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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Libri e Film (da libri)
Dalla Serie: Harry Potter
Titolo Fanfic: KISS ME
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: miss-ran galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 06/05/2006 10:26:59 (ultimo inserimento: 27/09/07)

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UNA SCOMMESSA CHE CAMBIÒ LA VITA DI UNA RAGAZZA
- Capitolo 1° -

Dall’autrice: cari lettori….cm va? Tutto ok? Allora che dirvi su questa fik? Intanto vi dico che è ambientata a Hogwarts! Per realizzarla ho preso spunto dal film intitolato proprio “Kiss me”! Che è uscito da qualche anno ma io l’ho visto solo qualche giorno fa! =) Ora non vi voglio anticipare niente, ma solo dirvi che i protagonisti sono Draco e Ginny. Vi avverto che ho dovuto rendere Draco un po’ meno stronzo del solito. In più ho realizzato una sorella maggiore per lui . E per finire nn mi resta altro che dirvi…. leggeeeeeeteeeeee!!!! E buona lettura!
La vostra Ran






1° CAP- Una scommessa che cambiò la vita ad una ragazza

Mancavano, solo otto settimane alla fine dell’ultimo anno scolastico per gli studenti del settimo. Gli esami dei M.A.G.O. erano passati da poco, e subito dopo, c’era stato un week-and di stacco dalla scuola, in cui gli studenti erano stati liberi di ritornare a casa e prendersi una vacanza.
In treno:
“Hey salve!” fece Draco entrando nel suo solito scompartimento, nel quale, i suoi compagni di sempre più altri amici lo stavano aspettando.
“Hey, come ti butta Draco?” fece uno di quest’ultimi.
“Non c’è male! A te Brestolf?” fece Draco sedendosi nel primo posto libero che adocchiò.
“Tutto ok!” gli rispose di rimando l’altro.
“Allora com’è andata la vacanza?” domandò un altro ragazzo di colore seduto sul sedile dall’altra parte dello scompartimento.
“Niente di particolare. Ho fatto un po’ di cose con i miei…” rispose Draco lasciando sottintendere cosa.
“Hey ragazzi, vi è mai capitato di pensare che mancano solo otto settimane alla fine di tutto?” domandò Goyle guardando fuori dal finestrino.
“Certo! Almeno ogni cinque minuti!” rispose Brestolf.
Ad un tratto entrò una ragazza nello scompartimento.
“Salve ragazzi!” disse la ragazza entrando e chiudendosi la porta alle spalle.
“Hey, Jen!” disse Sailers (Il ragazzo di colore NdRan) facendole segno di sedersi sopra di lui.
“Hai per caso visto Pansy, alla stazione?” domandò Draco guardando con leggero disgusto la ragazza che si strusciava a Sailers.
“No!” rispose dopo essersi staccata dalle labbra del suo ragazzo.
“Come non è possibile non averla vista! Quella alta che sbraita come una gallina!” fece Brestolf ironico.
“No, non l’ho vista. Ma perché?” domandò fingendosi curiosa la ragazza.
“Ma guarda. Forse non ti ricordi che non la vedo da quando voi ragazze, siete partite per la California, per il week-and!” rispose Draco sarcastico.
In quel momento si aprì nuovamente la porta dello scompartimento.
“Anvedi! Parli del diavolo e spuntano le corna!” fece Tiger per poi scoppiare a ridere.
Una ragazza con dei capelli lisci a caschetto entrò nello scompartimento senza richiudere la porta “Hey, ciao bambolotti!” disse Pansy Parkinson sedendosi accavallando le gambe vicino a Draco.
“Ciao Pansy!” fece Draco avvicinandosi alla ragazza per baciarla.
