1. UN RISVEGLIO SALATO
- Capitolo 1° -
Dopo il funerale di Silente, la signora Weasley percorse tutto il giardino dimenandosi tra le sedie alla ricerca dei suoi pargoli, cosa davvero difficile visto quanti erano e tutti dispersi nelle diverse zone del parco ognuno per i fatti suoi, i primi che trovò all'ombra di una betulla furono Ronald e Ginny, gli andò incontro dimenando affannosamente un braccio per essere vista, vide che con loro c'erano anche Harry ed Hermione; già adesso chi avrebbe pensato ad Harry, non poteva certo tornare in quella meschina casa babbana da i suoi zii, poteva invece stare con loro, una volta sposato Bill poteva stare nella sua camera invece della mansarda, certo che fulminante idea, ormai considerava Harry come un figlio suo.
<Ron, Ginny finalmente vi ho trovato, ciao Hermione, Oh Harry caro non sai quanto mi dispiaccia, mi è venuta un'idea, potresti venire da noi alla tana, so che la mansarda è scomoda ma quando Bill sarà sposato potresti trasferirti in camera sua, che ne dici?>
<La ringrazio signora Weasley, accetto volentieri, non mi sentirei di tornare dai Dursley>.
la signora Weasley non sospettava minimamente di essere stata anticipata in quella generosa offerta da suo figlio Ron.
<Su ragazzi adesso andiamo a cercare il resto della famiglia, avete visto passare nessuno?>
detto questo iniziarono a cercare gli altri finalmente trovati il signor Weasley e Bill con Fleur e Charlie partirono per la tana, dove li attendevano i genitori di Hermione anche loro intervenuti al funerale, ed i gemelli che si presero l'immancabile sgridata dalla signora Weasley per essere venuti via con la smaterializzazione e non aver detto niente a nessuno.
Dopo un buon tè cado, perchè nessuno era riuscito a mandar giù nient’altro, salutarono Hermione.
<Harry, ti scriverò ogni settimana voglio sapere tutto, come stai e cosa succede>
<va bene Herm ti terrò aggiornata> e si abbracciarono.
<Ron mi raccomando guarda che mi scriva, se non lo fa mi catapulto qui all'istante> si dettero una stretta di mano,ed uscirono, mentre i signori Grenger si intrattenevano ancora un po con i Weasley, Harry era alle prese con i gemelli che gli facevano vedere tutto il loro repertorio del negozio, Ron afferrò il braccio di Hermione e la portò dietro l'angolo della casa sicuro che nessuno li avrebbe visti ed iniziò
<Sai Herm.....hem...io....con Lavanda....io..non...io non ne ero...sai...come dire...hem...innamorato....io...ero cioè sono...hem...sono...innamorato..di..hem...hem..un'altra..di...di...di> e prima che potesse dire altro Hermione gli buttò le braccia al collo e lo baciò.
Fu il richiamo della mamma di Hermione a staccarli, si salutarono con un altro bacio a fior di labbra senza pronunciare alcuna parola.
Quando Ron tornò in casa corse verso la mansarda dove trovò sul volto di Harry una sorta di sorriso
<Allora Ron dove siete andati a nascondervi tu ed Hermione?> disse sornione.
<Macchè nascosti!!!> esplose Ron tutto rosso in viso fino alla punta delle orecchie,
<E dai Ginny vi ha visti, eravate proprio sotto la finestra della sua camera>
<Ecco….hem…io> borbottò per fortuna non li aveva visti nessun altro altrimenti sai che strigliata c’era in serbo per lui, e se Ginny l’avesse detto ai gemelli? Quelli si che erano guai, e guai seri, non l’avrebbero più lasciato in pace.
<Non l’ha mica detto ai gemelli, altrimenti io io>
<Ron calmati, non avresti speranza contro una fattura di Ginny, l’ha detto solo a me, non preoccuparti> lo tranquillizzò.
<Tu e Ginny siete ancora in sintonia vedo > azzardò Ron per scrollarsi di dosso le attenzioni.
<Hem….si > rispose impacciato Harry.
