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Categoria: Originali (inventate)
Titolo Fanfic: DEMON PASSAGE - LA RAZZA PERFETTA
Genere: Fantasy
Rating: Per Tutte le età
Autore: c1-phempt-p8 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 21/05/2006 10:04:17

l`odissea di due ragazzi perseguitati dal proprio destino
 
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PROLOGO
- Capitolo 1° -

PREMESSA!!!IMPORTANTE!!!
Questo non è un fantasy-horror,ma come al solito la lista dei generi difetta di versatilità.In realtà è un fantasy-avventura.
(Non fatevi ingannare dall'ambientazione del prologo,è solo di passaggio).




Tutta la gente in sala era voltata verso il tavolo 13; una ragazza stava cercando di calmare un pazzo che stava parlando al cellulare bestemmiando in cinque lingue (o forse anche qualcuna in più).
- Lorenzo, come sarebbe a dire che non puoi venire?!? -
- E’ che starei leggendo un libro sui demoni moooolto interessante… -
- NESSUNO crederà mai che i demoni esistono, te ne vuoi convincere?! -
- Io ci credo (con aria innocente) -
- MA VAFF… -
- Fede, calmati, dai... - si intromise una terza voce.
Click
- Calmarmi? Irene, abbiamo fissato questa partita a biliardo da una settimana, e poi ormai tutti i giovedì ci ritroviamo per una partita. Voglio dire, ormai dovrebbe essergli entrato in testa, porco @/£$$%&%& -
- Non essere COSI’ volgare, ci sta fissando tutta la sala!!!-
- Cosa pensi che me ne freghi a me della gente in sala!!! –
- A volte mi chiedo perché mi sono messa con te… -
- Ma perché mi ami, tesoro… -
- Modesto come al solito… -
- Scusa, mi sembra di avere capito che ti serve un avversario per una partita a stecca –
Federico si voltò; al suo fianco c’era un uomo alto come lui (il che era notevole), capelli neri corti, giaccone di pelle nera, pantaloni di pelle nera, stivali, occhiali da sole...

“Questo o è un metallaro o uno che ha parecchio freddo,considerando che è estate!”

- Bè, se paghi la tua parte… -
- Offro io -
- Che aspettiamo,amico! – disse Federico con enfasi.

La partita non durò molto. Federico non se la cavava male, ma quello era soprannaturale. Il ragazzo era sicuro di aver visto palle fare angoli retti senza logica apparente.

- Dai, su, non hai giocato male… -
Erano usciti e si erano avviati verso casa. Federico si voltò verso la sua ragazza con sguardo omicida. Non aveva spiccicato parola da quando aveva visto il punteggio finale (70 a 20).
Camminavano spediti, quando a un tratto gli si parò davanti l’uomo del biliardo. Strano, considerato che era rimasto in sala quando loro erano usciti.
- Non penserai di andartene così, vero? - disse con voce roca.
- Perché? Non avevamo mica scommesso -
- Davvero non mi riconosci? -
- Nnnnn-noo?! -
- Sei messo davvero male, allora. Facciamo così: mi dai la ragazza e ti lascio andare via con le tue gambe -
- Cos…ohè, imbecille, chi ti credi di ess... -
Non potè finire la frase. L’uomo gli si era avvicinato con incredibile rapidità e prima che Federico potesse reagire gli aveva appioppato un potente pugno allo stomaco (e dire che si era sempre vantato dei suoi riflessi). Quando si riprese dal colpo vide l’uomo coprirsi la testa con le mani, prima di essere raggiunto da un secondo colpo della borsetta di Irene. Lo sconosciuto si accasciò al suolo.
- Ma che ci tieni in quella borsetta? -
La ragazza la aprì e ne estrasse un piccolo mattone.
- Per ogni evenienza -
- Mi spaventi… -
L’uomo si alzò di scatto, si caricò Irene sulle spalle e tentò di scappare. Federico agì d’istinto, un istinto che neanche lui sapeva di possedere, cercò il suo serramanico e con tutta la sua forza lo scagliò verso quel bastardo. Il coltello penetrò fino all’elsa nel collo dell’uomo, che stramazzò a terra. Un’amicizia durata poco.
Federico raggiunse la sua ragazza.
- L’hai ammazzato… - disse Irene con un filo di voce.
- Non… non sapevo di poterlo fare -
- Che facciamo? -
Il ragazzo recuperò il coltello e con voce incrinata disse:
- Dobbiamo cercare un posto dove calmarci un po’ -
- D-da Lorenzo? Sta qui vicino -
- Da Lorenzo. - confermò.



Phempt: “Io non ci sono, e le poche battute che faccio sono anche idiote. Tu invece fai lo sborone col coltello. Snif.”
C1-P8: “Ma che vuoi?! L’hai decisa tu la trama!”
P: “Mi sembra un particolare irrilevante…”
C1: “Consolati, nel prossimo cap fai una bella figura.”
P: “Lo so! (con aria vissuta) La decido io la storia!”
C1: “AH-HA! FREGATO!”
P: “Porc… Comunque rimango dell’idea che tu mi abbia fatto più scemo di quanto avessimo concordato”
C1: “Ho solo voluto rimanere fedele alla realtà”
P: “Grrrrrrrrazie. Ci vediamo nel prossimo capitolo gente! Soprattutto me ^_^!
C1: “…e adesso chi lo ferma più…”


P&C1: “Yoh! Commentate gente! Siate buoni, è il primo lavoro in team.”

 
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