“No, no Draco non ci provare! Ho l’alito che sa di succo di zucca. Qualcuno ha una gomma?” fece la ragazza allontanandosi da Draco e rivolgendosi alle altre persone presenti nello scompartimento.
“Eccola!” rispose Jen lanciandole il suo pacchetto di gomme.
Pansy l’afferrò se ne prese una e lo rilanciò all’amica. “Umh. Senti Draco è da un po’ che ci stavo pensando… Questa è una cosa che non funziona più per me. Mi dispiace…” fece Pansy alzandosi e con tono indifferente e freddo.
Draco non ebbe tempo di ribattere perché la ragazza era già uscita dallo scompartimento lasciando come suo solito la porta aperta.
Nello scompartimento si levarono applausi e risate.
“Ma che cazzo vi ridete voi altri?!” fece Draco incavolato. Si alzò e cercò di raggiungere la ragazza nel corridoio.
Una volta avvistata Pansy, Draco la prese per un braccio e la trascinò all’interno di uno scompartimento vuoto.
“Allora, fammi capire. Mi stai mollando?” domandò Draco incredulo.
“Te lo devo scrivere su un cartellone a caratteri cubitali?” fece Pansy sbuffando.
“Ma che cazzo stai dicendo? Da dove te ne esci?” fece il ragazzo sempre più incredulo.
“Hey hey sta calmo ok?” fece la ragazza masticando la gomma a bocca aperta.
“Posso sapere almeno il motivo?” fece Draco massaggiandosi le tempie.
“Uff, e va bene! Allora, una sera siamo in un locale. E Jen va a sbattere contro un uomo basso e paffuto. Poi, veniamo a scoprire che era il parrucchiere di Adam Brody. E così riesce a procurarci un biglietto per la piscina più in di tutta la California frequentata naturalmente dalla maggior parte dei vip. Così cominciamo a scatenarci. E indovina…Pansy Parkinson viene scelta dalla giuria per andare a ballare sul cubo!!” fece Pansy esaltata.
Draco la guardava impaziente “E’ tutto molto interessante Pansy, ma ti dispiacerebbe arrivare al punto in cui mi hai mollato?” fece il ragazzo cercando di non farla dilungare nel discorso.
“Si aspetta ci arriviamo ok? Allora ero lì che ballavo almeno da cinque minuti, quando scivolai rischiando di cadere. Il che sarebbe stato molto imbarazzante. Poi, mi voltai per vedere contro chi avevo sbattuto. E indovina che colpo di fortuna! Sono andata a sbattere contro il famoso Brock Cazzon!” raccontò la ragazza congiungendo le mani con aria sognante.
“Brock Cazzon? Ma che razza di nome eh?” la interruppe Draco.
“Oh, dai non fare lo schizzinoso! Perché, pensi davvero che il nome abbia così importanza? E poi scusa Draco Malfoy che nome eh?” rispose continuando a masticare la gomma.
Draco sentiva il mal di testa aumentare. “Continua…” fece però guardandola negli occhi.
“Beh, durante le ore successive puoi ben immaginare cosa sia successo…” fece Pansy con tono malizioso.
Draco la guardava incredulo.
“Comunque Dracuzzo non hai bisogno di preoccuparti, perché verrò comunque al ballo di fine anno con te! Insomma saremo eletti e mi sembra carino che il re e la reginetta stiano insieme!” disse la ragazza assumendo una faccia da finta innocente.
“Io…io non so cosa dire!” fece Draco ancora scombussolato.
“E non dire niente tesò. Si, insomma è stato bello ma davvero hai creduto che avrei lasciato Hogwarts stando ancora con te?” domandò Pansy alzandosi.
Draco non rispose, la guardò semplicemente negli occhi.