Dopo un attimo l’espressione sorniona di Harry e il sorriso di Ron svanirono, un lampo negli occhi di entrambe gli fece ricordare la bara bianca della mattina, si infilarono nelle rispettive brande e prima di dormire Harry esordì con un
<Sono davvero contento per te ed Herm> e spensero la luce.
Circa sette secondi dopo Ron stava tranquillamente russando, ma Harry non riusciva a prendere sonno a quella velocità, fissando il soffitto fu soprafatto dai pensieri che per tutto il giorno gli avevano affollato la mente e che aveva cercato di scacciare concentrandosi sul funerale e sul ritorno alla tana.
“Adesso sono solo completamente solo, alla ricerca degli horcrux, non voglio che Ron ed Hermione corrano alcun rischio non posso perdere anche loro sono le uniche persone a cui tengo di più gli unici che sanno tutto, gli unici veri amici che ho. E Ginny vorrei ancora stare con lei, ma vale lo stesso discorso devo tenerli lontano da me, non li voglio mettere in pericolo, non possono venire con me come mi hanno promesso. Cosa ci succederà? Cosa mi succederà? Se Hogwarts riaprisse con la McGranitt come preside? Io non ci tornerò lo stesso, non tornerò ad Hogwarts, o si? Volevo diventare un Aurhor, lo voglio ancora? No non mi importa più niente, e poi nulla sarebbe come prima, a partire da me. Voglio tornare a Godric’s Hollow, voglio far visita ai miei genitori sento di dover andare lì come prima meta del mio viaggio, ma non credo di fermarmici potrei andare a Grimmauld Place. Da dove inizierò a cercare gli horcrux? Come farò ad annientarli?” Con questi dubbi man mano si addormentò.
Il giorno seguente la signora Weasley aveva davanti a se alcuni dei suoi figli, i più mattinieri come Ginny, Charlie e Bill sta volta Fleur non c’era era ancora in camera che dormiva, perché come sosteneva lei dormire molto la rendeva più bella, tutti attorno al tavolo da pranzo dove al centro, tra i piatti della colazione, sostavano alcune riviste di abiti da sposa e da damigella.
Molly richiamò a se l’attenzione.
<Ragazzi so che è difficile per tutti, la morte di Silente ha scosso profondamente il mondo magico, quello che più mi preoccupa è Harry, era così legato a Silente e vederlo morire davanti ai suoi occhi senza poter far nulla deve essere stato un trauma terribile, fate di tutto per tirarlo un po’ su di morale > aveva appena iniziato il discorso che arrivarono anche i gemelli, i quali stavano gia mentalmente programmando una serie di oggetti del loro negozio da sperimentare con Harry, ma la signora Weasley finì il suo discorso con la raccomandazione di non esagerare e tutti sapevano che si riferiva proprio ai gemelli.
Infine scesero anche Ron e Harry, ma trovarono solo Ginny che sfogliava una rivista di abiti da damigella, la signora Weasley che stava compilando una lista di stoffe da comprare per iniziare a cucire i vari abiti e Fleur che le dava indicazioni su che tessuti scegliere, facendola sbuffare di tanto in tanto.
Dedussero di essere gli ultimi scesi, il tavolo ancora non era stato sparecchiato e c’erano avanzi di uova, di bacon e resti di una bistecca molto al sangue, probabilmente la colazione di Bill.
<BuonGiorno > abbaiò Ron che si sentiva ignorato.
Per tutta risposta sua sorella gli lanciò un’occhiataccia, sua madre un pochino più compassionevole disse
<Buongiorno Ron, oh Harry caro buongiorno anche a te, Ron io devo uscire con Fleur, Ginny vi preparerà la colazione, mi fareste il favore di rimettere a posto i piatti voi?> e senza aspettarsi una risposta se ne andò vorticando in una scia verde.
<Ecco adesso ci tocca saltare la colazione > disse malinconicamente Ron.
<Non ci provare, mamma ha detto che vi devo preparare la colazione ed è quello che intendo fare e voi vi sorbite quello che ne uscirà senza fiatare > lo rimbeccò Ginny.
Ron aveva ragione la colazione era meglio saltarla, non solo era terribilmente salata ma dentro c’era una spezia davvero disgustosa.
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