LACRIME - Capitolo 1° -
Lacrime
Lacrime,
da quanto tempo non le sento scendere sulle mie gote?
anni, decenni non lo so più.
In realtà sono io che le ho sempre evitate,
altrimenti tutti avrebbero potuto vedere la mia debolezza.
Lei avrebbe potuto,
e questo non poteva,
anzi, non doveva succedere.
Lei mi rifiutava e questo andava bene,
ma non doveva credermi debole.
Per me lei era tutto,
ed io per lei non ero niente.
Però andava bene così,
mi doveva bastare.
Adesso però lei non c’è più,
non tornerà,
e inutile che mi illuda.
Si scorderà di me,
e d’ora in poi io sarà come se io non fossi mai esistito.
Chissà,
dove finiscono gli angeli quando muoiono?
Perché lei era questo,
nonostante tutto era un angelo,
decaduta,
come suona bene questa parola.
E dire che lei l’ha sempre odiata,
credeva fosse un’ingiustizia nei suoi confronti.
Egoista.
Vuoi vedere veramente un’ingiustizia?
Guardami negli occhi allora!
Ti sembra giustizia quella che ho subito io?
Derubato della sola cosa che avrei voluto avere,
dell’unica persona di cui mi importasse qualcosa.
Ora io sono qui e piango,
non ne ho ne la voglia ne il diritto,
ma lo sto facendo lo stesso.
Ho sentito che se alla morte di qualcuno viene versata anche una lacrima soltanto,
questa potrebbe bastare per far conquistare al defunto il riposo eterno.
Voglio crederci,
se le mie lacrime possono aiutarti sarò contento di versarle per te Belial.
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