LETTERA
- Capitolo 1° -
Prendo i miei pacchetti di liquirizie e me ne ingozzo. ho iniziato con le liquerizie a vomitare. Me le compero spesso: soffro di pressione bassa e loro mi hanno sempre accompagnata.
la diagnosi: sei bulimica.
Ho iniziato ad avere problemi con il cibo prima dello sviluppo, ad undici anni.
Sono stata da psicologi, ho cercato di capire e guarire. Niente.
Sono refrattaria alle cure.
Le scuole di danza ci hanno messo il carico da novanta.
Un abuso sessuale ha peggiorato ancora.
Poi, sembrava acqua passata, è vero, ero sempre attenta a non prendere peso, però, poi, un bel giorno mi sono rilassata.
Sarà che stavo male per altri motivi e non era colpa del mio fisico, per una volta, se il mio ragazzo mi aveva mollato.
Era colpa della mia bisessualità e della lontananza.
L'anno scorso ero arrivata a 58 chili.
Mi sentivo bene.
Me ne ero andata da casa da poco. Tornai per le vacanze di Natale. Il loro verdetto fu:- Sei troppo grassa.-
Mi sono messa a dieta e mi ritrovo qui, ad urlare aiuto alla luna, dal basso dei mio peso, cercando di non pensare al dolore.
Mi sono aperta con una persona.
Mi sono innamorata di questa persona.
Ma lui non mi da una risposta.
Sto male.
Sempre peggio.
Perchè io sono bulimica.
Vomito tutti i giorni i pasti.
Vomito.
Sempre.
Sono quattro mesi che non mi vengono le mestruazioni e so che è perchè non mangio abbastanza.
Sto cercando di salvare gli altri.
Però io sto di merda.
Do a tutti quel poco di amore che a me basterebbe ricevere.
Saluto tutti per prima e sorrido a tutti.Nessuno, però, mi sorride mai per primo quando mi incontra per strada.
Sto male.
Tanto.
Mi sento sporca.
Mi vergogno.
Perchè perdo il controllo davanti alle mie liquirizie o davanti a quei maledetti biscotti che mia madre mi spedisce.
Non lo sa. Ne mando giò un chilo in pochi minuti, massimo dieci. Poi vado in bagno.
E vomito.
Tutto quasi in stato di incoscienza.
Odio il mio corpo. E' piccolo, rotondetto, grassottello.
Odio che mi faccia perdere il controllo con la fame.
E' vero, io spesso non pranzo e non ceno.
Poi mi abbuffo e vomito.
Odio il mio corpo.
E' così impuro.
E' brutto.
Lo odio.
Mi odio.
E ho sempre paura che la gente mi guardi con la compassione che ad una persona odiosa non va riservata.
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