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Categoria: Libri e Film (da libri)
Dalla Serie: Harry Potter
Titolo Fanfic: THE SCARS
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: ladozia galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 01/05/2006 15:45:07 (ultimo inserimento: 13/05/06)

niente sarà piu come prima,a meno che il passato non cambi
 
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1
- Capitolo 1° -

THE SCARS
CAPITOLO NUMERO 1
“QUALCOSA E’ CAMBIATO”
Primo capitolo
Prima ff
Siate clementi
e…………………………………………………….RECENSITE!!!!!!!!!!!!!!!
§Vipera§

………………………………………………………………………………………….
Si guardò intorno.
Era uscita.
Come?
Non lo sapeva.Non sapeva più nulla.
Aveva paura?
Paura,paura di non sapere ,di non ricordare.Paura di aver dimenticato.
Tremava in modo molto evidente .
Aveva freddo.
Urlò ancora una volta sentendo il rumore del passaggio che si chiudeva dietro di lei ed i sei lavandini tornarono a chiudere la botola stregata che dava alla camera dei segreti ,dalla quale era uscita.
Si guardò il corpo.
Aveva indosso una squarciata divisa dalla quale si riusciva a intravedere lo stemma dei serpeverde.
Una serie di immagini le trapasso la testa,troppo veloci,troppo confuse…
Notò che in mano aveva tenuto stretto tutto il tempo un pezzettino di legno ma non riusciva ad identificarne lo scopo e poi alcuni dati le tornarono alla memoria…
Era una strega
Era ad Hogwarts
Si chiamava…
Come si chiamava?
Altre immagini.
Volti a lei sconosciuti le giravano intorno ma lei ,lei chi era?Una fitta alla fronte le mozzò il respiro facendole perdere i sensi. La fronte le stava violentemente sanguinando,e il sangue usciva da una cicatrice a lei sconosciuta.
§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§



Harry si stava sporgendo in maniera disumana nel tentativo di ricopiare l’ultima riga del tema di trasfigurazione. Tutto copiato da Hermione naturalmente. Fuori stava nevicando e mancava una settimana dalle vacanze natalizie tanto attese.
Hermione guardava distrattamente il fuoco che scoppiettava nel camino arricciandosi una ciocca di capelli. La sala comune era popolata interamente da lui,lei e Ron.Il resto della popolazione del grifondoro aveva alzato i tacchi dopo la sfuriata della capocasa contro una bambinetta del secondo anno che stava ridendo troppo sguaiatamente per i suoi gusti.Un ‘altra giornata con Hermione nervosa.
“Bene io ho finito “disse Harry alzandosi e stiracchiandosi.
Dovresti dire ho finito di copiare pensò Hermione molto contrariata.Era dall’inizio del settimo anno che lasciava copiare tutto a Harry(con un grande sforzo morale).Dopotutto Harry le aveva fatto un grande favore venendo ad Hogwarts dato che secondo i piani non avrebbero dovuto andarci per dedicarsi alla ricerca degli Horkrurx,ma Hermione aveva insistito dicendo che senza il diploma li avrebbero fatti fuori subito (ma soprattutto non sarebbero riusciti a farsi auror senza diploma)e che potevano aspettare ancora un anno per cercare gli horkrurx .Quindi far copiare i compiti era il minimo per ricambiare quell’enorme sacrificio che i suoi migliori amici avevano fatto per lei(teoria che continuava a non mandare giù).
“Hermione non capisco che cosa hai scritto nell’ultima riga”disse Ron.
Hermione lo guardò quasi tremando dalla rabbia .“ARRANGIATI”disse con una voce isterica che intimava a chi l’ascoltasse che se avesse fiatato quello sarebbe stato il suo ultimo secondo di vita.Ron sobbalzò a quella reazione e spaventatissimo annuì con la testa.Hermione si era alzata e stava andando verso il buco dell’uscita.”Dove vai ?”le chiese distrattamente Harry.Hermione perse un po’ della sua rabbia al suono di quella voce e allo stesso tempo arrossì violentemente imbarazzata”vado…fuori”balbettò e accelerando il passo uscì dalla sala comune .