“Oh! L’hai pensato?! Che tenero che sei!!” fece tenendogli le guance tra le dita.
Draco si staccò bruscamente, sotto voce la mandò a quel paese e uscì sbattendo la porta dallo scompartimento.
Draco percorse il corridoio a passo svelto verso il compartimento dove c’erano i suoi amici. Non riusciva a credere che LUI il grande Draco Malfoy fosse stato mollato da una ragazza.
Entrò nello scompartimento e si buttò di peso sul sedile.
“Allora Draco come è andata? Avete chiarito a modo tuo o suo?” domandò Goyle con una risata ebete.
“Piantala Goyle! Non mi sembra il caso di fare queste battute del cazzo!” fece Draco brusco.
“Ma allora?” insistette Sailers.
“E allora niente! Mi ha scaricato!” tagliò corto il ragazzo.
“Oh mi dispiace mi dispiace Dracuzzo! E adesso come farai per farti eleggere re del ballo? Senza la tua “fedele” reginetta? Povero te! Presto questa storia sarà sulle bocche di tutta Hogwarts!” fece Brestolf prendendolo in giro.
“Brestolf vaffanculo!” fece Draco tirando un calcio al sedile e tutti quanti scoppiarono a ridere.
Il resto del viaggio passò tranquillamente, senza che accadesse nulla di particolare. Ma, una volta entrati a Hogwarts.
“Mi dispiace Malfoy! Ho saputo ma vedrai che ne troverai un’altra!” fece un ragazzo di Corvonero che Draco non aveva mai degnato di uno sguardo.
“Povero Draco è stato scaricato! Forse ora ho qualche speranza con Pansy!” fece subito dopo il capitano della squadra di Quiddich di serpeverde.
“Su con la vita Malfoy!” fece un altro ragazzo di serpeverde con il quale Draco aveva parlato si e no due volte.
“Beh! A quanto pare la voce si è sparsa più velocemente del previsto!” fece Brestolf scoppiando a ridere.
“Oh! Piantala! Non me ne frega un bel niente di quella stronza! In questa scuola ci saranno almeno un miliardo di ragazze che cadrebbero tutte ai miei piedi!” rispose Draco sulla difensiva.
“Si! Certo un miliardo di ragazze che non potranno mai essere messe a confronto con Pansy! Si potrebbe anche dire che è te, con le tette!” rispose di rimando Brestolf scoppiando anche lui a ridere.
“Ma cosa dici stupido? Insomma, guardate in faccia la realtà! Riuscite a immaginare Pansy Parkinson senza: trucco e bei vestiti? Resterebbero solo i resti di una stupida ragazza bisbetica! Insomma ciò che voglio dire e che ogni ragazza con il look giusto potrebbe diventare una fantastica reginetta!” fece Draco sereno.
“Uh uuuuuu!!! Sembri sicuro di quello che dici!” fece Brestolf.
“Certo che lo sono!” rispose sicuro Draco
“Ti va di scommettere?”
“Certo! Detta tu le regole!”
“Perfetto, allora sarò io a scegliere la pollastra che nel giro di otto settimane dovrai trasformare in reginetta del ballo! Se perderai dovrai pagare una penitenza che si deciderà nel caso ti andrà male. Ci stai?” disse il ragazzo porgendo la mano a Draco.
“Ci sto!” fece Draco stringendo la mano con decisione.
“Bene! Allora domani ci metteremo a lavoro ora è meglio andare a cena!” e i tre ragazzi si diressero verso la sala grande.
La mattina successiva, dopo la colazione i ragazzi erano liberi di “cazzeggiare” (Termine che sta per liberi di fare quello che preferivano XD NdRan) tutto il giorno avendo il permesso di non frequentare le lezioni. La maggior parte degli studenti si rilassava sotto le ombre degli alberi in giardino, ma c’erano due ragazzi che aveva di meglio da fare.


