torna al menù Fanfic
torna indietro

MANGA.IT FANFIC
Categoria: Originali (inventate)
Titolo Fanfic: LA MIA VITA PER AMORE
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Avviso: Yaoi
Autore: akanemikael galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 02/05/2006 17:39:04

yaoi.inquietante amore assoluto, di quelli che ti fa pensare: se mi lascia mi uccide, non posso vivere senza di lui...
 
Condividi su FacebookCondividi per Email
Salva nei Preferiti
   
LA MIA VITA PER AMORE
- Capitolo 1° -

LA MIA VITA PER AMORE




Freddezza. Hai passato una vita intera in una casa più grande di te, ti ci sei perso là dentro e non sapendoti ritrovare ti sei lasciato vivere. Sei rimasto all’ombra di un padre che ti ha visto come sua proprietà, sei stato un oggetto e ti ha rubato i tuoi sogni. Da lui hai imparato ad essere un senza cuore, freddo, chiuso e inarrivabile. Stavi lassù in quella torre così alta senza scale, nessuno riusciva a raggiungerti e nessuno poteva vederti.

Cambiamento. Ci siamo incontrati quando stavi per lasciare tutto, quando non volevi vivere nessun sogno, quando di te era rimasta solo un’ombra maligna. Ho guardato in te ed ho visto solitudine, tristezza, sofferenza e voglia di vivere repressa. Con le spalle che mostravi mi hai chiesto aiuto ed io non ho potuto far altro che rispondere. Ho accolto il tuo grido e mi sono trovato in mezzo a qualcosa di troppo grande per me, inaffrontabile. La colpa è stato del sentimento.

Amore. Non l’ho mai provato e non potrei dire se questo si chiama amore. Tu nemmeno l’hai mai provato. Ai solo avuto indifferenza e disprezzo da parte di chi avrebbe dovuto curarti, crescerti e proteggerti. Da lupo selvatico a gatto sperduto…ed infine sei diventato grande ed immenso, ma non più solo, mi hai portato con te, siamo saliti insieme in quella torre e non ci siamo più voltati le spalle. Io ho bisogno di te e tu di me. Un completarsi vicendevole. Si chiama amore quello che facevamo insieme fino a non poterne più.

Lontananza. Poi cosa è successo? Non ti ho visto più. Hai cominciato a volare in quel cielo azzurro senza di me, non sono più riuscito a starti accanto. Ho avuto la concreta possibilità di perderti. Mi hai detto che dovevi trasferirti ed io non ho capito più niente. Ferito da te e dal destino al quale non ho mai creduto, ho pensato che tu potessi lasciarmi ed io morire. Perché con te ho imparato a vivere coi sentimenti, io ti ho insegnato semplicemente a vivere. Ed ora tutti i giochi finiscono. Io uscirò da questa stanza e tu mi direi addio, o forse starai zitto. Non so, ma una volta che me ne sarò andato non voglio più vivere. Vorrei potergli dire che se adesso se ne andrà da questa città, non dovrebbe più tornare perché non ci sarò. Ma sto zitto ed esco, chiudo la porta.

Dolore. Non so se se ne è andato, quando dovrebbe partire o cosa deve fare. Non voglio più vederlo e sentirlo, ma mi manca, Dio, sto per impazzire, non ce la faccio. L’ho perso. Ho cambiato due vite per lui, la mia e la sua, e non è servito a nulla, lui se ne va, da solo senza di me. Io senza di lui come vivrò. Cosa farò? Qualche cosa farò. Davvero? No, non ci riesco. Ci ho provato, giuro. Ma non ci arrivo. In piedi su questo terrazzo guardo il basso, un altezza considerevole, dovrei farcela a mettere fine a questo dolore. Io dipendevo troppo da lui, ho sempre pensato di essere io il forte, ma fra noi quello che si dispera e non ce la fa sono io, mentre lui non ha nemmeno pianto mentre mi diceva di andarsene. Ora me ne andrò io e quando lui tornerà io non ci sarò.

Lacrime. Un rumore dietro di me mi ferma, tardo il momento della mia fine per sapere chi sarà ad interrompere il mio cammino. Lui se ne è andato. Non mi importa niente. Lui mi ha lasciato. Non mi ha detto vieni con me, non ha pianto, non ha mostrato sentimenti, non ha detto e fatto niente. Mi ha tradito abbandonandomi così. Chiunque sia mi avrà visto in piedi su questo terrazzo in bilico, sospeso. Avrà capito le mie intenzioni, perché non urla? Perché non si precipita da me? Perché non parla? C’è solo un fremito. Il fiato che trema ed un singhiozzo. Giro la testa e lo vedo con la coda dell’occhio. Lui è lì all’ingresso, con la notte alle sue e alle mie spalle, con quei capelli quasi bianchi e senza la maglia, come venisse dal letto e non stesse per partire. Non so, non capisco. Vedo solo un’altra cosa. I suoi occhi. Come mai i suoi occhi ora stanno piangendo?

Insieme. Non importa. Non importa nulla. Questo mio cuore in pezzi come mai l’avevo sentito si è ricostruito vedendolo lì. Non se ne è ancora andato. Lui è venuto da me ed ora piange. Lui che piange mi catapulta in un mondo diverso dal mio. È come se si sciogliesse, se il suo ghiaccio se ne andasse per sempre, se il mondo mi restituisse questo ragazzo che per un momento ho creduto di non avere mai avuto. Scendo da qua sopra e cammino lento verso di lui. Queste lacrime sono come pugnali che gli lacerano il volto facendogli cadere una maschera pesante. Mi abbasso consapevole che lui non ha mai pianto in vita sua. Mi chino e lo bacio. Leggero sulle labbra che sanno di lacrime. Mi dice in un sussurro di non lasciarlo e vorrei urlargli che era lui che lasciava me, ma forse si riferisce alla vita che volevo togliermi, forse si riferisce alla torre alta in cui è tornato a stare da un po’ di tempo a questa parte. Forse si riferisce a tutta la sua vita di solitudine. Abbiamo troppo bisogno l’uno dell’altro. Non importa niente. Voglio solo vivere con lui per tutta la vita e se mi lascerà di nuovo mi ucciderò.

 
  » Segnala questa fanfic se non rispetta il regolamento del sito
 


VOTO: (0 voti, 0 commenti)
 
COMMENTI:
NON CI SONO ANCORA COMMENTI, SCRIVI IL PRIMO! ^__-
 
SCRIVI IL TUO COMMENTO:

Utente:
Password:
Registrati -Password dimenticata?
Solo su questo capitolo Generale sulla Fanfic
Commento:
Il tuo voto: