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Categoria: Originali (inventate)
Titolo Fanfic: USIL OR ARALEN ?
Genere: Azione
Rating: Per Tutte le età
Autore: fabry93 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 02/06/2006 10:32:41

halò!!! non vi rompo le scatole, vi auguro solo buona lettura !!cos’è una usil ?
 
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LA VITA E LA LEGGENDA
- Capitolo 1° -

Cos’è una Usil ?
Me lo chiedo da molto tempo, ormai . Da tanto tempo, quanto il tempo che corro . Io sto correndo da più di 24 ore . Forse due giorni precisi . Oh, scusatemi, dimenticavo di presentarmi . Sono Cris . Vengo dalla Francia e, come ho già detto, corro da qualche giorno . Voi provate ad immaginarmi . Come potrei essere, io, nella vostra mente ? Ovvio, una bella ragazza bionda, con occhi azzurri e un fisico bestiale . Bhè, mi spiace deludervi, perché fra tutto questo, io ho solo con un fisico perfetto . Sono Mora, capelli lunghi fino a metà schiena e ricchi. Gli occhi sono: uno verde scuro e l’altro dorato . Questa è solo una delle particolarità delle Usil . Perché corro, dite ? Oh, bhè, ora ve lo spiego . Sembra che gli umani semplici abbiano paura delle Usil, quasi fossimo dei Demoni che vogliono prendergli moglie e figli e mangiarseli . Ma no, non uccidiamo e non mangiamo umani semplici . Siamo semplicemente delle persone qualunque ma con qualche particolarità .. Ad esempio, noi Usil, possiamo trasformarci in Animali a nostro piacimento . Possiamo trasformarci in un qualunque uccello, pesce, canide, felino e qualunque altra specie animale presente al mondo . Ho passato già qualche venti paesini tutti in corsa . Ovviamente erano tutti accanto, questi stupidi paesini … Anche ora sto correndo . Non posso fermarmi nonostante avessi fame e sete . Se mi fermassi per più di due ore in un posto o paese, mi scoprirebbero . Ma poi, come ho fatto ad accorgermi d’essere una Usil ? Come lo sono diventata ? … Ah, già … Tutto cominciò proprio due giorni fa …

<<Ehi, Cris ?>> una voce … chi sei ?
<<Dove sei, Cris ? Cris ! Rispondimi !>> chi è che grida il mio nome ? Aprii leggermente gli occhi … una stanza …
Dove sono ? Che posto è questo ?
<<Cris! Oh, Santo Cielo, potevi almeno rispondermi, Cris !>> chi è questa donna ? Che vuole da me ? Sono io Cris ?
<<Chi … Chi sei, tu ?>>
<<Cris ! Non fare la stupida ! Sono tua madre lo sai bene …>> mia madre .. ? Io ho una madre ? Mi alzai poco il busto .
La donna urlò . Era una donna magra, capelli neri fino a più di metà schiena .. Faceva quasi paura, quella donna … Ma continuava ad urlare … Mi fissai . Piume al posto del corpo . Avevo gli occhi piccoli … E la guardavo …
<<Cris … ?>> urlò ancora . Mi alzai in volo . Piume bianche, le mie … quasi non mi ero accorta d’esser divenuta un uccello .
<<Kyaaaa!!!>> urlò un grido acuto e si precipitò di sotto .
<<Una Usil ! Una Usil !>> urlava questo, quella donna … Mi sembrava spaventata … Scesi dal letto questa volta ero coperta di peli . Adesso ero un lupo . Corsi dietro a quella donna, e quando arrivai innanzi a lei tornai ad essere una ragazza .
<<S..stai lontana da me, Usil !>> Usil ? Cos’è una Usil ?
<<Usil ?>>
<<Sì! Usil ! Tu sei una Usil !>> inclinai il capo lateralmente .
<<Cos’è una Usil ?>> domandai . Non sapevo veramente cosa fosse .
<<E’ un Demone, non fare la finta tonta ! Dove sei stata ieri ?>> mi gridò . Cominciai a ricordare …
<<Ho seppellito il mio coniglio nel cimitero .>> la donna era terrorizzata .
<<Il tuo coniglio era vivo! Come puoi averlo seppellito ?>>gridò ancora . Io feci spallucce .
<<L’ho ucciso io .>> dissi .
<<Vattene da questo paese, Usil !>> mi urlò ancora . Io mi voltai, aprii la porta della grande sala in cui stavo ed uscii all’aria aperta . La gente mi guardò, meravigliata . Altre ragazze identiche a me mi sorridevano . Forse altre Usil .. magari che nessuno aveva riconosciuto. Andai accanto ad una di queste .
<<Sei una Usil ?>> domandai . Una mi rispose sì . Forse perché sapeva che lo ero anche io .
<<Mi spieghi cos’è una Usil ?>> me lo spiegò . Ogni volta che si fermava io annuivo . La ragazza mi sorrise .
<<Allora va via . Ti ha scoperto, quella donna, vero ? Allora vattene, Piccolo Seme di Usil . Scappa . O ti uccideranno …>> annuii . La oltrepassai mentre la donna che aveva urlato prima gridava che ero una Usil . Scappai, non capivo perfettamente perché . In quel paese nessuno mi trovò più, perché io scomparvi …