“Allora, vediamo un po’ che elementi ci sono in giro…” fece Brestolf guardandosi intorno divertito.
“Guarda quella, quella che si sta alzando la gonna alla Fantozzi, oppure quella lì, che sta facendo le bolle di sapone come una bambina di due anni!” disse Brestolf indicando le ragazze man mano che le vedeva e scoppiando a ridere insieme a Draco.
Poi ad un certo punto “Ahhhhhhh!!!! Ragazzi abbiamo trovato la fortunata! Eccola lì!” disse Brestolf bloccandosi di colpo e indicando una ragazza che scendeva la scalinata di pietra del castello con un enorme borsa in spalla piena di libri.
“Che cosa? Ginny Weasley!? No,no io mi rifiuto categoricamente!” fece Draco osservando inorridito la ragazza.
“Ah, ah, ah! Così perderai la scommessa anche prima di iniziare!” lo stuzzicò l’altro ragazzo.
“Senti, accetto ragazze con seno piccolo, maleducate,che si scaccolano ma…..un elemento irrecuperabile come lei! Non ci penso neanche!” spiegò Draco.
“Allora perdi la scommessa e ti rimangi tutto quello che hai detto ieri? Pensaci Malfoy!” rispose Brestolf con aria di sfida.
Draco ci pensò “E va bene!” fece sbuffando. “Vedrai,vincerò la scommessa!” disse puntandogli il dito contro.
“Ah ah! Bene, ora ti conviene sbrigarti perché secondo i miei calcoli mancano solo otto settimane al ballo e se Ginny Weasley deve essere la reginetta ti aspetta un gran bel lavoro da fare!” disse Brestolf con le lacrime agli occhi per le troppe risate.
Draco lo fulminò con lo sguardo, poi guardò sconsolato Ginny e alla fine decise di raggiungerla.
“Hey Ginny!” la chiamò sorridendole.
“Ginny ti ha chiamata!” fece Luna Lovegood dando una gomitata all’amica.
“Luna abbiamo i compiti che ci aspettano!” tagliò corto la rossa.
“Hey Ginny aspetta!” fece Draco cercando di fermarla, ma la ragazza era già partita in quarta trascinando l’amica.
Tutti i ragazzi e le ragazze che avevano osservato la scena scoppiarono a ridere.
“Hey Draco sarà duraaaaa!!! Ah! AH!AH! AAAAHHHHH!!!!!“ urlò Brestolf da lontano prendendolo in giro.
Draco sbuffò e decise di rientrare nel castello. Una volta entrato nell’ingresso intravide sua sorella “Hey Erika!” la chiamò andando verso di lei. (Erika è la sorella maggiore di Draco, quella di cui vi ho parlato all’inizio. Lei ha finito gli studi due anni fa, ma voleva rimanere a Hogwarts e insegnare lì, per ora è riuscita ad ottenere solo una piccola carica come aiutante dei professori grazie al prof Silente. Al contrario di tutti i componenti della sua famiglia, lei faceva parte dei Grifondoro ed è per questo che i suoi genitori l’hanno ripudiata come figlia. Draco però, all’insaputa dei suoi genitori le è rimasto sempre vicino per il fatto che sin da bambini avevano comunque avuto sempre un bel rapporto. Sua sorella gli faceva da coscienza ed era l’unica che riuscisse a fargli capire quando aveva commesso un errore NdRan).
“Che, c’è Draco ho un impegno! Oh! Ho saputo che Pansy ti ha mollato! Spero tu abbia già trovato una sostituta!” fece Erika smuovendo i suoi lunghi capelli biondi.
“E’ proprio di questo che ti volevo parlare! In effetti si, ma….diciamo che più che una sostituta la si può definire un progetto…” rispose Draco vago.
“Un progetto?” domandò la ragazza perplessa.
“Già! Solo che a dir la verità questo progetto mi ha mandato a quel paese!” ammise a malincuore Draco.
“A beh! Allora mi piace!” disse Erika scoppiando a ridere.
“Io non so come le sia venuta in mente una cosa del genere!” fece Draco guardandola ridere come una matta.
“Senti Draco, capisco che questo sia un concetto un po’ troppo complicato da capire per un accalappia femmine come te ma….hai mai pensato di fare un piccolo sforzo?” disse Erika asciugandosi le lacrime.
“Cosa vuoi dire?” domandò Draco curioso.
“Scopri che cosa le piace! Come passa il suo tempo!” gli suggerì guardandolo negli occhi.
“Signorina Malfoy! Si sbrighi!” tuonò da lontano il professor Piton.
“Oh scusami Draco il prof mi chiama devo andare! Ciao ciao! E mi raccomando fai come ti ho suggerito!” e così dicendo corse verso il professore.
“Ok! Grazie! Ci vediamo!” la salutò.
“Hey Draco ti è arrivata una lettera da parte di tuo padre!” disse Tiger arrivando da dietro il ragazzo con una lettere in mano.
“Mh…” fece Draco senza ringraziare e afferrando la lettera.