“si può sapere che cosa ha?”sibilò Ron
Harry fece spallucce “Stress da ragazze adolescenti penso”disse sbadigliando.
“A te lascia copiare liberamente,a me no invece.Oh senti che vada a quel paese se è paranoica non è colpa mia”
Harry annuì anche se non seguiva le parole di Ron. “Io esco”disse Harry cercando la giacca.
“Con questo tempo?Dove vai ad Hogsmeade?”
Harry annuì mettendosi la sciarpa.
“Quasi quasi verrò anch’io ,tanto non ho nulla di meglio da fare”fece Ron alzandosi “se per te va bene..”
“Come?Oh si puoi venire”rispose Harry .
“Non ti vedi con ,come si chiamava ,Alexandra?”chiese Ron
“Chi?”chiese Harry distaccatamente
“Alexandra ,la tua ragazza,si chiamava così no?
Harry alzò gli occhi al cielo come per pensare “Ah si,no non mi vedo più con lei…”
Ron corrugò la fronte “Perché?L’hai mollata?”chiese uscendo insieme all’amico “Sembrava dolce,gentile era molto carina e brava a quiddich.Cosa aveva che non andava?”
Harry scrollò le spalle “Quelle troppo perfette stufano”
Ron lo guardò con uno sguardo che aveva dentro un pizzico di invidia ,comprensione e confusione.
“Sai,non tutti hanno la fortuna di potersi stufare dopo tre giorni”disse il rosso.
Harry sorrise,un po’ imbarazzato.
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Aprì gli occhi.
Dovevano essere passate alcune ore da quando era svenuta, perché aveva smesso di nevicare e i raggi del sole,seppur molto flebili,filtravano dentro le finestre del bagno.
Si accucciò in un angolo abbracciando le ginocchia sperando che nessuno la vedesse.Voleva essere lasciata sola,perché sola avrebbe risolto tutto quel casino.
Il dolore alla fronte era cessato.
Se la toccò con i polpastrelli delle dita che si macchiarono di rosso.
“Vediamo cosa mi ricordo…”sussurrò e la sua fioca voce rimbombò nella stanza.
“Sono…sono una strega ,sì,una strega,una strega.Studio ad Hogwarts,sì ,sono una strega ,sì,quindi posso fare magie,sì ,già,coraggio”si interruppe e tese il braccio in avanti con la bacchetta stretta in mano.Mosse insicura il polso in un movimento circolare e pronunciò insicura”incendo”.Socchiuse gli occhi alla vista delle scintille rosse sprigionate dalla sua bacchetta che andarono ad unirsi a qualche centimetro dai suoi piedi in un indeciso fuocherello dove tentò di scaldarsi.
Sì,sì mi ricordo pensò osservando le fiamme che aveva generato ne so fare tanti di questi giochetti…
Chiuse gli occhi nel tentativo di riportare alla memoria qualcosa di più
Quando qualcuno non ricorda nulla devono avergli applicato un incantesimo di memoria parziale o totale,è così che funziona, pensò, allora sì mi avranno smemorizzata.
La fronte cominciò a pruderle ,poi il dolore cominciò a crescere,diventando più insopportabile che mai.Si prese la testa tra le mani e ciondolò in avanti buttandosi con la faccia contro il gelido pavimento,le guance bagnate dalle lacrime scosse da quel brivido,nel tentativo di trovare sollievo alla sua cicatrice.Gemendo dal dolore cominciò a dare pugni al pavimento del bagno.Ad un certo punto si fermò allertata da un rumore sinistro.I polsi le dolevano;aveva rotto le piastrelle del bagno con quei pugni troppo forti.
Si guardò le mani come se fossero una parte aliena al suo corpo e poi ricordò,improvvisamente.

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Hermione camminava velocemente sbattendo da una rabbia isterica i piedi al pavimento.I riccioli ,ora ben definiti ,dei suoi capelli danzavano scossi da un sinistro tremore lungo le spalle.Era diretta alla sala grande,doveva assolutamente sfogarsi con qualcuno.Individuato il qualcuno si diresse verso il tavolo dei grifondoro ,scavalcò la panca e sbattè i libri che aveva in mano contro il tavolo facendo sobbalzare la rossa davanti a se.