Per questo ora io corro ancora . Non posso fermarmi ma sono affamatissima . Ecco . Ho incontrato l’ennesimo paese. Ho fame … molta fame … Basta ! Non resisto ! Or cammino, non corro . Piano, piano … ancora più piano . Raggiunsi una taverna, così, in poco tempo .
<<Ehi, dammi un Bacardi al limone ..>> dissi, sedendomi al bancone . Avevo vestiti strappati e avevo il fiatone . Lo osservavo mentre stappava quella bottiglia all’apparenza così grande … me la mise sul bancone e misi una moneta sul banco . Cominciai a bere, abbastanza voracemente . In poco tempo bevvi più di metà bottiglia . Poi posai il rimanente sul banco e richiamai l’attenzione del locandiere . <<Portami il cibo più buono che avete oggi . Anche il più costoso, se vi è bisogno …>> dissi sol questo . Indi ricominciai a bere il mio Bacardi, finendo così l’intera bottiglia . Nella locanda, c’erano per lo più uomini dall’aspetto ripugnante . Alcuni ragazzi, della mia età se la vista non mi ingannava, mi fissavano divertiti e mi esploravano il corpo con lo sguardo . Alcuni ridevano e si leccavano le labbra . Di donne, in quella locanda, ce n’erano molto poche, e io sembravo la più ‘appetitosa’ fra tutte . Arrivò il mio piatto . Un bel pollo arrosto con patate . Cominciai a mangiare di gusto . Richiesi ancora una volta l’attenzione del locandiere . <<Ehi, portami un altro Bacardi e una bottiglia di Rum tappata .>> dissi . Lui mi guardò . <<Hai così tanti soldi, ragazza ?>> mi chiese . Io ingurgitai l’ultimo pezzo di pollo rimanente e lo osservai . <<Perché ? Che c’è di strano, non posso essere ricca ?>> dissi . Mi mise il Bacardi e la bottiglia di Rum tappata sul tavolo . Cominciai a bere il Bacardi e in poco tempo lo finii completamente . Misi la bottiglia di Rum tappata nella borsa che mi trascinavo appresso e chiesi anche un’ennesima bottiglia di Bacardi, questa volta tappata, e tre di acqua , anche esse tappate . Pagai e misi tutto nella borsa . Pesava, ma dopotutto mi aspettava un lunghissimo viaggio, almeno finchè non trovavo un paesino dove potevo avere una bella reputazione e non una da sgualdrina o poveraccia sbronza . Questa volta non correvo per andare negli altri paesi, bensì comprai un cavallo e stetti tranquilla e mi feci trainare da lui . Il cavallo era bianco con la criniera nera ed era molto veloce . In poco tempo arrivai ad un altro paese . Lì, stetti per qualche tempo e nel mentre stavo a dormire sul mio cavallo e a bere Rum, Bacardi e acqua . Sembravo un ubriacona dall’animo stupido . Non mi sbronzavo mai, perché dopo aver bevuto attutivo il tutto con del cibo, e cominciavo a riprendere la mia forma di un tempo senza essere troppo grassa o troppo magra . Sospirai, un giorno mentre cercavo di comperare del pane . Mentre stavo entrando, mi chiusero la porta in faccia . <<Và via, stupida ubriacona!>> mi chiamavano così . Non v’era motivo, no ? Una ragazza mi si avvicinò timidamente . <<Ehm … Piacere .>> mi porse la mano, sorridendo . <<Sono Alenie Von Carstein. Tu, sei ?>> strinsi leggermente la sua mano . <<Io sono Cris . Anzi, Cristina Enthas .>> sorrisi a mia volta alla ragazza . <<Ehi, se ti va, puoi vivere a casa mia invece che qui per strada !>> mi disse, con un sorriso in volto . Io osservai bene la ragazzina . Aveva corti capelli biondi e occhi grigi . Aveva un viso vispo ed era vestita da cavallerizza . Dietro di se, vi era un cavallo nero con la criniera completamente bianca che guardava il mio cavallo . Feci spallucce e annuii . Da quel giorno, ebbi una casa .
