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Categoria: Libri e Film (da libri)
Dalla Serie: Harry Potter
Titolo Fanfic: HARRY POTTER E L`ANGELO CADUTO
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: akire-lyserg-fan galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 26/05/2006 15:06:53

siate clementi, è la mia prima fic! commentate!
 
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UNA FIGURA SUL PRATO
- Capitolo 1° -

Perdono!!! E’ la mia prima fic, quindi sono alquanto imbarazzata! Spero con tutto il cuore che vi piaccia, ma soprattutto commentate! Yoh! ^____^

By Akire

Capitolo 1: una figura sul prato

Harry Potter viaggiava sul treno per la sua scuola di magia e stregoneria, Hogwarts, ignaro degli eventi che stavano per succedersi. Seduto insieme a Ron ed Hermione, il suo vagone era pieno di un odore dolciastro di canne, procurate per tempo da Blaise Zabini, l’unico Serpeverde verso cui non provava rancore o istinti omicidi. Già cominciava a sclerare, quando la luce nel vagone si spense.
-Ma che cazzo succede?-
-Harry, è solo andata via la luce, calmati!- disse Hermione, molto meno fumata dei suoi due migliori amici.
-Porca zozza! Ho pure finito l’erba…- si lamentò Ron.
-Ok ok vado a cercare Zabini, voi non muovetevi di qui, chiaro?-
Anche se avessero voluto né Harry né Ron avrebbero potuto muoversi, avevano la nausea e la netta sensazione che con tutto quel buio non fosse affatto prudente uscire. Ma Hermione sapeva cavarsela, quindi la lasciarono andare.
La Grifondoro, intanto, girava alquanto scazzata per il treno, principalmente per due motivi: uno, non vedeva dove andava soltanto con il lumos, e secondo la scocciava profondamente il fatto che Harry e Ron si riducessero in quello stato, anche se pure lei ogni tanto non sdegnava un tiro. Mentre incrociava per i corridoi ragazzini impauriti e ragazzi più grandi che si divertivano a spaventarli, finalmente arrivò nel vagone dei Serpeverde. Da una porta riconobbe la voce di Zabini ed entrò di colpo. Se nel vagone di Harry l’odore era molto forte, nel vagone di Zabini l’aria doveva essere fuggita via. Nell’ombra Hermione riconobbe l’ultima persona che avrebbe voluto incontrare: il bellissimo Draco Malfoy.
Bè, dopotutto s’è l’aspettava.
-Granger, non immaginavo che volessi farlo sul treno; di sicuro ti è venuta l’ispirazione con tutto questo buio…- frecciò il biondo Serpeverde.
-Taci Malfoy, sono qui per… la roba… insomma, avete capito…-
-Oh, la Granger ha deciso di passare dalla nostra parte, finalmente!- ironizzò Blaise.
-Non fraintendere, è per Harry e Ron, anche se penso che fanno molto male a ridursi in quello stato-
-Sì, sì certo, siamo tutti dei cattivi ragazzi…- aggiunse Draco.
-Tu Malfoy lo sei di sicuro… Sei anche stronzo…-
Prima che Draco riuscisse a tirare fuori la bacchetta, Zabini aveva già condotto Hermione fuori dal corridoio, con la scusa di accompagnarla al suo vagone. Ma durante la strada, successe una cosa incredibile, che avrebbe lasciato un segno indelebile sia in Hermione, ma sopratutto in Zabini.
Il treno si era fermato in mezzo ad una radura, e sull’erba brillavano, rossastri e incandescenti, enormi fuochi. Galleggiavano in aria, si muovevano con una rapidità incredibile. A occhio e croce saranno stati minimo 15, 15 enormi palle di fuoco che rotolavano a qualche centimetro da terra. Ma poi successe la cosa ancora più incredibile.
Dal bosco uscì correndo una figura enorme. Era vestita tutta di nero, ma sulla schiena si intravedevano due enormi ali bianche, che si aprirono e brillarono di un raggio splendente. L’essere aveva tra le mani una spada fatta di luce azzurra, che veniva agitata con enorme maestria. Senza esitare, la creatura alata si diresse verso il primo fuoco, colpendolo dall’alto. Quest’ultimo, dopo aver spalancato la bocca fatta di fiammelle giallastre, diede un grido e scomparve. Gli altri fuochi, richiamati dall’urlo del compagno, diedero tutti addosso alla figura nera, che però non si scompose. Caricando da terra la figura fece scomparire, lacerandoli, 6 fuochi.
I restanti 8 vennero attaccati con un balzo, e proprio mentre sembravano avere la meglio, la figura spalancò completamente le ali e si alzò in volo. Così facendo la veste nera cadde, rivelando una candida armatura, protetta da un’antica magia celeste. Inutile dire che per i restanti fuochi non ci fu nulla da fare.
La spada lacerò i loro corpi incandescenti, facendoli sparire. Di loro rimase solo un odore di cenere nell’aria. La figura alata raccolse da terra il suo mantello, e se lo rimise. La luce celeste scomparve, così come la spada di luce: sorprendentemente, anche le ali erano scomparse, e l’essere, dopo una rapida occhiata al treno, fuggì di nuovo nella selva, rimandando tutto nel silenzio più profondo.
-Oh cazzo-.
Zabini si era pronunciato per primo, con il suo solito francesismo, ad una Hermione sconvolta e impaurita. Cosa diavolo poteva significare? Che cosa erano quei fuochi? Ma soprattutto, chi era quella figura avvolta di nero che in realtà nascondeva una bellissima armatura? La povera Hermione non sapeva che presto avrebbe trovato tutte le risposte. E anche grossi guai.

 
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