Caro Draco,
ti scrivo questa lettera per avvisarti di una cosa molto importante.
Ricordi, di quella cosa di cui abbiamo parlato durante lo scorso fine settimana? Ho approfondito l’argomento con il Signore Oscuro e sono quasi riuscito a farti ottenere un posto nel gruppo che sai tu. Certo che, quando ne abbiamo parlato insieme non mi sei sembrato tanto sicuro, spero solo che tu non abbia intenzione di seguire l’esempio di tuo sorella…
Lucius Malfoy
“Cazzo!” disse Draco a bassa voce.
“E’ successo qualcosa?” domandò Tiger.
“No, non è successo niente!” tagliò corto Draco.



*************************************


Quel pomeriggio Ginny stava tornando dagli allenamenti della squadra di quiddich, quando sentì qualcuno alle sue spalle che la chiamava.
“Hey Ginny!” la chiamava Draco correndole incontro.
Ginny lo guardava con sguardo furente “Lo sai che l’agguato è illegale in tutti i cinquanta Stati?” fece Ginny sarcastica poggiandosi sulla sua scopa.
“Oh! Andiamo Weasley voglio solo parlare un po’!” disse Draco sembrando piuttosto convincente.
“Sia ben chiaro io non amo le furbate! Volevi che ti facessi da assistente o roba simile? Oh beh! Lì c’è Ginny Weasley è una secchiona! Potrebbe darmi una mano! E bene indovina non lo faccio!” lo attaccò Ginny con tono severo.
“Hey hey calmati! Non volevo nessuna cosa del genere!” fece Draco mettendo incosciamente le mani davanti.
“E allora cosa vuoi?” fece Ginny sul punto di perdere la pazienza.
“Te l’ho detto! Solo parlare un po’!” disse Draco tranquillo.
“E di cosa dovrebbero parlare due persone che non si sono MAI rivolte la parola?”
“Beh, di tante cose! Come ad esempio di…di Quiddich!”
“Quiddich?” fece Ginny poco convinta.
“Si certo! Allora come va la squadra?”
“Non è che stai cercando una qualche soffiata interessante per batterci alla prossima partita?” domandò Ginny sospettosa.
“Ma no! Che ti salta in mente!” fece Draco incredulo.
“Mah sarà…” fece la ragazza poco convinta,
“Senti, ti va di allenarci insieme qualche volta?”
Ginny lo guadò impressionata dalla richiesta… “Stai scherzando?”
“No no! Anzi! Che ne dici di stasera? Potrei chiedere un permesso speciale per il campo!”
Ginny non fece in tempo a rispondere perché ci pensò Luna Lovegood che arrivò da dietro ai due ragazzi dicendo: “Si,si! Lei accetta volentieri non è vero Ginny?” disse Luna entusiasta.
“Ok va…va…..va bene!” rispose Ginny non credendo a ciò che aveva appena detto.
“Perfetto allora ci vediamo al campo dopo cena!” rispose Draco.
“O…ok…” balbettò Ginny guardandolo.
“A stasera allora! Ciao!” e così dicendo Draco s’ avviò verso il castello.
Ginny lo salutò con un cenno della mano.
“Oh! Ginny ti rendi conto di quanta fortuna hai? Draco che prenota un’intero campo da quiddich per stare voi due da soli!”
“Luna piantala!” fece Ginny passandosi una mano tra i capelli. Non si fidava minimamente.



Continua…


Dall’autrice:Cari lettori, allora? Cosa ve ne pare? E’ la prima volta che scrivo una fik su una determinata coppia di Hogwarts! Spero cmq vi piaccia!
Mi raccomando continuate a leggerla! Ok? In questi giorni mi è tornata la vena artistica perciò mi dedicherò alle mie fik!

Kiss dalla vostra Ran




 
Continua nel capitolo:


 
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