Ginny alzò il viso dal libro di trasfigurazione spaventatissima.
“O mio dio dimmi che moriremo tutti”disse la rossa sorridendo.
“Non scherzare”l’ammonì freddamente Hermione.Ginny ritirò il sorrise.
Tra pochi secondi scoppia pensò Ginny tre…due…uno
“Cosa avete da guardare?”urlò Hermione contro dei grifondoro del primo anno,che scapparono via per colpa della ragazza per la seconda volta in dieci minuti.Hermione sospirò,cercando di rinvenire in se quella ferrea razionalità che tanto la contraddiceva che sembrava essere svanita negli ultimi minuti,ore,giorni.
“Con chi ce l’hai??” chiese Ginny .Hermione fece spallucce ancora troppo arrabbiata per sostenere una conversazione sensata.
Ginny prese la bacchetta e l’appuntò sui capelli per farli stare su a mò di coconcino.Era sempre molto pratica e sapeva che in quel momento qualcuno aveva bisogno di Ginny psicologa e l’aspetto era il primo impatto in trascurabile.
“Ron?”chiese Ginny inarcando il sopracciglio destro mossa che le dava quel nonsochè di professionale .Hermione strizzò gli occhi deformando la faccia in una smorfia di disgusto riguardo al nome che la rossa aveva pronunciato.
“Tutti e due mi trattano come un soprammobile ,è incredibile ,tutti”sospiro rabbioso “tutti questi anni di amicizia non possiamo avere questo rapporto insomma”Hermione si fermò confusa.
Ginny la squadrò dubbiosa e poi sorridendo come per penderla in giro “Arrabbiata nera perché ti copiano i compiti?Oh Hermione!”sospirò Ginny scoppiando a ridere .Hermione arrossì .Ovvio ,quello era ciò che istintivamente pensavano gli altri dopotutto nessuno sapeva nulla del segreto che tanto gelosamente custodiva,di quelle sensazioni che tanto difficilmente aveva cercato di ricacciarsi dentro nella speranza di soffocarle prima ancora che si sviluppassero.Gli altri che non sapevano nulla ecco cosa pensavano di lei:che era una stupida saputella che si rifiutava di aiutare i suoi migliori amici. Le venne una fitta al petto ,sì si sentiva tanto stupida ma dopotutto non poteva abbandonare se stessa a ciò che provava e tantomeno confidarsi con qualcuno.
“E proprio vero il detto che tra odio e amore ci sta solo un filo”sussurrò Hermione.Ginny spalancò la bocca “Oh merlino si tratta di…di un ragazzo?”disse Ginny constatando che di Hermione aveva ancora tante cose da capire.Hermione sospirò “Perché ? E così incredibile?”disse alzandosi.
“No… beh ecco solo che…non sembrava…”
Hermione strizzò gli occhi guardandola in cagnesco.Dopotutto Hermione aveva tutte le carte in regola per piacere ad un ragazzo,anzi ne piaceva a tanti ma non a tutti,o almeno a lui sapeva di non piacere…
“Vai fuori?”chiese Ginny ancora scombussolata da ciò che aveva sentito.
Hermione annuì con la testa facendo con la bacchetta apparire con un tonfo sordo la giacca ,la sciarpa e i guanti che fluttuavano morbidamente a un metro dal suolo.
“Cazzo!”esclamò Ginny “questo me lo devi insegnare…”
Hermione sorrise mettendosi la sciarpa “Far materializzare gli oggetti?Non è difficile se prendi la bacchetta te lo mostro”.
Ginny prese l’astuccio e ci infilò dentro la mano alla ricerca della bacchetta.
“Che strano”disse cercano più freneticamente e velocemente .Tirò fuori tutte le innumerevoli piume spezzate che anche se inadoperabili non aveva buttato e pezzettini di pergamena e inchiostro .Poi si fermò di scatto e guardò l’amica allarmata.
“Merda!Me l’hanno rubata!”