Le cose in quella casa andarono sempre bene, finchè non cominciavano a dire che io non dovevo più andare al paese .
<<Quella casa non è altro che una porta per entrare all’Inferno!>> questo si diceva della mia casa. Queste stupide dicerie uscite da bocche ignare . Una legenda è legata alla casa dove abitiamo . Si dice che undici anni prima, in questa stessa casa, nacque una bimba il cui nome era Orwen . Era una bimba come tutte le altre, semplice, carina con dei boccoli neri . Aveva solo una particolarità: aveva una stella nera sul centro esatto della sua schiena . La sua famiglia acquisiva rispetto, fin a quando lei nacque . Subito dopo le cose cambiarono radicalmente . Una maledizione su quella povera bimba fece impaurire tutti gli abitanti del villaggio … Il motivo per cui io non posso più entrare in paese è lo stesso per cui era vietato entrare in paese alla piccola . L’essere una Usil . Fra tutta la gente, lo aveva sempre scoperto solo il sindaco . La povera bimba, aveva il vizio di scegliere una casa fra quelle del paese e piangervi ai piedi .Ogni volta che la cacciavano, lei diceva sempre una frase alquanto bizzarra <<La casa che ha l’entrata bagnata dalle mie lacrime, sarà bagnata di sangue e lacrime di donna entro 12 ore .>> solitamente la bimba aveva il vizio di andar a piangere sempre e solo dopo le sette di sera . E quello che lei diceva era sempre vero . Ogni volta che le sue lacrime venivano versate, qualcuno moriva . Così la piccola fu chiamata “Portatrice di Morte” . Il giorno del suo decimo compleanno, che fu solo un anno fa, Ella vide delle ombre andare al paese . Cominciò ad incupirsi e a correre verso il paese . Voleva salvarli dalle ombre, ma fu inutile . Le trafissero il fianco destro con un forcone e lei scappò a casa, sperando che essi morissero . Arrivata a casa, sua madre cercò di legarla ad un mobile, per lasciarla dissanguare mentre gli abitanti del paese bruciavano la casa . Del fumo passò attraverso le pareti . Orwen riuscì a scappare da quella casa, e non appena raggiunto il bosco, il paesino bruciò . Questo è pure vero, perché il paese nel quale risiedo, è misero e con poche casette quanto basta per quei pochi a sopravvivere . Orwen, dicono che sono io . Ma io sono Cris . Non Orwen . Anche se ci somigliamo, io non sono lei … O sì ? Dicono che la piccola Orwen tornò e si stabilì in quella casa con Alenie . Ma ne io ne Ayumi, una bimba che vive con noi alla quale abbiamo scelto il nome, siamo sorelle legittime di Alenie . Alenie viveva già quando Orwen è vissuta e se né andata . Alenie è l’unica donna rimasta viva, perché è l’unica che avesse chiamato amica la piccola Orwen . Di tutta la casa, solo Alenie può andare al paese . Nessun altro . Io e Ayumi non possiamo . C’è gente che dice, adottando la scusa che anche Ayumi è una Usil, che sia lei la piccola Orwen . Infatti, l’età di Ayumi e quella attuale della piccola Orwen coincidono . La descrizione è identica, ma potrei anche essere io dato che sono identica ad Ayumi . Ayumi, ha preso un vizio: sfidare i più grandi di lei e piangere nella piazza centrale del paese . Alenie sembra voglia sempre difenderla, anche a costo di morire . Ma poi, non è che nascondono entrambe qualcosa ?


Fine Capitolo


//EEEhi, fan ! Vi piace la mia storia ? Se sì allora perfetto . Ciaoooo ..

 
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