyasha, sei uno stupido!!!” e poi di scatto lo prese da dietro e lo trascinò di corsa nel tunnel. Washu fece lo stesso con Yusuke. Una volta dentro, Washu digitò le coordinate e partirono.

Cambio scena.
Gli otto si trovarono in una strana stanza buia.
Inuyasha: “Sbagliato ancora...”
Washu: “Coraggio che la storia sta per finire. Abbiamo ancora poche coordinate e una è quella di casa mia.”
Nel frattempo, qualche metro più in alto, esattamente sopra le loro teste...
Il Palazzo: “Mi raccomando, Exel! Porta a termine la missione che ti ho affidato!”
Exel alzò il braccio gioiosa: “SIGNOR SÌ, SUA ECCELLENZA IL PALAZZO!!!”
Lui poi tirò la famosa fune, quella che apre la botola sotto i piedi di Exel. Questa cominciò a precipitare...
I nostri amici alzarono la testa, attirati da qualcosa. Poi un urlo: “AAAAAAAAH!!!”
TONK! Colpiti in pieno...
Exel: “Che strano... Stavolta l’atterraggio è stato più morbido del previsto. Vabbè, non pensiamoci più! Ho una missione da compiereeeeeeee!” e corse verso l’uscita, ignara degli altri...

Cambio scena.
Due cavalieri stavano percorrendo la strada di un monte roccioso. Ma un masso ostacolava il loro cammino.
Cristal: “Quel sasso ci sbarra la strada!”
Pegasus: “E dov’è il problema? Per disintegrarlo non sarà neccessario nemmeno usare un quarto della mia potenza!” Si mise in posa e... “FULMINE DI PEGASUS!!!” ed ecco il colpo.
Guarda caso, proprio davanti il masso, cosa sbucò? Sì, proprio quello! Il colpo entrò, colpì i nostri amici in pieno e il tunnel partì improvvisamente come era venuto.
I cavalieri erano increduli!
Cristal: “...E che cos’era quella roba?!”
Pegasus: “A me lo chiedi...?”

+Le tappe successive? In fondo al mare, nel bel mezzo di un circuito automobilistico, nello spazio e addirittura all’inferno!
E poi, finalmente...
Washu: “Il tempio Masaki! Siamo arrivati! Forza, venite! Intanto che vi riposerete sui divani, io vado nel mio studio, metto a posto le coordinate e poi tutti a casa!”
Ataru: “Sapete una cosa? Sento già la mancanza di quelle sirene mozzafiato! Mi sarebbe piaciuto rimanerci lì un altro po’!”
“Ah, volevi morire affogato? Se lo avessi saputo prima... DAI, TUTTI DENTRO!”

Nel salone c’erano ad aspettarla quattro delle sue cinque amiche aliene (ma come Washu sembravano terrestri).
Ryoko: “Washu! Finalmente!”
Ayeka: “Ma dov’eri finata?”
Mihoshi: “Ci hai fatto stare in pensiero!”
Kiyone: “E chi è tutta quella gente?”
Alla vista di quelle ragazze, Ataru non seppe resistere. Si avventò su di loro: “WOOOW! MA QUANTE BELLE RAGAZZE! COS’È QUESTO, IL PARADISOOOO?!”
Le quattro colte dal panico: “AAAAAAH! E QUESTO QUI CHE VUOLEEEEEE?”
Istintivamente gli sferrarono un pugno in faccia.
Ataru prima di perdere i sensi disse: “...O forse no?!”

Dopo un po’, Ataru venne legato con una camicia di forza (e finalmente!).
Kagome: “Ti ci voleva proprio!”
Bunny: “E inoltre è proprio della tua taglia!”
Akane: “E ti dona moltissimo!”
Ataru: “NOOOOO! LASCIATEMI ANDARE!!!”
Washu ritornò dal suo studio.
“Bella notizia gente! Ho sistemato tutto. Ritornerete a casa senza problemi!”
Gli altri: “EVVIVA!” “FINALMENTE!”
Washu: “Ma prima parliamo di affari.” estrasse la calcolatrice “Kagome dovrà pagare questa cifra.” e gliela porse.
Kagome: “EEEEEH?! Così tanto?! Ma non potresti farmi almeno lo sconto?!”
“È già scontato!”
“E di quanto, di 10 Yen?! E poi se abbiamo viaggiato così tanto, non è stata solo colpa mia!!!”
“Lo so, avevo pensato anche a questo. Sei stata tu a chiamarmi, no? E sei stata tu a fare QUELLA COSA all’inizio, no?”
“Ma è stato un incidente!”
“La colpa non è tutta tua, tranquilla. Gli altri pagheranno una piccola parte del viaggio, compreso il pranzo che vi ho offerto, naturalmente, e Ataru un po’ più di loro!”
Si sentì dire: “Ma non è giusto!” “È colpa sua se sono qui!” “Ha cominciato lui!”
Washu: “Calmatevi! Ognuno di voi è in qualche modo responsabile delle disavventure dell’altro. E per quanto riguarda il pagamento, non fate i furbi: oltre ad avere una memoria di ferro, ho anche le coordinate di dove abitate.”
Sguardi imbronciati tra i presenti.
Washu cercò di minimizzare: “Eddai ragazzi! Scommetto che alcuni di voi si saranno anche divertiti! Non fate i modesti!”
“Beh, io sì!” era Ataru (che sincerità!).
Gli sguardi ora fulminanti si posarono su di lui.
Washu: “Sapete, se poi mi farete BUONA pubblicità, non mi dispiacerebbe affatto!”
Kagome: “Allora dovresti darci almeno una parte dei nostri soldi!”
“Ma basta anche solo un passaparola, una vostra tetimonianza (positiva s’intende)... E va bene, basta parlare. Vi accompagnerò ora a casa.”

Poco alla volta e in ordine sparso, i nostri amici raggiunsero le loro dimensioni. L’ultima ad essere accompagnata a casa fu Kagome.
Washu: “Bene, ho finito. Adesso potrò tornarmene a casa. Ci rivedremo!”
Kagome: “No, Washu aspetta! Posso farti almeno un caffè? In fondo ora siamo amiche, no?”
“Ok, vada per il caffè!” e spense il tunnel.
Le due poi si sorrisero. Che bella scena!
Kagome entrò in casa, l’accompagnò in cucina e...
“AAAAAH!!! È vero! Me ne ero completamente dimenticata!”
Miroku e gli altri erano ancora in tavola. Avevano finito di mangiare...
Il monaco: “Kagome! Finalmente! Dov’eri finita? E Inuyasha...?”
“Vi-vi-vi siete mangiati tutto?!”
Sango: “Sì, vi abbiamo aspettato tanto, ma dato che non tornavate abbiamo mangiato lo stesso senza di voi. Era uno spreco se il cibo fosse andato a male!”
Kagome era sempre di sasso: “E-e-e ditemi, com’era?!”
Miroku. “Tutto buonissimo! Ci siamo concessi anche il bis, visto che voi due non c’eravate!”
Gli altri: “Sì, ha ragione lui!” “Veramente buono!”
Kagome: “Da-da-davvero?!” ora cominciò a scaldarsi... “Inuyasha... allora tu mi hai fatto perdere tempo e denaro più che inutilmente... È TUTTA COLPA TUAAAAAAAAA!!!!”


FINE


***Ringrazio gli eventuali lettori per la loro attenzione. Se volete commentare (e sono curiosa) ricordate di fare riferimento alla Fiction! Un saluto dalla vostra Yennis84!!! ^ . ^ CLICK!***

 
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