Hermione sospirò guardandola annoiata e si incamminò verso l’uscita.
“Mi hai sentita?HERMIONE???”urlò Ginny .
La riccia si girò al richiamo sguaiato “Ce l’hai tra i capelli GENIO”
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“E allora cosa voi che ti dica dammi due burrobirre”Ron era al culmine dell’ ira e stava urlando contro alla barista di “Ai due manici di scopa” che non voleva vendergli bevande alcoliche.
Madame Rosmerta lo guardava in truce “DOPO TUTTO QUELLO CHE E’ SUCCESSO…”scandì .Harry sapeva che voleva che lui la guardasse . “dopo tutto quello che e successo”voleva dire quella notte di qualche mese prima.La notte che non avrebbe mai dimenticato ma che NON avrebbe ricordato.Non l’avrebbe fatto,se l’era promesso.Pensava troppo l’Harry Potter di prima e “dopo tutto quello che era successo”rischiava di impazzire,così si era fatto una promessa un po’ strana che neanche lui non comprendeva bene :non avrebbe più pensato. Dopo sei anni di pensieri strazianti il risultato era che aveva perso le persone a lui più vicine,no non avrebbe rovinato se stesso voleva essere felice. Naturalmente non doveva dimenticare le sue responsabilità .Dall’estate prima, subito dopo il funerale, insieme a Ron ed Hermione il piano era quello di dedicarsi alla ricerca degli horkrurks. Ci misero poco ad accorgersi che non avevano niente. Nessun indizio,nessuna traccia,forse delle supposizioni di Silente probabilmente sbagliate e una sigla:R.A.B. Dopo la morte del preside stranamente non si ebbero più attentati o strani incidenti per mano dei mangiamorte che il ministero aveva cominciato pian piano a catturare.Poteva considerarsi una svolta?Forse. Forse il termine più adatto era una pausa,perché Voldemort stava solo diventando più potente in qualche modo oscuro e indomabile. Harry lo sapeva,ma finché nessuno gli chiedeva esplicitamente di fare l’eroe poteva starsene nel suo strano prototipo di felicità.
“DOPO TUTTO QUELLO CHE MI E’ SUCCESSO”ripetè madame Rosmerta con in mano lo straccetto per pulire il bancone che sventolava dal nervosismo puntando l’indice contro il viso di Ron “Mi mancano solo studenti sbronzi che vanno in giro a sparare incantesimi nel mio locale!!!”e con questo andò da altri clienti per le altre ordinazioni non degnandosi nemmeno di portare loro le burrobirre.
“Ho la strana sensazione che oggi il mondo ce l ‘abbia con me”borbottò Ron.
Harry sospirò “andiamo”disse “cerchiamo un tavolo libero”.
“Pazzesco!SIAMO MAGGIORENNI !Gli alcolici ce li dovrebbero dare a casse!”continuò Ron. Harry continuava a percorrere il locale con lo sguardo in cerca di posti vuoti per sedersi ma inutilmente.
“Harry?”chiamò una voce da dietro i due grifondoro .Harry si girò.Era una ragazza bionda con gli occhi di un blu acceso.Indossava una divisa da serpeverde .Carina pensò Harry ti ho gia vista da qualche parte…
“Ci conosciamo?”chiese Harry guardandola da capo a piedi.Ron alzò gli occhi al cielo eccolo che ricomincia…Dopo il sesto anno la popolarità di Harry era molto cresciuta ,in proporzione con la disponibilità.La sua disponibilità.
“Daphne”disse la ragazza stringendo a lui la mano sorridendo“Daphne Greengrass”
“oh”esclamò Harry.La ex di Malfoi pensarono contemporaneamente i due ragazzi.
“Se stavi cercando un tavolo io sono proprio in quel tavolo lì infondo con una mia amica ,quindi …se volete unirvi a noi…”disse sorridendo guardando anche Ron,che in risposta fece una smorfia(troppo disgustato dalla sua divisa e dalle conoscenze che la ragazza aveva).
