- Capitolo 1° -
LIBERO INCOMPRESO
È sempre la solita storia.
"Luca..... chi è Luca? Oh si giusto...... il libero....."
sono Luca, gioco a pallavolo in serie B, e faccio il libero......
probabilmente chi non è appassionato di questo sport non sa neanche di che sto parlando......
allora per dirla in due parole il libero è quello con la maglietta diversa che entra e esce dal campo senza cambio.
A dir a verità non era proprio questa la mia massima ambizione..... io volevo essere un martello, uno schiacciatore...... ma un metro e settanta è troppo poco per fare il martello in serie B, e così Luca che riceve bene cosa fa? Luca fa il libero.
È un mestiere ingrato.
Il libero occupa solo i posti dietro e riceva e basta.
Io faccio questo. Sto lì..... quasi sulla riga di fondo e mi butto, in scivolata, in rullata, di faccia piena per tentare di tenere in gioco le sassate che quelli della squadra avversaria ci tirano.
E poi giriamo, e giriamo, e quando finalmente arriva il mio turno di andare davanti, di avere l'occasione di schiacciare, di farmi vedere, esco dal campo.
In silenzio.
Neanche il secondo arbitro deve prenderne coscienza perché io sono LIBERO di entrare e uscire.
Il punto è che nessuno fa caso al lavoro che faccio io. Tutti: spettatori, compagni, allenatori, vedono solo quel che fanno gli attaccanti: "che bella la schiacciata di Marco!" "hai visto che muro che ha fatto Davide?"
Vi viene tanto difficile accorgervi che se io, Luca, dietro non mi frantumo le ginocchia in tuffo a delfino voi non schiaccereste proprio nulla?!? E invece no. Luca lo vedono solo quando (raramente, me lo dovete) non le prende quelle sassate.
Ma per il resto alla fine della partita tutti a fare i complimenti ai miei altissimi compagni martelli e centrali, e io a mettermi i cerotti sulle sbucciature sulle gambe e sulle braccia.
Vorrei schiacciare. Anche una volta soltanto, possibile che faccia così schifo?
Anche in allenamento tutti schiacciano, anche i palleggiatori a turno...... io invece no.
Io sono dall'altra parte a prendermi le sassate dei miei compagni stavolta...... e loro nemmeno si accorgono che intanto, con me di là, non ne hanno messa a terra neanche una. Perché io sono bravo. Sono un libero. Sono un recupera palloni e basta, ma sono bravo. Senza di me il gioco non si fa. Senza di me le partite non si vincono.
Aprite bene le orecchie, perché io non voglio più diventare schiacciatore ormai, la ricezione è importante e i lo so, il gioco di squadra vuol dire sacrificio; io voglio solo che voi riconosciate e apprezziate il lavoro di Luca, che è libero..... di nome....... Ma non di fatto.
|
|