“Beh”disse Harry guardando il compagno con una occhiata di rimprovero “grazie…è una buona idea” e così dicendo seguì la ragazza verso il suo tavolo,vicino alla finestra.Ron si sedette il più lontano possibile dalla amica di Daphne che lo stava guardando con aria sognante sorridendo in tutta la lucentezza del suo apparecchio per i denti.
“Allora Rosmerta faceva storie?”disse Daphne sorseggiando il suo frappé.Ron annuì fissandosi i lacci delle scarpe per non incrociare lo sguardo di sorriso d’argento davanti a lui.Harry guardava ipnotizzato la cannuccia dalla quale Daphne beveva invidiandola per la sua possibilità di entrare in contatto con quelle labbra.
“E’ molto suscettibile…”aggiunse Harry.
Daphne si tolse la giacca della divisa restando solo con la camicia della divisa sbottonata per l’occasione .Harry sussultò.
“Eleonor non dovevi andare?”chiese Daphne con indifferenza.
Eleonor rimase spiazzata da quella richiesta poi guardò Daphne e capì.
“Oh…sì”gracchiò sorridendo all’amica e a Ron.
Stupida pensarono Harry,Ron e Daphne.
“E anche tu…Ron giusto…ecco mi avevi detto che dovevi andare no?”disse Harry lanciando occhiate significative all’amico.
Ron alzò lo sguardo dalle sue scarpe spiazzato “Eh?”chiese.
“Non ti vedi con,come si chiamava. Alexandra ?”chiese Harry maledicendo il poco intuito dell’amico.
“Chi?”chiese Ron corrugando la fronte
“Alexandra “sillabò Harry che cominciava a perdere la pazienza”la tua ragazza”.Al sentire la parola ragazza Eleonor emise un gemito e se ne andò correndo dal tavolo.
“Ah”disse Ron guardandolo con disprezzo e si alzò di malavoglia ma prima di andarsene gli disse in modo che lo sentisse anche Daphne “almeno la prossima volta cambia nome”.
La serpeverde scoppiò a ridere .Harry era rosso paonazzo dalla rabbia e dall’imbarazzo. Perchè le ragazze capivano tutto al volo?
“Così ora siamo soli”disse seducentemente Daphne. Harry sorrise notando come fosse intraprendente quella ragazza.
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“Allora dove andiamo?”chiese Ginny a Hermione.
“Ai due manici?”propose Hermione
“Scherzi ?Forse c’è lui !Non ho intenzione di vederlo”borbottò Ginny
Al sentire quella possibilità il cuore di Hermione cominciò a batter più forte,speranzoso.
“Non potrai evitarlo per sempre”disse Hermione nascondendo il viso nella sciarpa bianca perché sapeva di essere arrossita.
Ginny sospirò.”Quel bastardo…ogni volta che ci penso io…io… e poi quando lo vedo al castello mi saluta come se non fosse successo nulla…lo ucciderei”disse Ginny guardando con gli occhi lucidi Hermione. Hermione guardava distrattamente la neve che cadeva.Era verissimo quello che diceva Ginny. Potter era diventato un caso irrimediabile.Irresistibilmente irrimediabile per lei.
La porta si aprì di scatto e videro un ciuffo rosso uscire dal locale.
“Ron?”chiamò Ginny asciugandosi velocemente con la manica gli occhi.
Il rosso sussultò.Poi vide la sorella e parve tranquillizzarsi.Poi vide Hermione e si preoccupò di nuovo.
“Lui c’è?”
“Cosa?”
“Emerito idiota ti ho chiesto se lui c’è”
“Ginny perché non la fai finita non potrai evitarlo per sempre”
“Allora C’E’ O NO?”
“Sì c’è”e con questo se ne andò.
“Non si saluta e Ronald?”gli urlò da dietro Hermione . Ron si girò di scatto completamente rosso in viso”s-scusa”balbettò.
“Perfetto cosa proponi di fare”disse Ginny
“Circumnavighiamo il locale e andiamo da qualche altra parte,ma Ginny ti ripeto non potrai evitarlo per sempre”
Ginny scosse il capo Hermione non poteva capirla.
“Chissà poi dove doveva andare Ron così di fretta”disse Hermione
Ginny tirò fuori dalla borsa una sigaretta e l’accese passandovici il dito all’estremità.
“Penso sia al circolo”disse la rossa buttando fuori il fumo.
Hermione si fermò di colpo guardandola stupefatta “COSA?”
Ginny si fermò facendo una faccia supplichevole “Em…non dovevo dirlo…”
“IO L’AVEVO CHIUSO QUEL CIRCOLO,perché è quel circolo dei duellanti vero?”urlò Hermione .
Ginny scosse il capo con aria per niente convinta
“Non MENTIRE”intimò Hermione
“Ok Hermione ma neanche se fossi preside potresti chiudere un affare del genere…Ci fruttano migliaia di galeoni al mese…”
“Ginny”la interruppe Hermione adirata “ne parli come se lo conoscessi molto bene …”
Ginny prese un’altra boccata di fumo “Certi giorni fa sempre comodo guadagnare qualcosa…”
“GINNY!”urlò Hermione sconvolta “Tu…tu ci hai partecipato????”
Ginny fece spallucce poi sorrise “Ho battuto Zabini ….Dovevi vederlo era tutto rosso dalla vergogna,ha provato a schiantarmi ma lo ho schivato…”
“GINNY?”
“Ho guadagnato 10 galeoni,ci credi ?10 GALEONI,tutti quei serpeverde che avevano scommesso su di lui …”
“GINNY”
“OK Hermione ti ascolto”
Hermione sospirò diverse volte per tentare di tranquillizzarsi
“E una cosa illegale Ginny,là la gente si fa male, LA GENTE SI FA DAVVERO MALE”
Ginny sospirò “Capita…se uno lo vuole fare sa a cosa va incontro….ma tanto non si usano maledizioni senza perdono quindi…”
“NON LO CAPISCI?Sarà una strage devo assolutamente fermarla”sbuffò Hermione
Ginny continuava a fumare guardando la ragazza con aria contrariata.
“E’ meglio che andiamo ci congeleremo”disse Ginny incamminandosi.
“Almeno dimmi dove si tengono adesso gli incontri del circolo”disse Hermione seguendola.
“Quando ci andavo io erano nella stanza delle necessità”disse Ginny
“NELLA STANZA DELLE NECESSITA’??Merlino sono dei geni!Aspetta un attimo questo vuol dire che non ci vai più?”
“Naturalmente no!Anche lui ci è venuto e allora…”
“Aspetta un attimo…”la interruppe Hermione stupefatta “LUI ci va?”
“Purtroppo…Sarà un bel posto per rimorchiare...So che batte tutti ,bastardo”
“Potter”grugnì rabbiosamente Hermione.Ginny sorrise buttando in fuori un’altra boccata di fumo ,poi improvvisamente vide qualcosa e sbiancò di colpo,e per uno stupore sinistro si portò le mani alla bocca.Poi cominciò a tossire muovendo freneticamente le mani indicando qualcosa col dito,gli occhi improvvisamente gonfi,la faccia rossa paonazza.
Non respira
“Cos’ hai?”chiese Hermione in preda al panico nel tentativo di darle una mano.Ginny si accasciò a terra cinse con le mani la base del collo e cominciò a darsi dei pugni al petto “La s-sig-gar-ret”ansimò Ginny.
Hermione raccolse tutto il suo sangue freddo,estrasse la bacchetta la puntò sulla schiena dell’amica e disse forte e chiaro “ACCIO SIGARETTA”.
Un altro colpo di tosse.Ginny riprendeva fiato.
Hermione butto via il mozzicone umidiccio che le era venuto in mano.
“Stai….Sei…Sei viva?”
“ARHH….la c-cic-ca mi è andata,almeno era spenta… lo hai,lo hai vi-visto?”
“Ma come…?Solo TU riesci a fare certe cose…”Hermione sbuffò alzando gli occhi al cielo ,poi abbassò il viso e lo sguardo le cadde sulla finestra del locale che aveva davanti al naso.Un tuffo al cuore.Dietro il vetro opaco si riuscivano a distinguere due figure intente a darsi un bacio appassionato.Una bionda e una mora.







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